io personalmente non ho trovato ancora qualcosa che mi piaccia così tanto da tenermelo addosso a vita, ne un motivo per farlo
- FatmikE - ha scritto:Io credo che il tatuaggio nell'uso che ne viene fatto nella nostra parte del mondo sia parte di quella lunga serie di conseguenze di un'alienazione sempre più' pressante. Sembra quasi che serva un collegamento fra passato e futuro perche' non siamo mai in grado di vivere il presente. Non avento più forti radici a cui rifarsi ci si crea un'identita' fittizia con i tatuaggi.
Io preferisco ammettere serenamente i miei problemi di identita' e quindi non mi faro' mai un tatuaggio, ma non me la sento di colpevolizzare, perche' in fin dei conti ognuno possiede le proprie solidissime ragioni.
pics or...maps ha scritto:mi sto stampando tutto tradizionale
ho mezzo braccio sx, coscia dx, fianchi, e a breve braccio interno costole e forse petto, per il resto c'è tempo.
- FatmikE - ha scritto:Io credo che il tatuaggio nell'uso che ne viene fatto nella nostra parte del mondo sia parte di quella lunga serie di conseguenze di un'alienazione sempre più' pressante. Sembra quasi che serva un collegamento fra passato e futuro perche' non siamo mai in grado di vivere il presente. Non avento più forti radici a cui rifarsi ci si crea un'identita' fittizia con i tatuaggi.
Io preferisco ammettere serenamente i miei problemi di identita' e quindi non mi faro' mai un tatuaggio, ma non me la sento di colpevolizzare, perche' in fin dei conti ognuno possiede le proprie solidissime ragioni.
- FatmikE - ha scritto:In una societa' tribale ( e quindi molto vicina a uno stato di natura) il tatuaggio ha un valore sociale e gerarchico estremamente rilevante. A livello antropologico serve a creare un'idea di collettivita' che e' funzionale alla sopravvivenza della tribu' stessa, a livello gestuale e' un accettare di essere parte di un tutto ( certo, questo e' riduttivo).
In una societa' come la nostra, piuttosto lontana dallo stato di natura ( e dai sui equilibri) in cui la globalizzazione e la nuova socialita' condizionano anche i modi di sentire, oltre ai modo di fare, ci allontaniamo molto da quelle che sono le radici della nostra appartenenza e le nostre tradizioni (usi e costumi compresi).
Se perdiamo di vista da dove veniamo non possiamo sapere dove stiamo andando (questo e' per me insindacabile) e io credo che la nostra attuale posizione sia questa; siamo dei bambini smarriti. Questo porta in automatico a cercare l'identita' in atteggiamenti o simboli, e uno dei pochi appigli che abbiamo sono l'atteggiarsi e il "credersi" cio' che in realta' non si e' affatto.
Un tatuaggio aquista adesso quindi una funzione di pietra volontariamente inamovibile, per creare una "nuova radice", ma in fin dei conti piuttosto goffa, o almeno goffa quanto un fiorentino cresciuto a pappa col pomodoro fra le colline toscane si fa il tatuaggio di un dragone giapponese solo perche' gli piacciono i manga.
Discorso analogo puo' essere fatto sui neofascisti di 20 anni cresciuti senza passato che cercano punti di riferimento senza un apparente coscienza di quello che fanno. Sono gli stessi figli dello stesso smarrimento
maledettomaps ha scritto:questi sono quelli che ho recuperato il resto ve lo faccio vedere in privato