concordo totalmente sulla seconda parte del post.Non sono d'accordo, un conto è andare contro al tuo partito in una normale votazione chessò di una legge, un altro conto è il non dare la fiducia. Se non dai fiducia al capo del tuo partito, eletto democraticamente con le primarie, allora è totalmente giusto che ti buttino fuori a calci in culo.
Anche a mio parere, Civati ha fatto la figura del buffone, avrebbe potuto semplicemente ringhiare mostrando un dissenso senza spingersi troppo, oppure avere le palle di abbaiare e andare fino in fondo facendosi buttare fuori e poi andarsene magari con Vendola per costruire la chimera del cantiere della sinistra.
Invece ha scelto una tristissima via di mezzo.
*Secondo me, in linea puramente teorica, se non hai fiducia in un governo non devi votare la fiducia a quel governo.
La base del PD è spaccata e piena di dubbi riguardo questo "Renzi I" (solo io trovo inquietante il fatto che ci sia già il numero?) e Civati, in quanto rappresentante dell'ala critica, secondo me non avrebbe dovuto votare la fiducia.
A quanto dice gli è stata promessa la purga in caso di mancata fiducia e sinceramente non trovo che sia giusto che un partito che si definisce democratico allontani le minoranze di pensiero soprattutto quando queste rappresentano le perplessità di una percentuale del PD che va ben oltre al 14% che Civati ha preso alle primarie (Se Renzi avesse detto durante le primarie "Se vinco trombo Letta e metto in piedi un governissimo fino al 2018" dubito che le avrebbe vinte con un distacco simile).
Detto questo, fossi in Civati, avrei votato contro ed accettato la purga... è chiaro che il PD stia andando in una direzione inconciliabile con il suo pensiero e che la situazione potrà solo peggiorare ma è anche vero che se Renzi dovesse fallire potrebbe esserci un leggero spostamento a sinistra del PD a causa del contraccolpo e a quel punto potrebbe trovare spazio. Probabilmente ha deciso di sedersi sulla sponda del fiume ed aspettare il cadavere del nemico, cosa che reputo un po' squallida e soprattutto poco saggia visto che il nemico è Renzi.
concordo totalmente sulla seconda parte del post.
sulla prima parte invece no, se il "capo del mio partito" eletto "democraticamente" da elezioni primarie dal turnout bassino in cui dovevi pure pagare dei soldi, opera a sorpresa un ribaltone di sto genere dopo due mesi che prometteva che non lo avrebbe fatto e riempiva letta di hashtag derisori, io col cazzo che la voto la fiducia. sarebbe come legittimare due mesi di balle ed un governo deciso a tavolino in 3 giorni dalla direzione del pd. un governo, per altro, di uno squallore e di una mediocrità unici.
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E non sono ancora d'accordo, perchè per quanto sia tutto giusta la tua premessa, il tuo dissenso lo mostri alla votazione o discussione interna del partito per decidere se sostenere o meno tutta l'operazione. Era in quell'occasione che ti veniva concessa la possibilità concreta di mostrare il tuo dissenso con un voto contrario, ma a maggioranza si decise che il pd avrebbe sostenuto renzi. Ora quindi, se il partito ha deciso che la fiducia va data e visto il momento così cruciale, tu la fiducia la dai oppure sei fuori dal partito e puoi continuare a perseguire la tua linea politica fuori dai ranghi del pd.
Non ho detto che sia giusto o sbagliato, dico solo che Civati non sarebbe stato espulso (?) in seguito ad una mancata fiducia a Renzi. Non sarebbe la prima volta che Civati non darebbe la fiducia ad un premier PD legittimato dal voto in Direzione Nazionale
Poi io sono uno di quelli che ha votato Civati alle ultime primarie, ma le ultime mosse non mi stanno piacendo.
E non nel senso che dovrebbe uscirsene e andare a fare la sinistra da trincea, ma nel senso che sta cominciando a puzzarmi del consenso fatto sul "sempre contro"
Seguendo questo ragionamento a cosa serve avere più parlamentari? Non ne basterebbe uno per partito?
Secondo me è sacrosanto che un partito internamente diviso su una posizione rappresenti in parlamento le sue varie correnti interne.
Se Renzi in campagna elettorale avesse detto "Se vinco le primarie faccio cadere Letta e metto in piedi un governissimo fino al 2018 accordando le modifiche costituzionali con Berlusconi e il resto con Alfano" e avesse vinto avresti anche ragione visto che l'elettorato del PD si sarebbe espresso direttamente sulla questione ma qui non stiamo parlando di questo, stiamo parlando di una persona che ha rinnegato tutto ciò che ha detto durante e dopo la campagna elettorale ed organizzato un colpo di mano in 3 giorni senza che ci fossero eventi straordinari a giustificarlo.
non mi sono ancora spiegato.
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ce-letta-il-premier-domani-mi-dimetto/879427/
Questa è la discussione interna a cui mi riferisco, la direzione del pd decise che il pd stesso avrebbe sostenuto l'intera operazione ed è una discussione avvenuta dopo le primarie, per cui è quella da seguire.
A cosa servono più parlamentari?
E' quello che ho detto all'inizio, un conto è il voto per la fiducia al governo, un conto è il voto a una qualsiasi legge o voto d'aula. Il primo è decisamente più fondamentale e necessita della compattezza della squadra perchè altrimenti non si potrebbe nemmeno giungere al secondo tipo di voto. Per cui tu in quanto parlamentare del pd puoi votare contro a una mozione del pd che auspica alla costruzione di un asilo nido per uruk hai, ma se ti opponi alla formazione dell'intero governo mi chiedo che cavolo ci stai a fare nel partito.
Non stiamo parlando di un governo eletto ma di un governo figlio di un colpo di mano in cui si sostituisce un uomo del PD con un altro, credo che non ci sia nulla di male nel non appoggiare una manovra simile e voler comunque rimanere all'interno del partito.
Se un governo viene eletto e poi i suoi parlamentari non gli votano la fiducia è una cosa, se un governo nasce a tavolino spinto dall'ego di una persona è un'altra.
è la sede della decisione in primis che è sbagliata.E non sono ancora d'accordo, perchè per quanto sia tutto giusta la tua premessa, il tuo dissenso lo mostri alla votazione o discussione interna del partito per decidere se sostenere o meno tutta l'operazione. Era in quell'occasione che ti veniva concessa la possibilità concreta di mostrare il tuo dissenso con un voto contrario, ma a maggioranza si decise che il pd avrebbe sostenuto renzi. Ora quindi, se il partito ha deciso che la fiducia va data e visto il momento così cruciale, tu la fiducia la dai oppure sei fuori dal partito e puoi continuare a perseguire la tua linea politica fuori dai ranghi del pd.
Seguendo questo ragionamento a cosa serve avere più parlamentari? Non ne basterebbe uno per partito?
Secondo me è sacrosanto che un partito internamente diviso su una posizione rappresenti in parlamento le sue varie correnti interne.
Se Renzi in campagna elettorale avesse detto "Se vinco le primarie faccio cadere Letta e metto in piedi un governissimo fino al 2018 accordando le modifiche costituzionali con Berlusconi e il resto con Alfano" e avesse vinto avresti anche ragione visto che l'elettorato del PD si sarebbe espresso direttamente sulla questione ma qui non stiamo parlando di questo, stiamo parlando di una persona che ha rinnegato tutto ciò che ha detto durante e dopo la campagna elettorale ed organizzato un colpo di mano in 3 giorni senza che ci fossero eventi straordinari a giustificarlo.
anche qui non sono d'accordo.A cosa servono più parlamentari?
E' quello che ho detto all'inizio, un conto è il voto per la fiducia al governo, un conto è il voto a una qualsiasi legge o voto d'aula. Il primo è decisamente più fondamentale e necessita della compattezza della squadra perchè altrimenti non si potrebbe nemmeno giungere al secondo tipo di voto.
è la sede della decisione in primis che è sbagliata.
il luogo per una simile discussione è il parlamento, non la direzione del pd.
per cui mi trovo totalmente d'accordo con mabel.
Tutti i governi nascono a tavolino. Siamo una repubblica parlamentare e non presidenziale.
Niente di scritto
Credo tu abbia capito cosa intendevo...
L'azione di Renzi avrebbe avuto un peso differente se fosse passata dalle urne e, di conseguenza, avrebbe avuto un differente peso la mancata fiducia nei suoi confronti.
Come mi aspettavo, Renzi ha chiesto la fiducia sulla sua persona "perchè io ci metto la faccia" e non su un programma.
Niente di scritto, solo uno show da venditore di materassi in cui sfodera colpi come "E' più importante la stabilità delle nostre scuole che la stabilità economica", cita persone per nome raccontando storie, si ribadisce sindaco un paio di volte (i sondaggi gli avran detto che la figura del sindaco lo fa sentire più vicino alla gente) e fa tanti altri colpi da avanspettacolo mediaset.
E' Silvio e non ha nemmeno 40 anni. Io ho seriamente paura.
Che culo, io sono 30 anni che aspetto...era arrivato prodi, ma dato che non ce lo meritavamo è stato inculato 3 volte.aspettato un anno per vedere letta posso aspettare 6 mesi di renzi.
Ma vi è mai venuto il dubbio che gran parte dell'italia abbia la nausea delle continue elezioni e non vuole che ci siano?
Ad oggi le campagne elettorali invece che infiammare gli animi gli logorano e sfiduciano.
Io vedo tanta gente per lavoro sempre diversa, parlando prima di iniziare a lavorare sento che la maggior parte non ha voglia ne intenzione di avere a che fare con una campagna elettorale ed elezioni.
Elezioni inoltre significano almeno due mesi di immobilismo politico assoluto.
Nella gente comune sento tanta attesa per vedere cosa effettivamente farà renzi, non si può parlare neanche di speranza ormai.
Lui stesso ci "mette la faccia" addossandosi tutte le colpe di un eventuale fallimento (omg personalismo berlusconi poteri forti).
L'italia è sopravvissuta ad un ventennio berlusconiano, a un anno di un poco attivo letta, 4/6 mesi a renzi per vedere se fa quanto promesso in questo tempo, non lo vedo così terribile.
Che poi, con i pezzenti che siedono in parlamento, renzi è tra i più gentiluomini illuminati.
Non era un discorso politico, come è stata sottolineato da più parti erano due discorsi per la fiducia indirizzati alla pancia del popolo e non ai senatori, fa parte del disegno della sua strategia di comunicazione, e cioè riavvicinare la gente di tutti i giorni alla politica, alla sua politica, rendendola "semplice".
Può piacere o no che un politico parli alla pancia della gente (cosa normale prima di berlusconi tra l'altro), ma è sicuramente un tattica di successo per erodere la tanta gente non talebana che ha votato grillo, parlando a loro in modo semplice ma comunque "educato" ed "istituzionale", diventando quindi popolare senza scendere nelle volgarità del m5s. Da inquadrarsi in questa strategia anche il biglietto mandato a di maio e, da lui (secondo me) stupidamente, pubblicato su facebook.
Al di la di questa analisi più distaccata, personalmente, rispetto a prima che aveva la mia fiducia incondizionata, ora sto alla porta e guardo. Si è dato un limite di 4/6 mesi per fare e impostare tante cose utili per il paese, ho aspettato un anno per vedere letta posso aspettare 6 mesi di renzi. Tanto ora come ora, alternativa migliore di renzi non ne vedo proprio.