Dopo le esequie di Federico I presso Aquisgrana, tutti i principali feudatari dell'Impero si spostarono a Francoforte, luogo tradizionale dell'incoronoazione del Romanorum Rex, e lì passarono molto tempo tra discussioni e finanche accuse reciproche. Alla fine, pero', dopo mesi si giunse ad una decisione.
Fu così che Enrico V Hohenstaufen, duca di Sassonia, potè entrare nella cattedrale di Francoforte. Con passo lento percorse la navata centrale della chiesa mentre i nobili formavano due ali a protezione del passaggio del novello Re dei Romani. Giunto davanti all'altare Enrico V fu fatto sedere, mentre l'Arcivescovo di Magonza cominciava ad officiare il sacro rito. Mentre un coro innalzava lodi a Dio, l'alto prelato cominciò a porre le sei canoniche domande.
"Difenderete la sacra fede?"
"Difenderete la sacra Chiesa?"
"Difenderete il Regno?"
"Manterrete le leggi dell'Impero?"
"Eserciterete la legge in modo giusto?
"Servirete lealmente il Papa accettandone l'autorità?"
A ciascuna di queste domande Enrico V rispose: "Sì, lo farò". Al termine di questa fase, l'Arcivescovo si avvicinò ad Enrico e con l'olio sacro lo benedisse. "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, con questo olio benedetto ti ungo e ti dichiaro re." Detto questo l'Arcivescovo consegnò ad Enrico lo scettro, il globo, il mantello, i guanti e una croce. Ricevuti i simboli della sua dignità regale, Enrico V potè uscire dalla Cattedrale investito della sua nuova autorità.
L'Impero aveva un nuovo Romanorum Rex e gli Hohenstaufen potevano gioire di questa nuova grande vittoria nel segno della continuità dinastica.
Fu così che Enrico V Hohenstaufen, duca di Sassonia, potè entrare nella cattedrale di Francoforte. Con passo lento percorse la navata centrale della chiesa mentre i nobili formavano due ali a protezione del passaggio del novello Re dei Romani. Giunto davanti all'altare Enrico V fu fatto sedere, mentre l'Arcivescovo di Magonza cominciava ad officiare il sacro rito. Mentre un coro innalzava lodi a Dio, l'alto prelato cominciò a porre le sei canoniche domande.
"Difenderete la sacra fede?"
"Difenderete la sacra Chiesa?"
"Difenderete il Regno?"
"Manterrete le leggi dell'Impero?"
"Eserciterete la legge in modo giusto?
"Servirete lealmente il Papa accettandone l'autorità?"
A ciascuna di queste domande Enrico V rispose: "Sì, lo farò". Al termine di questa fase, l'Arcivescovo si avvicinò ad Enrico e con l'olio sacro lo benedisse. "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, con questo olio benedetto ti ungo e ti dichiaro re." Detto questo l'Arcivescovo consegnò ad Enrico lo scettro, il globo, il mantello, i guanti e una croce. Ricevuti i simboli della sua dignità regale, Enrico V potè uscire dalla Cattedrale investito della sua nuova autorità.
L'Impero aveva un nuovo Romanorum Rex e gli Hohenstaufen potevano gioire di questa nuova grande vittoria nel segno della continuità dinastica.
Scusate se fa un po' cagare come GdR, non sono molto ispirato. La cerimonia di inconorazione non è ovviamente proprio così, l'ho semplificata un po' e alcune cose potrebbero essere anacronistiche. Scusatemi ma non sono riuscito a fare di meglio.