Finalmente ne combinano una giusta..
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In via del Quadraro anche Matteo Salvini. Nel pomeriggio la visita del premier Conte: "Questo è il trono dell'illegalità". Trovate una trentina di persone, alcuni sorpresi nel sonno. Di Maggio: "Trenta giorni di tempo per le demolizioni". Urla contro gli agenti e i giornalisti
di SALVATORE GIUFFRIDA
20 Novembre, 2018
Seicento agenti e 20 mezzi all'opera dalle primissime ore dell'alba di oggi per lo sgombero e la confisca di otto villette del clan dei Casamonica al Quadraro, periferie est di Roma. Il blitz è partito dal Centro carni in via Palmiro Togliatti e da lì è iniziata l'operazione. In autobus. Quattro mezzi hanno caricato gli agenti e nel traffico sono arrivati alla fine di via del Quadraro 110, nell'area cosiddetta "borghetto del Quadraro". Colti alla sprovvista i residenti che hanno urlato contro gli agenti e inveito contro i giornalisti e contro la sindaca. "Potevano avvertirci, qui ci sono anche tanti bambini".
"Una giornata storica per Roma e per i romani - scrive su Facebook Virginia Raggi che ha assistito all'operazione - mettiamo fine a 30 anni di illegalità e inviamo un segnale forte alla criminalità e al clan Casamonica, sgomberando e abbattendo otto villette abusive nella periferia est di Roma. L'amministrazione si è impegnata come mai è successo nella sua storia recente: per 10 mesi abbiamo pianificato questa operazione che vede l'impegno di ben 600 uomini della polizia locale. Alcune case avevano persino inglobato interi tratti dello storico acquedotto Felice (
le foto) - prosegue Raggi - Sono stati utilizzati 20 mezzi che si occuperanno degli abbattimenti. Quelle villette erano diventate il simbolo dell'illegalità e dell'impotenza di fronte alla malavita. Abbiamo cancellato soprattutto questo. Le istituzioni ci sono e non abbassano lo sguardo".
Presente sul posto anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "L'abbattimento delle villette dei Casamonica - atteso da molti anni - è un ottimo segnale, e siamo solo all'inizio. Per i delinquenti la pacchia è finita" aggiunge il vicepremier. Nel pomeriggio anche il premier Giuseppe Conte è andato in via del Quadraro. "Complimenti, grazie a tutti", ha detto Conte stringendo la mano ad alcuni funzionari delle forze dell'ordine. "Sono qui per dare un messaggio molto chiaro: questo Governo è per la legalità e il rispetto delle regole", ha detto Conte durante la trasmissione in diretta Facebook della sua visita. "E' il trono dell'illegalità...", ha esclamato il premier quando gli agenti gli hanno mostrato la sedia regale presente in una delle sale della villa. "Qui che facciamo, un parco pubblico? Restituiamo a questo quartiere un bel parco... dovremmo sentire la sindaca. Le suggeriremo di lanciare una iniziativa pubblica per scegliere la destinazione di quest'area", ha poi detto il premier. nterpellato dai giornalisti sull'ipotesi di uno sgombero della sede di CasaPound Conte ha risposto: "Ci sono tante situazioni che vanno affrontate caso per caso ma la linea è molto chiara: vogliamo contrastare l'illegalità, il malaffare, la corruzione e la criminalità".
Tutta l'area è stata chiusa e transennata. Almeno una villetta era occupata da alcuni esponenti del clan che hanno opposto resistenza e indirizzato urla contro gli agenti, contro i giornalisti Le villette sono abusive, costruite negli anni '90 dal clan, sgomberate negli anni successivi e poi rioccupate. In tutto l'area è di almeno 2mila metri quadrati. "Abitiamo qui da 50 anni" protestano gli occupanti allontanati dai vigili. Solo uno di loro è stato fermato. "La Raggi siccome non è stata condannata ha voluto far vedere che faceva qualcosa, ma che ha fatto? Solo uno sfregio. Ha mandato per strada i bambini, 30 persone che vivono qui", ha detto Luciano Casamonica dell'omonima famiglia di fronte alle case del borghetto Quadraro sequestrate. "Salvini é venuto qui in campagna elettorale a chiedere i voti e ora che fa? Si deve dimettere", ha detto un altro esponente della famiglia. Entrambi annunciano ricorsi alla magistratura contro l'abbattimento delle case abusive.
"Stiamo affermando un principio di diritto in un territorio che era stato sottratto allo Stato, in cui il clan dei Casamonica si era sostituito allo Stato con la costituzione di una sorta di stato parallelo che terrorizzava i cittadini. I cittadini onesti devono sapere che le istituzioni sono al loro fianco". ha detto ancora la sindaca durante la conferenza stampa nella sede del municipio VII.
"Ville abusive che erano lì e nessuno aveva avuto il coraggio di procedere. Alcuni procedimenti erano di fatto conclusi ma erano stati messi nel fondo di un cassetto e rimasti lì silenti", ha spiegato. A chi le chiedeva cosa impediva l'azione la prima cittadina ha risposto: "Probabilmente è la volontà politica che dà impulso".
"Stimiamo 30 giorni per terminare le operazioni di sgombero e demolizione. Gli agenti hanno iniziato a lavorare stamattina. Negli edifici erano presenti circa 35- 40 residenti, alcuni minori. Fino ad ora non hanno opposto resistenza, se non in un paio di circostanze in cui si sono messi in stato di agitazione ma poi sono stati tranquillizzati", spiega il comandante della polizia locale di Roma Antonio Di Maggio. "In un'abitazione sono state trovate dosi di sostanze stupefacenti che i colleghi stanno mettendo sotto sequestro. Crediamo sia cocaina", ha aggiunto Di Maggio. A chi gli domandava se gli abitanti delle villette si aspettassero le operazioni di demolizione, ha risposto: "No. Loro stamane pensavano che fosse una perquisizione. Qualcuno è rimasto di stucco. E noi abbiamo ricordato come loro stessi avessero già preso in notifica i provvedimenti".
Statue dorate di cavalli, leopardi e tigri. Una culla in stile imperiale. E poi stucchi ai soffitti e decorazioni di ogni tipo. Questo lo stato interno delle otto villette sequestrate. Le villette costruite negli anni 90 sorgono in via del quadraro 110, a ridosso dell'acquedotto Felice in una zona "sottoposta a vincoli di tipo archeologico, paesaggistico e ferroviario", ha ricordato il comandante della polizia di Roma capitale. Le prime contestazioni di abusivismo risalgono al 1997.
Per capire il livello di violazione dei vincoli del cosiddetto 'borghetto del Quadraro', che si estende su un'area di 2mila metri quadrati, secondo quanto riferiscono fonti di polizia locale, basti pensare che una delle villette si trova ad appena 2 metri dai binari ferroviari e sotto le arcate di un tratto di acquedotto, gli abitanti avevano costruito delle opere in legno e muratura.
“Era ora, così si utilizzano le ruspe: non come strumento di negazione dei diritti, contro i migranti e i più deboli, ma come strumento reale di contrasto delle mafie sul territorio - commneta il presidente di Associazione antimafie daSud Danilo Chirico - Adesso l’amministrazione guardi al passo successivo, con politiche di inclusione sociale e culturale per la buona governance dei territori, a partire dalle periferie”.