Aldobrando ha ragione e credo che la sua sia la stessa posizione dei greci. Voglio dire: una riappacificazione tra noi e loro infatti lascerebbe fuori i cattolici di Roma e quindi rimarrebbe una grande frattura nella cristianità. La cosa migliore è senza dubbio considerare Enrico come il vero papa di Roma, così avrebbe il potere di eliminare il dictatus papae e riconciliare l'occidente con l'oriente. Il problema, Aldobrando, è: come fare?
Eugenio III è protetto da suoi servi e dai suoi corruttori, quindi sarebbe pressochè impossibile convincere tutta la cristianità occidentale della legittimità del gesto di Enrico di Blois. Ottenere questo senza una guerra, che sarebbe di proporzioni mai viste prima, è impossibile. Pertanto, a meno che i greci non siano intenzionati a sostenere una guerra, e sono certo del contrario, dubito che si possa in qualche modo portare Enrico a Roma.
Perciò l'unico modo di garantire la pace è lasciare fuori chi vorrà essere lasciato fuori e tentare poi in futuro di riportare gli altri popoli cristiani sulla retta via.
Permettetemi però di dire ad Aldebrando che ciò che egli ha detto poco fa contrasta con quanto affermato da Gioacchino. Egli infatti afferma che sarebbe sufficiente innalzare ricchi edifici di culto per dimostrare e mostrare al mondo la nostra fede cristiana. Se non ricchi, di certo non fatti di fango come dite voi...Per quanto ci riguarda noi crediamo proprio che la chiesa debba essere povera e non sottrarre soldi alle casse del regno che servono per questioni più importanti di sovrapporre pietre, giacchè l'amore può esser dato senza essere sostenuto da pagamenti in denaro, si può avere fede senza ricevere ricchi doni, si può predicare la parola di dio senza predicare il lusso e mostrarsi ricchi edificando grandi abbazie per impressionare gli infedeli. Ora, in questo momento in cui si minacciano guerre all'orizzonte come si può chiedere ad un regno di spendere il proprio denaro in lussuose costruzioni per il clero invece che per difendere i propri confini e la propria gente? Come si può chiedere ad un Re di spremere ulteriormente i sudditi più umili perchè un uomo a Roma ha ordinato che la fede è sovrapporre delle pietre? Non è sacra una pietra o un edificio, ma la parola di Dio. Non è lo sfarzo e il lusso del clero ad illuminare i cuori altrui di amore, ma le loro parole e i loro gesti. Che i missionari vivano come vive la gente che vogliono convertire! Solo così conosceranno essi la compassione e saranno puri di cuore. Solo così mostreranno la via del Signore, la via dell'amore.