[Antico Fuoco] l'Esplorazione

[Silen]

"Non penso che incontreremo banditi, anche se non si può mai sapere" disse l'uomo in tono cupo "ma dovremo passare vicino alle regioni battute dalle arpie del Picco Rosso. Se per caso dovessero decidere di attaccarci, le nostre vite non varranno uno sputo. Te la senti di correre il rischio?"

 

[Basileus]

"conosco le Arpie. Non saranno peggio di Silene e della sua compagine. Siamo pronti a correre il rischio"

 

[Basileus]

up

 

[Silen]

La guida guardò l'uomo lucertola per qualche istante senza dire nulla poi sospirò "Mi piacerebbe avere la tua fiducia. Bene, se proprio vogliamo fare questa pazzia, facciamola. Quanto meno se dovessi finire nello stomaco di un'arpia saprò a chi dare la colpa...Ma se ne dovessimo uscire vivi, mi aspetto un compenso più che adeguato."

 

[Basileus]

aspetto la descrizione

 

[Silen]

descrizione di che? O_O

 

[Basileus]

"Campo desertico, Giorno 24
E' stato un periodo duro da quando abbiamo lasciato la città dei nostri antenati. Caldo, sabbia e cielo color acquamarina ci hanno accompagnati sino a qui, i territori delle Arpie. Per evitare brutte sorprese ho ordinato che tutti i soldati fossero equipaggiati con archi e frecce, oltre che una lunga lancia ed una spada. Io personalmente continuo a cavalcare il drago, sperando che anche queste arpie riconoscano in esso un predatore superiore"

"Campo desertico, Giorno 25
Strano ma vero quest'oggi siamo stati contattati dalle arpie locali. Probabilmente hanno visto il drago e ne sono incuriosite, così come sono incuriosite da noi. Anche qui la principale arpia si fa chiamare Prima nella Caccia e sembra non sapere molto di Silene e del suo impero. Domani sera lei e le sue figlie-vere verranno nell'accampamento dove discuteremo di molte cose.
Sono esseri pericolosi ma, grazie agli dei, non conosco l'uso di armi, affidandosi solamente a quelle affidategli dalla natura"

@Silen

 

[Silen]

[Una piccolissima nota sul lessico utilizzato dalle arpie ^__^. Due arpie qualunque si rivolgeranno sempre l'una con l'altra con l'appellativo di "Sorella". Non è stato ancora detto esplicitamente, ma questo appellativo deriva dal fatto che le arpie si ritengono, in senso letterale, figlie della loro Dea. Due arpie che sono effettivamente nate dalla stessa madre invece usano l'appellativo "Sorella-vera" per sottolineare la loro fattiva parentela. Due arpie non imparentate però non useranno mai l'appellativo "figlia" fra di loro per cui "figlia-vera" è una parola che non useranno mai. Ci stà invece che altri gruppi di arpie utilizzino l'appellativo di "Prima nella Caccia" dato che questo è semplicemente l'appellativo utilizzato per definire la loro guida in una caccia condivisa.]

Le arpie si fecero vedere quando il sole era ormai tramontato e le tenebre stavano calando sull'accampamento. Vennero in tre, delle guerriere a giudicare dal loro aspetto duro. A differenza delle arpie dell'Impero il loro equipaggiamento e i loro abiti erano alquanto logori. In effetti avevano tutta l'aria di essere stati razziati da qualche sfortunato viandante che aveva avuto l'ardire di avvicinarsi troppo alla grande montagna che faceva bella mostra di sè sull'orizzonte meridionale, unico rilievo nel piatto panorama del deserto.
Le spade che portavano d'altro canto erano in ottime condizioni pur essendo senza dubbio anch'esse razziate, a prima vista di fogglia umana o elfica. Nell'avvicinarsi la Prima si guardò intorno con una certa curiosità, evidentemente quella non era la solita carovana di mercanti che azzardava un passaggio in una zona rischiosa come quella per brama di guadagno. Non accennò nemmeno ad avvicinarsi a Tlapanectzin mostrando in questo la tipica arroganza della sua razza.

 

[Basileus]

Le arpie trovarono Tlapanectzin a cavallo del drago, il quale cominciò ad agitare la lunga e flessuosa coda percependo l'odore delle arpie, forse pregustando della carne fresca. Attorno al drago alcuni ardenti tenevano gli archi pronti.
Per quasi un minuto i due gruppi si fronteggiarono in silenzio quindi fu l'ardente a parlare "Prima nella Caccia. Un titolo di cui voi arpie sembrate abusare. Ho conosciuto l'altra Prima. E' più giovane, più sana e più forte" fece una pausa "eppure lei ha abbandonato la via della tradizione e non porta rispetto alla Dea Cacciatrice".

 

[Silen]

Un lampo di rabbia balenò negli occhi dell'arpia e le sue due compagne scoprirono i denti in una espressione che non si poteva certo definire un sorriso.
"Bada a quello che dici, preda. La tua bestia ammaestrata non basterà a salvare la tua povera vita dai nostri artigli. In fondo, è soltanto un grosso pezzo di carne."

 

[Basileus]

"carne e fuoco" si limitò a precisare l'ardente facendo un mezzo sorriso "ma non sono qui per offenderti Prima. Sono qui per seguire le tracce della tradizione" fece un gesto ed un ardente si avvicinò cautamente alle arpie con bauletto che, aperto, rivelò alcune spade di buona fattura " Un tributo, Prima, come riconoscimento della tua autorità. Non sono qui come inviato di Silene. Sono qui al servizio di altri poteri. Dimmi arpia, anche in questi luoghi la leggenda del Grande Tradimento viene tramandata? di come la Madre uccise il Consorte?"

 

[Silen]

"Presumi troppo, preda" disse l'arpia seccamente "sappiamo benissimo che non sei un messaggero di Silene: nessuna Sorella chiederebbe ad una preda di parlare per lei ad un'altra Sorella. Inoltre abbiamo sentito anche noi della Grande Caccia di Silene e del nuovo Territorio di Caccia che stà conquistando nelle terre verdi. Alcune di noi sono anche partite per unirsi alla sua Caccia...ma non importa. Qui siamo molto lontani dalle terre verdi." l'arpia fece un cenno a una delle sue figlie che si avvicinò al bauletto ed estrasse una delle spade, soppesandola come per verificarne il bilanciamento.
"Divertente che una preda fornisca armi al cacciatore...ma se volevi davvero farci un dono gradito, preda, allora avresti dovuto portare anche della carne e non soltanto lo spiedo" le tre arpie risero alla battuta e i loro sguardi lasciavano palesemente intuire quali fossero i loro pensieri in proposito.

La Prima tornò a rivolgersi all'uomo lucertola in un tono quasi seccato "Come possiamo conoscere tutte le leggende delle prede senz'ali? Noi seguiamo la strada che Sheika dall'Ariglio d'Argento ha tracciato per noi; il resto non ha importanza. Se speri di ottenere qualcosa da noi, preda, parla chiaramente."

 

[Basileus]

"avrai il cibo se risponderai alle domande, non avere timore" estrasse un pezzo di pergamena, una mappa, con segnato il luogo di cui avevano trovato tracce nella città e lo gettò verso l'arpia "conosci questo luogo? cosa sai dirmi?"

 

[Silen]

L'arpia afferrò al volo la mappa e la studiò per qualche attimo.
"Lo conosco. " lo sguardo dell'arpia si fece sospettoso "Perchè vuoi andare laggiù?".

 

[Basileus]

"Così come tu segui la strada di Sheika io seguo la strada di Apsu" si limitò a dire

 

[Silen]

"La strada di Apsu ti condurrà alla morte." osservò l'altra rilanciando all'ardente la sua mappa.

 

[Basileus]

"se è nei Suoi piani, così sia. Mi riunirò ai miei Fratelli nella Fiamma. Ora dimmi ciò che sai"

 

[Silen]

"L'ho appena fatto" rispose l'arpia con un sogghigno "Il luogo dove sei diretto è un buco pieno di sabbia. Niente acqua, niente cibo, niente di niente. Non è un luogo dove esseri come voi possano sopravviere."

 

[Basileus]

"hanno predetto questo fato sin dall'inizio della spedizione, eppure siamo ancora qui. Immagino tu possa dirmi altro oltre a cose che già so"

 

[Silen]

"Forse. Ma lo voglio? No." l'arpia si tirò indietro avvicinandosi nuovamente alle sue figlie "Va', preda. Non ti fermeremo, per questa volta. Guarderemo soltanto. Guarderemo con interesse, te lo prometto." le tre arpie si scambiarono qualche frase nella loro lingua a cui seguirono delle occhiate fra lo sprezzante e il divertito rivolte all'ardente. Infine le tre raccolsero le spade e abbandonarono l'accampamento.

"Non so se essere sollevato oppure no" commentò l'umano che ormai da un anno faceva da guida alla spedizione dell'Unione.