Mikhail Mengsk
MSPAINT OVERTYRANT
L'ASSEDIO DI AL-ANSAR
Avendo la sua Orda raggiunto una notevole forza d'urto, e con ben quattro province sotto il suo controllo, Gatadai Khan si guarda intorno alla ricerca di nuove prede. Ce ne sono diverse abbordabili, ma è indubbio che il premio più ambito sia la potente Al-Ansar, la città che tuttora si vanta di non essere mai stata conquistata dagli Zhaki.
Gatadai Khan inizia quindi a preparare la sua armata per l'impresa: il piano è di provocare una battaglia campale allo scopo di indebolire i difensori, e poi prendere d'assalto la città prima che questa possa rimpiazzare le perdite. Se il piano dovesse andare male, Gatadai è determinato a porre la città sotto assedio per tutto il tempo necessario.
Tuttavia, il consiglio cittadino aveva numerosi informatori nel campo avverso, e le intenzioni del Khan furono ben presto scoperte. L'armata cittadina si guardò bene dall'uscire dalle mura, e l'armata Zhaki dovette prepararsi ad un lungo assedio.
Dopo un paio di mesi, però, all'interno della città le discussioni si moltiplicavano. La città aveva enormi scorte di cibo, e poteva procurarsene altro mandando le proprie barche sul lago, ma non sembrava esserci una vera soluzione all'assedio dato che non si vedevano all'orizzonte alleati possibili in grado di rompere l'assedio. Oltretutto, l'assedio stava mandando in rovina le numerose famiglie nobili che prosperavano col commercio, e anche quelle le cui tenute agricole erano ora occupate dal nemico. Il tutto mentre l'Orda di Gatadai Khan non sembrava avere nessuna fretta, e anzi mostrava una certa perizia tattica erigendo fossati e terrapieni anche sul margine esterno dell'area di operazioni, mettendosi al riparo da eventuali assalti a sorpresa da parte di truppe che volessero "salvare" la città.
Prima della fine dell'anno il partito degli scontenti riuscì ad ottenere una delibera che autorizzasse all'apertura di trattative con Gatadai Khan allo scopo di uscire dall'impasse.
L'OCCASIONE GIUSTA
Approfittando dell'assedio di Al-Ansar, l'Orda di Ganturath occupa velocemente la provincia di Madhur assicurandosene i ricchi raccolti agricoli.
L'IMPERO COLPISCE ANCORA
Come ampiamente previsto, l'Impero raccoglie le sue forze (fatte salve le forti guarnigioni lasciate a Regum ed Ermos) ed invade i territori dell'Orda di Voryan, dove l'armata imperiale viene affrontata dalla coalizione formata da Azog il Kapoguerra.
Fortunatamente per l'Impero, Azog finisce col tradire la sua stessa tattica e gli eserciti sotto il suo comando si rinchiudono in tre campi fortificati, mentre Konrad cambia bandiera e si schiera al fianco degli Imperiali. Alla fine dell'anno gli eserciti di Varkazy, di Voryan e di Azog si trovano sotto assedio e con scarse possibilità di ricevere aiuti esterni, mentre le province di Fabria e Domatrum vengono occupate ed annesse all'Impero.
Avendo la sua Orda raggiunto una notevole forza d'urto, e con ben quattro province sotto il suo controllo, Gatadai Khan si guarda intorno alla ricerca di nuove prede. Ce ne sono diverse abbordabili, ma è indubbio che il premio più ambito sia la potente Al-Ansar, la città che tuttora si vanta di non essere mai stata conquistata dagli Zhaki.
Gatadai Khan inizia quindi a preparare la sua armata per l'impresa: il piano è di provocare una battaglia campale allo scopo di indebolire i difensori, e poi prendere d'assalto la città prima che questa possa rimpiazzare le perdite. Se il piano dovesse andare male, Gatadai è determinato a porre la città sotto assedio per tutto il tempo necessario.
Tuttavia, il consiglio cittadino aveva numerosi informatori nel campo avverso, e le intenzioni del Khan furono ben presto scoperte. L'armata cittadina si guardò bene dall'uscire dalle mura, e l'armata Zhaki dovette prepararsi ad un lungo assedio.
Dopo un paio di mesi, però, all'interno della città le discussioni si moltiplicavano. La città aveva enormi scorte di cibo, e poteva procurarsene altro mandando le proprie barche sul lago, ma non sembrava esserci una vera soluzione all'assedio dato che non si vedevano all'orizzonte alleati possibili in grado di rompere l'assedio. Oltretutto, l'assedio stava mandando in rovina le numerose famiglie nobili che prosperavano col commercio, e anche quelle le cui tenute agricole erano ora occupate dal nemico. Il tutto mentre l'Orda di Gatadai Khan non sembrava avere nessuna fretta, e anzi mostrava una certa perizia tattica erigendo fossati e terrapieni anche sul margine esterno dell'area di operazioni, mettendosi al riparo da eventuali assalti a sorpresa da parte di truppe che volessero "salvare" la città.
Prima della fine dell'anno il partito degli scontenti riuscì ad ottenere una delibera che autorizzasse all'apertura di trattative con Gatadai Khan allo scopo di uscire dall'impasse.
L'OCCASIONE GIUSTA
Approfittando dell'assedio di Al-Ansar, l'Orda di Ganturath occupa velocemente la provincia di Madhur assicurandosene i ricchi raccolti agricoli.
L'IMPERO COLPISCE ANCORA
Come ampiamente previsto, l'Impero raccoglie le sue forze (fatte salve le forti guarnigioni lasciate a Regum ed Ermos) ed invade i territori dell'Orda di Voryan, dove l'armata imperiale viene affrontata dalla coalizione formata da Azog il Kapoguerra.
Fortunatamente per l'Impero, Azog finisce col tradire la sua stessa tattica e gli eserciti sotto il suo comando si rinchiudono in tre campi fortificati, mentre Konrad cambia bandiera e si schiera al fianco degli Imperiali. Alla fine dell'anno gli eserciti di Varkazy, di Voryan e di Azog si trovano sotto assedio e con scarse possibilità di ricevere aiuti esterni, mentre le province di Fabria e Domatrum vengono occupate ed annesse all'Impero.
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