Voglio riesumare questo 3ad per parlare di alcuni film che ho visto e che devo finire di vedere (spiegherò in seguito) e che poi ho intenzione di vedere.
Come le mie ultime volte, farò un "Da un estremo all'altro" e questa volta ho ben due film per ciascun estremo.
Parto dal primo:
Ricreazione: la scuola è finita.
Come sapete, non disdegno assolutamente i film di animazione destinati ad un pubblico molto giovanile. Tuttavia, e qui perché non pensiate che mi veda pure film destinati a veri e propri infanti, a quelli che pur destinati a questo pubblico, dal bambino all'adolescente, strizza un pò l'occhio verso il genitore.
Film del 2001 è praticamente il film che chiude la serie di animazione omonima uscita nel 1997 e conclusasi nel 2001, creata da Paul Germain e Joe Ansolabehere (già coautori delle serie dei "Rugrats") e che vede le vicende di un gruppo di ragazzi che vivono, con molta fantasia, la loro ricreazione. Ci sono però diversi aspetti tra i personaggi, anche quelli secondari e terziari, che ammiccano molto all'adulto che probabilmente sta guardando il cartone con il pargolo (ad esempio, c'è uno spacciatore tra i bambini del cortile; davvero, è un loro coetaneo che vende diverse cose che spesso sequestrano ai ragazzi, tra cui scherzi e gomme da masticare, ma il modo di fare è esattamente identico a quel tipico spacciatore che ti puoi ritrovare nei college americani). In questo film dovranno sventare un diabolico piano, attuato dal ministro dell'istruzione americano che vuole cancellare le vacanze estive. Un film che ammicca pesantemente al mondo adulto, con moltissimi riferimenti agli anni 60-70 e alle serie tv/film, tra cui spesso avversari e le musiche. C'è anche la rivelazione di un lato nascosto del preside della scuola, che nel cartone è molto austero e severo, lato che i ragazzi ignorano, soprattutto T.J, il protagonista, e che porta lo spettatore (e fan della serie) a rivalutare pesantemente questo personaggio visto nella serie.
Il secondo film è:
Le avventure di Rocketter.
Il film del 1991 è tratto dal fumetto di Dave Stevens, fumetto che si rifà ai classici fumetti supereroistici degli anni 40-50. Prodotto dalla Walt Disney, ma marchiato Touchstone, in quanto si tratta comunque di un fumetto dalle immagini piuttosto audaci (anche se poi nel film stesso non si vede poi tutta questa audacia). Si tratta di un film che trasuda patriottismo americano da ogni singolo poro della pellicola, soprattutto il finale. Riferimenti a grandi nomi di quel periodo, come Howard Hughes, oppure, per il fumetto, Lothar, che in questo caso è uno dei personaggi tra i cattivi.
Il terzo (e con questo inizia l'altro estremo):
The Black Hole - Il Buco Nero
Film della Disney, uscito nel 1979, a quanto sembra, all'epoca, doveva essere la risposta della stessa casa a Star Wars. Tuttavia, per i temi trattati nel film (non quelli scientifici del buco nero), all'epoca era palesemente mirato ad un pubblico comunque abbastanza maturo, difatti, dopo la valutazione PG da parte della MPAA, la Disney sperimenterà film con tematiche molto più adulte del "vollemmose bbbene, abbraccio di gruppo!" e dopo sempre questo film la Disney monterà su la Touchstone.
C'è da dire di questo film, soprattutto se visto con gli occhi del periodo, che è effettivamente un film abbastanza pesante. Soprattutto il finale, che, come quello di "2001: Odissea nello Spazio", è abbastanza confusionario, ma a differenza del film di Kubrick, si scende molto in un... No, non lo voglio dire, io vi consiglio di dargli un'occhiata, perché il finale mi ha lasciato così ---> O.O , in quanto non mi sarei mai aspettato un finale (e non solo quello) del genere da un film Disney di quel periodo. "Pirati dei Caraibi"? Questo se lo mangia a colazione.
E per ultimo, un film che devo finire di vedermi (me lo sto guardando nell'iPod mentre viaggio in treno: il film dura circa un'ora e mezza, il viaggio è durato circa 58 minuti):
Calvaire
Film del 2004, produzione francese-belga-lussenburgo, è un thriller psicologico che... Mamma mia, il mio commento in questi primi 58 minuti di film è "CE NE FOSSE UNO NORMALE, A PARTE IL PROTAGONISTA!". A parte qualche colluttazione, questo film vuole disturbare lo spettatore soprattutto sul piano psicologico che sul piano fisico (niente sangue che scorre come un fiume in piena). E per questi primi 58 minuti ci son riusciti benissimo (almeno per me). E non oso nemmeno pensare a cosa mi aspetta nel resto del film, a parte uno spoilerone che mi ha fatto un amico che l'aveva visto e che ha voluto mostrarci mentre ne parlava.
La storia in supersintesi: il protagonista è un cantante, si esibisce ancora in piccoli punti come le case di riposo, in cui conquista in senso letterale il cuore di alcune arzille vecchiette e delle infermiere (l'unica che vedremmo nel film è forse l'essere umano più appetibile di tutta la pellicola, soprattutto per quello che potremmo trovare di lei lungo il film), andando col furgoncino alla prossima città dove lo attendono per le feste della vigilia di Natale ha un guasto e si ritrova a dover pernottare in una locanda suggerita da un passante che ha incontrato sul momento. E da qui inizia la discesa verso l'inferno tra veri individui di cui aver paura.
Può sembrare il solito film horror trito e ritrito per come l'ho riassunto, però, credetemi, questo non ha proprio nulla a che vedere con i soliti horror: non ci sono mostri, non ci sono fantasmi, demoni o maledizioni scagliate al paese in cui il protagonista disgraziato va a finire. E' tutto sul piano psicologico, niente esoterismo.
Bon, vado ora a dormire, domani, non appena finirò questo, mi vedrò quest'altro:
Si, lo so cosa starete pensando e sono dalla vostra: già il primo film è stata una fucilata alla saga videoludica e i film che sono poi seguiti hanno aggiunto ciascuno un bel chiodone alla sua bara, ma se lo voglio vedere è solo per dare completezza alla cosa (che spero comunque che sia anche l'ultimo).