Monitor_Dundee
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Get round the fire with a glass of strong ale
And tell us a story from beyond the pale
Bury some seeds and expect some strong branches
I'll tend to the flame, you can worship the ashes
Come spesso in passato, l'esercito Rahonavide si era mosso dalla capitale al primo sole di primavera. Ma questa non era una primavera come le altre.
Fuori dalle alte mura regnava un silenzio innaturale. Solo pochi mesi prima la più grande armata di Non Morti mai uscita dalla Wasteland aveva attraversato l'Impero come un dardo diretto al cuore, e di fronte a quelle mura si era fermata.
Disfatta da una forza che ancora nessuno su Ea comprendeva appieno, sciolta come le neve in quei giorni di disgelo.
https://forum.sohead.org/index.php?threads/in-extremis.37733/
Le campagne erano spoglie, i villaggi vuoti come orbite di teschio. La paura li aveva spopolati, e l'orda senza anima aveva finito il lavoro. Attorno ai soldati, mucchi di cenere sottile erano tutto ciò che restava del Nemico.
Le truppe, una forza mai vista prima per numero e varietà, marciarono verso il fronte seguendo a ritroso il sentiero di morte che i Caduti avevano aperto nell'Impero.
Titani, Spiriti, Nani, Minotauri, tutti inquadrati assieme a manipoli su manipoli di armigeri Sauriani, i veterani spalla a spalla con le reclute fresche.
Marciarono verso il fronte più inospitale, inseguendo l'inverno nella sua ritirata verso il Nord e il Buio.
Marciarono con le spalle scaldate dal sole, e il muso sferzato dal gelo.
Marciarono verso una battaglia dalla quale non ci sarebbe stata ritirata strategica.
Le forze di mezza Ea marciarono verso le tetre mura di una città dimenticata dai vivi per millenni, per assediare il cuore del dominio del Consiglio del Giudizio, mettendo così in atto un'immensa vendetta. Marciarono, e la sorte gli arrise.
https://forum.sohead.org/index.php?threads/report-turno-45.37758/
La battglia era stata indescrivibile, forze al di là della comprensione dei mortali si erano scontrate all'ombra di mura ciclopiche e millenarie, il sacrificio e la sofferenza sorpassati solo dall'ardore e dal coraggio. E la battaglia era stata vinta.
Nella polvere grigia, fatta di rovine erose e ossa macinate, resa fango dal sangue delle vittime, i soldati deposero le armi. Alle grida e allo scoppio degli incantesimi si sostituì il silenzio di una tomba vuota, reso ancora più opprimente dal vento teso della steppa.
Disteso al fondo di un cratere, Kairos aprì gli occhi. Il cielo era ingombro di nubi color del piombo. Immagini gli balenarono davanti agli occhi, di una creatura deformata dal male assoluto, capace di irradiare odio distillato e fulmini di oscurità. I soldati più prossimi a lui, semplici fanti, si avvicinarono con circospezione al Principe, attorno a lui il terreno era crepato e sanguinava magia pura. Ogni sensazione di tatto o temperatura era lontana, attenuata. Il dolore ne prendeva il posto.
Fu solo quando cercò di fare un cenno ai soldati che si accorse del braccio destro, troncato di netto sopra il gomito. Svenne di nuovo.
What will we do when the world it is ending
And time it is halted for friend and for foe?
Try to hold on to the time as it passes
I'll tend to the flame, you can worship the ashes
And tell us a story from beyond the pale
Bury some seeds and expect some strong branches
I'll tend to the flame, you can worship the ashes
Come spesso in passato, l'esercito Rahonavide si era mosso dalla capitale al primo sole di primavera. Ma questa non era una primavera come le altre.
Fuori dalle alte mura regnava un silenzio innaturale. Solo pochi mesi prima la più grande armata di Non Morti mai uscita dalla Wasteland aveva attraversato l'Impero come un dardo diretto al cuore, e di fronte a quelle mura si era fermata.
Disfatta da una forza che ancora nessuno su Ea comprendeva appieno, sciolta come le neve in quei giorni di disgelo.
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Le campagne erano spoglie, i villaggi vuoti come orbite di teschio. La paura li aveva spopolati, e l'orda senza anima aveva finito il lavoro. Attorno ai soldati, mucchi di cenere sottile erano tutto ciò che restava del Nemico.
Le truppe, una forza mai vista prima per numero e varietà, marciarono verso il fronte seguendo a ritroso il sentiero di morte che i Caduti avevano aperto nell'Impero.
Titani, Spiriti, Nani, Minotauri, tutti inquadrati assieme a manipoli su manipoli di armigeri Sauriani, i veterani spalla a spalla con le reclute fresche.
Marciarono verso il fronte più inospitale, inseguendo l'inverno nella sua ritirata verso il Nord e il Buio.
Marciarono con le spalle scaldate dal sole, e il muso sferzato dal gelo.
Marciarono verso una battaglia dalla quale non ci sarebbe stata ritirata strategica.
Le forze di mezza Ea marciarono verso le tetre mura di una città dimenticata dai vivi per millenni, per assediare il cuore del dominio del Consiglio del Giudizio, mettendo così in atto un'immensa vendetta. Marciarono, e la sorte gli arrise.
https://forum.sohead.org/index.php?threads/report-turno-45.37758/
La battglia era stata indescrivibile, forze al di là della comprensione dei mortali si erano scontrate all'ombra di mura ciclopiche e millenarie, il sacrificio e la sofferenza sorpassati solo dall'ardore e dal coraggio. E la battaglia era stata vinta.
Nella polvere grigia, fatta di rovine erose e ossa macinate, resa fango dal sangue delle vittime, i soldati deposero le armi. Alle grida e allo scoppio degli incantesimi si sostituì il silenzio di una tomba vuota, reso ancora più opprimente dal vento teso della steppa.
Disteso al fondo di un cratere, Kairos aprì gli occhi. Il cielo era ingombro di nubi color del piombo. Immagini gli balenarono davanti agli occhi, di una creatura deformata dal male assoluto, capace di irradiare odio distillato e fulmini di oscurità. I soldati più prossimi a lui, semplici fanti, si avvicinarono con circospezione al Principe, attorno a lui il terreno era crepato e sanguinava magia pura. Ogni sensazione di tatto o temperatura era lontana, attenuata. Il dolore ne prendeva il posto.
Fu solo quando cercò di fare un cenno ai soldati che si accorse del braccio destro, troncato di netto sopra il gomito. Svenne di nuovo.
What will we do when the world it is ending
And time it is halted for friend and for foe?
Try to hold on to the time as it passes
I'll tend to the flame, you can worship the ashes