[Antico Fuoco] l'Esplorazione

Basileus

Ninja Skilled!
Tlapanectzin lesse ancora una volta la piccola pergamena consegnatagli dal palazzo del Senato. Andare lungo il deserto alla ricerca delle origini degli Ardenti ed esplorare l'intera area.
Sicuramente un progetto ambizioso, forse troppo per sa situazione finanziaria in cui si trovava l'unione ma non stava a lui decidere.
Alzò gli occhi circondati dalle lucenti scaglie e scorse con lo sguardo la grande carovana che sarebbe stata la sua famiglia e la sua casa per il prossimo futuro quindi si ritirò nella propria casa per l'ultima notte assieme alla sua famiglia.
Il giorno dopo, all'alba salì sul cavallo e, dato l'ordine di muoversi, si diresse verso le misteriose regioni del deserto.

@Silen
(se vuoi ti invio le specifiche della carovana in pm)
 

Silen

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Il viaggio iniziò con auspici positivi e negativi. Nella regione di Kahjs infatti la missione incontrò alcuni villaggi abitati prevalentemente da umani i quali si mostrarono ben disposti a lasciar passare pacificamente la missione ed anzi rifornire gli intrepidi esploratori di cibo e provviste per il viaggio nel deserto. La parte più difficile inizò nei giorni successivi quando la carovana iniziò ad inoltrarsi nel deserto a sud del confine dell'Impero meridionale: terra arida ed arsa dal sole dove pochissime forme di vita sopravvivevano. La carovana non incontrò nella regione insediamenti permanenti nè oasi: soltanto qualche carovana di nomadi del deserto, intenta a seguire piste carovaniere come avevano fatto praticamente da sempre.
 
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Basileus

Ninja Skilled!
Le stelle. Milioni di punti di luce illuminavano la volta celeste. Il loro fulgore era turbato solo dai fuochi dell'accampamento e da quello nel tripode in bronzo che custodiva le Fiamme. Tutto attorno il deserto, maestoso e terribile, si estendeva per miglia e miglia. Dopo la traversata del Grande Mare durante l'Esodo era strano eppure allo stesso tempo familiare trovarsi circondati dal vuoto; fosse esso acqua o sabbia una profonda sensazione di pace aleggiava nel cuore di Tlapanectzin.

Pensò nuovamente ai nomadi incontrati poche ore prima. Un piccolo gruppo di umani, un anziano con le sue due mogli, il loro figlio, la sua sposa ed il loro piccolo cucciolo. Qualche scarna pecora e dromedario accompagnavano il gruppo familiare.

Male in arnese, probabilmente derubati da qualche gruppo più forte e costretti a vagare nel deserto terribile; l'Ardente non si era sentito di non invitarli a restare per la notte in loro compagnia "anche gli Ardenti sono nomadi in un certo senso" si era detto.

La cena, qualche dattero, latte di pecora e una generosa porzione di montone, aveva permesso agli umani di sorpassare la naturale diffidenza verso quegli strani esseri così simili ai servitori del Dio Creatore e alla grande lucertola sputafuoco che tanto li aveva terrorizzati. Il fuoco aveva scacciato il gelo pungente della notte e, per allietare gli ospiti, molti membri della spedizione avevano recitato poesie e narrato storie tradizionali, il tutto sotto lo sguardo vigile delle guardie che osservavano sia dentro che fuori l'accampamento in cerca di possibili pericoli.

"Nobile savio" disse Tlapanectzin "ti prego narraci le storie del tuo clan e di questi deserti, aiutaci a prepararci per la terribile traversata che ci aspetta"
 
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Silen

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"Non c'è molto da dire in verità" disse il nomade sorseggiando del tè aromatizzato con spezie, preparato poco prima "il mare di dune si stende a sud fino al lungo fiume azzurro e ad est fino a quelle che il mio popolo chiama Montagne della Luna. E' una terra aspra, ma ci si può vivere. L'importante è sapere dove guardare" il nomade sorseggiò nuovamente il suo tè.
"Da quanto ho inteso del vostro percorso, non dovreste avere troppi problemi finchè rimarrete nelle regioni limitrofe. Vi capiterà spesso di incontrare carovane dirette verso le terre del nord e potrete chiedere indicazioni. Il difficile verrà dopo, se davvero volete entrare nel profondo del deserto. Il mio suggerimento è di procurarvi delle guide."
 

Silen

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"Fatemi pensare" rispose l'anziano nomade massaggiandosi il mento "Nella regione vicina si trova un oasi che viene usata come crocevia per una delle vie carovaniere più battute" rispose dopo alcuni minuti "Probabilmente laggiù sarà possibile assoldare delle guide che possano indicarvi come muovervi nel deserto per le vie seguite dalle carovane. Ovviamente vi chiederanno un compenso."
 

Basileus

Ninja Skilled!
"Il Primo Padre ha concesso a questa spedizione di avere qualche fondo messo da parte" rispose l'Ardente "Dimmi, oh venerabile, cosa farete tu ed il tuo clan ora? Naturalmente stanotte sarete miei ospiti ma all'alba di domani noi partiremo verso l'oasi. Desideri forse aggregarti a noi? Forse un viso umani sarà meglio accetto di quello di noi Ardenti"
 

Silen

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"Vi accompagneremo volentieri fino all'oasi, poi però le nostre strade si divideranno. Il deserto profondo è un posto pericoloso. Oltre allo spaventoso calore, troverete scorpioni e altri predatori...a quattro e a due gambe. Solo in carovana si può sperare di attraversare quelle terre...lo so bene, un tempo anche io ero un carovaniere...ora però sono troppo vecchio per queste cose. "
 

Basileus

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"I predatori avranno pane per i loro denti" disse indicando il drago accucciato nelle vicinanze "narrami oh venerabile, qualche tua avventura"
La conversazione durò ancora per qualche tempo mentre l'Ardente raccoglieva più notizie possibili e nel frattempo narrava ai nomadi dell'Antico Fuoco.
Alla fine però il sonno si fece sempre più pressante quindi i membri della spedizione ed i nomadi si ritirarono per il riposo, sempre sotto l'occhio vigile delle guardie.

La mattina dopo all'alba il campo venne smontato e il gruppo si diresse verso l'oasi accompagnato dalla famiglia umana.
 

Silen

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L'anziano nomade è ben felice di parlare della sua lontana gioventù, seduto accanto al fuoco e con cibo e bevande a portata di mano. Le sue storie vertono soprattutto, come c'era da aspettarsi, sui suoi viaggi come carovaniere. Da esse traspare come spesso le carovane debbano difendersi da predoni nomadi ma che il guadagno al termine del viaggio ha sempre pagato per i rischi corsi. "I viaggi più redditizi sono quelli che attraversavano il mare di dune da sud a nord" confida il vecchio "finchè ci si tiene ai margini del deserto si rischia al massimo di essere assaliti da qualche bandito. Ma se si attraversa il deserto per intero, allora è possibile che le arpie attacchino la carovana e allora le cose si fanno veramente pericolose. Da sempre esse hanno infestato il mare di dune in tutta la sua ampiezza, pericolose, si, ma poco numerose, niente più che belve del deserto. E c'era un sultanato, uno stato umano che ci attendeva alla fine del viaggio...ora invece sono loro che comandano, loro che governano un grande regno...il tempo scorre , tutto cambia, ma le carovane viaggiano oggi come allora..."

(gdr off: se vuoi puoi passare direttamente all'oasi il viaggio fin li è tranquillo. Conta che a differenza delle altre questa oasi è abbastanza grande da ospitare un insediamento permanente, per il resto puoi andare di fantasia ^__^)
 

Basileus

Ninja Skilled!
il viaggio verso l'oasi fu tranquillo. il mare di sabbia che li circondava ospitava solo alcuni piccoli animali e qualche spaurito gruppo di nomadi che si tennero alla larga, spaventati da quegli strani esseri.
Giorni e giorni dove il giallo, del sole e della sabbia, dominava su ogni cosa sposandosi con l'azzurro intenso del cielo.
Poi apparve. Prima un'impressione tremolante all'orizzonte, poi una chiazza di verde si delineò chiaramente ed infine tutti poterono notare le dolci figure delle palme dalle ampie foglie. Il vento crudele nell'Oasi si ingentiliva in una dolce brezza cullando gli affannati viaggiatori che qui cercavano riposo e opportunità.

Oltre le prime palme si estendevano campi coltivati: grano, datteri e orzo erano le colture principali. Tutto attorno pecore e cammelli condividevano il magro pascolo.

Dopo settimane di viaggio fu strano tornare nuovamente nella civiltà. Grida di bambini, odori, suoni vari che ormai erano stati dimenticati.

Finalmente la carovana arrivò al centro abitato, mentre mercanti e locali guardavano pieni di stupore sia il drago che gli Ardenti, sussurrando tra loro e indicando lo stendardo rosso con la fiamma gialla ed il tripode sempre acceso.
il centro abitato, capanne di fango e tende protette da un muro di mattoni utile più a segnalare i confini che ad una difesa vera e propria, faceva a capo a due edifici: un grande caravanserraglio ed un piccolo palazzo in pietra e mattoni dove probabilmente il capo locale abitava.
 

Silen

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L'anziano nomade e i suoi familiari si congedarono amichevolmente da Tlapanectzin con saluti cerimoniosi e i migliori auguri per il proseguio della sua impresa e gli uomini-lucertola si trovarono soli e un pò spaesati nell'oasi fremente di attività. Apparentemente nessuno aveva mai visto un uomo-lucertola così lontano e drappelli di curiosi e di bambini sembravano seguire gli Ardenti dovunque andassero.
Alla fine Tlapanectzin decise dir ecarsi nel mercato ragionando abbastanza correttamente, che era il posto più probabile dove trovare mercanti e carovanieri.
 

Basileus

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"Anej venerabile" disse l'ardente con un ultimo inchino consegnando in piccolo pezzo di carta all'uomo "se tu o i tuoi figli decidere di stabilirvi in un posto fisso sappi che sino a quando mostrerai il contenuto dello scritto nell'Antico Fuoco sarai sempre aiutato"

Mentre gli uomini sistemavano il campo Tlapanectzin si diresse verso il mercato. Questo, un grosso spiazzo davanti al caravanserraglio pieno di bancarelle spesso coperte da tende, era il fulcro del centro abitato. Qui ogni merce, dalle granaglie agli schiavi, dalle pietre preziose del lontano est alle piume di arpia, veniva scambiata.
Qualche saltimbanco provava ad attrarre l'attenzione su di se facendo a gara con le grida dei mercanti intenti a decantare la propria merce. I clienti, uomini del deserto, servi delle arpie e oltre, si aggiravano in cerca di qualcosa che li avrebbe resi ricchi.

Il giungere dell'Ardente suscitò un qual certo clamore. La notizia della venuta di una strana spedizione sotto un antico vessillo di un'era dimenticata si era sparsa in fretta e tutti, più o meno velatamente, desideravano vedere con i propri occhi un vero ardente.

Tlapanectzin si aggirò tra le bancarelle mentre tutto attorno gli uomini sussurravano ed i bambini gridavano eccitati o correvano a nascondersi il più lontano possibile.

Finalmente l'uomo lucertola si fermò in una delle logge del caravanserraglio convertita a taverna e luogo per discutere affari più importanti del semplice piccolo mercato.
 

Silen

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Il locale risulta essere piccolo e fumoso, ma pieno fin quasi alla massima capacità e alquanto chiassoso. Il tono delle conversazioni si abbassa un pò quando Tlapanectzin fa il suo ingresso, ma riprende il tono abituale ben presto. Bevande di vario tipo fra cui soprattutto te aromatizzato e latte di cammella fermentato scorrono a fiumi e gli avventori sembrano nell'insieme piuttosto allegri. Cogliendo quaà e là frammenti di dialogo, l'uomo lucertola deduce che un paio di grosse carovane sono appena giunte all'oasi dal deserto alto e che i loro componenti stanno festeggiando la buona riuscita del viaggio e i futuri guadagni che paiono ormai sul punto di concretizzarsi.
 

Basileus

Ninja Skilled!
l'Ardente si mise subito alla ricerca delle carovane di cui aveva sentito parlare, prima cercandoli nella confusione del piccolo locale poi puntando al caravanserraglio vero e proprio, ove i mercanti più ricchi e potenti alloggiavano e custodivano le proprie mercanzie.
 

Silen

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Non fu difficile per l'Ardente trovare quanto cercava. I mercanti più ricchi e i capi carovana spiccavano sui presenti per la ricchezza dei loro abiti e la rifinitura delle armi e dei gioielli che indossavano alcuni individui dall'aria dura, con la pelle dura e asciutta come la pelle degli animali del deserto, facevano loro da scorta.
 

Basileus

Ninja Skilled!
Tlapanectzin scrutò l'ambiente. Musica forte, profumi che si mescolavano a corpi non lavati da mesi, vino e altre bevande dolciastre... una vera e propria bolgia. Ovunque i ricchi mercanti venivano serviti da giovani ragazze in abiti succinti mentre si rilassavano o discutevano tra loro. Alcune guardie dell'oasi vegliavano che tra i rudi uomini del deserto che proteggevano i loro signori non scoppiassero liti.
L'Ardente individuò ben presto l'uomo che faceva al caso suo.
Al contrario di tutti gli altri, sprofondati nei morbidi cuscini dei divani, l'umano sedeva in disparte su una sedia accanto ad uno dei tavoli che occupavano il locale sorseggiando dal suo bicchiere quella che poteva essere una birra chiara, quasi analcolica, mentre osservava con occhi attenti gli avventori. Le vesti, ancora quelle da viaggio, di buona qualità ma usurate, suggerivano che fosse un veterano dei viaggi nel deserto. Visto che non stava festeggiando probabilmente era lì alla ricerca di occasioni.
l'Ardente si avvicinò e si sedette al tavolo e ordinò qualcosa da bere aspettando che il suo anfitrione facesse un commento, sui suoi modi o sulla sua razza
 
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