però è vero che da Django Unchained ha cambiato l'effetto-esplosione-sanguinolenta-di-colpo-d'arma-da-fuoco, che ora è molto più abbondante rispetto ai precedenti film (compreso Kill Bill). basti vedere le scene della sparatoria a casa di Candie, nel suddetto Django. a me piace quest'eccessività, che è comica, e che nella citata scena di Django è accompagnata anche da un effetto sonoro tipo "caduta di bombe". mi sembra inoltre una bella trovata di Tarantino, che a 5o anni si inventa qualcosa per aumentare l'effetto spettacolare (e comico, ripeto) di un elemento che in effetti ha sempre fatto parte del suo cinema (vedi, per esempio, la testa di Marvin in Pulp Fiction, o quella di Channing Tatum nell'ultimo film).
Però la scena che mi è piaciuta sicuramente di più è quella finale
si, la scena finale ha qualcosa di bellissimo e terribile al contempo. io la vedo come una critica dell'autore all'uomo (inteso come "maschio") americano: al di là di tutte le possibili divisioni e conflitti razziali e sociali, il bianco e il nero, il sudista e il nordista, la costa est e il profondo sud si mettono insieme e collaborano
come un sol uomo per uccidere (torturare, reprimere, annullare) la donna. come cantava john lennon, "woman is the nigger of the world": gli uomini superano i loro conflitti e divisioni, e si ritrovano d'accordo nel "martirizzare" la donna. il femminismo di Tarantino raggiunge qui a mio parere una dimensione critica notevole, suggerita e ispirata dal contesto del film storico. il trattamento riservato dall'autore all'unica donna del film, Daisy Domergue, è da questo punto di vista truce, e terribile: in sostanza, non fa che prendere pugni, gomitate, calci in faccia, è incatenata e completamente schiava dell'uomo: se pensate alle altre protagoniste dei film di Tarantino, noterete che questa è diversa, e che incarna in un certo modo la donna come "fenomeno storico" (già in Django, Broomhilda non è che il trofeo, la principessa rinchiusa nel castello, da salvare).
Tarantino secondo me è sottovalutato come "autore", ma la Storia gli darà ragione.