pepito scusami ma qui il problema è solo tuo mi sa, la vedi con troppo integralismo.
Nessun essere umano ha la capacità di creare un mondo alla morrowind alla perfezione e mettere a disposizione dei giocatori un mondo inerte progettato su zone e dove decidono di andare i giocatori si comporta di riguardo, altrimenti se il party si perde nel deserto a piedi dovresti chiudere l'avventura in un modo fin troppo banale.
Se nell'avventura i giocatori impersonificano gli eroi che devono cambiare il destino del cosmo a me sembra più che plausibile che il destino (sottoforma di master) ci vada con la mano pesante, se masterizzi un oste e un contadino che devono sopravvivere alla raccolta delle tasse magari puoi permetterti che muoiano cadendo dalle scale mentre scappano dall'esattore...
Poi ti sei intrippato con le regole, ma le regole sono solamente un tassello del sistema, qui basta leggere i reply di tutti, il 99% dei master cambia non una singola regola ma bensì adatta il sistema all'avventura.
Per citare il classico esempio del party che deve ammazzare il drago per progredire nella missione principale.
Il master progetta il dungeon del drago che dopo millemila stanze di trova a dx di un bivio, mentre a sx dopo metri e metri di corridoio e qualche cassa di tesori random che al party non serviranno più di tanto una frana sbarra il passaggio, o una qualsiasi altra cosa obbliga il gruppo a ritornare al bivio e slayare il drago.
Cosa è più frustrante per il gruppo fargli capire che o vanno a dx o vanno a dx, oppure lasciargli l'illusione di scegliere tra sx e dx per fargli incontrare il drago ugualmente?
My Mom Calls Me Pepito ha scritto:
quando tra amici giocherete a monopoli o a calcio e uno di voi (leggete bene: uno solo) potrà decidere di cambiare segretamente le regole durante il corso del gioco, allora il paragone con un "divertirsi tra amici" generico potrà essere valido
qui sbagli pepsi, il master e i giocatori non giocano assieme, infatti hanno pure i manuali diversi in alcuni sistemi, molti master usano lo schermo, cioè mettono un muro (che per altro ti forniscono con i manuali) per separarsi dai giocatori, quando giochi a monopoli o al gioco dell'oca avete tutti lo stesso obiettivo, descritto da un fogliettino sterile e giocate tutti contro il dado e contro le regole, contro lo scatolo, contro il gioco.
In un gdr lo scatolo è il master e il master è un uomo (a volte può essere anche un nano/elfo) che non è la stessa cosa di un foglietto.
se poi vuoi dire io mi diverto più coi master così che con quelli pomì è un discorso ma non puoi fare 8 pagine di cosa è universalmente giusto o universalmente sbagliato, perchè in un gdr non esiste l'universalmente uguale.