Mabelrode ha scritto:
Quindi sono io singolo che devo prender la macchina e portare le bietole in Africa?
Il cibo equosolidale, il veganismo e tutte queste mode sono una goccia nel mare, per risolvere qualcosa ci vogliono modifiche strutturali da parte dei governi o da associazioni con potere contrattuale.
Non puoi pretendere che il latifondista diventi di colpo un buon samaritano quindi devi costruire un sistema che, pur rimanendo nell'ambito del sistema economico mondiale, porti vantaggi alle popolazioni esistenti.
E questo vale per qualsiasi tecnologia "verde".. per poter sperare che le auto elettriche e i pannelli solari diventino cosa comune, bisogna aspettare che i produttori e i consumatori ci guadagnino dei soldi a commerciarle.
L'essere umano è questo.. se si vuol risolvere qualcosa bisogna esser prima di tutto realisti.
Edit: Rispondevo a Falciatore
dai non stravolgere il mio discorso, il singolo deve semplicemente vivere come è giusto che sia.
Tu parti da due presupposti a mio parere sbagliati:
1 all'azione non corrisponde reazione
2 ogni azione deve essere economicamente logica
Sul fatto che l'azione del singolo non sia influente, e che quindi ad azione non corrisponda reazione, posso risponderti con una recente battaglia vinta da GreenPeace sulla Nestlè, che per pubblicità e per non perdere altri clienti ha deciso di rifornirsi per quanto riguarda l'olio di Palma da produttori selezionati e controllati, questo partendo da iniziative del singolo, da boicottaggio dei prodotti e da scelte di acquisto.
Reputo che al giorno d'oggi la vera battaglia politica si combatta al supermercato, ogni acquisto che facciamo è un voto ad una faccia della medaglia e non possiamo esimerci da prenderci la responsabilità di quel che facciamo dunque.
Molte battaglie intrapprese negli anni stan diventando finalmente "mondialmente" riconosciute, basti guardare l'interesse di Ban-Ki-Moon per il riscaldamento globale, le forze che si stan mettendo nella green economy e la spinta positiva che sta intrapprendendo l'America in questo campo.
Quindi penso che alla mia azione di scegliere eticamente come mangiare corrisponda una reazione. Ovviamente sarà una goccia nell'oceano, ma io stesso sono una goccia in 6 miliardi di persone, dal singolo non si può pretendere di più che cercare di modificare le gocce che ha intorno per una causa che reputi giusta. Una corrente, dopotutto, parte con il movimento di ben poche gocce.
Sul secondo punto personalmente sono in disaccordo, ma per discutere partiamo dal presupposto di essere invece concordi su questo principio, che per essere realisti per ora è come dici, cioè che per muoversi in determinate direzioni deve esserci un vantaggio economico.
L'apertura di mercati sempre più grandi, l'avvicinarsi ormai non più lentamente di enormi masse a privilegi che fino a 20 anni fà sembravano impossibili porterà in breve ad una lotta su ogni risorsa economica, dal petrolio all'acqua, dalle coltivazioni di BioCarburanti alle distese di riso o frumento.
In quest'ottica a meno che avvenga una guerra per determinare che parte rimarrà predominante e sfruttratrice di più di quel che gli spetta, ci vorranno ottiche di ottimizzazione, che comprenderanno, matematicamente, anche una riduzione di consumo di carne dato l'aumento che avrà(la prospettiva di incentivi per mantenere lo stato delle foreste equatoriali modificherà di molto la carne a buon mercato che possiamo avere oggi, ed è un punto già trattato per il 20-20-20).
Io mi sento sempre un pò coglione a dover aspettare che ci sia una legge, istituzionale o di mercato, che mi costringa per comportarmi eticamente in modo corretto. Anche se non mi obbliggano a mettere il casco in bici non vedo perchè rinunciare ad una sicurezza mia personale, così non vedo perchè rinunciare ad un comportamento che non sfrutta all'estremo le risorse mondiali ma cercare di adeguarsi ad un livello che non è di insufficenza e che inoltre porta vantaggi anche di salute.
@Zara
Ovviamente il "chilometro zero" è una dicitura che sta a significare la vicinanza di certi prodotti.
A milano comprare latte e carne brianzola ha un certo impatto ambientale. Comprare carne Argentina un'altro ben più massiccio.