marco.roc ha scritto:L'errore di chi dice diversamente secondo me sta nel voler ridurre la religione cattolica (per fare un esempio pratico) ad un'insieme di regole rigorose, secondo cui: "se le rispetti sei cattolico, se non le rispetti non lo sei".
Invece non funziona così, nella religione di rigoroso non c'è niente .
atleta dei giochi paralitici ha scritto:no dai vai ritardato allora dimostrami matematicametne e logicamente come mai dio no nesiste voglio vedere se ne sei capace.
this looks agnostic.Sirion ha scritto:E voi pretendete che legga tutta sta roba? riassunto pls
A dirla grezzamente...
Io mi ritengo agnostico semplicemente ritenendo il discorso dell'esistenza di dio troppo arbitrario per poter essere soppesato. Inoltre, sia che uno creda che esista o che non esista il mondo va avanti lo stesso, quindi lo ritengo anche non fondamentale.
Piuttosto ritengo molto piu valide idee di divinità che non siano in pratica antropomorfizzazioni di concetti fondamentalmente naturalistici o panteistici.
Shaka ha scritto:Ancora non mi dici quale è il termine per chi è certo della non esistenza di Dio, ateo integralista
Shaka ha scritto:interessante dover dimostrare logicamente e matematicamente un atto di fede o di non fede
Staff ha scritto:in effetti è una visione interessante.
l'ateo può esserlo solo se considera l'onere della prova a carico del credente, e resta quindi convinto della non-esistenza fino a prova contraria.
l'agnostico se ne batte il cazzo e non-crede nell'esistenza ma in linea di massima è qui solo perchè gli piace il cazzo.
è questo il nocciolo della discussione.atleta dei giochi paralitici ha scritto:sì pirla, perchè se tu credi in qualcosa al cento per cento devi portare qualche prova assoluta, matematica e definitiva a sostegno delle tue tesi (neanche scientifica, perchè la scienza si basa sull'induzione che può sempre essere sbagliata) altrimenti sei un mentecatto che delira e le tue opinioni valgono meno di 0.
atleta dei giochi paralitici ha scritto:ahahahahah ma vedi di farti chiaramare un po come cazzo ti pare demente
sì pirla, perchè se tu credi in qualcosa al cento per cento devi portare qualche prova assoluta, matematica e definitiva a sostegno delle tue tesi (neanche scientifica, perchè la scienza si basa sull'induzione che può sempre essere sbagliata) altrimenti sei un mentecatto che delira e le tue opinioni valgono meno di 0.
Rosa Canina ha scritto:Se no ti prego di dare una tua definizione di agnostico e di spiegare in cosa si differenzia l'agnostico dall'ateo.
Tu non sei d'accordo che nella religione cattolica di rigoroso non c'è niente?Nutellaccia ha scritto:Mi dispiace, ma non posso essere d'accordo...
Se poi certe persone sono superficiali, fanno i propri comodi e si mettono la coscienza a posto autodefinendosi "peccatori" o "cattivi cattolici", questo è un altro paio di maniche.
1) Teista forte. 100% di probabilità di Dio. Nelle parole di C. G. Jung, "io non credo, io so".
2) Probabilità molto alta ma non 100%. Un teista di fatto. "Non posso saperlo per certo, ma credo fermamente in Dio e vivo la mia vita nell'assunzione che lui esista".
3) Più del 50% ma non molto alta. Tecnicamente agnostico ma propende verso il teismo."sono molto incerto, ma tendo a credere in Dio".
4) Esattamente 50%. Completamente agnostico ed imparziale. "L'esistenza e l'inesistenza di Dio sono esattamente equiprobabili".
5) Meno del 50% ma non molto bassa. Tecnicamente agnostico ma incline all'ateismo. "Non so se Dio esista ma tendono ad essere scettico."
6) Probabilità molto bassa, vicina allo zero. un ateo di fatto."non posso saperlo per certo ma credo che Dio sia molto improbabile, e vivo la mia vita nell'assunzione che lui non esista."
7) Ateo forte. "So che non esiste nessun Dio, con la stessa convinzione con cui Jung sa che ce n'è uno".
Rosa Canina ha scritto:quale, l'ateismo?
Domanda aperta a tutti: se io rifiuto l'esistenza del Dio cristiano, musulmano o ebreo, e mi rifiuto proprio di crederci, non è che dico "ok sospendo il giudizio", e ammesso e non concesso che se un giorno venisse fuori una prova inconfutabile dell'esistenza di un tale Dio monoteistico che è quello dell'antico testamento eccetera ci resterei male ma male davvero e mi incazzerei anche parecchio col Dio suddetto per il semplice fatto di esistere,
Ma al contempo sospendo il giudizio nei confronti di un essenza creatrice che ha "scritto" le leggi fisiche che regolano il nostro universo, o nella metempsicosi, giudicando entrambe le idee accettabili, ma senza crederci pienamente,
allora mi definisco atea, agnostica o entrambe le cose?
atleta dei giochi paralitici ha scritto:quella che mi state descrivendo non è una fede ma una specie di bipensiero schizzoide.
Shaka ha scritto:Atto di fede è accettare come vera un'affermazione per noi non evidente, non controllabile,
non dimostrabile, fidandoci unicamente dell'attendibilità delle persone che la sostengono
oppure
La parola fede è propriamente intesa come il credere in concetti, dogmi o assunti in
base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti,
al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e affermazioni
L'italiano è sempre abbastanza preciso. Ora, se vuoi possiamo anche continuare usando i tuoi termini, così ti trovi più agevolato nella discussione, ma da qui a screditare termini che hanno significati ben precisi, ce ne passa. Il tuo ragionamento l'abbiamo capito tutti, semplicemente stai usando termini a caso prendendoli dal vocabolario come se fosse il cesto con i numeri della tombola. Il fatto che solo marco.roc ti abbia dato ragione, poi, dovrebbe essere indice di quello che stai dicendo...