abusivi pure a Latina, ma ci deve pensare Enel a sistemare le cose
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24/03/2019 12:30
Enel spa ha avviato la procedura di sfratto nei confronti dell'associazione culturale Casapound in quanto morosa sui canoni di affitto della sede di viale XVIII Dicembre.
L'incarico all'ufficio legale della società è arrivato nei giorni scorsi e comunicato alla stessa Casapound in quanto non sono andati a buon fine i ripetuti tentativi di recuperare il credito dell'affitto.
Che ci fossero dei problemi nel rapporto tra Enel e l'inquilino si sapeva da tempo, al punto che la spa aveva anche tentato negli anni passati di vendere l'immobile al Comune di Latina perché ne facesse un centro culturale, ma l'amministrazione ha rifiutato un po' perché ha molti altri suoi immobili inutilizzati e un po' per non accollarsi anche il problema dello sfratto di Casapound.
Quest'ultima è una formazione politica molto radicata in città e si presenta alle elezioni amministrative da sempre. La sede su cui si sono accumulate le morosità è la base di tutte le manifestazioni politiche nonché un luogo di aggregazione e dove si svolgono molte iniziative. Sui ritardi nel pagamento dell'affitto né l'associazione né il coordinatore Marco Savastano hanno mai voluto rilasciare dichiarazioni e anche l'Enel aveva rifiutato fino a qualche giorno fa di fornire indicazioni sullo stato del rapporto contrattuale relativo allo stabile, che si trova nei pressi della chiesa di Santa Maria Goretti. Per la verità non è dato nemmeno sapere se esista un contratto originario di locazione o se si è trattato di un'occupazione poi regolarizzata in qualche modo.
Quel che è certo, perché confermato da Enel, è che adesso è stata avviata la procedura di sfratto.