Felix
Just a newbie
"Passino gli Eldar, siamo alleati, passi il pazzo, siamo partner commerciali, passi il tenermi lontano dal mio giardino solo perché l'anno scorso ho vinto il premio come miglior giardiniere strappandolo al Magistro... ma, Tiamat sia maledetta, essere sempre inviato in posti maledettamente scomodi no!" Disse pilade rivolto al gufo che, pigramente era appoggiato sulla sua spalla.
La carrozza dalle verdi insegne era ormai in viaggio da settimane verso la capitale dei Formian e ormai dovevano essere nelle vicinanze.
Finalmente il mezzo si fermò permettendo a Pilade di tirare un sospiro metà di sollievo per la fine del viaggio, metà di rassegnazione.
"Facciamo il nostro lavoro allora" disse sfregandosi le mani e scostando i tendaggi che garantivano protezione dal sole.
Il primo pensiero fu che il cocchiere, più cupo del castello di Drakenhof, fosse stato improvvisamente benedetto dagli dei con la dote della comicità e avesse voluto provare la sua nuova abilità su di lui.
Pronto a cantargliene per una settimana l'ambasciatore, con un salto davvero agile per un uomo della sua età, uscì fino a metà busto dai finestrini della carrozza, il tutto con il gufo saldamente in spalla.
Ciò che fermò la lingua dell'ambasciatore fu lo stato in cui trovò l'uomo in cassetta. Dondolando il busto avanti e indietro continuava a bofonchiare riguardo alla città che non era dove doveva essere e altre sciocchezze simili. Pilade allora guardò avanti lungo la strada.
Effettivamente la città non c'era... a meno che per città non si interesse un grosso buco scavato in una grossa collina.
@Arminio
La carrozza dalle verdi insegne era ormai in viaggio da settimane verso la capitale dei Formian e ormai dovevano essere nelle vicinanze.
Finalmente il mezzo si fermò permettendo a Pilade di tirare un sospiro metà di sollievo per la fine del viaggio, metà di rassegnazione.
"Facciamo il nostro lavoro allora" disse sfregandosi le mani e scostando i tendaggi che garantivano protezione dal sole.
Il primo pensiero fu che il cocchiere, più cupo del castello di Drakenhof, fosse stato improvvisamente benedetto dagli dei con la dote della comicità e avesse voluto provare la sua nuova abilità su di lui.
Pronto a cantargliene per una settimana l'ambasciatore, con un salto davvero agile per un uomo della sua età, uscì fino a metà busto dai finestrini della carrozza, il tutto con il gufo saldamente in spalla.
Ciò che fermò la lingua dell'ambasciatore fu lo stato in cui trovò l'uomo in cassetta. Dondolando il busto avanti e indietro continuava a bofonchiare riguardo alla città che non era dove doveva essere e altre sciocchezze simili. Pilade allora guardò avanti lungo la strada.
Effettivamente la città non c'era... a meno che per città non si interesse un grosso buco scavato in una grossa collina.
@Arminio