Letteratura La perdita dell'innocenza

Zaratustra

Get a life
Fantacalciaro
Io penso di averla persa durante la prima guerra del Golfo, se ho capito quello che intendete.



Mi ha fatto venire una gran voglia di rivedere apocalypse now


la prima guerra del golfo è uno dei miei primi ricordi televisivi con le telecamere a infrarossi e i bagliori della contraerea ,insieme alla morte di falcone che mi tocco forse piu delle torri gemelle anche se ero piu piccolo,ricordo ancora che tornai a casa da scuola e mia madre guardava la tv piangendo mentre cucinava , l ho rivisto accadere solo alla morte di mio nonno qualche anno dopo e questo credo mi dette il segno della gravità della cosa

la nostra generazione era considerata pessimista nichilista non schierata depressa priva di sogni , ascoltavamo il grunge e ci avevano insegnato che non c'era un cazzo da ridere e proprio alla morte di kurt che io metto il segno fra noi e loro ,quelli che sono nati nella nostra era ove nei cartoni animati l'onu comandava i super eroi per la pace mondiale e ora dove ogni mito dell'occidentalizzazione forse fortunatamente poiche falso è franato sotto il peso di guerre assurde e economie insostenibili
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
rispondendo anzitutto a rauf,
è vero che è sempre rischioso, arbitrario e semplicista mettere insieme gli individui per parlare di un evento storico su un piano collettivo, così come è arbitrario far coincidere la cosiddetta "perdita dell'innocenza" per un'intera generazione nel momento (di comodo) dell'uscita dall'infanzia-adolescenza. è troppo facile, lo ammetto e ci penserò meglio.

ma c'è un punto del tuo discorso che non mi convince, ovvero la fine: se accettiamo l'undici settembre come "evento traumatico" (il quale evento traumatico, di per sé a livello teorico, non per forza deve essere un evento tragico/negativo - ecco perché pensavo anche al muro di berlino) io insisto nel considerarlo traumatico solo per i giovani che si affacciavano sul mondo dopo i paciosi anni '90, perché se mi parli di perdita dell'innocenza di tutto l'occidente, allora temo che l'innocenza, come direbbe bardiel, esso non l'ha persa: è sempre stato così.

ovvero, l'occidente è ormai talmente marcio da aver masticato e sputato in due-tre anni tutte le speranze post-guerra fredda, e le "vittime" di questa cattiva condotta sono stati i suoi figli adolescenti, per i quali per l'appunto l'innocenza gli è stata tolta (come il sorriso di palla di lardo che hartman gli cava a forza in full meta jacket).
i padri (l'occidente) la loro innocenza l'avevano già perduta, e l'ottimismo dei nineties era probabilmente un'illusione: loro forse lo sapevano, "noi" no ed è in quell'incoscienza, inconsapevolezza (innocenza) che è sussistito il trauma.

Il suo punto è molto interessante e degno di ulteriori riflessioni.

Sarebbe graditissima la presenza di una persona con più esperienza nel grande gioco della vita per sapere se effettivamente l'11 Settembre e la sua reazione è stato un evento traumatico per tutti.

Che si facciano avanti gli ultra 35enni.
 

camarillo

Chosen one
Fantacalciaro
questo thread mi strapiace e non so che farmene dei laik per dirvelo

Forse bardiel ha detto bene. Una vera innocenza non l'abbiamo mai avuta e non ci poteva neanche essere inculcata una del tutto nuova, perchè volendo o no abbiamo assorbito la morale e la mentalità dei nostri padri storici ed in qualche modo questo seme è sbocciato in noi, dando però frutti già marci e non per nostre responsabilità dirette. Siamo cresciuti in un contesto in cui il messaggio è stato, secondo me, "credete al futuro di cui vi abbiamo parlato", quando i sistemi di riferimento, in cui questo messaggio è stato elaborato, venivano sorpassati da destra da eventi e dinamiche le cui conseguenze hanno rimescolato le carte per tutti. Oggi osservo i miei genitori e li vedo in parte smarriti di fronte ad una realtà così piena di criticità.

Quando avevo 15-16 anni ebbi la percezione che le cose piccole o grandi intorno a me, avrebbero preso un brutta piega.
C'è da dire che io non sono mai stato un campione di ottimismo, ma osservando, leggendo ed ascoltando, cominciai a pensare che per evitare di farsi trascinare completamente nel gorgo, le prospettive me le dovevo dare da solo piuttosto che finire precotto e pronto all'uso dopo 5 minuti nella padella imburrata di un falso futuro. Non è detto che la spunterò e forse soccomberò come tanti.

Questo che vi ho detto può suonare come un i don't care, ma dal mio punto di vista mettere in discussione il messaggio che ci è stato trasmesso era ed è essenziale, non con lo scopo di azzerare tutto e trarre forza creatrice dalla distruzione del passato, ma per saper affrontare il presente di tutti i giorni e quindi un possibile futuro adattando i nostri punti di riferimento alle nuove sfide che abbiamo davanti

Putroppo l'atomizzazione dell'occidente la vediamo tutti (@Il Partito ) e per l'innocenza non c'è proprio posto.
Siamo divisi in tribù, dove si segue una sola regola: massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare; supporre che tutti gli altri si comportino allo stesso modo.

un popolo imho ha bisogno di un'ideologia che ne guidi le azioni. non necessariamente inculcata come nell'urss, ma anche semplicemente costruita a partire dalla cultura personale di ciascuno.
invece quello che abbiamo oggi è una società fine a sè stessa che produce consuma crepa, avversa alla cultura ed all'intellettualismo e prona a qualsiasi tipo di risposta facile. una società che cerca di estraniarsi da ogni ideologia (che non capisce) in nome di sè stessa (senza sapere esattamente cosa vuole nè come ottenerlo).

@artista.

si potrebbe dire che la nostra è un società complessa che rifiuta la complessità (perdona il gioco di parole) ed i mezzi di cui dispone sono utilizzati solo in modo ludico ed autoreferenziale.
 
Quando avevo 15-16 anni ebbi la percezione che le cose piccole o grandi intorno a me, avrebbero preso un brutta piega.





si potrebbe dire che la nostra è un società complessa che rifiuta la complessità (perdona il gioco di parole) ed i mezzi di cui dispone sono utilizzati solo in modo ludico ed autoreferenziale.

:o

sottoscrivo
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
si potrebbe dire che la nostra è un società complessa che rifiuta la complessità (perdona il gioco di parole) ed i mezzi di cui dispone sono utilizzati solo in modo ludico ed autoreferenziale.

mi piace
la società non va alla stessa velocità del suo sviluppo tecnologico
è come un bambino di 5 anni che entra in un cinema a metà film e pretende di capire
(do the evolution)
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Francamente non posso dire di aver perso l'innocenza l'11/9/01 perché già guardavo il mondo con occhi cinici anche se immaturi. Fu un bel colpo ma non mi scosse veramente. Non saprei indicare un vero spartiacque, forseforse quando iniziai a leggere la vecchissima enciclopedia "CONOSCERE" di mio nonno.
 

morfeo

Spam Master
mi approfondite il concetto di perdita dell'innocenza, perchè non riesco a definirlo bene.
 

camarillo

Chosen one
Fantacalciaro
mi approfondite il concetto di perdita dell'innocenza, perchè non riesco a definirlo bene.

Si può passare dall'evento traumatico che appartiene alla Storia ad un qualsiasi episodio che può averti fatto vedere sotto una luce completamente diversa la realtà che fino a quel momento pensavi di dominare (considerando tutte le sfumature della parola). Questo è quello che intendo io



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la società non va alla stessa velocità del suo sviluppo tecnologico
è come un bambino di 5 anni che entra in un cinema a metà film e pretende di capire
(do the evolution)

Non so se sono io quello totalmente fuori di testa, ma ci stiamo costruendo attorno un bel feudo fatto di specchi
Ultimamente con alcuni sodali si discuteva riguardo a persone di nostra conoscenza e si osservava come queste si siano costruite un'immagine siffatta da convincersi che il loro riflesso è l'unica realtà possibile per se stessi (quindi qualcosa dai margini definiti e controllabile non come il mondo esterno che è fragile) e per gli altri, i quali accettano tali immagini perchè si relazionano in maniera approssimativa anche tramite la tecnologia stessa.

Per farla breve, lo sviluppo dei tempi recenti, ha accentuato quello che il signor Pirandello aveva messo in evidenza

Si potrebbe passare dal singolo al collettivo e quindi alla storia di un intero Paese, come il nostro, dove viene ripetuto ad ogni occasione che "il made in italy è il nostro marchio " e giù bla bla bla, non capendo più se corrisponde alla realtà dei fatti o è una chimera affascinante da guardare ma non toccare

vabbè sono andato lungo

per alleggerire

 

Drew

Spam Master
Da nato nel '92 mi permetto di parlare a nome dei neo ventenni che forse alcuni di voi azzarderebbero a definire propri coetanei.

Credo che noi nati nel '90 l'innocenza non l'abbiamo mai avuta, l'11/09 io avevo 9 anni e la caduta delle torri non mi scosse molto(tranne per l'interruzione della melevisione). Più che altro siamo cresciuti parallelamente alla guerra in Iraq, le scene di morte e violenza sono state il nostro sottofondo durante la cena.
Insomma l'innocenza non ci serviva, siamo stati invece il primo modello per quel grottesco progetto che è l'umano occidentale medio odierno: macratore di like su Facebook, consumatore, ignorante e sorridente con un drink in mano mentre balla verso il baratro. Progetto riuscito in maniera eccellente.

L'innocenza è stata persa qualche generazione prima, nei novantini vedo piuttosto una perdita di complessità del pensiero individuale.

Tutta la generazione del novanta è una bolgia di ignavi che sguazzano nella quotidianità, che ha tutti gli strumenti per elevarsi ma preferisce rimanere nella mediocrità. La parola d'ordine è alienazione.
Secondo me non abbiamo né la voglia né le capacita adatte a creare qualcosa di nuovo, anche perchè nessuno ci ha lasciato effettivamente nulla.
Non abbiamo avuto mai grandi eventi che ci hanno fatto sentire parte di qualcosa, abbiamo sempre dato per scontato la nostra appartenenza allo schieramento mondiale dei "buoni" ed i nostri genitori non si sono minimamente curati di piantare in noi quel senso critico che porta alla maturazione di un pensiero intimo e personale, non curandosi del piattume intellettuale che si sarebbe sviluppato.

Tutto queste parole confuse per dirvi che, a me, il concetto di perdita dell'innocenza è un po' estraneo.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Non dovete vedere l'11 settembre come l'evento mediatico della caduta delle torri. Ma la reazione scomposta dell'occidente.

Da quel momento le "storture" al complesso di diritti e libertà non sono state più un evento occasionale ma un vero e proprio nuovo sistema. Le interccetazioni illegali, gli assassini giornalieri (e non parlo solo di taliban, ma anche nostri soldati assassinati da nostri soldati ma meglio non scrivere niente qui :) ) i rapimenti e le detenzioni in campi di concentramento.

Non stiamo parlando di Pinelli l'anarchico lanciato dalla questura. Ma il presidente degli Stati Uniti che firma un foglio nel quale da l'ordine di assassinare un cittadino degli Stati Uniti.

Innocenza non significa cinismo. Significa proprio diventare il contrario di innocenti: colpevoli. Siamo tutti colpevoli, per via della nostra inazione, di tutto quello che è successo.
 

Nohant

Chosen one
Ma che cosa si poteva fare?
Io ho 22 anni, la penso proprio come il giovane sopra di me. Fatico a reputarmi della stessa generazione vostra, mi sento completamente diverso storicamente parlando.
 

Nohant

Chosen one
Io non l'avevo mai vista cosi la questione. Mi sono fermato a pensare solo ora xhe ho letto il 3d. E penso che come me molti altri ragazzi, per via di una mancanza generale di coscienza geopolitica.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Io non l'avevo mai vista cosi la questione. Mi sono fermato a pensare solo ora xhe ho letto il 3d. E penso che come me molti altri ragazzi, per via di una mancanza generale di coscienza geopolitica.


Non è geopolitica.

Capisci... a Milano i servizi segreti hanno rapito un uomo. Lo hanno consegnato alla CIA. Gli hanno messo un cappuccio in testa. Lo hanno caricato su un aereo senza sigla. Lo hanno portato in Egitto in un carcere segreto e gli hanno staccato tutti i denti con una pinza.

A Milano.

Sono sempre successe ste cose? Si.
Erano mai diventato "sistema"? No. Non nell'occidente ricco, spensierato e innocente.
 

Nohant

Chosen one
Giuro, non ne sapevo nulla. Domattina cerco un po di roba.
Ho inizioato ad informarmi di cosa succede nek mondo 2/3 anni fa, prima so giusto vagamentw cosa è successo. Non compravo giornali ne guardavo molti tg, come quasi tutta ka mia generazione.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Giuro, non ne sapevo nulla. Domattina cerco un po di roba.
Ho inizioato ad informarmi di cosa succede nek mondo 2/3 anni fa, prima so giusto vagamentw cosa è successo. Non compravo giornali ne guardavo molti tg, come quasi tutta ka mia generazione.

Colpevole tre volte.

Anzi quattro.
 
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