è evitare un espediente banale per catturare spettatori che cercano la ripetizione, appunto, come uno che guarda un film porno
il solo fatto che il paragone che ti è venuto in mente è il porno, cioè un film che non è cinematografia, la dice lunga su quanto questo sia una tua necessità di vedere un canovaccio e il tuo straniamento di fronte a una minima devianza da questo stesso canovaccio.
esatto, il paragone è voluto, perchè il cinema horror E' come il cinema porno (lessi pure un articolo dove c'era il paragone azzeccatissimo)
il cinema horror MOSTRA
se ci sono dei pazzi deviati che ti saltano addosso per divorarti, se non ci metti del sangue stai semplicemente creando un prodotto di merda, non è questione di canovaccio, è questione che questi tizi qua non è che si tuffano stile rugbisti addosso alle persone per riempirli di bacini e coccole, ti saltano addosso per violentarti la faccia a suon di morsi
non dico che ci deve essere splatter o gore per forza, ma che c'è più sangue in Django che in World War Z, è ed è una merda, perchè è oggettiva la volontà di voler fare un film zombie di merda "adatto a tutti"
Se vuoi fare un film senza sangue esistono altri centinaia di generi, non vedo perchè fare un film zombie dove la gente divora, ci sonos paratorie, amputazioni varie e tot e non c'è sangue. Poteva fare un bel film d'amore così manco mi prendevo la briga di andare a cinema.
Ma poi fosse l'unico problema del film, il problema che la trama segue un filone totalmente random (le motivazioni che spingono Gerry a muoversi sono una troiata peggiore dell'altra), i dialoghi sono qualcosa da tumore al cervello o da ictus, a scelta, la tensione nel film tolti i primi 5 minuti che son gestiti anche decentemente (apparte la bambina che urla "la mia copertina" -_-) è completamente assente
e qua me lo si paragona a 28 giorni dopo che è un capolavoro di tensione (e c'è il sangue, in misura giusta, perchè non è quello che crea la tensione nel film) quando parliamo di merda putrefatta a confronto con la pasta al forno pugliese.
