- FatmikE -
Typing Monkey
ma già a sto punto state? 
grandi.
Comunque ecco il report dell battaglia, con tanto di esito finale
Arland si accostò ai suoi armigeri, pronunciando parole infuocate per rincuorare i loro animi devastati da tale innaturalezza. Giurò di fronte ai suoi uomini che il vessillo di Artois sarebbe sventolato su quel forte, e che avrebbero rivisto le verdi pianure della loro terra. Con la spada sguainata, ordinò la carica.
Gli armigeri si mossero ordinatamente verso i decadenti esseri barcollanti, a passo cadenzato.
Lo scontro fu meno truce di quanto si aspettassero. Le spade dei suoi uomini tranciarono teste, spezzarono gambe, come se stessero combattendo contro dei manichini. La resistenza fu praticamente nulla. I colpi dei morti viventi erano lenti e prevedibili, e gli armigeri non subirono nemmeno una ferita, se non superficiale. Da grande massa quali erano, rimasero una misera manciata.
I Cavalieri del regno, su ordine di Arland, mossero una carica verso lo sparuto numero di superstiti, puntandone il fianco.
Ma, proprio mentre le lance stavano per finire il lavoro iniziato dagli armigeri, dalla nebbia , oramai sempre più fitta, sbucarono i sei cavalieri di Mousillon. Il loro aspetto era terrificante. Armature nere e malconce, stemmi di mousillon la maledetta e cavalli neri, con occhi di fuoco. I cavalieri umani rimasero quasi impietriti da quella visione terrificante, e prima di rendersi conto di ciò che stava succedendo, si videro assaliti con una furia innaturale. Lo scontro fu a senso unico. I neri cavalieri tranciavano con le loro spade le armature di Artois come se fossero burro, e il loro canuto comandante sembrava come posseduto da qualche orribile demone. La reazione degli umani fu nulla, e la paura stava avendo il sopravvento.
Ma con una luce di speranza, forse un improvviso rinsavimento, il capitano dei cavalieri, pronunciando orgogliose parole di conforto, permise ai pochi cavalieri rimasti di non fuggire di fronte al nemico e di sguainare le spade per cercare di arginare in qualche modo la sconfitta imminente.
Gli arcieri, vedendo questo spettacolo, si trovarono disorientati, non potendo tirare rischiando di ferire i propri alleati ed essendo scomparsa anche la dama urlatrice. E di nuovo, come una maledizione, la bruma misteriosa si alzò di fronte a loro. Di istinto, molti di loro iniziarono a scoccare verso la nebbia, mentre la forma femminile si stava formando. Le frecce, anche stavolta, non colpirono il bersaglio. La donna si stava avvicinando a loro, nuovamente. Molti si misero a urlare, altri lasciarono cadere l'arco ed estrassero la spada. Sapevano che la loro fine avrebbe potuto essere più vicina di quanto immaginassero.
Alla visione di questo lugubre spettacolo, Arland urlò verso di loro di tapparsi le orecchie e di non guardarla negli occhi. E così fecero. La dama urlò, ma il suo urlo non sortì l'effetto sperato. tranne qualche arciere accasciato, nessuno subì le conseguenze di quel grido, e la dama, come era venuta, così si dileguò nella nebbia.
Il condottiero dei maledetti uomini di Mousillon, viste le circostanze, ordinò in una lingua incomprensibile la ritirata, e con una velocità sovrumana, i sei cavalieri cavalcarono verso la cittadina di Cervòn, scomparendo nella nebbia.
Lo sparuto numero di cadaveri ambulanti fu trucidato dagli armigeri.
Arland aveva subito molte perdite, benchè inferiori a quelle avversarie. Ma sapeva che i loro nemici non si sarebbero arresi. Che questa non sarebbe stata l'ultima battaglia. Non poteva tornare ad Artois con una sconfitta. Avrebbe conquistato fort Grismèrie.
Radunò gli uomini ed ordinò di tornare verso la foresta di Arden per passare la notte, e di seppellire là i caduti.
Finnen:
- 5 cavalieri del regno.
armigeri e arcieri intatti
(gran culo 
)
Fauf:
ti rimangono solo i cavalieri del drago e Jacques.
Nel prossimo scenario comunque vi ritocco le schede. Intanto ricordatevi di modificarle semmai :sisidinet02:
Bravi, ora mi siete piaciuti
grandi.Comunque ecco il report dell battaglia, con tanto di esito finale
Arland si accostò ai suoi armigeri, pronunciando parole infuocate per rincuorare i loro animi devastati da tale innaturalezza. Giurò di fronte ai suoi uomini che il vessillo di Artois sarebbe sventolato su quel forte, e che avrebbero rivisto le verdi pianure della loro terra. Con la spada sguainata, ordinò la carica.
Gli armigeri si mossero ordinatamente verso i decadenti esseri barcollanti, a passo cadenzato.
Lo scontro fu meno truce di quanto si aspettassero. Le spade dei suoi uomini tranciarono teste, spezzarono gambe, come se stessero combattendo contro dei manichini. La resistenza fu praticamente nulla. I colpi dei morti viventi erano lenti e prevedibili, e gli armigeri non subirono nemmeno una ferita, se non superficiale. Da grande massa quali erano, rimasero una misera manciata.
I Cavalieri del regno, su ordine di Arland, mossero una carica verso lo sparuto numero di superstiti, puntandone il fianco.
Ma, proprio mentre le lance stavano per finire il lavoro iniziato dagli armigeri, dalla nebbia , oramai sempre più fitta, sbucarono i sei cavalieri di Mousillon. Il loro aspetto era terrificante. Armature nere e malconce, stemmi di mousillon la maledetta e cavalli neri, con occhi di fuoco. I cavalieri umani rimasero quasi impietriti da quella visione terrificante, e prima di rendersi conto di ciò che stava succedendo, si videro assaliti con una furia innaturale. Lo scontro fu a senso unico. I neri cavalieri tranciavano con le loro spade le armature di Artois come se fossero burro, e il loro canuto comandante sembrava come posseduto da qualche orribile demone. La reazione degli umani fu nulla, e la paura stava avendo il sopravvento.
Ma con una luce di speranza, forse un improvviso rinsavimento, il capitano dei cavalieri, pronunciando orgogliose parole di conforto, permise ai pochi cavalieri rimasti di non fuggire di fronte al nemico e di sguainare le spade per cercare di arginare in qualche modo la sconfitta imminente.
Gli arcieri, vedendo questo spettacolo, si trovarono disorientati, non potendo tirare rischiando di ferire i propri alleati ed essendo scomparsa anche la dama urlatrice. E di nuovo, come una maledizione, la bruma misteriosa si alzò di fronte a loro. Di istinto, molti di loro iniziarono a scoccare verso la nebbia, mentre la forma femminile si stava formando. Le frecce, anche stavolta, non colpirono il bersaglio. La donna si stava avvicinando a loro, nuovamente. Molti si misero a urlare, altri lasciarono cadere l'arco ed estrassero la spada. Sapevano che la loro fine avrebbe potuto essere più vicina di quanto immaginassero.
Alla visione di questo lugubre spettacolo, Arland urlò verso di loro di tapparsi le orecchie e di non guardarla negli occhi. E così fecero. La dama urlò, ma il suo urlo non sortì l'effetto sperato. tranne qualche arciere accasciato, nessuno subì le conseguenze di quel grido, e la dama, come era venuta, così si dileguò nella nebbia.
Il condottiero dei maledetti uomini di Mousillon, viste le circostanze, ordinò in una lingua incomprensibile la ritirata, e con una velocità sovrumana, i sei cavalieri cavalcarono verso la cittadina di Cervòn, scomparendo nella nebbia.
Lo sparuto numero di cadaveri ambulanti fu trucidato dagli armigeri.
Arland aveva subito molte perdite, benchè inferiori a quelle avversarie. Ma sapeva che i loro nemici non si sarebbero arresi. Che questa non sarebbe stata l'ultima battaglia. Non poteva tornare ad Artois con una sconfitta. Avrebbe conquistato fort Grismèrie.
Radunò gli uomini ed ordinò di tornare verso la foresta di Arden per passare la notte, e di seppellire là i caduti.
Finnen:
- 5 cavalieri del regno.
armigeri e arcieri intatti
(gran culo )Fauf:
ti rimangono solo i cavalieri del drago e Jacques.
Nel prossimo scenario comunque vi ritocco le schede. Intanto ricordatevi di modificarle semmai :sisidinet02:
Bravi, ora mi siete piaciuti
