De Mattei, un omo un perchè

Laitorn

SoHead Hero
Non c'e' nessuna versione dotta di "cagata", secondo me e' una cosa stupida, una cosa non condivisibile, un' aberrazione (mettendo le parole in scala dal meno gradito al piu' gradito per la forma).


Francamente non sopporto i registri aulici, non credo che la forza del mio discorso si misuri sulla scelta di registro, e ritengo anche che se si ha a cuore di essere capiti ne vale la pena di esprimersi cosi'. Certamente di fronte a un professore che mi sta esaminando non userei mai la parola "cagata", ma non perche' sia un ambiente colto (anche se dovrebbe), piuttosto perche' e' un ambiente istituzionalizzato con le sue forme e i suoi regolamenti.

Preferisco mille volte esprimermi cosi' in libera', con la massima chiarezza, piuttosto che tirare giu' paroloni che hanno lo stesso effetto di mettermi la maglietta di dolce & gabbana.
 

marco.roc

Spam Master
Comunque il punto della questione a cui facevo riferimento deriva dal fatto che dicendo così:
Laitorn ha scritto:
pero' credo che definirsi atei sia abbastanza una cagata con il livello culturale di cui disponiamo al giorno d'oggi.

Lasci un po' troppo "l'interpretazione libera al lettore" ::\: .


E' una cagata perchè: "la definizione di "atei" è un'etichetta che andrebbe sempre evitata, proprio per non essere scambiati per "dogmatisti" esasperati".

Va bene questa interpretazione o c'è di più?


(non è un problema di termine più o meno volgare, il problema nasce dal termine più o meno "abbozzato", senza più precisa spiegazione :bello1: )
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Laitorn ha scritto:
Preferisco mille volte esprimermi cosi' in libera', con la massima chiarezza, piuttosto che tirare giu' paroloni che hanno lo stesso effetto di mettermi la maglietta di dolce & gabbana.

Questa è una bella riflessione.
 

Mabelrode

Get a life
atleta dei giochi paralitici ha scritto:
forse dovresti rileggerti tutto con un po' più di attenzione, al resto non ci rispondo nemmeno perchè c'è una soluzione ad ogni tua questione nelle pagine precedenti.

Ho letto tutto e l'unica cosa che ho capito è che quando non riesci a rispondere a qualcuno fai ricadere la colpa su di lui dicendo che tu hai ragione e che è lui a non capire visto che tu gli hai già risposto esattamente ad ogni quesito che lui ti ha fatto e che potrà mai farti.

Almeno non prendertela se Nutellaccia ti da del vittimista.. ti ricordo che hai scritto questo:
"guarda a questo punto te lo dico così sei contento mio caro lamerino: hai winto e io ho fallito come un coglione ritardato."
E se sei consapevole di non esser in grado di argomentare la tua posizione, non attaccare il prossimo con arroganza
 

Laitorn

SoHead Hero
marco.rocco ha scritto:
Comunque il punto della questione a cui facevo riferimento deriva dal fatto che dicendo così:
Lasci un po' troppo "l'interpretazione libera al lettore" ::\: .


E' una cagata perchè: "la definizione di "atei" è un'etichetta che andrebbe sempre evitata, proprio per non essere scambiati per "dogmatisti" esasperati".

Va bene questa interpretazione o c'è di più?


(non è un problema di termine più o meno volgare, il problema nasce dal termine più o meno "abbozzato", senza più precisa spiegazione :bello1: )

Ah ok ora ho capito cosa intendevi... dunque, beh in realta' una spiegazione l'avrei data pure se sbrigativamente e senza tentare nemmeno di essere convincente, ovvero che ad oggi disponiamo di una ricchezza culturale e soprattutto una facilita' di fruizione della cultura che dovremmo essere molto piu' cauti nell' uso di certe definizioni.

Abbiamo un dovere storico di consapevolezza, che e' un vero e proprio peso (o una responsabilita'), di cui dobbiamo rendere conto. Piu' le nostre possibilita' culturali aumentano e piu' dobbiamo rendere conto alla storia ( :tru: ) delle nostre azioni e delle nostre posizioni. Concludo quindi dicendo che definirsi ateo sia prevalentemente una "cagata" perche' totalmente antistorico, o per dirla con un parolone filosofico divertentissimo: intempestivo.
 

marco.roc

Spam Master
Laitorn ha scritto:
Ah ok ora ho capito cosa intendevi... dunque, beh in realta' una spiegazione l'avrei data pure se sbrigativamente e senza tentare nemmeno di essere convincente, ovvero che ad oggi disponiamo di una ricchezza culturale e soprattutto una facilita' di fruizione della cultura che dovremmo essere molto piu' cauti nell' uso di certe definizioni.

Abbiamo un dovere storico di consapevolezza, che e' un vero e proprio peso (o una responsabilita'), di cui dobbiamo rendere conto. Piu' le nostre possibilita' culturali aumentano e piu' dobbiamo rendere conto alla storia ( :tru: ) delle nostre azioni e delle nostre posizioni. Concludo quindi dicendo che definirsi ateo sia prevalentemente una "cagata" perche' totalmente antistorico, o per dirla con un parolone filosofico divertentissimo: intempestivo.

Mi stai facendo ricordare perchè odio i "filosofi" :hehehe:


PUOI ESSERE ESPLICITO SUL PERCHE' SIA ANTISTORICO!!11111oneoneeleven


Fossimo in un mondo di agnostici e parlassimo di dibattito sulla religione al passato potrei capire che fosse antistorico ( "tanto tempo fa esisteva gente buffa che discuteva sull'esistenza o meno di Dio").

Abbiamo De mattei al CNR... utilizzare il termine "antistorico" riferito all'ateismo mi sembra davvero improprio.
(a meno che anche credere in Dio sia antistorico... Se affermi che credere in Dio sia antistorico, sono perfettamente d'accordo che l'ateismo sia altrettanto antistorico).


Comunque non è un problema sul termine, è un problema che forse non ho capito perfettamente cosa intendi... puoi non centellinare le parole così almeno non mi devo immaginare pezzi del tuo pensiero. :bello1:
 

Laitorn

SoHead Hero
Dimmi la verita', hai saltato tutto e sei andato all' ultima riga vero? :z:


Sta cominciando a diventare grottesta questa cosa, innanzitutto non e' minimamente una discussione filosofica cosi' come non e' una discussione matematica, quindi non mi dite che odi i "filosofi" come se io avessi detto chissa' che, dopodiche' non so come spiegarti un termine che ho usato come riassunto di tutta la parte precedente:

"ad oggi disponiamo di una ricchezza culturale e soprattutto una facilita' di fruizione della cultura che dovremmo essere molto piu' cauti nell' uso di certe definizioni.

Abbiamo un dovere storico di consapevolezza, che e' un vero e proprio peso (o una responsabilita'), di cui dobbiamo rendere conto. Piu' le nostre possibilita' culturali aumentano e piu' dobbiamo rendere conto alla storia (
:tru:
) delle nostre azioni e delle nostre posizioni."


per risponderti poi credo che la definizione di ateismo sia antistorica (ma perche' poi ti sei impuntato su questo termine...) ma la fede assolutamente no, e per fede intendo anche la tua fede nella scienza.
 

marco.roc

Spam Master
Laitorn ha scritto:
Dimmi la verita', hai saltato tutto e sei andato all' ultima riga vero? :z:

No il bello è che non ho veramente capito, anche adesso non sono neanche più sicuro che tu stia designando antistorico "il definirsi atei", piuttosto che antistorica "la definizione di ateismo" :V



Laitorn ha scritto:
ma la fede assolutamente no, e per fede intendo anche la tua fede nella scienza.

Anche questa affermazione è controversa... La fede "in blocco" non è antistorica? Persino la fede nell'immacolata concezione? O nel peccato originale?


C'è solo un punto del tuo discorso che posso sciogliere definitivamente:

innanzitutto non e' minimamente una discussione filosofica cosi' come non e' una discussione matematica, quindi non mi dite che odi i "filosofi" come se io avessi detto chissa' che, dopodiche' non so come spiegarti un termine che ho usato come riassunto di tutta la parte precedente:

Stavo scherzando :asd:
Semplicemente tu fai filosofia... io ho conosciuto molti filosofi che erano dei maledetti sofisti, siccome non ho capito precisamente cosa intendevi, ho lanciato lì la cazzata che "odio i filosofi", era una burla,in realtà io odio chiunque abbia avuto una formazione umanistica (scherzo scherzo) :bello1:
(non mi sembra il caso di insistere oltre su questa espressione).
 
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