Film Lo Hobbit.

Asfaltatore

Ninja Skilled!
L' unico obiettivo ripetitivo che ho completato di Castelvania Lord of Shadow è quello di sottomettere e cavalcare 20 cinghiali corazzati in un solo livello, con soddisfazione! (si possono cavalcare ragni giganti, worg-mannari, troll ecc, ma niente è come un bel cinghiale corazzato gigante)
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Io ho riso molto durante questo terzo film, e penso che fosse l'unica cosa che si potesse fare

Concordo pienamente. La trilogia era sostanzialmente un Pirata dei Caraibi un po action ambientato vagamente nella Terra di Mezzo.

Il problema secondo me è un altro cioé quello di tempistiche socio culturali. Negli ultimi giorni mi sono rivisto la trilogia del Signore degli Anelli e non riuscivo a capire per quale motivo sostanzialmente tutti e sei i film sono imbarazzanti.

Le opere di Tolkien sono nate nella prima metà del '900 e sono figlie, innovative, di quei tempi. Il tema della redenzione, la poetica, l'eroicità epica, la lotta bene-male, il non spiegato di origine divina, i deus-ex machina angelici si inseriscono in una cultura intrisa di religione e misticismo. Anzi Tolkien evidentemente si accorge che è qualcosa destinato a sparire quando parla dell'industria di Saruman.

In sostanza i sei film sono stati girati quando ormai l'era degli elfi è finita nel mondo reale. Completamente fuori tempo massimo. Fossero stati fatti negli anni '60 sarebbero stati una bomba. Invece per attirare un pubblico moderno non hanno potuto fare altro che fare una porcata action dietro l'altra, intrisa di effetti speciali per incollare la gente alla poltrona e gasarla all'infinito. In questo modo tutto lo spirito dell'opera originaria è andato via lasciando "the lord of the rings/the hobbit: kung-fu edition".

Per lo stesso motivo un'opera come quella delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco/Game of Thrones nell'epoca moderna fa un successo assoluto, decisamente più adatta ai tempi odierni.

Tolkien: cortina di ferro
Martin: war on terror

Per carità non si può pretendere che la gente vada al cinema a vedersi un polpettone poetico con gli elfi che cantano e ballano tristissimi per la caduta di Gondolin. Semplicemente era il caso non fare quello che comunque è stato un rischio imprenditoriale alla fine costato quasi quanto il PIL dell'Estonia.

A caso: @Ostrègone , @Rebaf
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Beh sì, il Signore degli Anelli è un'opera "romantica", che magari tra cinquant'anni troverà il suo contesto migliore.
È assurdo pensare che abbiano speso tutti sti soldi per un film che non sta affatto in piedi da nessun punto di vista.
Cioé, alla fine non cambia un cazzo da qualsiasi film di Jackie Chan.
 

Silen

Get a life
Beh però c'è una gran differenza fra le due trilogia. Quella del Signore degli Anelli è ancora passabile e comunque ha avuto il grandissimo merito di avvicinare al libro un sacco di gente che altrimenti non l'avrebbe mai degnato di un'occhiata.
A me in tutta sincerità è piaciuta, a dispetto delle americanate di cui è farcita.

Sulla trilogia dell'Hobbit invece nessun insulto, per quanto feroce, è sufficiente a descrivere lo scempio che è stato fatto.
 
Concordo pienamente. La trilogia era sostanzialmente un Pirata dei Caraibi un po action ambientato vagamente nella Terra di Mezzo.

Il problema secondo me è un altro cioé quello di tempistiche socio culturali. Negli ultimi giorni mi sono rivisto la trilogia del Signore degli Anelli e non riuscivo a capire per quale motivo sostanzialmente tutti e sei i film sono imbarazzanti.

Le opere di Tolkien sono nate nella prima metà del '900 e sono figlie, innovative, di quei tempi. Il tema della redenzione, la poetica, l'eroicità epica, la lotta bene-male, il non spiegato di origine divina, i deus-ex machina angelici si inseriscono in una cultura intrisa di religione e misticismo. Anzi Tolkien evidentemente si accorge che è qualcosa destinato a sparire quando parla dell'industria di Saruman.

In sostanza i sei film sono stati girati quando ormai l'era degli elfi è finita nel mondo reale. Completamente fuori tempo massimo. Fossero stati fatti negli anni '60 sarebbero stati una bomba. Invece per attirare un pubblico moderno non hanno potuto fare altro che fare una porcata action dietro l'altra, intrisa di effetti speciali per incollare la gente alla poltrona e gasarla all'infinito. In questo modo tutto lo spirito dell'opera originaria è andato via lasciando "the lord of the rings/the hobbit: kung-fu edition".

Per lo stesso motivo un'opera come quella delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco/Game of Thrones nell'epoca moderna fa un successo assoluto, decisamente più adatta ai tempi odierni.

Tolkien: cortina di ferro
Martin: war on terror

Per carità non si può pretendere che la gente vada al cinema a vedersi un polpettone poetico con gli elfi che cantano e ballano tristissimi per la caduta di Gondolin. Semplicemente era il caso non fare quello che comunque è stato un rischio imprenditoriale alla fine costato quasi quanto il PIL dell'Estonia.

A caso: @Ostrègone , @Rebaf
Non sono assolutamente d'accordo sul fatto che tutti e 6 sono imbarazzanti.

Il signore degli anelli è una trilogia con tantissima dignità, probabilmente la migliore nel suo genere.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Non sono assolutamente d'accordo sul fatto che tutti e 6 sono imbarazzanti.

Il signore degli anelli è una trilogia con tantissima dignità, probabilmente la migliore nel suo genere.

L'ho rivisto proprio in questi giorni dopo aver letto questa frase

"They eviscerated the book by making it an action movie for young people aged 15 to 25"
-Christopher Tolkien

e mi sono ritrovato d'accordo con il figlio dello scrittore. Sono film che intrattengono bene ma tutto lo spirito dell'opera iniziale manca semplicemente perché non c'è più spazio per quello spirito nell'orizzonte culturale odierno.
 

Hannibal

il terrorista del tuo cuore ;)
Fantacalciaro
L'errore sta nel non considerare il film un titolo fiabesco imho.

Aspettative troppo alte per quel che andava preso per ciò che semplicemente era, ossia una cosa fatta per bambini.

Come, che cazzo ne so, Maleficent per dire.
 

Schizzato il Tiemmino

Just a newbie
L'ho rivisto proprio in questi giorni dopo aver letto questa frase

"They eviscerated the book by making it an action movie for young people aged 15 to 25"
-Christopher Tolkien

e mi sono ritrovato d'accordo con il figlio dello scrittore. Sono film che intrattengono bene ma tutto lo spirito dell'opera iniziale manca semplicemente perché non c'è più spazio per quello spirito nell'orizzonte culturale odierno.

Certe cose vanno lasciate ai libri, non ha senso girare un film se dev'essere un pacco.
Ma poi bho, non vedo tutti sti problem, uno si legge il libro, poi si gusta il film, non sono uguali? E sticazzi?
 

Ostrègone

GIF MASTER
Fantacalciaro
Son d'accordo con Silen e DDS, mi oppongo anch'io assolutamente alla comparazione tra le due trilogie (anche se non ho ancora visto proprio "La battaglia delle cinque armate"). Secondo me, la prima non si può definire imbarazzante sia presa di per sé (a livello cinematografico; mentre quest'ultima mi è parsa carente in tanti aspetti) sia nei termini d'un adattamento del libro.
Trovo, anche a distanza ormai d'un decennio, che la prima trilogia filmica abbia tutto sommato un suo equilibrio fra le esigenze dell'"action", come dice il figlio di Tolkien, e certi temi dell'opera letteraria; se quella frase si riferisse solo a questa seconda trilogia sarei concorde, ma la ritengo piuttosto ingiusta nei confronti della prima. Certo, qualcosa è stato sacrificato un po' per ragioni di semplificazione (l'interessante parte del ritorno alla Contea è quella che ha sofferto di più) e un po' per cedere alla spettacolarità che Jackson comunque cerca (l'ho sempre detto che non sopporto l'arrivo dei non morti sui campi del Pelennor, ma mi riferisco anche al Gimli macchietta, al Legolas superpotente, ecc.) e che, con la sua preminenza, ha rovinato questo suo "ritorno" alla Terra di Mezzo, ma bisogna anche pensare anche a ciò che è stato trasposto in maniera buona.
Non sottovaluterei il grandissimo lavoro a livello di scenografia, decorazione, di design degli oggetti e quant'altro che la Weta ha fatto per il film, elemento centrale che ha favorito l'immersione e una resa in gran parte fedele dell'ambiente tolkeniano (avrebbero potuto fregarsene o fare molte più cose in digitale - come mi sembra guardando questa seconda trilogia, molto artificiosa- segno del rispetto verso il lavoro di Tolkien nella creazione del suo mondo). Per fare poi velocemente qualche esempio di nuclei tematici traposti in modo positivo, mi sembra la parte del viaggio di Sam e Frodo, dalle Due Torri al Ritorno del Re, abbia ben reso il forte legame fra i due hobbit, il peso della missione nel contrasto fra l'eroicità necessaria e l'essere un semplice hobbit, la problematica figura di Gollum.
In definitiva, se è pur vero lo spirito Tolkeniano sta, giustamente, solo fra le pagine della sua opera, pare a me che nella prima trilogia ci sia stata una maggiore serietà nell'affrontare i temi fondamentali del Signore degli anelli, un'operazione che ha permesso di ritrovarli, sebbene filtrati da Jackson, anche nel film.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Trovo, anche a distanza ormai d'un decennio, che la prima trilogia filmica abbia tutto sommato un suo equilibrio fra le esigenze dell'"action", come dice il figlio di Tolkien, e certi temi dell'opera letteraria; se quella frase si riferisse solo a questa seconda trilogia sarei concorde, ma la ritengo piuttosto ingiusta nei confronti della prima

In realtà si riferisce proprio alla prima trilogia.

Riporto l'intera citazione:

"They gutted the book, making an action movie for 15-25 year olds. And it seems that The Hobbit will be of the same ilk. Tolkien became...devoured by his popularity and absorbed by the absurdity of the time. The gap widened between the beauty, the seriousness of the work, and what it has become is beyond me. This level of marketing reduces to nothing the aesthetic and philosophical significance of this work."

Chiaramente LOTR > hobbit di un miliardo di volte e più. Ma è comunque un adattamento forzato per i nostri tempi. Qualche tema c'è sicuramente ma secondo me quello che passa principalmente sono le scene di trekking e di combattimento. Non è un problema del film è che semplicemente un'opera concepita negli anni '30 non può avere per forza di cose spazio quasi un secolo dopo, sono semplicemente cambiate troppe cose.

Ricordo a tutti che al netto dei costi di produzione il signore degli anelli ha rappresentato una perdita. Hanno assunto un rischio imprenditoriale enorme, forzando un'opera non adatta ai nostri tempi per poi finire con i debiti.
 

Asfaltatore

Ninja Skilled!
Mi è capitato di assistere a una conferenza sul Tolkien linguista a Lucca, anche li è venuto fuori quello che più o meno il figlio di Tolkien ha dichiarato con quella frase..

Senza nulla togliere alla prima trilogia che, sebbene abbastanza godibile, sminuisce il lavoro mastodontico che ha fatto lo scrittore, non per come è compressa la storia o per la fedeltà della trama, ma per come vi sono raccontati i fatti, per Gimli macchietta, per legolas il figo che fa surf e spara e per mille altri motivi, ora cerco di spiegarmi un po' meglio..

Tolkien è primariamente un linguista appassionato, un filologo e poi uno scrittore, lui ha creato delle lingue (tra cui l' elfico) quasi completamente parlabili e trascrivibili (tanto che era sua intenzione scrivere il signore degli anelli in elfico), lingue artificiali paragonabili all' esperanto, lingue che hanno dietro uno studio ALLUCINANTE, uno studio alimentato da una passione fortissima per la fonetica e il "gusto" del suono delle parole, insomma qualcosa di gigante..
Il signore degli anelli e le altre opere nascono principalmente per rendere onore a queste lingue, per Tolkien una lingua è davvero valida se ha alle spalle una tradizione, una storia, dei miti e delle leggende, una lingua artificiale pecca di "background", e lui ha fatto questo, ha dato un tocco di "vita" alle sue lingue creando una serie di racconti, avventure e miti che fanno da sfondo alla sua creazione, ha dato la vita a un corpo artificiale, questi sono i suoi scritti, epica pura ad un livello più alto rispetto alle battutine spicciole o alle scene d' azione con cui sono rappresentati..

Quello che voglio dire è che nonostante siano stati bei film che ho apprezzato molto, guardato e riguardato sono una mossa commerciale che anche se in modo piacevole (e con uno studio delle ambientazioni e dei dettagli mostruoso) sminuiscono un lavoro di un livello completamente diverso e ad un livello più grande.

Discorso diverso per la seconda trilogia che sembra più una parodia della prima.

Poi sarò fissato io ma storco anche il naso quando si parla di tolkien e di fantasy, per me è epica pura e magari sbaglio ma di questo non voglio nemmeno discutere.

Detto ciò pace, fino ad oggi mi sono fermato sempre a parlare con leggerezza di lotr e credo riprenderò a farlo per evitare di alimentare discussioni che mi sa non centrano molto :D


EDIT: Forse questo paragone è più esagerato ma è come rappresentare alcuni gironi dell' inferno di dante con i livelli di Dante's inferno
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
In realtà si riferisce proprio alla prima trilogia.

Riporto l'intera citazione:

"They gutted the book, making an action movie for 15-25 year olds. And it seems that The Hobbit will be of the same ilk. Tolkien became...devoured by his popularity and absorbed by the absurdity of the time. The gap widened between the beauty, the seriousness of the work, and what it has become is beyond me. This level of marketing reduces to nothing the aesthetic and philosophical significance of this work."

Chiaramente LOTR > hobbit di un miliardo di volte e più. Ma è comunque un adattamento forzato per i nostri tempi. Qualche tema c'è sicuramente ma secondo me quello che passa principalmente sono le scene di trekking e di combattimento. Non è un problema del film è che semplicemente un'opera concepita negli anni '30 non può avere per forza di cose spazio quasi un secolo dopo, sono semplicemente cambiate troppe cose.

Ricordo a tutti che al netto dei costi di produzione il signore degli anelli ha rappresentato una perdita. Hanno assunto un rischio imprenditoriale enorme, forzando un'opera non adatta ai nostri tempi per poi finire con i debiti.

Siamo d'accordo che dopo il lavoro di Peter Jackson è avvenuta in molti casi una forte banalizzazione del significato dell'opera e del lavoro di Tolkien, come dice lo stesso Christopher, ma per me, è più lui , forse per ragioni anagrafiche, che non riesce a comprendere come quei film in fondo sono una buona mediazione tra il libro del padre e le esigenze moderne della rappresentazione cinematografica voluta da Jackson e dalle altre due sceneggiatrici. Insomma io non riesco a vedere pienamente in quei tre film quel "level of marketing" che svilirebbe completamente il lavoro del padre, mi pare davvero un'affermazione esagerata anche l'action movie solo per i 15-25, poiché penso che il film sia stato una piacevole visione e ancor oggi un film memorabile per molte fasce d'età.

Invece non capisco la tua affermazione su un'opera anni '30 che non può trovare spazio al giorno d'oggi. Per me "Il signore degli anelli" è una grande opera del '900, un classico della letteratura, e continua a parlarci anche adesso visto che i classici sono proprio quelle opere che travalicano il loro determinato contesto per continuare incessantemente il dialogo coi lettori d'ogni tempo.

In che senso è stata una perdita con debiti? questa cosa non la so e m'incuriosisce. :pippotto:
 
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