Letteratura La perdita dell'innocenza

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
(ricordiamo anche che era l'era di bush e della "enduring freedom")

Bei tempi.

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Chi potrà mai scordare i Grom polacchi che conquistano al-Faw?
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Racconta che non so nulla. :fag11:

La Polonia si è risvegliata dalla Guerra Fredda come il paese più militarizzato del primo mondo. L'unico paese d'Europa che alza le spese militari.

Ha una politica estera molto particolare incentrata totalmente sul loro interesse nazionale. Da un lato appoggiano il rafforzamento dell'Unione Europea in chiave anti-Russia (loro eterno nemico) e per sfruttare la Germania al fine di sostenere la propria economia. Dall'altro lato invece hanno una politica più atlantica degli americani stessi ed appoggiano ad occhi chiusi ogni singola istanza che viene da Washington. Questo per avere un'ancora di salvezza anti-Russia in caso l'Europa non si dimostri forte.

I Grom (in tutte le lingue slave significa tuono) sono le forze speciali della Polonia. Un corpo militare molto particolare perché miscuglio di equipaggiamento ed addestramento americano e sovietico vista la storia recente del paese. Hanno aperto loro l'invasione dell'Iraq nel 2003, un fatto che al tempo sfuggì a molti ma non ai più preparati.

Per me quello è lo spartiacque reale della fine degli anni '90. Quel giorno sono diventato vecchio.

@Mersault 33
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
La Polonia si è risvegliata dalla Guerra Fredda come il paese più militarizzato del primo mondo. L'unico paese d'Europa che alza le spese militari.

Ha una politica estera molto particolare incentrata totalmente sul loro interesse nazionale. Da un lato appoggiano il rafforzamento dell'Unione Europea in chiave anti-Russia (loro eterno nemico) e per sfruttare la Germania al fine di sostenere la propria economia. Dall'altro lato invece hanno una politica più atlantica degli americani stessi ed appoggiano ad occhi chiusi ogni singola istanza che viene da Washington. Questo per avere un'ancora di salvezza anti-Russia in caso l'Europa non si dimostri forte.

I Grom (in tutte le lingue slave significa tuono) sono le forze speciali della Polonia. Un corpo militare molto particolare perché miscuglio di equipaggiamento ed addestramento americano e sovietico vista la storia recente del paese. Hanno aperto loro l'invasione dell'Iraq nel 2003, un fatto che al tempo sfuggì a molti ma non ai più preparati.

Per me quello è lo spartiacque reale della fine degli anni '90. Quel giorno sono diventato vecchio.

Non sapevo nulla di questo atteggiamento tenuta dalla Polonia. Ti ringrazio dell'interessante ed esauriente spiegazione. :zhat:

Eh sì Mers, ormai è passata una decina d'anni. :pippotto:
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
la perdita dell'innocenza.

E' stato terribile. La guerra in Iraq ci ha resi cattivi e cinici perché, a differenza del Vietnam, in realtà non ci riguardava direttamente. La morte in tv e poi "oh alle 14:30 caffé al lago". E quella benzina che ti porta al lago viene da li, dal sangue in Iraq. Masticazzi, no?
 

camarillo

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Fantacalciaro
L'innocenza l'ho persa qualche anno prima.

L'estate prima che venissero giù le torri
Ero un ragazzino e guardavo senza capire quello che accadeva tra le strade della città vecchia, anche perchè una roba del genere non me la ricordavo.
Mi sembravano scene familiari solo perchè trovavo somiglianze con immagini in bianco e nero di qualche documentario sul nostro recente passato.
Mi ricordo tempo dopo le parole di chi c'era, pezzi di un puzzle confuso, di cui mi sfugge tuttora la trama

Poi le torri, allarmi per l'antrace (uno zio venne prelevato di peso perchè sospettavano che ne fosse entrato a contatto) e tutto il resto. Mission accomplished, dicevano.

Impari a digerire

Un nuovo mondo che ricorda tanto il vecchio, ma è vestito per una festa che ancora non è finita. Party Hard !
Un mondo dove la Morte Rossa è una bambina che va dalla nonna ammalata che abita nel bosco.Il lupo è rimasto disoccupato.

ed oggi come ieri, te la ascolti ancora
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Mi chiedo per la nuova generazione ( nati fine '90-inizi '00) quale sia stato/sarà questo loro momento di perdita. :pippotto:
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Mi chiedo per la nuova generazione ( nati fine '90-inizi '00) quale sia stato/sarà questo loro momento di perdita. :pippotto:

Sono nati e cresciuti in un'epoca in cui quella che si definiva la democrazia più avanzata del mondo elegge presidenti con un consenso di meno del 25% degli elettori, è meno del 5% della popolazione mondiale ma copre il 50% delle spese militari globali, ha legalizzato tortura, rapimenti, intercettazioni, fatto assassinare per decreto cittadini all'estero senza una condanna di un giudice, invaso paesi senza una giustificazione ed altre cose molto bellissime tipo il collasso mondiale dell'economia.

Semplicemente non ce l'hanno mai avuta un'innocenza.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
asd nonostante mi piaccia la tua prospettiva rauf, la mia teoria è più banalmente "crono-logica":

se consideriamo che la nostra generazione può raggruppare tutti i nati tra la seconda metà degli anni '70 (diciamo dal '78) fino all'inizio degli anni '90 (diciamo fino ai nati nel '92) allora può farci comodo porre l'evento traumatico (per chi volesse fare un parallelo con la psicanalisi potremmo parlare di "scena primaria") nel 2001 con l'evirazione delle torri gemelle, e la succitata guerra in afghanistan/iraq.
quest'evento è stato la fine dell'innocenza per la nostra generazione perché in quel momento noi ci stavamo affacciando sul mondo, sulla vita e sulla realtà (uscivamo dall'infanzia e dall'adolescenza): in questo senso, è il 11.9.01 e non, per esempio, la caduta del muro di berlino il nostro "evento".

se seguiamo questa logica, la conclusione potrebbe essere che la generazione successiva, i nati a ridosso del 11.9.01 e fino alla fine della decade degli "anni '00" il loro evento traumatico, la loro scena primaria e la loro "fine dell'innocenza" non ce l'hanno ancora avuta: la crisi del 2008 è un passaggio di segno differente (un impatto spalmato negli anni, e tutta la nebulosità del linguaggio economico - nonostante i pensionati che si suicidano in gruppo e i cassaintegrati che si danno fuoco a frotte) cui manca la forza simbolica e l'unicità epifanica dell'Atto Storico.
penso allora che chi ha 10/12/15 anni adesso non ha ancora vissuto quel calcio in faccia della Storia che per noi fu il 2001: come dicevano gli antenati, "al peggio non c'è limite", e come diceva Joyce "la Storia è quell'incubo da cui è impossibile svegliarsi".
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Siccome c'entrava poco con i libri letti ho preferito splittare per comodità in un nuovo topic.

Chissà, forse la loro caratterizzazione sarà proprio quest'assenza della perdita e il ritrovarsi ormai troppo "grandi" per assorbire un evento simile.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
quel passaggio su
"gli anni del 'tranquillo, siam qui noi' "
con la scena degli f-16 che sfrecciano e sganciano il napalm
mi ha fatto venire un brivido

Sono F5 non 16!

Bellissimo comunque.

Secondo me sbagli a valutare la perdita dell'innocenza con un determinato periodo della vita. Almeno non da un punto di vista collettivo. Sicuramente l'individuo singolo può perderla ma non la generazione.

Mi spiego. Hai parlato del muro di Berlino, quello è un evento topico: la fine delle ideologie e forse la fine del '900. Ma non è stato per forza un evento traumatico. La sinistra occidentale già da tempo aveva iniziato a criticare duramente le democrazie popolari. La caduta del muro fu, tranne per pochissimi nostalgici tipo @artista. , un momento di speranza.

La perdita dell'innocenza sicuramente c'è stata con le guerre nei Balcani. Ma anche li la perdita non fu generalizzata, in molti videro in quell'intervento un interesse umanitario verso l'esterno. Per assurdo una guerra positiva. Catalizzatore della negatività poteva essere il genocidio in Ruanda e gli occhi chiusi da parte del mondo ma ebbe poca risonanza.

Per questo voglio individuare nell'11 settembre la perdita dell'innocenza non di una generazione ma di tutto l'occidente. Qualcuno (gli adolescenti) ne saranno stati colpiti di più, altri già diventati cinici sicuramente di meno. Ma quello che è accaduto è stata la fine della positività del "progetto occidentale". Non è stato l'attacco ad aver innescato la perdita dell'innocenza ma la nostra reazione scomposta, disordinata e terribilmente violenta.


Shock and awe, JDAM su Baghdad
Come bonghi alle due di notte
Comunisti di merda, domani la gente lavora.




 

artista.

Uomo del Popolo
va beh, ostalgie a parte, io trovo che la fine delle ideologie sia un fatto estremamente grave.
un popolo imho ha bisogno di un'ideologia che ne guidi le azioni. non necessariamente inculcata come nell'urss, ma anche semplicemente costruita a partire dalla cultura personale di ciascuno.
invece quello che abbiamo oggi è una società fine a sè stessa che produce consuma crepa, avversa alla cultura ed all'intellettualismo e prona a qualsiasi tipo di risposta facile. una società che cerca di estraniarsi da ogni ideologia (che non capisce) in nome di sè stessa (senza sapere esattamente cosa vuole nè come ottenerlo).
tipo dire non siamo nè di destra nè di sinistra, cazzata galattica visto che destra e sinistra esistono da ben prima che venissero così definite, i gracchi erano di sinistra e silla era di destra.
è un momento di decadenza bruttissimo per l'uomo e spero vivamente di vederne la fine nel corso della mia vita, o con una rinascita culturale o con l'estinzione della specie. non credo che sopporterei di morire in una società tipo l'impero romano all'inizio del quinto secolo.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
rispondendo anzitutto a rauf,
è vero che è sempre rischioso, arbitrario e semplicista mettere insieme gli individui per parlare di un evento storico su un piano collettivo, così come è arbitrario far coincidere la cosiddetta "perdita dell'innocenza" per un'intera generazione nel momento (di comodo) dell'uscita dall'infanzia-adolescenza. è troppo facile, lo ammetto e ci penserò meglio.

ma c'è un punto del tuo discorso che non mi convince, ovvero la fine: se accettiamo l'undici settembre come "evento traumatico" (il quale evento traumatico, di per sé a livello teorico, non per forza deve essere un evento tragico/negativo - ecco perché pensavo anche al muro di berlino) io insisto nel considerarlo traumatico solo per i giovani che si affacciavano sul mondo dopo i paciosi anni '90, perché se mi parli di perdita dell'innocenza di tutto l'occidente, allora temo che l'innocenza, come direbbe bardiel, esso non l'ha persa: è sempre stato così.

ovvero, l'occidente è ormai talmente marcio da aver masticato e sputato in due-tre anni tutte le speranze post-guerra fredda, e le "vittime" di questa cattiva condotta sono stati i suoi figli adolescenti, per i quali per l'appunto l'innocenza gli è stata tolta (come il sorriso di palla di lardo che hartman gli cava a forza in full meta jacket).
i padri (l'occidente) la loro innocenza l'avevano già perduta, e l'ottimismo dei nineties era probabilmente un'illusione: loro forse lo sapevano, "noi" no ed è in quell'incoscienza, inconsapevolezza (innocenza) che è sussistito il trauma.
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Io penso di averla persa durante la prima guerra del Golfo, se ho capito quello che intendete.

ragazzi, la musica del primo e il video del secondo. lacrime fitte.

nessuna perdita dell'innocenza, sono sempre stato così :v

Mi ha fatto venire una gran voglia di rivedere apocalypse now
 
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