Visigoti:
Rappacificarsi con Costantinopoli:
Teodorico si reca a Costantinopoli, come chiesto da Teodosio II. Qui cerca di giustificare la sua azione e, fra un dialogo e l'altro, comunica all'imperatore la disponibilità di tutto l'esercito gotico per la campagna di Persia.
L'Impero pare essere soddisfatto e di fatto perdona il suo vassallo riottoso. Le truppe si armano e vanno verso Edessa scortate da messi imperiali.
Leggi interne:
Ancora una volta il sovrano si dimostra attivo in campo legislativo. Le legge sul culto viene perfezionata con delle tasse dirette sulle attività religiose che vengono integrate nel sistema delle Prefetture gotiche. I norreni non si lamentano, anche perchè la loro religione non ha una chiesa e quindi il problema non sussiste. Parecchie rimostranze giungono invece dai cristiani e dagli ellenisti.
Vengono inoltre stanziati dei fondi per le famiglie delle zone meno popolate, con sgravi fiscali molto vantaggiosi in base al numero di figli. Il tutto rivela un iniziale discreto successo e Dorostrum vede i suoi effettivi aumentare di numero e tornare agli antichi "fasti" di quarant'anni prima.
Mercato e Compagnia:
Destinato ad avere grande successo è il mercato quinquennale di Ratiara che attira moltissimi mercanti dall'oriente romano. Il colpo è ancora più fortunato visto che vengono siglati accordi commerciali con i Laz e gli Albàni e di fatto Ratiara, per una volta, riesce a rivaleggiare con le principali città d'Oriente.
Di successo nettamente inferiore è la creazione di due compagnie mercenarie.
Già i nomi (Corvo e Lupo) attirano pochissimi cristiani nelle stesse ma il problema principale risultano i fondi regi, drammaticalmente insufficienti. I soldati armati sono pochi e equipaggiati alla meno peggio.
Rappacificarsi con Costantinopoli:
Teodorico si reca a Costantinopoli, come chiesto da Teodosio II. Qui cerca di giustificare la sua azione e, fra un dialogo e l'altro, comunica all'imperatore la disponibilità di tutto l'esercito gotico per la campagna di Persia.
L'Impero pare essere soddisfatto e di fatto perdona il suo vassallo riottoso. Le truppe si armano e vanno verso Edessa scortate da messi imperiali.
Leggi interne:
Ancora una volta il sovrano si dimostra attivo in campo legislativo. Le legge sul culto viene perfezionata con delle tasse dirette sulle attività religiose che vengono integrate nel sistema delle Prefetture gotiche. I norreni non si lamentano, anche perchè la loro religione non ha una chiesa e quindi il problema non sussiste. Parecchie rimostranze giungono invece dai cristiani e dagli ellenisti.
Vengono inoltre stanziati dei fondi per le famiglie delle zone meno popolate, con sgravi fiscali molto vantaggiosi in base al numero di figli. Il tutto rivela un iniziale discreto successo e Dorostrum vede i suoi effettivi aumentare di numero e tornare agli antichi "fasti" di quarant'anni prima.
Mercato e Compagnia:
Destinato ad avere grande successo è il mercato quinquennale di Ratiara che attira moltissimi mercanti dall'oriente romano. Il colpo è ancora più fortunato visto che vengono siglati accordi commerciali con i Laz e gli Albàni e di fatto Ratiara, per una volta, riesce a rivaleggiare con le principali città d'Oriente.
Di successo nettamente inferiore è la creazione di due compagnie mercenarie.
Già i nomi (Corvo e Lupo) attirano pochissimi cristiani nelle stesse ma il problema principale risultano i fondi regi, drammaticalmente insufficienti. I soldati armati sono pochi e equipaggiati alla meno peggio.