Toga!
Chosen one
Alledon Tassedis, convocò il Concilio con lo scopo di formulare i principi del Verbo all'interno di uno scritto, il katekum, di modo che essi potessero finalmente essere raccolti e scritti. Secondo il magister era divenuto necessario fissare i precetti del Verbo affinchè fossero conosciuti sia dalla popolo che dagli stranieri, affinchè essi potessero avvicinarvisi.
Grande importanza ebbe la scelta di tenerlo definitivamente a Tanaderia, in ottica doppia nei confronti della fazione dei Veri Credenti, al quale il magister sperava di sottrarre seggi all'Alto Consiglio, con lo scopo di traghettare verso di se coloro maggiormente interessati alle questioni politiche relative al decentramento e agli amici della plebe, piuttosto che agli anarchismi radicali.
Il Director del Concilio fu scelto tra la fazione dei Nobili Figli, per vocazione interessati alle sole vicende interne. Fu quindi Valladorius Medastes che assunse la presidenza del Seggio che a seguito di un protocollo d'appendice, si compose di un numero di 7 magistrature: il Director appunto, e i 6 ducis templi, che non erano altro che i 6 comandanti delle falangi delle Guardie del Tempio, ossia i Templari del Sacro Ordine. Il protocollo stabiliva che d'ora in avanti ogni convocazione del Concilio a Tanaderia avrebbe coinciso con l'instaurazione di un Director, scelto dal magister, e per ogni "milio" di templari prestanti servizio, il loro dux avrebbe avuto diritto ad una magistratura.
Fu stipulato di non convocare il Concilio di Tanaderia prima di 21 anni dalla chiusura dell'ultimo.
L'Alto Consiglio venne quindi chiamato a prendere parte al Concilio, ma l'intera aula magna fu allargata alle rappresentanze clericali delle provincie e delle regioni del dominio di Astera per un massimo di 5 deleghe, purchè essi avessero compiuto almeno 40 anni. La discussione quindi comprese, per quanto riguarda la sola materia del Concilio, cioè lo stabilire un catechismo per la dottrina, la presenza anche di chierici ulteriori ai nobili porporati di Astera.
Stessa identica cosa valeva per la delegazione straniera (credenti che vivevano altrove). Furono garantite agli stranieri 5 deleghe.
Il Concilio funzionava a tesi, ogni tesi era rappresentativa di un Dogma, e doveva essere votata dall'intera assemblea:
- 400 voti per l'Alto Consiglio (1 a testa)
- 90 voti delle curie provinciali (1 a testa)
- 5 voti alla delegazione straniera (1 a testa)
- 60 voti dai ducis templi (10 a testa)
Fu previsto un quorum a 330 voti per far passare ogni singola tesi. Una volta bocciata essa poteva essere emendata per 1 volta, se non fosse passata veniva dichiarata nulla.
Il Magister Astrum, su richiesta del Director o per firma di 150 delegati, poteva esercitare diritto di Veto su qualsiasi tesi.
Le polemiche ci furono, soprattutto per il potere assicurato ai Bellatores dalla sistemazione e dai conteggi delle votazioni, ma tutte le fazioni compresero chiaramente che il Concilio, soprattutto questo, aveva il potere di ridefinire gli equilibri di potere all'interno della Teocrazia, oltre a mirabilmente fissare un catechismo definitivo, sul quale orientare le proprie credenze e sconfiggere eventuali eresie. Che questo avvenisse creando focolai utili a stroncare gli avversari nel sangue, o che avvenisse pacificamente per mettere alla porta qualcuno di sgradito, sarebbe dipeso dai risultati finali.
Si cominciò quindi con la discussione delle tesi.
Furono invitati come osservatori con diritto di parola, ma non di voto, anche delegazioni dai reami di tutta Ea.
silen se vuoi farne anche te oltre a controllare le votazioni, prego.