Gioco [Un Penny per i miei Pensieri] Jacas, Oghard, Nutellaccia, Mersault

Jacas

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LINEE GUIDA

* Ambientazione:
L'ambientazione che useremo in questa sessione sarà la nostra, reale ed attuale. Evitiamo quindi, nei suggerimenti e nelle domanda guida, di introdurre elementi fantastici. L'azione avviene all'interno dell'Istituto Orfico, un ospedale privato che sta sperimentando delle cure per i disordini che la medicina dichiara incurabili. Per comodità e per non creare vincoli ignoriamo la località in cui è situato l'Istituto, e lasciamo che i personaggi siano provenienti da qualsiasi Paese, senza per questo stare a farci problemi riguardo le barriere linguistiche.

* Personaggi:
Non c'è bisogno di preparare alcun personaggio, basta che abbiate un'idea vaga, il resto verrà da sé. Rammentate che i vostri personaggi non ricordano chi sono, quindi non ha molto senso particolareggiarli fin dal principio. Nel primo post introdurrete i vostri personaggi che entrano nella saletta dove avrà luogo la terapia. Non dovete assolutamente descriverli nel dettaglio. Limitatevi a dirne il sesso, l'età indicativa e qualcosa sul vestiario, o i capelli, o se sono piacenti o meno, ma assolutamente niente di più. Raccontando i ricordi si potrebbe scoprire che il vostro personaggio ha una cicatrice, una voglia, o che è un gran bastardo violento. Quindi meno dettagli si mettono in partenza, meno vincoli ci saranno poi. Dopo ogni ricordo avrete dettagli da aggiungere, il vostro personaggio verrà fuori da solo, un pezzo alla volta, anche contro la vostra volontà, caricarlo di dettagli dall'inizio è deleterio. Meglio lasciare nel vago, i personaggi stessi devono essere fogli bianchi su cui scrivere.

* Idee & Speranze:
Iniziare a giocare sperando che il proprio personaggio diventi così, piuttosto che cosà è quanto di più sbagliato si possa fare. L'originalità del gioco è che ognuno interpreta un personaggio, ma nei ricordi sono gli altri a decidere le sue azioni. Capiterà spesso che durante la narrazione del ricordo ti vengano dati tutti suggerimenti che vanno contro quello che avevi in mente, ma devi comunque sceglierne uno, e mettere il muso e cercare di riportare la narrazione sull'idea che avevi è un buon modo per mandare a puttane tutto. Stessa cosa per le domande guida con cui gli altri vincolano il tuo personaggio alla situazione che vogliono. La regola quindi è: non avere aspettative e lasciare che le cose si sviluppino da sole.
D'altro canto una cosa importante è anche non essere troppo infami verso gli altri quando si fanno le Domande Guida o si danno i suggerimenti; cerchiamo sempre di puntare alla qualità del risultato, e non a creare un circuito di vendette.

* Tono & Atmosfera:
Generalmente i risultati migliori si hanno dando un risultato lievemente drammatico al tutto (Non troppo, o si scade nello sceneggiato). Situazioni divertenti, buffe, d'amore (Che vengono puntualmente fuori nella narrazione del ricordo felice) thrilling, ci stanno eccome, quello da evitare assolutamente è la comicità gratuita. Evitiamo di cercare le matte risate ad oltranza, o tutto sfocia nel nonsense e viene fuori un delirio scriteriato.

REGOLE

* Ruoli
Viaggiatore: È il paziente/giocatore che si accinge a raccontare un proprio ricordo, si è Viaggiatori per tre volte durante la partita.
Guida: Chiunque non sia viaggiatore diventa Guida ed aiuta il Viaggiatore a ricordare.

* Spunti Mnemonici:
Gli Spunti Mnemonici vengono scritti ad inizio sessione, e poi vengono pescati a caso ogni volta che un paziente deve iniziare un Viaggio nei propri ricordi. Giunti al momento di scrivere gli Spunti Mnemonici, ognuno scriverà i propri cinque spunti inserendoli ognuno in uno spoiler diverso. Sarebbe utile titolare i vari spoiler in ordine numerico, partendo da dove è restato il giocatore precedente. Quindi il primo dovrebbe denominare gli spoiler Spunto Mnemonico 1, 2, 3, 4, 5, il secondo 6, 7, 8, 9, 10 e così via.
Come scriverli:
Per prima cosa gli spunti mnemonici non riguardano solo il vostro personaggio, ma vengono tutti mescolati assieme, quindi scrivete qualsiasi cosa vi venga in mente, senza pensare a chi sia destinato.
La prima regola è che sia breve, una frase, massimo due. Deve rievocare una sensazione, un’immagine, un suono, niente di più, uno spunto, insomma. Può essere anche una persona, un oggetto, una sensazioni fisica, un'emozione o il titolo e l’autore di una canzone. Qualsiasi cosa possa rievocare un ricordo.
Scriveteli in prima persona (Es. Mio padre che pittura la parete).
Siate specifici, piuttosto che una barca scrivete uno yacht, meglio ancora lo yacht di mio zio.
Concentratevi sulle sensazioni, piuttosto che I miei genitori che ballano scrivete Il pavimento che scricchiola sotto i passi dei miei genitori che ballano.
Non dite troppo, è importante ripeterlo: sono solo spunti. Non devono risultare limitanti.
Siate spontanei: non è necessario impegnarsi a far qualcosa di buono, spesso e volentieri la prima idea è la migliore. Deve quindi essere semplice, chiara ed evocativa. Buttate giù le prime cose che vi vengono.
È importante evitare di mettersi a leggere gli spunti degli altri, si rischia di rovinarsi la sorpresa e farsi aspettative.
Pescare gli spunti mnemonici: Il viaggiatore sorteggia casualmente lo Spunto Mnemonico che userà, per farlo tirerà un d20 (Dice Roller) e leggerà lo Spunto Mnemonico corrispondente, se lo Spunto così sorteggiato fosse già stato usato, allora prenderebbe il successivo, se anche questo fosse usato, andrebbe a quello dopo ancora, se con questo metodo il 20° Spunto fosse già usato, si passerebbe da quello al 1°.

* Funzionamento Penny:
I penny vengongono spesi dal Viaggiatore per chiedere Consiglio alle Guide durante la narrazione del ricordo. Per poter intraprendere la narrazione di un tipo di ricordo, occorre un numero minimo di penny, come mostra il questionario: Almeno 2 per il ricordo felice, 3 per quello brutto, 4 per il traumatico.
Acquisire penny: Subito dopo aver scritto gli Spunti Mnemonici ognuno prende un penny. Quando il Viaggiatore ha speso il proprio ultimo penny e conclude il proprio ricordo, prende un nuovo penny dalla ciotola. Ogni volta che un paziente prende un pennu dalla ciotola deve recitare Un penny per i miei pensieri. Quando, nel ruolo di guida, un nostro consiglio è stato accettato dal Viaggiatore, si riceve un suo penny.
Cedere penny: Il lettore, prima che il primo ricordo della sessione venga narrato, cede il proprio penny ad un altro giocatore, restando con 0 penny e designando così il primo Viaggiatore. Il Viaggiatore deve finire i propri penny nel raccontare un ricordo, e cede un penny ad una Guida ogni volta che accetta il suo Consiglio. Quando un Giocatore ha raccontato tutti e tre i propri Ricordi, offre un proprio penny ad un altro giocatore che deve ancora raccontare il suo ultimo ricordo nel caso in cui questo non abbia i penny minimi per farlo.

* Domande Guida:
La prima cosa che fa il Viaggiatore è pescare uno Spunto Mnemonico (Vedi paragrafo Spunti Mnemonici) e leggerlo, a quel pungo ogni Guida potrà fargli una Domanda Guida. Il Viaggiatore dovrà rispondere sempre: Sì, e... aggiungendo poi un altro dettaglio. Una cosa importante da ricordare è che le Domande Guida non rappresentano il riassunto del ricordo, ma il punto di partenza. Il Viaggiatore dovrebbe poi iniziare a raccontare il ricordo partendo dalla situazione contestualizzata dalle Domande Guida. Quindi, per esempio, se si sta per raccontare il ricordo traumatico, dire come avviene il trauma con le domande guida è sbagliatissimo. quello che si deve dare è dare una direzione, forte magari, ma è importante che dopo le Domande Guida ci sia ancora da raccontare.
La prima domanda guida dovrà essere relativa allo Spunto Mnemonico, le successive dovranno tenere in conto oltre allo Spunto Mnemonico anche le Domande Guida precedenti e le risposte che il Viaggiatore ha dato ad esse, spingendole nello specifico o aggiungendo dettagli connessi.
Siate consci del vostro potere: Con le domande guida potete davvero indirizzare il ricordo del viaggiatore e dare un tono ben preciso, spingendolo inoltre a fare i conti con le proprie scelte passate. (Es. Con lo Spunto Mnemonico L'odore del fumo una domanda guida potrebbe essere L'incendio è partito dalle candele che hai acceso?. Invece con lo spunto Una Harley Davidson nera la domanda guida potrebbe essere Era la moto che avevi rubato per portare la tua innamorata al mare? Non sottovalutate il ruolo delle domande guida.)
Considerate i ricordi precedenti: Se il ricordo che sta per essere raccontato è il secondo o il terzo, è importante cercare di collegare il ricordo a quelli precedenti. (Es. In una bella sessione un mio amico pescò lo spunto mnemonico La corsia di un ospedale, nei ricordi precedenti era venuta fuori la sua relazione con Maria, la mia Domanda Guida fu Eri lì perché Maria aveva tentato il suicidio?)
Sì alle domande ovvie: Non abbiate timore a fare domande scontate che chiunque farebbe. Se le farebbe chiunque c'è un motivo, e con la risposta il Viaggiatore potrebbe aggiungere un dettaglio importante. (Es. Spunto Mnemonico Un cane dal pelo maculato la Domanda Guida Era il tuo cane? è più che legittima.) e basatevi pure sulle risposte alle Domande precedenti. (Es. Nel caso precedente la seconda domanda guida potrebbe essere Volevi bene al tuo cane?
Siate Specifici: Come detto, potete indirizzare il ricordo con le domande guida. Non abbiate paura a farlo. (Es. Sempre con lo Spunto Mnemonico sul cane, la domanda Era il tuo cane? è più specifica ed efficace di Sapevi di chi era il cane?)
Siate brevi: Non abusate del vostro potere, cercare di definire un particolare con ogni domanda è più che sufficiente.
Tempo verbale: Fate le domande guida parlando al passato. Si tratta di ricordi del resto.
Come porle: Fate una domanda ciascuno, uno alla volta, in ordine di arrivo, chi primo arriva e posta fa la prima domanda. Non fate però due domande di fila senza che prima arrivi la risposta del Viaggiatore. Il Viaggiatore deve rispondere prima che gli venga posta la Domanda Guida successiva, visto che con la risposta aggiunge un dettaglio che va tenuto in considerazione. L'ordine dev'essere quindi: 1) Domanda Guida del primo che posta 2) Risposta del Viaggiatore 3) Domanda Guida del primo che posta tra i due restanti 4) Risposta del Viaggiatore 5) Domanda Guida di quello che resta 6) Risposta del viaggiatore ed inizio del ricordo.
Rispondere alle domande guida
Come già detto il viaggiatore deve rispondere sempre: , ed aggiungere un dettaglio, farlo bene è importante.
Aggiungete informazioni: Potete aggiungere dettagli, informazioni, motivazioni. (Es. Domanda Guida: Era il tuo compleanno? Dettagli: Sì e compivo 18 anni. Emozioni: Sì, ed ero felice di essere diventato maggiorenne. Motivazioni: Sì, e quel giorno conobbi il mio vero padre.)
Cerca i collegamenti: Nel caso sia il secondo o terzo ricordo che racconti, vale il discorso fatto per le domande: cerca di aggiungere informazioni che colleghino il ricordo a quelli precedenti.
Risposte brevi: Anche in questo caso meglio non strafare. Risposta secca, che aggiunge una informazione.

Un esempio di procedura:
Spunto Mnemonico: L'odore di biscotti appena sfornati
Guida A: Li aveva cucinati la moglie del tuo migliore amico?
Viaggiatore: Sì, dovevano essere una sorpresa per il suo compleanno.
Guida B: Erano i tuoi biscotti preferiti?
Viaggiatore: Sì, e non ho potuto fare a meno di mangiarne qualcuno mentre lo aspettavamo.
Guida C: Speravi che il tuo migliore amico rientrasse a casa tardi?
Viaggiatore: Sì, ed è rimasto bloccato in ufficio come pensavo.

* Raccontare il Ricordo:
Finito con le Domande Guida il Viaggiatore inizierà a raccontare il proprio ricordo. Lo spunto e le Domande Guida costituiscono l'inizio del ricordo, non sono il ricordo, ma ciò che è accaduto prima. Se una domanda guida fosse stata: Il tuo cane era morto? allora il ricordo comincerebbe dopo la morte del cane.
Si inizia quindi a raccontare riepilogando le Domande Guida, collegandole tra loro, contestualizzandole in maniera narrativa, e se ne necessario spiegando come è arrivato a quella situazione. Più chiara sarà la panoramica offerta, migliore sarà l'aiuto che le Guide potranno offrire. In questo antefatto il Viaggiatore può parlare delle proprie azioni, in quanto la mente gli è stata schiarita dalle Domande Guida.
Terminato l'antefatto il Viaggiatore inizierà a raccontare il Ricordo vero e proprio, il Viaggiatore potrà descrivere perfettamente l'ambiente, le persone che aveva intorno, ciò che queste dicevano e facevano, e tutto quanto accadeva attorno a lui, ma non solo: ricorda e può raccontare anche i suoi desideri, le sue preoccupazioni. i suoi pensieri, i suoi sentimenti e sensazioni. Ma non può, in nessun caso, ricordare una propria scelta, una propria azione.
Il Viaggiatore non potrà raccontare nel ricordo ciò che ha detto o fatto. Non ricorderà nessuna scelta che abbia creato delle conseguenze. Quando arriverà ad un punto del ricordo in cui deve fare una scelta, dovrà fermarsi, e chiedere Consiglio alle guide, dicendo Cosa ho fatto o detto a quel punto?. Le Guide gli daranno due Consigli su quale fosse la sua azione, il Viaggiatore ne sceglierà uno, darà un penny alla Guida che glielo ha dato, lo ripeterà parola per parola, e da lì riprenderà il suo ricordo, raccontando le conseguenze di quella scelta e ciò che è avvenuto attorno a lui. Quando giungerà a dover raccontare una propria nuova scelta nel ricordo, dovrà nuovamente chiedere Consiglio alle Guide. Finiti i penny dovrà concludere il ricordo.
Il Viaggiatore non ricorda azioni che hanno creato conseguenze, ma nel raccontare il ricordo potrà tranquillamente dire cose ovvie che ha detto o fatto, come pagare il caffè, o ringraziare qualcuno che gli teneva aperta la porta. Ma in qualunque caso ci sia il dubbio che quello che dice o fa può avere conseguenze particolari deve interrompersi e chiedere Consiglio. Cerchiamo di regolarci da soli in questo.
Non sforzatevi di raccontare tutto il ricordo all'interno di un preciso momento, una singola scena, o giornata. Il ricordo può sì svilupparsi in una singola scena, ma potrebbe invece spaziare nel tempo e nello spazio, restando legato al fulcro del ricordo. Per esempio nel ricordo potrei dire E dopo aver detto quella cosa mio padre se ne andò... Lo rividi una settimana dopo[...]
Tenete sempre in considerazione i penny che avete, ogni penny è il Consiglio di una Guida, quindi una scelta importante che avete fatto in quel ricordo, una volta finiti i penny dovrete portare il ricordo a conclusione. Non inalberatevi in situazioni troppo complesse quando vi resta un unico penny.

* Dare Consigli:
Ogni volta in cui il Viaggiatore, raccontando il ricordo si troverà a dover parlare di una scelta che ha preso in quel ricordo, deve chiedere in merito Consiglio alle Guide.
Regolette sui consigli:
Rimanete concentrati sul Viaggiatore: Dovete dire ciò che il viaggiatore ha detto o fatto, non cosa è successo attorno o come hanno reagito gli altri, quello è il Viaggiatore a vederlo. Voi dovete limitarvi a descrivere l'azione del Viaggiatore. In alcuni casi la differenza è sottile, sta a voi sfruttarla. (Es. Il viaggiatore potrebbe arrivare a chiedere Consiglio dicendo che L'auto si stava dirigendo verso il ciglio del burrone. Voi non potete rispondere: L'auto è caduta nel burrone. ma potreste rispondere Hai cercato inutilmente di frenare, e poi hai gridato. Se il Viaggiatore terminasse il ricordo con Il mio cellulare iniziò a squillare. Cosa ho fatto allora? la risposta potrebbe essere Hai letto il nome di tuo padre sul display e hai deciso di rispondere. Senza andare oltre però.
Siate specifici: Anche in questo caso come Guide avete un grande potere, ed ancora l'essere specifici è cruciale. Dire: Hai baciato tua moglie. è diverso da: L'hai baciata come non facevi da dieci anni. o: L'hai baciata svogliatamente.
Fidatevi dell'istinto: Anche se non vi viene in mente niente rispondete ogni volta che potete. Dite la prima cosa che vi viene in mente, anche se pensate sia una banalità il viaggiatore potrebbe sapere che farne, ed in ogni caso ne ha bisogno.
Dare il secondo consiglio: Può capitare che il Consiglio che ha dato la prima Guida sia identico a quello che volete dare voi. Fatelo. Cercate magari di essere più specifici. Se la prima Guida ha Consigliato: Ti sei sfilata l'anello. la seconda potrebbe dire: Ti sei sfilata l'anello e lo hai gettato nel mare. Non fatevi problemi, non sentitevi dei copioni
Modalità
Solo due Guide possono dare consiglio, altrimenti il Viaggiatore avrà troppe alternative. Le Guide posteranno entrambe, una a seguito dell'altra, senza bisogno che il Viaggiatore posti nel mezzo. Spetta dare Consiglio a chi in quel momento ha meno penny. Nel caso di parità nei penny dà il consiglio chi arriva prima tra quelli in pareggio. L'ordine in cui i due consigli vengono dati non ha importanza, ciò che importa è che alla fine tra i due consigli ci sia quello/i di chi ha meno penny (Es. Tizio ha 1 penny, Sempronio ha 2 penny e Caio ha 2 penny. Daranno consiglio Tizio e chi arriva prima tra Sempronio e Caio. Che sia nell'ordine prima Sempronio o Caio e poi Tizio, o prima Tizio e poi Sempronio o Caio)

 

Jacas

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L’Istituto Orfico ha aperto da poco, e seppur possa apparire come un normale ospedale privato, riesce a trasmettere ai pazienti una strana sensazione di disagio, come fossero in trappola.
Che sia per via dell’ambiente molto tecnologico e freddo, del bianco dominante, delle luci al neon o dei corridoi stretti, dell’estrema pulizia o della professionalità del personale, quale che sia la causa il posto acquista un’aura tetra ed impersonale.

I quattro pazienti, soggetti affetti da amnesia post-traumatica, sono giunti ieri, chi di propria iniziativa, chi spinto da qualche medico esterno all’Istituto, chi per altre ragioni. Fatto sta che questa pare essere la loro unica speranza al fine di recuperare la memoria. Hanno alloggiato in camere singole, non entrando ancora in contatto gli uni con gli altri, la mattina come unica colazione è stata loro somministrata una pillola: la Mnemosyne.
La Mnemosyne pare essere il fulcro della terapia, un farmaco nuovo, esclusiva dell’Istituto Orfico, che in qualche modo, ha detto l’infermiera che lo ha somministrato, aprirà la mente. Parole attribuibili ad un santone, ma lei ha corredato l’affermazione con ampie argomentazioni tecniche, che potevano riuscire a suonare credibili.

I soggetti si incontrano nel corridoio, sono le 10:00, la Mnemosyne dovrebbe star iniziando a fare effetto, ma nessuno avvertirà in merito niente di diverso dalla fame. Ogni paziente è accompagnato da una graziosa infermiera, che lo scorta fino ad una porta dall’aspetto metallico a lato del corridoio. Nessuno di loro è stato preparato in nessun modo a ciò che li attende, è stato solo detto di seguire la procedura.

La porta in questione conduce ad una stanza spoglia, se possibile ancora più asettica del resto della struttura.
Nessuna finestra, pareti bianche, niente appeso ad esse, non ci sono piante a terra, e nemmeno cestini. Un neon è acceso sul soffitto al centro della stanza, sotto di esso un tavolo metallico, quadrato, e quattro sedie che non promettono particolare comodità.
Sul tavolo ci sono alcuni oggetti: Quattro questionari, posti davanti alle sedie, e su ognuno di essi una penna ed un blocchetto di fogli di carta. Al centro del tavolo invece sono poste due ciotole metalliche, una vuota, nell’altra ci sono una ventina di monete da 1 Penny.
Nient’altro. Niente di niente.

La ragazza entra nella stanza, l’infermiera che la accompagnava fa un cenno col capo e, dopo averle augurato buona fortuna, la abbandona, andando chissà dove, lo stesso fanno le infermiere che hanno accompagnano gli altri pazienti.
È una giovane donna, nel fiore degli anni. Ha un’aria incerta e titubante, corredata da un aspetto che farebbe venir voglia di guidarla e rassicurarla, non fosse che par pronta a reagire arrogantemente. Si muove con cautela verso una delle sedie, porta qualcosa con sé, a differenza degli altri tre, lasciati lì senza niente, in una mano le dita affusolate stringono un fascicolo.
Indossa quelli che sembrano i pantaloni di un pigiama di cotone rosa, i seni spingono contro il tessuto di una maglietta bianca, come frutti maturi pronti ad essere colti.
Una volta seduta al tavolo solleva con la mano libera uno dei questionari posti su di esso, e lo guarda con una smorfia denigratoria sulle labbra, poi solleva in aria il fascicolo con cui è entrata, la copertina recita Procedura Terapeutica.
«Qua dicono sia scritto cosa dobbiamo fare per recuperare la memoria… mi è stato detto di leggervela.» ha un’aria poco convinta, continua a guardare il questionario che tiene tra le dita.

A voi! Fate un post in cui introducete il vostro personaggio - qualsiasi età desiderate, sesso e colore della pelle, ma come ho scritto nelle linee guida evitate di caricarlo di dettagli - entrate nella stanza, vi sedete al tavolo e prendete confidenza con l’ambiente, poi spiegherò come procedere. :happy:
Se qualcosa non vi è chiaro mandatemi pure un PM
 

Nutellaccia

Ninja Skilled!
Due occhi insistenti fissano la giovane donna.
Un ragazzo magrissimo dai capelli disordinati e la barba incolta siede proprio davanti a lei. E' difficile stabilirne l'età, probabilmente è giovane, sulla ventina o anche meno, ma la barba lo fa sembrare molto più grande di quello che è in realtà. Sembra più distratto che confuso, i suoi movimenti sono lenti e il suo sguardo, ombrato probabilmente da una notte insonne, si posa svogliatamente sui pochi arredi della stanza e sugli altri pazienti.
Gli abiti che indossa sono eleganti, ma portati in modo disordinato: pantaloni neri, camicia bianca parzialmente fuori dai pantaloni e cravatta parecchio allentata.
Dopo un attimo di esitazione, abbassa gli occhi e sussurra a voce bassissima:
"Va bene. Cominciamo."
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Un tizio sulla trentina dagli occhi cerulei si trova in piedi, in prossimità di un angolo della stanza, saggiando con il palmo delle mani la consistenza delle pareti. Una rasatura certosina dei capelli mal cela un'avanzata calvizie. Al pari, il suo viso è glabro, sembrerebbe porre molta cura nel farsi la barba. Non è da escludere l'utilizzo di creme e prodotti vari per ammorbidire la pelle e ritardare la vecchiaia.
Nel momento in cui la ragazza entra nella stanza, il tizio si volta, senza allontanare le mani dalle mura. Tiene sotto controllo la scena, alternando rapide occhiate tra viso e seni della nuova malcapitata. Ha una espressione facciale tra il sospettoso ed il divertito, come qualcuno che cerca di scoprire uno scherzo.
Solo quando la ragazza si siede, decide di avvicinarsi. Lo fa a passi lenti, soppesando ogni movimento, spesso trascinando i piedi. Con le mani ben salde nelle tasche dei suoi blue jeans e le braccia chiuse, sembra celare parte del suo corpo. In ogni caso ben poco traspare dalla camicia azzurra, aperta in gola, ben messa all'interno dei pantaloni. Le maniche arrotolate sino al gomito mettono in mostra degli avambracci pelosi. Si può dire che abbia una corporatura media, forse mediocre, per uno della sua età.
Il lento peregrinare lo porta in prossimità del tavolo, ma non si siede. Sorride. Sta per dire qualcosa, ma cambia idea, e si lascia sfuggire una piccola risata. Non riesce a fare a meno di sbirciare il petto della ragazza. Non sembra neanche impegnarsi per nasconderlo.
Approfitta di un attimo di silenzio per bofonchiare poche parole, con un accento da italiano settentrionale. "Salve. Volevo presentarmi, ma, come può capire...".
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
Ultimo, entra nella stanza un uomo dai tratti asiatici, ovviamente di bassa statura, vestito di un pantalone di velluto usurato verde marcio e una maglietta della salute di lana tutta bianca. Potrebbe avere tra i 40 e i 70 anni: è imberbe, ma i capelli come spaghettini numero tre sono spolverati di bianco. Sale e pepe, si direbbe.
L'uomo non guarda in faccia nessuno e va a sedersi direttamente su una delle sedie, per poi restare in silenzio con un'espressione di vago disgusto incisa sul viso, senza avere alcuna intenzione rispetto al contesto che lo contiene. Preferirebbe, tuttavia, non dover parlare mai, non essere presente e, in ultima istanza, non essere vivo.
 

Jacas

Spam Master
Qua faccio lo spoiler prima del resto, perché i cinque spoiler che vengono dopo non dovreste leggerli adesso, quelli sono gli Spunti mnemonici scritti dal mio personaggio.
Gli Spunti Mnemonici vengono scritti ad inizio sessione, e poi vengono pescati a caso ogni volta che un paziente deve iniziare un Viaggio nei propri ricordi.
Come scriverli:
Per prima cosa gli spunti mnemonici non riguardano solo il vostro personaggio, ma vengono tutti mescolati assieme, quindi scrivete qualsiasi cosa vi venga in mente, senza pensare a chi sia destinato.
La prima regola è che sia breve, una frase, massimo due. Deve rievocare una sensazione, un’immagine, un suono, niente di più, uno spunto, insomma. Può essere anche una persona, un oggetto, ma anche una canzone, il titolo e l’autore di una canzone possono essere uno Spunto Mnemonico.
Scriveteli in prima persona (Es. Mio padre che[…]).
Siate specifici, piuttosto che una barca scrivete uno yacht, meglio ancora lo yacht di mio zio.
Concentratevi sulle sensazioni, piuttosto che I miei genitori che ballano scrivete Il pavimento che scricchiola sotto i passi dei miei genitori che ballano.
Non dite troppo, è importante ripeterlo: sono solo spunti. Non devono risultare limitanti.
Siate spontanei: non è necessario impegnarsi a far qualcosa di buono, spesso e volentieri la prima idea è la migliore. Deve quindi essere semplice, chiara ed evocativa. Buttate giù le prime cose che vi vengono.
Adesso, nel vostro post, scrivete i vostri cinque spunti mnemonici, scrivendoli ognuno in uno spoiler diverso. Non leggete quelli degli altri, facciamo questo sforzo.

La ragazza porta i capelli legati in una coda alta sulla nuca, sono biondi, di un biondo troppo chiaro ed in contrasto con la carnagione per poter essere naturale. Fa scivolare il fondoschiena sulla sedia metallica cercando una posizione comoda mentre fissa il ragazzino incravattato davanti a lei, lo guarda con aria difficilmente decifrabile, ma non sembra farsi problemi a ricambiare il suo sguardo, quasi volesse sfidarlo. Annuisce distrattamente quando questo invita a cominciare.
Sposta allora lo sguardo su quello che si è staccato dalla parete, osserva l’avambraccio scoperto e da lì risale fino alla spalla, per poi raggiungere il volto e, notando lo sguardo di lui fisso sui seni, piegare le labbra carnose in un sorrisetto. Alle sue parole, poi, ribatte freddamente «Allora siediti e sbrighiamo questa cosa. Ho fame.» e la bocca si allunga in un breve e tagliante sorriso.
Osserva l’asiatico andare a sedersi in silenzio e dopo qualche secondo esclama «Buongiorno!» e sorride sarcastica, dà sempre più la sensazione di non voler essere lì.

Prende un profondo respiro «Bene, bene. – solleva davanti a sé il fascicolo e prende a leggere - Queste istruzioni utilizzano la metafora del viaggio per aiutarvi a capire la terapia: pensate al processo di riscoperta individuale come al viaggio verso un posto familiare, ma distante, che non visitate da molto tempo. – le labbra si piegano ancora in un sorrisetto cinico – Prendetevi alcuni minuti per schiarirvi la mente. Potreste essere disturbati dalla vostra situazione, ma è importante che rimaniate calmi e rilassati durante la terapia. Ora provate ad aprirvi ai pensieri dei vostri compagni. La dose di Mnemosyne che vi abbiamo somministrato vi consente di entrare in contatto con le loro menti – soffoca a stento una risatina ed alza lo sguardo sul ragazzo dagli avambracci pelosi – Lo senti il contatto? – la voce è calda ed ironicamente allusiva, scuote il capo e riprende a leggere – mentre il farmaco comincia a fare effetto riuscirete a scorgere dei frammenti di memoria: anche se questi brevi flash possono sembrarvi provenire dalla vostra mente, e in effetti alcuni potrebbero essere vostri, è più probabile che vengano dalle menti degli altri pazienti. Quelli che vedete sono ciò che chiamiamo Spunti Mnemonici: sono persone, posti, oggetti, sentimenti o sensazioni associati ad un evento specifico. Li userete come punto di partenza per i vostri ricordi. – abbassa il fascicolo e prende un respirone – Bene, scriviamo ‘sta roba.»

Posa il fascicolo ed afferra con una mano la penna, con l’altra il blocchetto di foglietti «Dobbiamo scriverne cinque ciascuno. E metterli nella ciotola…»
Preme la penna sulla carta, fissa il vuoto alcuni secondi, poi prende a scrivere.

Il forte calore delle fiamme.
Il sole che si specchia sulle acque del lago.
Un forte dolore all’altezza del costato.
Quel mimo che si fingeva un’antica statua
Il calore del sangue fresco sulle mani.

Prende un profondo respiro, fa una smorfia turbata, e dopo aver ripiegato il foglietto lo infila nella ciotola sollevando poi lo sguardo sugli altri tre.
 

Nutellaccia

Ninja Skilled!
Durante la lettura della donna, il ragazzo tiene gli occhi bassi fissi nel vuoto.
Quando si accorge che gli altri iniziano a scrivere qualcosa, solleva il braccio destro con irritante lentezza, afferra la penna e si china sul foglio.

L'odore del caffè che ho fatto cadere maldestramente sul mio quaderno di matematica.
I rumori di una città trafficata: veicoli, clacson, gente che parla a voce alta.
La mia mano che si infila in una tasca e trova l'involucro vuoto di un preservativo.
Un dolore fortissimo alla testa.
Il sapore dolce e delicato della torta di mele fatta da mia nonna.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
L'asiatico ascolta a fatica la lettura della donna, che gli risulta vagamente antipatica. Prende il foglio solo perché l'hanno preso tutti, e dopo averlo letto a fatica, a fatica scribacchia con fare incerto le ombre che illuminano la sua mente azzerata.

Il botto della macchina contro l'albero e la pioggia sul parabrezza sfondato
la botta calda d'eroina che mi sdraia sul pavimento
la pelle bagnata di sale asciugata dal sole
l'assolo e i coretti di sympathy for the devil
la massa e le urla durante la manifestazione
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Il tizio in camicia sembra annuire alle parole e non stacca gli occhi dal viso della ragazza, ma non replica mai verbalmente.
Alla fine si siede, chiude gli occhi, e scrive velocemente i suoi spunti.
Il tonfo sordo di un oggetto o un animale a me ignoto che cade alle mie spalle in uno stagno.
Il dispiacere nell'indossare un pullover di un colore non gradito, il fucsia, solo per far contenta mia madre.
I bordi taglienti di un foglio di carta estratto a fatica da una stampante difettosa.
Il solletico causato dai capelli ispidi ed ondulati della testa di una ragazza bionda dormiente, appoggiata alla mia spalla, durante un viaggio molto lungo in autobus.
Il riflesso di una Mercedes Classe A in una vetrina di un negozio di pelletteria che ho visto spesso, ma in cui non ho mai messo piede.
Una volta terminato, piega il foglio in quattro parti, e prova a centrare la ciotola lanciandolo. Fallisce il colpo, e si lascia sfuggire una piccola risata di scherno. Si morde il labbro inferiore, mentre mette il foglio all'interno del contenitore.
 

Jacas

Spam Master
Passa lo sguardo sui presenti, e soffermandosi sull'orientale e sul ragazzino esclama «Su! Su! Un po' d'entusiasmo!» e piega le labbra in un sorrisetto ironico.
Solleva un sopracciglio vedendo l'altro fallire il canestro e mima un breve applauso.
Quando l'ultimo biglietto è stato posto nella ciotola prende un profondo respiro e solleva il fascicolo per riprendere a leggere «Per proseguire ogni paziente prende un penny dalla ciotola dicendo Un penny per i miei pensieri! Ogni volta che prende un penny dalla ciotola ripete la frase. - emette una breve risatina cinica, e guarda l'orientale - Capito? Devi dirlo.» commenta provocatoria, prima di allungare la mano sulla ciotola dei penny e prenderne uno, sollevandolo in aria ed esclamando con voce parodica «Un penny per i miei pensieri!»
Guarda gli altri qualche istante, assicurandosi che prendano il proprio penny, e prosegue «I penny davanti a voi rappresentano la vostra capacità di richiamare i ricordi perduti: sono una rappresentazione simbolica della vostra forza di volontà e la mente è influenzata dai simboli. Il lettore ora prende un secondo penny dalla ciotola e sarà il primo Viaggiatore. - la ragazza solleva le sopracciglia con aria stupita - Woohoo! Che emozione!» ancora con un'enfasi sarcastica.
Si spinge in avanti per prendere un altro penny e fa per portarlo davanti a sé, poi si blocca «Giusto!» commenta severamente, protende di nuovo la mano e lascia cadere il penny nella ciotola poi ne prende un altro «Un penny per i miei pensieri! - fa un sorrisetto - l'avevo dimenticato.» lo posa davanti a sé.

Riprende a leggere il fascicolo «Il paziente con due penny è ora il Viaggiatore: così chiamiamo un paziente che intraprende un viaggio nella memoria. Gli altri pazienti saranno le Guide ed aiuteranno il viaggiatore a recuperare la memoria; durante il processo vi scambierete i ruoli ed ogni paziente sarà viaggiatore per tre volte nel corso della terapia. - gira pagina - Per iniziare il tuo viaggio nella memoria pesca uno Spunto Mnemonico dal contenitore. Leggilo ad alta voce alle guide, lascia che lo assorbano attraverso il suono della tua voce e la forma delle lettere sulla carta.» la voce va morendo, per poi alla fine venir rotta da una risatina.

Scuote il capo ed allunga una mano nella ciotola con gli Spunti Mnemonici, ne pesca uno, dispiega il biglietto e si irrigidisce, mostrando un'espressione turbata, poi legge «Il calore del sangue fresco sulle mani... - ripone il biglietto davanti a sé e commenta sommessa - meno male che è un ricordo felice...»

Prende un profondo respiro e torna a leggere dal fascicolo, ora il tono è più grave «A questo punto ogni guida formula una domanda da risposta o no riguardo al ricordo del viaggiatore, basandosi sullo Spunto Mnemonico al fine di contestualizzarlo, queste sono chiamate Domande Guida. Le Guide ora hanno una connessione con la mente del Viaggiatore: ciò che vedono sarà esatto, ma comunque mancante di un dettaglio importante, per questo il Viaggiatore risponde ad ogni Domanda Guida con la frase Sì, e... seguita dal dettaglio mancante.
Le domande guida fissano il contesto dello Spunto Mnemonico; aiutano il viaggiatore a iniziare il viaggio chiarendo le circostanze e l'importanza delle cose che rivelerà.»

Deglutisce e poggia il fascicolo, poi alza lo sguardo sugli altri tre e li sprona con «Bene... fatemi una domanda a testa.»

I penny vengono dati dal Viaggiatore nel corso del ricordo ogni volta che sceglie il suggerimento di una Guida. Quando il viaggiatore ha esaurito i propri penny deve portare a termine il ricordo. Secondo il regolamento dopo che tutti hanno preso un penny il lettore (io) dovrebbe dare il proprio penny ad un altro, designandolo come primo Viaggiatore. In questo caso ho deciso di prendere io un secondo Penny per essere il primo viaggiatore, in modo da valocizzare dandovi un esempio di come svolgere il ruolo prima di chiedervi di farlo. In questo modo c'è un penny in più in giro, ma non cambia praticamente niente.
Pescare gli spunti: Mi sono limitato a tirare un d20 e prendere lo spunto corrispondente, è uscito 5, l'ultimo dei miei. Da ora in poi direi di continuare con il d20 (Se non avete il dado a portata di mano potete usare questo Dice Roller). Nel caso sorteggiate uno spunto già usato, ci si limita a prendere il successivo, se anche quello fosse usato, il successivo ancora, nel caso si arrivi al 20°, naturalmente, si considera il primo come successivo. Penso che sia la soluzione più rapida. Se avete idee migliori, altrimenti, dite pure.
Domande Guida:
Alcune regolatte per porle efficaciemente:
La prima domanda guida dovrà essere relativa allo spunto mnemonico, le successive dovranno tenere in conto oltre allo spunto mnemonico anche le Domande Guida precedente e le risposte del Viaggiatore, spingendole nello specifico o aggiungendo dettagli connessi, cerchiamo di non essere dispersivi.
Siate consci del vostro potere: Con le domande guida potete davvero indirizzare il ricordo del viaggiatore e dare un tono ben preciso, spingendolo inoltre a fare i conti con le proprie scelte passate. (Es. Con lo Spunto Mnemonico L'odore del fumo una domanda guida potrebbe essere L'incendio è partito dalle candele che hai acceso?. Invece con lo spunto Una Harley Davidson nera la domanda guida potrebbe essere Era la moto che avevi rubato per portare la tua innamorata al mare? Non sottovalutate il ruolo delle domande guida.)
Considerate i ricordi precedenti: Adesso non ci riguarda, ma quando si arriverà al secondo o terzo ricordo è importante cercare di collegare il ricordo a quelli precedenti. (Es. In una bella sessione, un mio amico pescò lo spunto mnemonico La corsia di un ospedale, nei ricordi precedenti era venuta fuori la sua relazione con Maria, la mia Domanda Guida fu Eri lì perché Maria aveva tentato il suicidio?)
Sì alle domande ovvie: Non abbiate timore a fare domande scontate che chiunque farebbe. Se le farebbe chiunque c'è un motivo, e con la risposta il Viaggiatore potrebbe aggiungere un dettaglio importante. (Es. Spunto Mnemonico Un cane dal pelo maculato e l'orecchio destro mozzato la Domanda Guida Era il tuo cane? è più che legittima.) e basatevi pure sulle risposte alle Domande precedenti. (Es. Nel caso precedente la seconda domanda guida potrebbe essere Volevi bene al tuo cane?
Siate Specifici: Come detto, potete indirizzare il ricordo con le domande guida. Non abbiate paura a farlo. (Es. Sempre con lo Spunto Mnemonico sul cane, la domanda Era il tuo cane? è più specifica ed efficace di Sapevi di chi era il cane?)
Siate brevi: Non abusate del vostro potere, cercare di definire un particolare con ogni domanda è più che sufficiente.
Tempo verbale: Fate le domande guida parlando al passato. Si tratta di ricordi del resto.

Come porle? Fate una domanda ciascuno, uno alla volta, in ordine di arrivo, chi primo arriva e posta, fa la prima domanda. Non fate però due domande di fila senza che arrivi una risposta. Il Viaggiatore deve rispondere alla domanda precedente prima che gli venga posta la successiva, visto che con la risposta aggiunge un dettaglio e potrebbe essere importante per le domande successive. L'ordine dev'essere quindi: 1) Domanda Guida del primo che posta 2) Risposta del Viaggiatore 3) Domanda Guida del primo che posta tra i due restanti 4) Risposta del Viaggiatore 5) Domanda Guida di quello che resta 6) Risposta del viaggiatore ed inizio del ricordo.

Un esempio di procedura:
Spunto Mnemonico: L'odore di biscotti appena sfornati
Guida A: Li aveva cucinati la moglie del tuo migliore amico?
Viaggiatore: Sì, dovevano essere una sorpresa per il suo compleanno.
Guida B: Erano i tuoi biscotti preferiti?
Viaggiatore: Sì, e non ho potuto fare a meno di mangiarne qualcuno mentre lo aspettavamo.
Guida C: Speravi che il tuo migliore amico rientrasse a casa tardi?
Viaggiatore: Sì, ed è rimasto bloccato in ufficio come pensavo.

A voi
 

Nutellaccia

Ninja Skilled!
Il ragazzetto è imbarazzato dalla considerazione della donna, e leggermente arrossisce in volto. Sussurra "Un penny per i miei pensieri.", con tono quasi interrogativo, e preleva il penny dalla ciotola.
Ascolta il ricordo della donna, sbarra gli occhi e chiede, questa volta con voce alta e chiara:

"Era il sangue di tuo marito?"
 

Jacas

Spam Master
Quando il ragazzino prende parola, lei si volta a guardarlo con aria curiosa.
Al sentire la domanda, poi, si irrigidisce, sbatte ripetutamente le palpebre con aria turbata e risponde «Sì, e... - tira un respiro di sollievo e sorride, come se effettivamente stesse ricordando qualcosa - aveva iniziato ad uscirgli dal naso per l'emozione mentre eravamo davanti all'altare.»
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Il tizio raccoglie il penny, ripetendo il mantra con un certo cipiglio: "Un penny per i miei pensieri!".
Poi chiude gli occhi. È possibile vedere il movimento dei bulbi al di sotto delle palpebre. Poi pronuncia:
"Hai provato sollievo, nel veder cadere a terra tuo marito?".
 

Jacas

Spam Master
Si volta verso l'altro ragazzo. Corruga la fronte alla domanda, come se, effettivamente, le avesse fatto ricordare qualcosa. Sbotta in una risatina «Sì... non avevamo ancora firmato, eravamo lì perché io ero incinta.» strizza nervosamente le labbra, e porta lo sguardo sull'orientale.
 

Nutellaccia

Ninja Skilled!
L'ordine dei ricordi sarà per tutti:
  • ricordo felice
  • ricordo triste
  • ricordo che ha provocato il trauma
?
 

Jacas

Spam Master
Assolutamente sì, sempre quello. Vuole essere un crescendo. Se guardi il questionario da compilare per i ricordi, chiarisce appunto l'ordine, ed il fatto che per fare il felice bastano due penny, il triste almeno tre, il traumatico almeno 4. Proprio perché si presume siano più articolati. Quindi è anche una questione di meccanica.
 

Mersault l'Apostata

Chosen one
Fantacalciaro
l'asiatico osserva la scena senza ancora capire, ma accorgendosi che tutti lo guardano prende il penny e meccanicamente ripete
"un penny per i miei pensieri".
un leggero calore alla testa, guardando i capelli della donna in attesa
"tuo marito era più vecchio di te?"
poi rimane interdetto per ciò che ha pronunciato, con una certa espressione di
:look:
 

Jacas

Spam Master
Fissa l'orientale, in attesa, ma dopo che questi le porge la domanda lo sguardo pare perdersi oltre, seppur resti puntato sui suoi occhi.
Rimane immobile per qualche secondo, poi annuisce «Sì, ed era il mio professore di lettere e storia, al liceo.»

Si umetta lentamente le labbra con aria smarrita, poi pare scuotersi appena, solleva il fascicolo, e riprende la lettura «Dopo aver risposto alle domande guida lascia che ciò che hai appreso pervada la tua mente - prende un profondo respiro, sembra sempre meno scettica - lo spunto e le domande costituiscono l'inizio della storia che stai per raccontare, non sono il viaggio, ma ciò che accade prima della partenza. Se ti venisse chiesto il tuo cane era morto? allora il ricordo comincerebbe dopo la morte del cane. Comincia con una breve narrazione che spiega come si legano tra loro le domande guida: le connessioni potrebbbero essere ovvie, ma è importante rimarcarle. Per fare questo chiudi gli occhi e liberati da ciò che ti circonda. Potrebbe esserti d'aiuto sdraiarti sul pavimento - fa una smorfietta arrogante - Quando sei pronto comincia a raccontare il ricordo così come lo diresti ad un vecchio amico che non vedi da anni.
Mentre racconti la tua storia riuscirai a descrivere molti dei dettagli che riguardano il ricordo, come ciò che hanno detto o fatto altre persone, le tue sensazioni, ciò che pensavi o volevi: racconta agli altri pazienti ciò che vedi nel viaggio.
C'è però ancora una barriera tra la tua persona attuale e chi eri prima del trauma: la tua amnesia è il risultato di qualcosa che hai fatto o detto e la tua mente ha eretto questo blocco come meccanismo di autodifesa. Mentre racconti la tua storia ti sarà impossibile vedere le tue parole e le tue azioni. L'unico modo per riguadagnare la tua memoria è affrontare queste scelte e le loro conseguenze. Qui entrano in gioco i tuoi compagni nel ruolo di Guide: quando raggiungi questi punti chiave dei tuoi ricordi dovrai usare i tuoi penny per chiedere consiglio. Ogni consiglio ti costerà un penny. Dopo aver ricevuto questo tipo d'aiuto continuerai a raccontare per fermarti nuovamente quando raggiungi un'altra decisione. Quando avrai esaurito i penny il ricordo dovrà concludersi. Questo non vuol dire che tutto ciò che hai fatto o detto ti è precluso, anzi è probabile che riuscirai a ricordare da solo dettagli privi di conseguenze, come pagare una tazza di caffè o ringraziare qualcuno che ti teneva aperta la porta, in sostanza ricorderai cose che hai fatto o detto senza generare particolari conseguenze. Ora, chiudi gli occhi ed inizia a raccontare ciò che ricordi.»

La ragazza alza lo sguardo sui compagni di viaggio, la fronte corrugata, l'aria incerta, come aspettasse un incoraggiamento, poi prende un profondo respiro e chiude gli occhi. Resta immobile alcuni secondi, infine solleva lentamente le sopracciglia. «Sì... ora ricordo... - la voce è turbata, affatticata, riapre gli occhi e fissa il vuoto - non ero bella, da bambina. Non ero una vincente socialmente, e ne soffrivo, ma durante l'adolescenza la cosa cambiò. Con lo sviluppo iniziai a mutare... iniziai a dimagricre, crebbero molto i seni, i tratti del viso si addolcirono, e divenni... bè, lo vedete. - un sorrisetto, adesso privo dell'arroganza manifestata fino ad adesso, anzi, appare insicura - Divenni popolare a scuola, i ragazzi scrivevano sui muri come e quanto mi desideravano, ed io... - scuote il capo - io non decisi di vendicarmi per come ero stata trattata in precedenza, no. Io ero felice, mi sentivo finalmente apprezzata, voluta, desiderata, ed iniziai... - annuisce rigidamente, sorridendo imbarazzata - a darmi. La mia popolarità crebbe, nel bene o... nel male. Fin quando non pensai di fare la gatta morta con il mio insegnante di lettere, fu un atto senza finalità, lo facevo con tutti... ma da quando era iniziata la mia popolarità, lui fu il primo maschio a reagire freddamente alle mie provocazioni, come se lo infastidissero. La cosa mi sconvolse, non riuscivo a smettere di pensare alla freddezza con cui mi aveva liquidata, divenne un'ossessione. Mi chiedevo perché fosse successo, se ai suoi occhi fossi brutta, o se mi fosse restato qualcosa di... sbagliato. Mi tornavano alla mente gli anni delle scuole elementari, e medie, e non potevo sopportarlo. Decisi che dovevo averlo, che dovevo fargli cambiare idea... oltrepassai di molto i limiti della decenza in più di un tentativo con lui. Vestivo sempre più provocante, tanto da ricevere alcuni richiami. Nel frattempo continuavo ad avere a che fare con i coetanei... - mi gratificava essere desiderata e cercata - Alla fine ci riuscii, lui cedette, disperato, ed iniziò una relazione sessuale clandestina tra noi due. Io mi sentivo una Dea. - si sofferma, come a voler assaporare una sensazione - Ma... - scuote il capo nervosamente - non mi bastava, mi sentivo così... bisognosa di conferme, di essere voluta, cercata, desiderata... - sospira lentamente - Tra noi iniziò che ero ancora minorenne. Quando restai incinta, per fortuna di Giacomo... questo era il suo nome... ero ormai maggiorenne. Dovetti spiegare ai miei genitori chi era il padre, e non la presero bene. Mio padre costrinse Giacomo a prendersi le sue responsabilità, lo minacciò ed alla fine accettò di sposarmi, ma io ero ancora una sua studente, al quinto anno, e lui perse il suo lavoro. - corruga la fronte abbassando lo sguardo, fissa il tavolo - Io non ero felice, affatto. Dopo averlo avuto il fascino di Giacomo era scemato progressivamente, ed adesso sentivo il bisogno di altre conferme. Madre, moglie, non mi ci vedevo... L'idea mi terrorizzava e mi opprimeva. Continuai a frequentare altri uomini, non riuscivo a dire di no... quando un uomo dimostrava di volermi, di desiderarmi io... non potevo dire di no. Essere il suo desiderio realizzato mi faceva sentire bene...»
Si guarda attorno nervosamente e biascica «Cazzo, ma si può avere un po' d'acqua? - guarda il ragazzo dagli avambracci scoperti - scusa, puoi controllare se fuori c'è un'infermiera? - deglutisce, sospira, scuote il capo e prosegue - Alla fine ci trovammo in chiesa, davanti all'altare. Lui tremava come una foglia, e sbiancava sempre più, mano a mano che ci avvicinavamo allo scambio di promesse, di anelli, e l'altra roba. Quando lo vidi iniziare a spruzzare sangue dal naso mi allungai istintivamente verso di lui, cercando di aiutarlo, sporcandomi le mani del suo sangue, e quando, pochi secondi dopo, lo vidi accasciarsi a terra, mi sentii sollevata. Libera...
Il prete restò interdetto, e molta gente si alzò dalle panche, i suoi parenti arrivarono per primi, e si chinarono per soccorrerlo. Io restai impalata, turbata, mi sentivo come una prigioniera che, in un momento di caos, vedesse i suoi secondini distratti. Anche Mirko si alzò. - e di nuovo si sofferma, sorridendo sommessa - Mirko era... il mio primo amore. Un ragazzo di vent'anni, un... punk, ma non era troppo punk! Lui era punk dentro - parla con trasporto infantile - Lui mi voleva bene, ma non era geloso di me, mi lasciava i miei spazi... mi capiva. Una volta mi aveva addirittura detto che avrebbe considerato mio figlio, suo figlio. Lui aveva il sogno di partire, di partire con il camper di suo padre e girare per l'Europa. Me lo chiedeva da qualche tempo, ma io gli dicevo che non potevo. Lui si alzò, fece un paio di passi verso di me, e sussurrò: andiamocene, partiamo! Ed io allora... - si blocca - io... - scuote il capo nervosamente - non ricordo.»

Osserva gli altri davanti a sé qualche secondo, smarrita, poi solleva il fascicolo e torna a leggere «Ora che hai raggiunto il punto nel tuo ricordo in cui hai preso una decisione, stringi in pugno un penny ed offrilo alle Guide chiedendo: Cosa ho detto o fatto allora? Una guida guarderà nella tua memoria, e descriverà con una o due frasi ciò che vede. Questa descrizione è chiamata Consiglio. La Mnemosyne dona alle Guide la percezione dei tuoi ricordi perduti e permette loro di superare la barriera del trauma. Ad ogni modo la difficoltà dell'operazione rende la loro visione imperfetta: potrebbero apparir loro frammenti di altri ricordi, semplici speranze, o cose hai visto in televisione. Per evitare questo tipo di errore, dopo che una Guida ti avrà dato Consiglio, una seconda farà la stesso, offrendoti un'alternativa.
Uno dei due consigli è corretto e sta a te decidere quale. I consigli potrebbero essere simili, o radicalmente diversi, ma dentro di te sentirai che uno dei due Consigli, che sia piacevole o doloroso, è quello reale. Dopo aver guardato dentro di te dirai: Sì, ora ricordo... e ripeterai il Consiglio scelto parola per parola, cedendo il Penny alla Guida che ti ha aiutato. Con questa nuova consapevolezza potrai continuare la storia, raccontando le conseguenze che l'azione ha avuto su di te e sul tuo mondo in generale.
I Consigli forniti dalle Guide potrebbero risultarti dolorosi, e difficili da accettare: è normale, la tua mente sta evitando di ripercorrere il tuo passato. Per evitarlo ripeti il consiglio con esattezza, senza alterarlo mentre rievochi il ricordo.»

Fa una smorfia nervosa, adesso sembra che starsene in pigiama e fruit le crei disagio. Prende un profondo respiro e guarda gli altri «Cosa ho detto o fatto allora?»

Dare Consigli
Rimanete concentrati sul viaggiatore: Dovete dire ciò che il viaggiatore ha detto o fatto, non cosa è successo attorno o come hanno reagito gli altri, quello è il Viaggiatore a vederlo. Voi dovete limitarvi a descrivere l'azione del viaggiatore. Contesto e conseguenze sarà poi lui a tracciarli. In alcuni casi la differenza è sottile, sta a voi sfruttarla: Il viaggiatore potrebbe arrivare a chiedere consiglio dicendo che L'auto si stava dirigendo verso il ciglio del burrone. Voi non potete rispondere L'auto è caduta nel burrone, ma Hai cercato inutilmente di frenare, e poi hai gridato andrebbe bene. Se il Viaggiatore terminasse il ricordo con Il mio cellulare iniziò a squillare la risposta potrebbe essere Hai letto il nome di tuo padre sul display e hai deciso di rispondere. Senza andare oltre però.
Siate specifici: Anche in questo caso come Guide avete un grande potere, ed ancora l'essere specifici è cruciale. Dire Hai baciato tua moglie. è diverso da dire L'hai baciata come non facevi da dieci anni. o L'hai baciata svogliatamente.
Fidatevi dell'istinto: Anche se non vi viene in mente niente rispondete ogni volta che potete. Dite la prima cosa che vi viene in mente, anche se pensate sia una banalità il viaggiatore potrebbe sapere che farne, ed in ogni caso ne ha bisogno.
Dare il secondo consiglio: Può capitare che il Consiglio che ha dato la prima guida sia identico a quello che volete dare voi. Fatelo. Cercate magari di essere più specifici. Se la prima Guida ha Consigliato Ti sei sfilata l'anello. la seconda potrebbe dire Ti sei sfilata l'anello e lo hai gettato nel mare. Non fatevi problemi, non sentitevi dei copioni
Modalità
Solo due Guide possono dare consiglio, altrimenti il Viaggiatore avrà troppe alternative. Le Guide posteranno entrambe, una a seguito dell'altra, stavolta senza bisogno che il Viaggiatore posti nel mezzo. La soluzione più funzionale sarebbe far dar Consiglio a chi arriva prima, ma si rischierebbe di lasciare indietro chi posta solo in determinate fasce orarie. Quindi direi di far dar consiglio ai due che in quel momento hanno meno penny. Nel caso di parità nei penny a quel punto dà il consiglio chi arriva prima tra quelli pari. (Es. Tizio ha 1 penny, Sempronio ha 2 penny e Caio ha 2 penny. Daranno consiglio Tizio e chi arriva prima tra Sempronio o Caio. A parte questo non c'è un ordine in cui postare, Caio o Sempronio dare il Consiglio prima di Tizio, e poi si aspettarà che lui arrivi a darlo, se invece dovesse postare per primo Tizio si aspetterù Caio o Sempronio.)
Se avete idee migliori, proponetele pure.

In questo caso avete 1 penny ciascuno, quindi daranno consiglio i due che lo postano per primi.
Come al solito, se ci sono problemi, PIEMMATEMI TUTTO!
 

Oghard "El Burro" Fireburp

Admin
Fantacalciaro
Il sorriso del tizio gradualmente soccombe alle esternazioni di disagio della ragazza. Alla richiesta d'acqua, si allontana gradualmente, attende la fine del monologo, dopodiché si avvicina alla porta, bussa, ma non riceve risposta. Allora la apre con decisione, e porge il busto fuori. Non si sente bene cosa dice, ma dice qualcosa. Dopo alcune decine di secondi, riappare nella sua interezza, con una caraffa d'acqua e alcuni bicchieri di carta.
Torna a sorridere, mentre versa l'acqua alla ragazza.
Ne approfitta per parlare, nel silenzio generale.
Allora, signori, cosa vedete? Io non ho...
All'improvviso fissa lo sguardo in un punto ben definito della stanza, dove apparentemente non c'è nulla. Nel frattempo continua a mescere il liquido, che sborda fuori dal bicchiere, rischiando di bagnare i fogli e gli appunti sparsi sulla scrivania.
Si riprende poco dopo, alzando la brocca di scatto, con un gesto meccanico del braccio. Si guarda attorno, palesemente smarrito.
Scusate, ma... ti. Ti sei lasciata trascinare via dal ragazzo, senza opporre resistenza, con gli occhi fissi sulla torma di gente che circondava Giacomo.
Il tizio deglutisce vistosamente, mentre riflette su ciò che ha appena detto. Si gratta il mento, mentre gli angoli della bocca, piegati verso il basso, riflettono il suo disappunto.
 

Nutellaccia

Ninja Skilled!
Il ragazzo ha i gomiti sul tavolo e la testa tra le mani.
Con la sua insopportabile lentezza, si carezza i capelli ondulati buttandoli davanti gli occhi e spettinandoli ancora di più. Sembra indifferente, assente.
Guarda prima la donna la donna, poi l'uomo sbarbato.

"Hai accettato la proposta di Mirko, precisando che avresti voluto, prima di partire con lui, partorire a casa tua."
 
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