Jason si limitò a lanciare uno sguardo verso Braganza, che borbottava parole incomprensibili, e osservò, con una certa comprensione, il russo che andava via dal palco.
Entrambi avevano perso qualcuno, e lui poteva capire il dolore che provava. D'impulso, gli venne da emularlo, andare via da quel luogo per rifugiarsi nella solitudine, a pensare ai bei momenti trascorsi con la sua famiglia. Non era mai stato un tipo cordiale, ma adesso non parlava quasi mai. L'unica cosa a cui anelava, adesso, era la solitudine, l'unico modo in cui riusciva a placare i sentimenti contrastanti che convivevano nella sua mente, e stare finalmente in pace.
Con un movimento lento, quasi svogliato, allungò il braccio per prendere il foglio sul quale il russo aveva scritto, e dopo una veloce lettura, lo rimise dove lo aveva trovato, annuendo.
-Ma c'è ancora molto da lavorare- concluse poi.