artista. ha scritto:
majel era un nome epico, se non altro per il suo significato che solo un vero nerd potrà capire.
Già, per me era un valore aggiunto. Fra l'altro "Majel" rispecchiava in pieno il risultato che un agente software per il riconoscimento vocale dovrebbe raggiungere. Voglio dire, l'esempio migliore che abbiamo in letteratura è proprio Star Trek. Quante volte ho sentito "Computer, fai questo".
Al di là del riferimento comunque, non hanno capito una cosa veramente banale, ovvero che l'utente ha bisogno di affezionarsi al proprio agente e perché si affezioni, questo ha bisogno di un nome. La prima cosa che ho pensato nel modello al quale sto lavorando, è di identificare l'agente con un nome, "Computer" di default da bravo trekker che sono, ma customizzabile, in questo modo ogni volta che si vuole interagire con l'agente, bisogna chiamarlo.
Invece Google no, preferisce "Assistant", che è di un impersonale da far spavento. Non viene di certo da utilizzarlo, neanche 4 fun.