Non lo so
Non so se ho il diritto di scrivere qualcosa, visto che di fatto a un certo punto ho abbandonato la barca ( ma questa barca specifica, perchè forum ne frequento ancora, perchè per me la forma-forum non è sostituibile e/o sovrapponibile con i media che sono venuti dopo)
Non so se sono in grado di isolare o catalogare in maniera esauriente (l'unica sensata) le cause del fallimento dell'esperienza Sohediana, me ne vengono in mente tante, tanti aspetti, sfaccettature, cose che avremmo dovuto fare come collettivo e non siamo stati in grado di fare, e tante altre che non avremmo dovuto fare come singoli (io per primo) e non siamo stati in grado di non fare.
Non so se il fatto che molti qui elenchino cause che per me non sono tali e viceversa ne omettano altre che per me forse sono fondanti sia la soluzione del problema, in quanto indicante che una soluzione in realtà non esiste e non è mai esistita, che la formula matematica che abbiamo sbagliato non poteva essere scritta bene.
Non so se l'istinto forte che avrei in questa sede di prendermela con certuni e di blandire altri sia anch'esso classificabile tra i miei evidenti limiti, specialmente qui e ora in questo tempo sospeso.
Guardando indietro, non riesco a capire se allora ero in grado di vedermi dall'esterno come faccio adesso pensando a quei momenti, o se questa sensazione sia fallace adesso come lo sarebbe tra qualche anno riferita al qui e ora.
Non so se ci sia effettivamente qualcosa che valga la pena di dire o di fare, che abbia senso affermare o negare riguardo a tutto questo groviglio di nervi e vasi e pustole e sforzi e peti e fiori che abbiamo vissuto.
Non lo so
Eppur tuttavia io se ci penso, non riesco a non commuovermi.