Evento Stranieri in terra straniera

Silen

Get a life
"Ci stai già parlando." è il mite commento di Rangor Khan "E quanto ai demoni, questa non teme alcun demone" afferma accarezzando un'ascia ingioiellata che giace al suo fianco appoggiata alla predella sulla quale è assiso.
 

dixie

Ninja Skilled!
"oh molto bene..."
Dice il Goblin osservando il Khan

"perchè io bizogna parla con tizio che no zi caga zotto...perchè qua c'è da zalvare mondo e pikkiare Demoni, con me e Folco e uno di voi che no zi caga zotto di andare fino a zorgente di Fiume inquinato...capize?"

Lui ha spiegato quello che pensava, ma è un goblin, quindi fa cenno a Folco il suo compare di proseguire il discorso e fare le varie richieste, in lingua comune e sopratutto...comprensibili.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Per Folco la situazione aveva preso una brutta piega. Egli era rimasto alquanto confuso dalle ultime mosse di Druk e quando venne interpellato dal goblin rimase qualche secondo in silenzio, cercando di far ordine nella sua testa.
"Nobile Khan, voglio parlarvi con franchezza, la stessa con la quale ho proferito col signor Meknor, come potrà testimoniare" fece una piccola pausa e poi riprese "mi voglio presentare come è giusto che sia di fronte ad un'autorità come la vostra: il mio nome è Folco Lingualunga e vengo dalla Contea, una pacifica terra a molte leghe a sud-ovest di qui" e chinò il capo in segno di rispetto verso Rangor.
"Da varie lune, la mia terra e quella del mio compare - ma non solo - sono vittime di un oscuro quanto terribile male: le acque del fiume sono avvelenate; ciò ha avuto effetti sia su quelli che hanno incautamente bevuto quell'acqua, sia sulle messi a cui ci affidavamo per il nostro sostentamento. Siccome tale situazione è intollerabile, in quanto i nostri popoli non possono andare avanti in questo modo, come capite anche voi, i nostri capi ci hanno mandato a indagare su che cosa stia succedendo alla sorgente e su chi ci sia dietro questi atti nefandi" e fece un'ulteriore pausa.
"Ovviamente il fiume a cui mi sto riferendo è il Grande Fiume, quello che scorre anche per le vostre nuove terre. Per questo, io e il mio compare ci siamo mostrati alla vostra gente per una questione di rispetto e di solidarietà: rispetto perché, non avendo saputo prima che questi territori appartenessero a voi, volevamo chiedere il permesso di transitare liberamente e in pace a chi ora le governa; solidarietà perché non desideriamo che altri cadano nel male oscuro del fiume, finendo avvelenati nel bere quest'acqua corrotta, e dunque volevamo avvertirvi personalmente" e si ferma qualche altro momento, richinando il capo lievemente.
"So bene che il signor Meknor ci ha avvertiti che ad oriente troveremo solo guai e pericoli ma, come ho detto a lui, che fareste voi, nobile Khan, se il vostro popolo fosse in estremo pericolo? Non vi impegnereste con tutte le forze per far cessare il male che lo affligge? Vi chiedo allora di comprendere le ragioni di questa nostra missione, ma allo stesso tempo vi sottopongo una interessante proposta.
Come detto poc'anzi, il problema delle acque riguarda ora anche voi e le vostre genti, che vi siete stanziati da poco in queste lande. Non v'è dubbio lo avete fatto in cerca di prosperità e di una nuova vita; perché rovinare quest'opportunità sin da principio per colpa di genti malvage?" e strinse i pugni rabbiosamente "Io e il mio compare siamo consci dei pericoli che ci attendono. Noi abbiamo le nostre carte da giocare dal mazzo, ma fra esse non vi è la forza, il coraggio e lo spirito guerriero che ho notato fra le vostre genti, in questo nostro breve incontro. Vi domando allora se, dall'alto della vostra generosità, potete affidarci il vostro miglior guerriero - uno come il signor Meknor per intenderci - per accompagnarci nel nostro percorso: dalle vostre terre qui a quelle oltre, fino alla sorgente, e in caso fin qui al ritorno; sebbene quest'azione possa risultare utile anche per voi, siamo disposti, in caso, a dare qualche moneta al vostro guerriero come pagamento per i suoi servigi.
Questa è la nostra umile proposta, nobile Khan. A voi il giudizio".
 

Silen

Get a life
"Folco Lingualunga hai detto? Beh capisco perchè ti chiamino così." afferma l'anziano minotauro con un sospiro "Beh se ritenete di dover andare, non ve lo impediremo. Ma a che vi serve una scorta? Se avete qualche speranza è proprio perchè siete piccoli e potete nascondervi più facilmente....cosa che non potrete fare con un minotauro al seguito."
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
"Avete ragione, certamente; era un pensiero nato dal bisogno di sentirsi più sicuri in quelle terre così ostili, improvvisamente sorto nel vedere così possenti creature quali voi siete. Dovevo provarci almeno" ed esibì un piccolo sorriso.
"Ovviamente spero il permesso che ci accordate di libero transito nel vostro paese valga anche per l'eventuale...ritorno" e soppesò quell'ultima parola. Poi continuò, umilmente "un'ultima cosa, nobile Khan: posso chiedervi se qualcuno dei vostri può accompagnarci almeno fino al confine nord-orientale dei vostri territori? Sarebbe senz'altro un grande aiuto in termini di tempo, perché di sicuro conoscerete meglio di noi quale sia il percorso più breve e sicuro per quella zona".
 

Silen

Get a life
Il minotauro si stringe nelle spalle, come se in fondo la questione fosse davvero "piccola", dal suo punto di vista.
"Avete il nostro permesso, e una scorta che vi accompagni ai confini dell'area dove ci siamo stabiliti, ma non oltre."
 

Silen

Get a life
In qualche modo, i due improbabili eroi sono giunti quasi alla fine del viaggio. La tappa appena percorsa è stata tutt'altro che facile, fra Troll di foresta incazzosi di giorno e pattuglie di elfi scuri di notte, il tutto in una terra di nessuno piuttosto inospitale. Rimane ora da percorrere l'ultima tappa del tragitto, raggiungere i monti dove si trova la sorgente del grande fiume, e ci sono alcune difficili decisioni da prendere.
Continaure a viaggiare ridosso allo stato degli elfi scuri? E' la strada più rapida ma anche la più pericolosa, e non c'è da aspettarsi pietà se i due dovessero essere catturati. D'altro canto anche allungare la strada da nord presenta i suoi rischi, non ultimo la presenza della Caduta Sahrban il cui esercito è non lontano e in marcia verso sud. Che fare?

@dixie
@Ostrègone
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Erano ormai molte settimane che Folco e Druk si erano congedati dai minotauri, dopo i doverosi ringraziamenti per averli portati al sicuro ai confini nord-est del loro nuovo stato. Le fatiche di molti mesi ormai di viaggio si facevano sentire nell'animo di Folco che spesso sospirava mentre guardava il paesaggio farsi sempre più desolante. E ancor di più si intristiva a vedere le acque del Rivogrande, come lo chiamano gli Halfling, perché gli portava subito alla mente il difficile momento che pativano i suoi concittadini. Ah l'avessero visto a Verdifronde com'era ridotto! Era abbastanza dimagrito per via del cibo razionato, pratica iniziata da dopo il paese dei Minotauri, i capelli erano più lunghi del costume halfling e un po' sporchi, gli abiti presentavano vari buchi dove alcuni rovi si erano fatti strada nelle stroffe halfling, e la pelle pure presentava vari graffi ed escoriazioni. In più il pericolo era sempre in agguato: qualche giorno avevano visto con estremo terrore dei Troll che forse avevano fiutato il loro odore; e poi un altro giorno aveva zittito Druk un momento prima che degli elfi scuri li potessero percepire.
Una fredda sera, in mezzo a delle rocce in una piana desolata, a fuoco ovviamente spento, mentre mangiavano della carne salata un po' coriacea da mandar giù, provò a fare conversazione con l'ormai compagno d'avventure Druk, con un tono di voce molto basso:
"Eh signor Druk, l'avrebbe detto anni fa che si sarebbe trovato nell'estremo Nord con uno come me al fianco?" abbozzò un sorriso, "immagino sia dura anche per lei questo nostro viaggio; mi manca la Contea...mi mancano i suoi campi col grano alto, mi manca il pane appena sfornato per la colazione, mi manca il riso dei bambini che giocano alle feste di paese, mi manca quella fumata pomeridiana in piazzetta con i vecchi saggi, mi mancano gli occhi della mia bella..." e lì si interruppe mentre con la mente andava a quei dolci ricordi. "Ma so che è per loro che stiamo facendo questo, come lei fa il suo per i suoi fratelli, immagino...ha visto stamattina? i monti non sono lontani, quelli in cui nasce il Rivogrande. Certo, abbiamo ancora della strada da fare, ma vederli mi rassicura, mi dice che siamo più vicini alla nostra meta" .
Fece una pausa: "Non voglio spaventarla troppo, signor Druk, ma avrà capito che siamo in una situazione un po' difficile. Gli elfi scuri sono vicini a noi, in quanto siamo a ridosso dei loro territori; ha visto quante pattuglie abbiamo incontrato negli ultimi tempi? mi chiedo se dovremmo proseguire per questa via, certo la più breve; se aggirassimo queste terre più a nord..." e tira fuori una mappa molto stropicciata di quelle zone, battendo l'indice su quelle zone "potremmo fare anche così, ma ci metteremmo molte più settimane e non so se ha sentito l'altro ieri l'odore che portava il vento del Nord... carne putrefatta, l'ha sentito signor Druk? Significa solo una cosa: dei morti, non quelli che stanno sotto terra ma che camminano, sono in quei paraggi; potremmo anche cadere nelle loro grinfie. Certo, bella scelta: o elfacci o non morti?" e sorrise amaramente.
"Lei che ne pensa, signor Druk? che farebbe?"

@dixie
 

dixie

Ninja Skilled!
"bah!"

Dice il Goblin osservando il compare di (s)venture, sono passati anni da quando sono partiti ormai.

" zi zi vero...grano, bella, bambini che ridono...zi zi mancano..."

Annuisce anche lui, a dare corda a quanto detto dal piccolo Halfling, ma lui aggiunge...

"come gli zquartamenti...ah ze mi mancano...e poi fare ezperimenti sugli zkiavi? ah che goduria...zi zi bizogna fare le coze per bene zi..."

Quindi si sistema a sedere, sospirando un poco e osservando il cielo.

"dunque tu dici di andare cauti...ma cauto vuol dire tempo, tempo vuol dire tua gente che zoffre fame ancora tempo...quindi tu dice di far zoffrire Pikkoletti...mi piace! andata!"

annuisce, dopo aver espresso il suo pensiero contorto, ma ha esposto un punto dolente della questione: se fanno il giro lungo, rischiano che il Fiume porti dei morti per fame nelle loro terre.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Folco alzò un sopracciglio al sentire gli "svaghi" del goblin e restò basito fissando il suo volto. Poi passò a guardare il cielo stellato mentre ascoltava le considerazioni di Druk; dopo riprese la parola: "Sì, è per quello che è difficile scegliere. Non so quanti anni la Contea potrà sopportare in questo stato..." scosse leggermente il capo, sentendo il peso di una simile decisione, che non lasciava troppi spiragli né da una parte né dall'altra.
"E sia allora: continueremo il percorso da noi stabilito, senza fare deviazioni a nord; proseguiremo verso la sorgente lungo questo tragitto vicino agli elfi e staremo molto attenti a non farci beccare dalle loro pattuglie. Se ahimè finiremo catturati, potremo forse tentare qualcosa... con i morti a nord non penso sia possibile".

@Silen
 

dixie

Ninja Skilled!
il Goblin, del tutto indifferente in merito a quello che succede alla Contea, anche perchè non sa che ora Goblin e Halfling sono alleati mancando da molto tempo da casa, fa spallucce.

"zenti Pikkoletto, ze 'recchieapunta negre venuti zu da zotto...qualcoza vuole dire neh...metti che zotto anche loro zoffre per Fiume ma non capizce perchè...perchè loro non za che zopra funziona diverzo da zotto...metti cazo eh...metti che ci aiutano...penza che zei morto quando zei morto, non prima..."
 

Silen

Get a life
A dispetto dei pericoli che circondano la bizzarra coppia su entrambi i lati, la distanza residua che separa Folco e Druk dalla loro destinazione diminuisce ad un ritmo lento ma costante senza nessun imprevisto maggiore di qualche gelata fuori stagione. Infine dopo tanti mesi di viaggio i due incontrano nuovamente il grande fiume e si trovano a dover prendere una decisione.
Le possibilità sono
1) Risalire il percorso fino ad arrivare alle sorgenti, col rischio però di percorrere un tratto a piedi più lungo e più esposto ad occhi ostili
oppure
2) Cercare di attraversare in qualche modo il fiume e poi puntare verso le montagne seguendo un percorso più diretto e forse più sicuro, ma certamente più arduo

@dixie @Ostrègone
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Folco si asciugò la fronte madida di sudore e si fermò a riprendere fiato. Avevano percorso un bel tratto di strada negli ultimi giorni ma le fatiche erano state ben ripagate: il Grande Fiume era di nuovo davanti ai loro occhi dopo i mersi in cui avevano dovuto prendere differenti strade da quelle progettate all'inizio del viaggio. Lo scorrere delle acque era al tempo stesso un fatto gradito e no, poiché se è vero che stava a significare la riuscita parziale degli sforzi dello strano duo, era anche il segnale dell'approssimarsi della parte più difficile della loro impresa
Volse lo sguardo verso Druk e si osservò attentamente. Si chiese se al ritorno alla Contea i suoi cari lo avrebbero riconosciuto; "non è che stare tanti mesi con lui ha fatto di me una specie di Goblin? sarò mica diventato un selvaggio?" questo e simili pensieri affollavano la mente dell'esploratore Halfling. A un certo punto pensò tristemente "SE tornerò mai...". Decise di rompere il silenzio, dopo che aveva ripreso fiato.
"Ha visto signor Druk? Che le dicevo una settimana fa? Il fiume era vicino" disse sorridendo al compare. "Per fortuna quegli elfi non ci hanno trovato, si ricorda quanto erano vicini la scorsa luna?" e tacque un momento. Prese dalla sua sacca da viaggio un ormai troppo stropicciata mappa di quei territori. "Dovremmo essere qui, sì..." e stette qualche istante a riflettere "Potremmo seguire il corso del fiume, avendolo finalmente ritrovato, ma vede..." gli avvicinò la mappa, ponendo l'indice della mano destra su un punto "qui fa una piccola deviazione prima di arrivare alle sorgenti; potrebbe voler dire diversi giorni di viaggio in più. Oppure..." e fece tornare indietro l'indice e poi tirando dritto "lo attraversiamo e ci dirigiamo dall'altra sponda verso le montagne " e mentre parlava piegò il capo verso i monti. "Le leghe sembrano essere minori dell'altro percorso, ma ci sono alcuni problemi: dovremmo trovare un mezzo per superare il fiume, una piccola zattero che ne so... e poi il terreno si farà sempre più impervio...".
"Lei che pensa, signor Druk?"

@dixie
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Vedendo il compagno piuttosto taciturno, che però aveva mosso leggermente il capo riguardo la seconda scelta, si passò la mano sinistra sul mento. Doveva riflettere celermente perché il tempo era divenuto ormai una risorsa preziosissima.
"Questa deviazione che ci costa giorni in più...non mi convince, glielo dico in verità, signor Druk. Vede questo tratto?" e gli riavvicinò la mappa "è troppo... indifeso. Ancora non sappiamo bene cosa si celi in questi posti, se le voci su quel...insomma ha capito a chi mi riferisco...siano vere. Dobbiamo stare molto attenti dagli sguardi altrui". Ripiegò la mappa con cura e la rimise a posto. Poi fissò Druk negli occhi. "Dovremo attraversare il fiume, e poi percorreremo la via delle montagne. Vi ricordate quel boschetto che abbiamo visto mentre venivamo qui? Torniamo un poco indietro e con la vostra accetta prenderemo quel che ci serve...faremo una zattera! Mica siamo mollaccioni come quei miei concittadini sui colli occidentali, buoni a stappare bottiglie di vino e basta..." sorrise, quasi a incoraggiare sé stesso più che il compare.

@Silen
 

Silen

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Tra tutti e due, il goblin e il mezzuomo riuscirono a costruire una specie di zatterone col quale tentare la traversata anche se il risultato, prevedibilmente essendo i due rappresentanti di razze il cui habitat era ben lontano dal mare, lasciava alquanto a desiderare. Come dimostrarono i fatti, il peggio doveva ancora venire: lo zatterone infatti si dimostrò presto ingovernabile a causa della rapida corrente del grande fiume e delle scarse capacità dei suoi costruttori col risultato che quando finalmente Folco e Druk riuscirono in qualche modo a toccare l'altra sponda del fiume si trovarono bel addentro ai territori sotto il controllo degli elfi scuri.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Entrambi si sdraiarono, piuttosto fradici, diversi metri lontano dalla sponda del fiume. Coricati riprendevano fiato dopo i vari spaventi e la fatica di riuscire a tenersi sulla zattera.
"Signor Druk...cela....cela...ce la siamo scampata bella. Per po...po...pococo que...que...quelle rapide non ci tiravano giù" e dopo Folco tacque a lungo, mentre osservava il cielo sopra di lui. Dopo essersi ripreso, parve rendersi conto di ciò che era effettivamente accaduto: "Il fiume! Ci ha trascinato a sud...oh no!!! per tutti i banchetti estivi!"; si mise prima le mani sporche in testa e si rialzò velocemente. Subito prese a tirare per un braccio lo stanco goblin a terra "Forza signor Druk! Dobbiamo fuggire o ci troveranno gli elfi! Ahimé cosa abbiamo fatto..." gli sibilò.
Una volta che Druk fu in piedi, iniziarono a camminare speditamente verso Nord, cercando di uscire dall'ignoto paese prima che la loro presenza fosse stata notata da qualcuno.

@Silen
 

Silen

Get a life
Improvvisamente una freccia dalle piume nere si pianta direttamente davanti ai piedi dei due, in quello che è un chiaro avvertimento.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Folco si bloccò appena la freccia si fu conficcata nel terreno. A bocca aperta abbassò lo sguardo sulla freccia e poi si rivolse alla sua destra, verso Druk; lo rifece diverse volte, incredulo. "È finita..." si disperò Folco mettendosi le mani nel groviglio formato dai suoi sporchi capelli. Ripeté quell'affermazione mentre Druk lo guardava stupito; quello esclamò "Razza di sdubido Pikkoletto...non aver paura di 'recchieapunta negre, al massimo tu lascia parlare me... ericorda sempre: penza che zei morto quando zei morto, non prima..." gli ridisse, alzando un indice con fare da ammonitore.
Folco pensò comunque di tenere le mani ben alzate, con una che lasciava garrire al vento un fazzoletto bianco. I due apparivano immobili e indifesi ai loro osservatori.
 

Silen

Get a life
Dopo qualche attimo di silenzio un singolo elfo scuro esce allo scoperto, fermandosi ad alcuni passi di distanza dalla strana coppia.
"A Kalassia le spie non sono gradite" esordì con lo stesso tono con cui un'altra persona avrebbe potuto commentare il tempo.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Folco sorrise nervosamente all'apparire dell'elfo scuro e disse ad alta voce "Ehm...buongiorno!". Dopo aver ricevuto un'occhiataccia da parte di Druk, riprese a dire cose sensate "No, aspettate! Ci deve essere uno sbaglio: noi non siamo spie! Siamo viaggiatori, esploratori, o anche ambasciatori all'occorrenza...ma non spie". Fece una pausa per lasciare qualche istante di riflessione all'elfo.
"Noi non siamo entrati qui a...Kalassia, avete detto? non siamo entrati volontariamente"; abbassò il braccio libero e puntò un indice verso il nord. "Stamane eravamo lì, a molte leghe, quando abbiamo cercato di attraversare il fiume. Non siamo esperti navigatori, come forse avrete intuito...la corrente è stata troppo forte e ci ha portati entro i vostri confini. Ma non era nostra intenzione calpestare il vostro suolo, men che meno senza avvisi di sorta. Se non ci credete guardate i nostri abiti" e la mano libera toccò alcune zone ancora umide del proprio vestiario, "e in più a non molta distanza troverete sulle sponde ciò che resta della nostra... imbarcazione". Si zittì, attendendo le parole dell'elfo oscuro, che avrebbero significato vita o morte. Abbassò anche l'altro braccio e col fazzoletto si asciugò la fronte sudata per l'eccessiva tensione.
 
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