Gioco [Un Penny per i miei Pensieri] Jacas, Oghard, Nutellaccia, Mersault

Nutellaccia

Ninja Skilled!
"Uhm... Proprio mentre stavi per aprire bocca, hai avvertito un fastidioso prurito alle gambe, come se avessi toccato qualcosa di urticante..."
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
-si, si, è quello che feci, lo feci si, evidentemente quel pomeriggio nello stagno era scritto che dovesse essere un momento speciale, adesso ricordo e mi sembra si, si, mi sembra, mi sembra che questa cosa abbia proprio a che fare con tutto, voglio dire, non so se mi spiego...

rialza la testa troppo veloce e un leggerissimo calo di pressione lo inebria. Richiude gli occhi

-si, ero insieme a lei e il suono del suo corpo che si tuffava in acqua mi sveglio', mi sveglio' per davvero, mi fece vedere: la chiamai a me e mi immersi in acqua, io raggiunsi lei e lei raggiunse me. poi titubai, titubai perché le conseguenze di qualunque cosa avessi potuto fare sarebbero comunque state enormi, non so se mi spiego, c'era di mezzo la morte per entrambi, altro sangue che avrebbe chiamato ancora altro sangue anche dopo di noi. non eravamo niente e non avevamo libertà, quel villaggio era la nostra tomba ed eravamo già trapassati. nello stagno, pero', successe qualcosa, successe che per la prima volta così vicino e così pronto, maturo come lei che pareva proprio un frutto da cogliere, da strappare dal ramo, la presi con forza - cioè, non ci vedevo più! e la baciai, la abbracciai, prima che lei potesse fare o dire qualunque cosa. lei mi strinse, mi si aggrappo' con le cosce e con le braccia e così facemmo l'amore, a lungo nello stagno, senza dire niente, senza sapere, come incoscienti. nello stagno eravamo protetti, eravamo insieme, uno sputo d'amore nascosto fuori dal villaggio, dove ci avrebbe aspettato, come sempre, solo la morte, solo la fame e la disperazione. sarei voluto restare li con lei per tutta la vita.

cerca e quasi riesce a trattenere una lacrima, prende il foglio e la penna ma d'improvviso una manifesta folgorazione lo coglie:

-si chiamava, si chiamava, si chiamava CHENGUANG, si, Chenguang, Chenguang! Oh, si, capite?! Io, io... Io sono cinese! Per forza! Chenguang significa Luce del Mattino, mi ricordo, ed è cinese, è cinese!

Si alza in piedi e dà quasi di matto, gli scappano un paio di urletti ululati. Ipereccitato prende carta e penna e scarabocchia con calligrafia instabile quanto segue:

- quando penso al tonfo sordo di un oggetto o un animale a me ignoto che cade in uno stagno alle mie spalle, mi ricordo del mio villaggio natale, della guerra tra famiglie in cui eravamo coinvolti a parti opposte io e la donna della mia vita, del brivido al solo pensiero di averla, fin quando la presi con forza andando contro il nostro destino e fini' che ci amammo nello stagno, a lungo, fummo insieme, fummo io e lei, fummo amanti, amanti senza domani: fummo eroi, come diceva quello venuto dallo spazio. Lei si chiamava Chenguang, e Chenguang in cinese significa Luce del Mattino. La mia luce, la mia luce. Io sono cinese.

Scrivendo l'ultima frase si calma, si pacifica. respira, e guardando gli altri con un sorriso li ringrazia.

-Grazie amici. A voi.

Prende il penny e lo fa schioccare in aria, poi lo riprende con agilità e se lo mette in tasca. alla fine si risiede.
 

Jacas

Spam Master
Ehm... Mersò, mi rattrista dover mettere il dito in questa catarsi, ma avevi due penny e dovevi usarli entrambi, chiedendo suggerimento due volte, hai interrotto prima del tempo. :nohappy:
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
ma usd, usd, usd, questa proprio non l'avevo capita. cioè, ora che la dici ok, ma non ci avevo proprio pensato. come si fa adesso? io proporrei una cosa: vi rendo un penny e lasciamo la cosa così, altrimenti è ridicolo. ad ogni modo, sono un paio le cose che ho scoperto di me: la vicenda dello stagno, e il fatto di essere cinese. secondo me ci sta, così non devo cancellare e rifare.
che ne dite? scusate per il disguido, ma second me "we can work it out". vi rendo un penny nella ciotola e facciamo finta di niente :look:
:(
 

Jacas

Spam Master
Concordo, il mio incipit non era circostanziale, il risultato mi è piaciuto molto, semplicemente ignora una regola, necessaria a portare avanti l'economia dei Penny (Che è fondamentale). Anche io trovo sensato non modificare nulla, il problema è: come decidiamo a chi dai il penny?
Adesso io ne ho 3, Oghard e Nutellaccia ne hanno 2. Quindi... o lo dai a me e ne uso 4 per il mio ricordo drammatico, o lo dai a oghard o nutellaccia e scegli tra me e quello di loro due a cui lo dai, chi prosegue.
Comunque ricordiamoci da ora in avanti che quando si racconta il ricordo van finiti i penny
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
si quello spero proprio che ce lo ricorderemo! :look:
se agli altri non scoccia, per evitare complicazioni e scelte arbitrarie (visto che già si forza le regole per manifesta inettitudine) ti farei proseguire a te. prendi sto penny e voltiamo pagina alla svelta! (ultimamente colleziono fail sv fail)
 

Jacas

Spam Master
Lara, dopo un'infanzia da sfigata che l'ha resa insicura, è diventata una gnocca nel periodo del liceo, e drogata di inaspettata celebrità ha iniziato a darsi a chiunque la desiderasse. Si è ossessionata per Giacomo, il suo insegnante di lettere, che non se la filava, dopo vari tentativi è iniziata una relazione sessuale tra i due. Lara è restata incinta. I genitori, delusi dalla figlia, hanno spinto affinché lei e Giacomo si sposassero.
Il giorno del matrimonio Giacomo sviene davanti all'altare, è presente anche Mirko, uno pseudo-punk di cui Lara è invaghita. Lui le propone di scappare con lei, ma lei rifiuta non volendo dare un altro dolore ai genitori.
Giacomo, ripresosi, non sembra voler sposare Lara, il padre di Lara dimostra un'insperato affetto nei confronti della figlia, ed a lei, prima che il matrimonio venga celebrato, si rompono le acque.
Il figlio, Samuel, nasce prematuro.

Lara passa le dita sui propri penny e prende un profondo respiro «Tocca di nuovo a me... - si mordicchia nervosamente il labbro inferiore - un ricordo triste.» la cosa sembra metterle una certa ansia.
Prende il proprio questionario e lo solleva leggendo ad alta voce «Quando penso a Il calore del sangue fresco sulle mani, mi ricordo: di come sono riuscita a non sposare Giacomo, dell'amore che Mirko mi dimostrava, e di come ho dato alla luce Samuel.»
Mugola e va con la mano a pescare uno Spunto Mnemonico.
«Il botto della macchi... - la voce si affievolisce, fino a morire, lo sguardo della ragazza si sposta sul foglietto, finendo di leggere e gli occhi prendono a tremare. Deglutisce e respira a fondo - Il botto della macchina contro l'albero e la pioggia sul parabrezza sfondato.» la voce è vibrante di nervosismo, e si fa pallida in viso.

Annuisce nervosamente e passa lo sguardo sui presenti in attesa della prima domanda.

Jacas: 4
Oghard: 2
Nutellaccia: 2
Mersault: 1

A voi con le Domande Guida.
Ci tengo a sottolineare: Giuro che lo Spunto non l'ho scelto, l'ho rollato con il dado. Ci sono rimasto di merda... D::
Per altro sarebbe di base più adatto per il terzo ricordo, quello traumatico, per il secondo parte proprio drastico. Vediamo! :fag11:
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
il cinese si rifà serio, di fronte alla lettura di Lara, di cui si ricorda d'essere l'ispiratore.
arrossisce ed s'intristisce, soprattutto nel momento in cui gli altri possono vedere formarsi quanto sta per dire sul suo viso:

- era l'auto di tua sorella gemella, Mara, giusto?

abbassa la testolina sale e pepe, poi dice a bassa voce:

- mi dispiace, Lara.
 

Jacas

Spam Master
Lara e Mara. DAI! :rotfl:

Porta lo sguardo sul cinese quando lui prende la parola e si incupisce alle sue parole, con voce grave, dopo aver annuito risponde «Sì, avevo proprio dovuto prendere la sua macchina, anche se tra il fidanzamento ed il parto, non avevo ancora la patente.»
 

Jacas

Spam Master
Mi volete proprio male... :auhm:
Ok, idea...

La bionda corruga la fronte voltandosi verso il ragazzo, poi, è una questione di secondi, solleva le sopracciglia con un'espressione allarmata «Sì, lui, voleva il mio bambino... mi assediava casa, io ho preso Samuel e sono scappata con l'auto di Mara.»

Sta sempre più tendendo al traumatico... :awesome:
 

Jacas

Spam Master
Mi scuso per l'attesa. La domanda di Nutellaccia mi aveva spiazzato, e ho pensato a come rispondere piuttosto che arrabattare qualcosa. :happy:

Volta il capo verso il ragazzo ed annuisce nervosamente, le labbra dischiuse, l'espressione rigida, non sembra rincuorata da quella domanda. «Sì... e la macchina era vuota.»
Abbassa il capo e prende un profondo respiro, poi un altro, al quale solleva di nuovo il viso per guardare davanti a sé «Era un periodo... molto difficile. Samuel... Samuel non stava bene. Era nato pretermine e c'erano state... complicazioni. Ho dovuto aspettare settimane prima che uscisse dal reparto di terapia intensiva neonatale... e anche se poi riuscii a portarlo a casa dovevamo comunque tornare regolarmente all'ospedale... controlli, terapie... e... lui era così piccolo - parla con un'enfasi viscerale, l'emozione nella voce è palpabile, ed adesso gesticola, come se tenesse il bimbo tra le mani, e se le guarda - fragile... - la voce è dolcissima e sottile - ed io dovevo prendermi cura di lui... sapevo... sapevo che era colpa mia. - e gli occhi iniziano a tremarle - Ero stata stupida... irresponsabile, se non avessi fatto tutti quegli sbagli, se avessi affrontato una gravidanza tranquilla, Samuel non sarebbe fuggito dal mio corpo. - e la voce è vibrante, e ha sempre più l'aria di chi sta trattenendo il pianto - Perché lui è fuggito... capite? Non stava bene dentro di me... ma poi fuori non andava meglio.»

Sospira pesantemente ed abbassa il viso, prende un respirone e congiunge le mani per non far notare che tremano, se le poggia in grembo «Io dovevo rimediare. - sentenzia - cercavo di essere una buona madre... smisi di fare quella vita... smisi di interessarmi agli uomini, era dura, mi sentivo sola, ma dovevo pensare a Samuel... Mara invece no. - l'espressione di fa rigida, severa - Non aveva imparato niente dai miei sbagli, e si comportava come facevo io in passato... se ne andava in giro, volando di fiore in fiore... e... questo creava problemi, anche per... per la nostra somiglianza. Lei... lei era una troia. - ce l'ha a morte, è chiaro - E di questo dava la colpa a me! Perché diceva che la gente la scambiava per me, e quindi la prendeva per una facile... e... io non so se volesse punirmi di qualcosa. A volte le sue colpe ricadevano su di me, anche con nostro padre... e questo rendeva le cose ancora più difficili. Mi sentivo stanca... tanto stanca... il bambino mi teneva sveglia, ed anche quando lui dormiva, io ero in ansia... aveva dei problemi ai polmoni... ed avevo paura che soffocasse nel sonno... - ed a questo punto gli occhi diventano lucidi, ed il piglio si fa più isterico - solo a volte crollavo, mi spegnevo, senza nemmeno rendermene conto... e mi risposavo... ma non potevo cedere, Samuel aveva bisogno di me. E lui... Giacomo voleva portarmelo via! - l'espressione si fa rabbiosa, allarmata - Io non potevo permetterlo! Capite?! Lui... lui non aveva sofferto come me. Lui non... non sapeva. Lui non poteva allattarlo... certo, il mio latte era poco... molto poco... - e solleva una mano per asciugarsi le lacrime prima che cadano - ma a Samuel piaceva poppare lo stesso... e lui comunque, non... non sapeva come usare il latte artificiale... e di cosa avesse bisogno. - la voce è tremante, come gli occhi, parla veloce, con timbro squillante - a volte Samuel faceva... muoveva la testa e faceva in questo modo - piega il capo di lato di scatto un paio di volte, strizzando gli occhi - ed io sapevo che respirava male, e lo sistemavo... con lui sarebbe soffocato.»

Di nuovo si ferma, abbassa lo sguardo, avvilita, esausta, come se quel rash emotivo le sia costato molta energia, e riprende a parlare, ancora a capo basso, ma ora la voce è più calma, grave «Quando Giacomo arrivò quel giorno lo stavo allattando. Lui bussava, bussava alla porta, e gridava che sapeva che ero in casa, che dovevo aprirgli, e che voleva solo vedere il nostro bambino. Faceva un sacco di rumore ed innervosiva Samuel che piangeva... piangeva... ed io non potevo sopportarlo! La prima cosa che mi venne in mente fu prendere l'auto di Mara e correre da Mirko. Lui ci avrebbe fatti stare lì, ed avrei pensato a qualcosa. Mirko era carino con me, era comprensivo, lui sapeva che a volte avevo solo bisogno di un po' di coccole, e nient'altro... e veniva da me quando ero sola, facevamo l'amore e poi se ne andava.
Viveva in una casa sulla strada, lungo una salita molto ripida. Scesi di macchina con Samuel in braccio e corsi alla porta per suonare il campanello, quando Mirko aprì gridò e mi indicò l'auto che aveva già preso il via lungo la discesa. Le corsi dietro con il bimbo in braccio, ma fu inutile.
Quando la macchina si schiantò contro l'albero, in fondo alla discesa, provai due sensazioni avverse: la prima era soddisfazione. Mara lo meritava, quella macchina puzzava di sudore, sperma e sbagli. La seconda era disperazione. Perché "Lara ne aveva combinata un'altra delle sue", questo avrebbero detto tutti. Non ne facevo mai una giusta, ed anche mio padre avrebbe ricevuto l'ennesima delusione. Restai impietrita a fissare l'auto. Samuel piangeva per quanto lo stringevo, ma lo facevo per ripararlo dalla pioggia. Anche se oramai ero fradicia.

"Tu non stai bene! Che ti è saltato in mente!? Volevo solo vedere mio figlio!" Giacomo ci aveva raggiunti. Mirko si frappose tra me e lui, dicendo di lasciarmi in pace. E Giacomo, sminuendolo, rispose "Su, vai a studiare tu, che domani ti interrogo ad italiano."
"Non sei più il mio insegnante. Ti hanno cacciato perché ti scopavi le allieve." rispose Mirko risentito, ed il destro che prese poco sotto lo zigomo fu inevitabile.
Giacomo si era sfogato dando a Mirko un pugno in faccia, e questo barcollò di lato. Samuel si stava bagnando di pioggia... ed io...

Io cosa ho fatto o detto a quel punto?»

Jacas: 4
Oghard: 2
Nutellaccia: 2
Mersault: 1

Sta a Mersò, e chi arriva prima tra Oghard e Nutellaccia.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
il cinese sembra sicuro di quel che va dicendo:

- hai urlato con tutta la tua forza, fino a soffocare il pianto di Samuel, i rantoli rabbiosi dei due maschi duellanti, il rumore della pioggia: poi sei scappata via, di fronte a quelle due scimmie incredule ed inadeguate, correndo via col bambino tra le braccia ormai zuppo, fuggendo senza ancora una meta, ma con una sola grande sicurezza: non avresti mai visto più nessuno, né Mirko né Giacomo, né tua sorella tuo padre e la famiglia, saresti scappata altrove e lontano in cerca di un nuovo avvenire, per te e per samuel. samuel che stava diventando violaceo per il freddo e la pioggia.
 
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