Riforma del Consiglio di Sicurezza

von kleist

Ninja Skilled!
termini temporali per le votazioni? le votazioni sulla risoluzione del Nagorno l'anno scorso sono procedute da gennaio a dicembre; se termini esistono evidentemente sono bellemente ignorati

sul fatto che due veti siano più difficili da raggiungere di uno solo abbiamo i nostri seri dubbi, vista la composizione che si prospetta del consiglio di sicurezza: troppe coppie di stati alleati e con visioni sostanzialmente coincidenti sarebbero presenti, si tratta di un semplice specchietto per le allodole a cui sembrate credere solo voi proponenti
 

morfeo

Spam Master
L'ambasciatore inglese ritiene che più che l'allargamento del consiglio per aumentarne l'efficienza sarebbe opportuno una redefinizione completa del diritto di veto per rendere più paritario il rapporto tra i membri dell'organizzazione, cosa che a nostro avviso il sistema proposto a doppio veto non produce.
 

von kleist

Ninja Skilled!
siamo completamente d'accordo con il rappresentante inglese: limitare il diritto di veto a certe materie specifiche sarebbe certamente una riforma più efficace
 
L'ambasciatore tedesco, con tono ironico, invita Stati Uniti e Regno Unito a formulare la loro proposta, se la ritengono l'Assemblea degna di ascoltarla.
 

morfeo

Spam Master
Il Regno Unito dichiara che un abolizione totale del diritto di veto avrebbe il suo appoggio, per rendere finalmente le nazioni unite un organizzazione fra stati paritari e non tra stati di serie A e di serie B.
 

Redual

Brontolo
Il delegato dell'Unione Eurasiatica prende la parola:

"Onorevoli colleghi, intendo tuttavia invitarvi a ragionare attentamente sul diritto di veto, negli ultimi decenni tanto bistrattato da ogni parte.
Viviamo da oltre 84 anni in una comunità internazionale che ha potuto evitare tragiche guerre di scala continentale, o ancor peggio mondiale, grazie al "famoso" diritto di veto.
E' innegabile che i colleghi che con l'URSE siedono quali membri permanenti siano figli di una situazione distante nel tempo, tuttavia non va ignorato come questo diritto abbia evitato scontri armati diretti tra queste nazioni, scongiurando sicure catastrofi.

Certo, il veto è a volte usato, al parere dei più, in modo indiscriminato, tuttavia ha permesso di scongiurare l'opposizione diretta e fisica delle più grandi nazioni del globo rispetto agli interventi delle Nazioni Unite.
Vi invito a riflettere a cosa succederebbe, con un diritto di veto ridimensionato, all'applicazione di una risoluzione totalmente e fortemente invisa ad uno degli attuali membri permanenti; La speranza di una tacita accettazione di tale risoluzione, converrete con me, è quantomeno ingenua.

Un tale conflitto, concernente nazioni di tale grandezze, causerebbe nel breve termine un preoccupante abbandono delle Nazioni Unite, rischiando di gettare il mondo in una nuova barbarie.

L'Unione Eurasiatica pertanto conviene che la discussione della modifica del diritto di veto debba essere profondamente ponderata e comportare senz'ombra di dubbio un'ampia e totale ridefinizione del sistema del Consiglio di Sicurezza e non solamente un suo rattoppo riguardante l'entrata di ulteriori dieci o più nazioni; azione che di fatto comporterebbe un appesantimento ulteriore di un ingranaggio pensato e studiato per numeri e dinamiche ben diverse."
 

salvor_hardin

Spam Master
Il Qatar, pur restando aperto a qualsivoglia trattativa, fa sapere che è profondamente contrario all'abolizione del diritto di veto.
 

Balto

Ninja Skilled!
Anche il diplomatico cinese consiglia "cautela" circa l'abolizione del diritto di veto.
 

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Il Giappone ha seguito attentamente la discussione ed espone il proprio pensiero:

Tutti stanno dicendo delle cose intelligenti. Manca un trattamento più elevato a certi paesi, come sostengono India e Germania, manca un seggio permanente per un paese africano come sostengono gli SUM. C'è inoltre la necessità di fare in modo che il Consiglio di Sicurezza non rischi di essere ostaggio del diritto di veto come chiedono alcuni, ma anche quella di mantenere una forma di tutela che per ora non è prevista da altre idee se non quella del diritto di veto, come affermano USA e URSE.

Noi crediamo che prima di discutere di questo dobbiamo rivalutare e riaffermare quali sono i principi sui quali vogliamo basare la riforma del CdS. Vogliamo dare una rappresentanza a tutti i continenti? E vogliamo farlo in modo paritario, o in base alla popolazione, al reddito, all'importanza storica, al numero di paesi? Vogliamo continuare a considerare gli attori della Seconda Guerra Mondiale, o vogliamo fare una rifondazione più aperta che non si basi su quei capisaldi che hanno formato il primo CdSì


Nell'interesse di dare una rappresentanza completa alla popolazione mondiale dobbiamo, secondo noi, considerare due criteri: il primo è quello di considerare gli schieramenti politici dello scenario mondiale. Va bene dare un seggio all'Africa, va bene dare un altro seggio all'Europa Orientale, ma il concetto politico di continente è dubbio o non esiste. In Africa molti paesi si sentirebbero rappresentati dal Sud Africa, ma molti altri dall'UDRA per esempio. In Sud America molti si sentirebbero rappresentati dal Brasile, altri dalla Colombia. Il punto è che il continente può essere un buon metodo per confrontare la rappresentanza della popolazione mondiale, ma non può essere l'unico ne il migliore per la sua rappresentanza politica.
Politicamente il mondo è diviso in organizzazioni politiche e paesi non allineati ad alcuna di esse. Un seggio alla Lega Araba sarebbe sicuramente molto più intelligente che un generico seggio all'Africa per fare un esempio.

Il secondo criterio è quello di dare rappresentanza (permanente) a quei paesi che hanno un'importanza storica, politica, culturale e/o economica altissima, che vengono spesso chiamati superpotenze. Le prime economie del mondo e i paesi più popolosi hanno una forte candidatura come membri permanenti senza dubbio. Ma considerando il primo criterio, il secondo criterio può essere letto anche come la possibilità di dare rappresentanza ai principali paesi non allineati.


Altresì, come è stato fatto giustamente notare, bisogna chiedersi se è necessario dare rappresentanza doppia a membri dello stesso schieramento politico che voteranno sempre in coppia, rendendo tra le altre cose inutile la modifica a 2 voti contrari del sistema di veto.

Il principale problema della rappresentanza per organizzazione politica è che queste, al contrario dei continenti, sono mutevoli. E' un problema che nasce dopo aver risolto altri problemi, si può pensare alla sua risoluzione senza scartare l'idea.

In una bozza, la nostra idea di CdS sarebbe la seguente:


PERMANENTI:

- USA (NATO)
- UK (NATO)
- SUM (UE)
- Germania (UE)
- URSE (UCA se esiste ancora)
- Cina (TCSA)
- Giappone
- India
- UDRA (UPAO)
- Brasile (ALBA)
- Lega Araba
- SEATO

NON PERMANENTI (con metodo classico):
- 1 Resto dell'Africa
- 1 Resto dell'Asia
- 1 Resto del gruppo regionale Europa Occidentale ed Europa Orientale
- 1 Resto del Centro e Sud America

Per "Resto" si intende i paesi di quel continente esclusi quelli già appartenenti ad organizzazioni politiche citate (tra parentesi o non) nella lista dei permanenti

Per un totale di soli 16 paesi (12 permanenti, 4 non), come è attualmente, ma ridistribuiti in modo più sensato, così divisi per continenti: 4 tra Europa Occidentale ed Orientale, 5 Asia (+ 1 Africa/Asia), 2 Africa (+1 Africa/Asia), 2 Centro e Sud America, 1 Oceania, 1 Nord America.

Dal punto di vista politico abbiamo 2 NATO, 2 UE, 1 TCSA, 1 ALBA, 1 Lega Araba, 1 UPAO, 1 SEATO (tot 9) e 7 non allineati (3 permanenti e 4 non permanenti).

I non permanenti continuano ad avere importanza per raggiungere la maggioranza, così come i doppi voti alla NATO e all'UE.


Il diritto di veto è possibile ma diventa effettivo solamente se utilizzato da almeno 3 membri permanenti appartenenti ad almeno 3 schieramenti diversi (i non allineati sono considerati uno schieramento ognuno). Gli schieramenti sono 10.

(se preferite si può fare altrimenti 2 membri permanenti appartenenti ad almeno 2 (non 3) schieramenti diversi. Si può anche valutare di mettere la SEATO come permanente senza diritto di veto..)

La maggioranza è 9 su 16 in mancanza di alcun veto, 10 su 16 con almeno un veto.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
La proposta giapponese è valutata come "estremamente interessante" dal delegato indiano, anche se c'è perplessità sull'identità del membro permanente della Lega Araba.
 

salvor_hardin

Spam Master
Anche il Qatar si dice "profondamente interessato" alla proposta giapponese, e l'idea del membro della lega araba presente tra i membri permanenti viene ritenuta fondamentale per la stabilità della zona.
 

Solctis

Chosen one
La FRB fa notare come questa proposta cambi tutto per non cambiare nulla.

Dietro un grosso meccanicismo, che renderebbe ancora più intricata la votazione con buona pace di maggiori richieste di chiarezza e semplicità portate avanti dai piccoli membri, si continuano a premiare i grossi gruppi di potere andando, oltremodo ad aggiungere un seggio all'Oceania ed un altro all'Asia senza contare, infine, un ulteriore seggio non permanente all'Asia ed un seggio non permanente accorpando Europa occidentale ed Orientale.

Senza contare che, la FRB, vorrebbe sapere la discrezionalità in base alla quale sarebbe scelto l'eventuale paese della Lega Araba e della SEATO.

Infine questo sistema della 'maggioranza semplice e maggioranza qualificata in presenza di veto' non modificherebbe in alcun modo il sistema 'a schieramento' andando, tra l'altro a rivoluzionare completamente il sistema di veto che, nel bene e nel male, fino ad ora ci ha preservato da ulteriori conflitti mondiali.
 

artista.

Uomo del Popolo
L'UDRA, pur giudicando interessante e degna di elaborazione la proposta giapponese, si accoda alle perplessità balcaniche soprattutto in riguardo al tralasciamento dell'Europa Orientale.
 

Mourinho

Get a life
Fantacalciaro
Il Giappone vuole ricordare che l'Asia rappresenta circa i 2/3 della popolazione mondiale e annovera la 1°, 3°, 4°, 7° e 8° economie mondiali, mentre l'Europa Orientale è in parte integrata nell'UE, e la parte non allineata conta pochi paesi e una piccola popolazione. Non vediamo la necessità di una maggiore rappresentanza.

Il membro di Lega Araba e SEATO sarebbe scelto o votato dalle due organizzazioni ogni due anni, e può essere ricandidato senza limiti.

Il sistema non è intricato ma più dettagliato per una maggiore efficienza. Senza aumentare il numero di membri si ottiene una maggiore rappresentazione dei paesi e delle correnti mondiali. Basti pensare che ogni membro permanente rappresenta più di 100 milioni di persone e le maggiori economie mondiali. La Lega Araba ha dimostrato di portare avanti un pensiero comune all'ONU, che è uno dei suoi obbiettivi, e rappresentando molti paesi, è intelligente dargli una rappresentanza permanente e sicura. La SEATO è un'unione politica di una decina di paesi, un blocco unico che sarebbe in grado di portare un membro non permanente in modo continuato, e vale quindi la candidatura ad accettarlo come permanente, anche se anche noi siamo dubbiosi sul dare loro il potere di veto.

Infine non è vero che i singoli paesi non allineati avranno meno voce dato che possono avere più possibilità di essere eletti. Per fare un esempio la Svizzera non verrebbe mai eletta dato che il blocco UE vota per un candidato UE, mentre ora può far valere le sue carte nei confronti degli altri paesi extra-UE. Lo stesso può valere negli altri continenti.
 

Solctis

Chosen one
Il delegato FRB, con un'espressione ironica ed un'occhiata complice ad un collega seduto al fianco si alza in piedi chiedendo cortesemente la parola:

"Quindi, onorevole collega del Giappone, ammette implicitamente che la sua proposta verta unicamente sull'entità demografica del paese e non sulla sua importanza e capacità di stabilizzazione dell'area ed il diritto ad una propria voce nel 'gruppo che conta'?

Poi, vorrebbe chiarirci le curiose coincidenze in base alle quali le sue proposte vanno, stranamente, ad attribuire un seggio a paesi con il quale il suo intrattiene fitti rapporti (finanziari con i paesi arabi e politico-militari con la SEATO)?

Troviamo infine quantomeno comico il vostro tentativo di contenere le legittime richieste alla rappresentanza dei nuovi paesi emergenti definendo un consiglio più ristretto come 'più efficace'; più efficace forse nel contenere le spinte e le richieste dei piccoli e giovani paesi e continuare a perpetrare un concetto di spartizione del globo fra grossi paesi francamente superato?

Infine ci appare abbastanza evidente, dalla connotazione delle sue ultime parole, la natura della vostra proposta; definendo lei i singoli paesi non allineati (al vostro?) come facilitati nella rappresentanza con la sua 'proposta'; una rappresentanza che continuerà ad essere di serie B poiché priva di un seggio permanente.

Lei vuole perpetrare e lo ha dichiarato pubblicamente con le parole che ha appena pronunciato, un disegno che preveda ancora un concetto di subordinazione (tantopiù sulla base del mero dato demografico) dei piccoli paesi ai grandi interessi.

Noi le vogliamo far notare che i tempi delle 'Sfere di prosperita' in cui i piccoli paesi avevano una 'maggiore possibilità di rappresentanza' sono tramontati da molto tempo.
 

Redual

Brontolo
"Apprezziamo profondamente la proposta Giapponese, che per quanto abbia punti che non condividiamo o da valutare e migliorare, è la prima vera, e al momento unica, riforma organica e credibile.

Tuttavia rileviamo varie criticità, innanzi tutto aprire le porte ad entità politiche richiede una profonda riflessione, in quanto, com'è noto, le unioni politiche sono soggette a continui mutamenti in tempi relativamente brevi, non vorremo trovarci ogni 15 anni a dover riformare l'intero consiglio di sicurezza, per questo è necessario specificare e capire se le rappresentanze dei gruppi politici siano da attribuirsi come seggi stabili del gruppo politico dato in gestione stabile a nazioni rappresentanti, o siano di diritto delle nazioni.
Per fare un esempio in questo senso possiamo ipotizzare l'eventualità di una fuori uscita degli Stati Uniti del Mediterraneo dall'Unione Europea, cosa accadrebbe in questo caso? L'Unione Europea perderebbe permanentemente un seggio o gli Stati Uniti del Mediterraneo perderebbero il loro posto nel Consiglio di Sicurezza?

Il secondo problema, che nasce dalle parole del delegato balcanico è quello della rappresentatività. Escludendo i seggi non permanenti alle nazioni facente parti a gruppi politici già presenti al CdS al fine di mantenere la massima pluralità, si pone il problema della rappresentatività all'interno di questi gruppi, che si ritroveranno con rappresentanti obbligati "dall'alto" e non frutto di un mandato, andando quindi ad incorrere nella fattispecie del problema balcanico, ove sembra chiaro che, benchè la FRB sia membro dell'UE, non si senta, o non ritenga l'europa orientale, adeguatamente rappresentata dagli attuali candidati presentati.
Vista inoltre l'attuale estensione dell'Unione Europea il seggio non permanente occidentale e orientale rimarrebbe in palio tra una piccolissima parte di nazioni, ma è chiaro come concedere ulteriore peso all'Unione Europea inficerebbe il fragile equilibrio presentato dal delegato nipponico.

Infine sottolineamo la nostra totale contrarietà nel concedere un seggio alla SEATO, organizzazione prettamente militare che non troverebbe un sensato posto nelle aule diplomatiche delle Nazioni Unite, senza considerare che gran parte delle nazioni aderenti fanno a loro volta parte di ulteriori alleanza militari, direttamente o indirettamente rappresentate.


Sproniamo il collega balcanico a presentare una propria proposta, o una correzione di quella nipponica, visto le importanti criticità sostenute.
 

Solctis

Chosen one
Premesso che la ragione che ci muove é un'equa rappresentanza di ogni area del pianeta e non delle solite cricche basate su criteri scelti arbitrariamente, noi prororremmo:

Proposta FRB

Europa occidentale 3 (SUM, Regno Unito, Germania)
Europa orientale/Asia 1 (URSE)
Asia 3 (Cina, Giappone, India)
Nord America 1 (USA)
Sud America 1 (Brasile)
+
Africa 2 (UDRA, Sud Africa)
Oceania1 (elezione locale del rappresentante - seggio FISSO)
Europa orientale 1 (elezione locale del rappresentante - seggio A ROTAZIONE)
Centro America 1 (elezione locale del rappresentante - seggio FISSO)


Per quanto riguarda l'elezione locale del rappresentante con seggio FISSO intendiamo l'indicazione del paese che ricoprirebbe il seggio permanente, affidato all'area geografica, tramite elezione democratica tra i membri di quel compartimento geografico.
Il seggio dovrebbe essere affidato permanentemente al paese indicato quale rappresentante di quell'area geografica; il tutto con una elezione democratica tra i paesi facenti parte di quella zona.

Per quanto riguarda l'Europa orientale, ossia col seggio A ROTAZIONE, proponiamo che il seggio sia affidato all'area geografica dell'Europa orientale in sé e che venga ricoperto, con incarichi a tempo determinato di 1 o più anni, dai vari paesi dell'area eletti democraticamente e ciclicamente, tra i componenti dell'area geografica stessa.

Questo per dimostrare la nostra buona fede ed evitare accuse di personalismi.

Avremmo un ampio premio per le virtuose UDRA e Sud Africa; un riconoscimento ad Oceania e Centro America (dando la possibilità di esprimersi anche a paesi non allineati come il blocco ex-ALBA) ed un riconoscimento particolareggiato, vista la natura fragile dell'area, per l'Europa orientale, evitando candidatura ad personam e tendendo a rappresentare gli interessi dell'intera area geografica.

Questo oltre le indubbie investiture per Germania, Brasile ed India.
 

Rolek

Spam Master
Il Regno di Norvegia sottolinea come le ultime proposte vadano ad intaccare la pluralità dei paesi presenti nel Consiglio di Sicurezza come già sottolineato dal delegato dell'URSE.
Non crediamo che il Consiglio di Sicurezza debba ridursi ad una cricca di stati dettati dall'alto e riteniamo fondamentale il ruolo svolto dai membri dei paesi non permanenti.

Per questo motivo la Norvegia appoggia l'originaria proposta portata avanti da Germania, India e Brasile che garantirebbe maggiore pluralità di espressione al Consiglio di Sicurezza.

Riteniamo quindi auspicabili modifiche sulla base della proposta originaria come potrebbe essere l'introduzione, oltre al piano originario, di un seggio permanente a rotazione sia per l'Africa che per l'Europa Orientale.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Il governo del Canada continua a dirsi assolutamente contrario all'allargamento del Consiglio di Sicurezza in questi termini: "la missione delle Nazioni Unite deve essere una missione plurale e di respiro globale.

La creazione di una "casta chiusa" di nazioni di prima serie contrapposte a nazioni di seconda serie non è realisticamente più applicabile al nostro mondo.

Proponiamo quindi l'ingresso di India, Brasile, Germania, Sudafrica ed Australia quali membri permanenti senza diritto di veto.

L'eleminazione completa del diritto di veto se non per l'autorizzazione all'uso della forza.

L'allargamento dei membri non permanenti a tre stati per aree e non più due e la regola secondo la quale ogni decisione va intrapresa con la maggioranza dei due terzi dei paesi permanenti e non permanenti".
 
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