l'astensionismo è una scelta politica - che coincide esattamente con la mia - quindi qual'è il problema di promuoverla?
Ma che cazzo vuol dire? E' un referendum abrogativo, se sei interessato vai a votare si, se non sei interessato o sei contrario non voti.
Votare no vuol dire aiutare indirittamente il si.
E' chiaro, perchè i cittadini stanno decidendo di ABROGARE, quindi di cancellare le decisioni prese in parlamento. Quindi, se io voglio fare una scelta così "grossa", deve esserci per forza una larghissima partecipazione.premesso che il problema di base e' il quorum che non dovrebbe esistere, l'astenzione e' una non scelta (ovviamente parere del tutto personale)
i no hanno due "opzioni" per ottenere un risultato ed i si uno, io vorrei votare ma mi e' praticamente impossibile, se fosse stata mia intenzione votare si (e non lo e') la mia e quella di chi vuol votare si parte svantaggiata in partenza.
dal momento che viene chiesto ai cittadini di esprimersi non capisco perche' la non scelta debba influenzare il risultato, scelta leggitima sia chiaro.
il fatto che a chiedere l'astensionismo sia uno che si trova dov'e' perche' ha fatto della partecipazione un vanto stona, tutto qui.
l'astensionismo è una scelta politica - che coincide esattamente con la mia - quindi qual'è il problema di promuoverla?
il problema di base e' il quorum che non dovrebbe esistere
il problema di base è porre una questione strettamente tecnica nelle mani di chi tecnico non è
il quorum garantisce che questa follia abbia quantomeno una sua rappresentatività, non scherziamo oh
Anche l'astensione è ESPRESSIONE della volontà democratica del cittadino (e lo dicono professori di Diritto Costituzionale, non tizio e caio di Sohead.org)
Non c'è niente di niente di male a promuovere l'estensione, anche da parte di una carica pubblica, perchè non significa non esprimersi ma astenersi in modo volontario per esprimere la propria volontà (il non raggiungimento del quorum, quindi il no).
Scommetti che esistono professori di diritto costituzionale che non la pensano così?
Personalmente cerco di costruire le mie opinioni su fatti e non sulle opinioni altrui quindi, con rispetto parlando, non me ne frega una sega.
Il punto è che tra coloro che si astengono non ci sono solo le persone che hanno deciso consapevolmente per il "no" ma anche tutti coloro che hanno avuto problemi tecnici che non gli hanno permesso di votare, coloro che non si sono minimamente interessati al referendum, coloro che non credono nel voto, coloro che vogliono andare in vacanza, etc.. etc..
Ti ricordo che abbiamo una percentuale di astensionismo notevole quando si parla di elezioni politiche, in un periodo simile e con un quorum simile, il referendum è diventato un evento puramente simbolico anche senza il bisogno che i politici invitino le persone a starsene a casa.
Per me non esistono eventi simbolici né votazioni "simboliche" per dare "un segno" alla politica energetica. Esistono, come hai detto tu, fatti. Il fatto è che non votare è un diritto costituzionale. Pensare che questo diritto sia più debole del diritto di votare è un'interpretazione, che sei libero di esprimere, anche se non ha fondamento giuridico. Però anche chi la pensa diversamente, che sia il Presidente della Repubblica o Mimmo lo spazzino, può parlare del diritto che sceglie di esercitare.
Forse il mio discorso è stato poco chiaro, per me il fatto che questo referendum sia simbolico è una cosa pessima. Il fatto stesso che un referendum non abbia la minima possibilità di raggiungere un quorum totalmente anacronistico è un fallimento per il sistema democratico nel suo insieme così come lo è il fatto che questo referendum venga da molti concepito come un sondaggio sull'operato del Premier.
Io non ho mai detto che votare è un dovere, ci mancherebbe altro, ho semplicemente detto che reputo sbagliato considerare sullo stesso piano il "no" e l'astensione.
Per quanto riguarda il diritto della propaganda all'astensione ti sbagli, Renzi e Napolitano non hanno il diritto di invitare le persone a non votare. Invitare le persone all'astensione dal voto è reato in Italia. Giusta o sbagliata che sia questa obsoleta legge, rimane il fatto che Renzi non abbia alcun diritto costituzionale di farlo (sia ben chiaro che personalmente gli garantirei questo diritto e mi limiterei a trarne le conclusioni).