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Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
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Redual

Brontolo
personalmente la parte delle guerre non mi piace molto..


Visto che si è ancora in corsa ed in creazione mi permetto di dissentire un pochino


Trovo frustante per il giocatore avere fazioni deus ex machina con armate "inifinite" e "inarrestabili" che limitano così tanto il giocatore.
Secondo me le fazioni non dovrebbero essere entità potentissime con una quantità indefinita di risorse, ma entità forti ma affrontabili piano piano, che armano i propri confini(i pg) per difendersi. Forze che hanno si, un buon numero di truppe e risorse in surplus ma che non sono altro che quelle messe "in palio" ai giocatori.

Lo stesso concetto di guerre di confine ignorate lo trovo "bruttino", e in modo medesimo l'intervento per fermare le guerre, che andrà SICURAMENTE a ledere in moltissimi giocatori il concetto che dovrebbe rimanere intoccabile dell'imparzialità del master.
Senza contare che poi è molto brutto per un giocatore sapere di stare giocando per "niente" che in realtà difficilmente vincerà o perderà mai.




Ma semplicemente perchè non permettere uno spostamento del fronte?
Cioè se io sono figo ed owno il mio nemico questo sposterà il fronte più internamente, verranno messe nuove regioni da un lato e spariranno o rimarranno in altro "status" quelle dell'altro lato, lasciando sempre equilibrati o giocabili i numeri ma dando un vero impatto sul gioco le azioni del giocatore.


Invece sono d'accordo maggiormente per un intervento dall'alto nelle guerre troppo lunghe o che divengono stantie, una guerra che dura e si conclude entro 3/4 turni è figa, una che ne dura di più e diventa stantia è noiosa alla lunga.


my two cent
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Redual ha scritto:
personalmente la parte delle guerre non mi piace molto..


Visto che si è ancora in corsa ed in creazione mi permetto di dissentire un pochino


Trovo frustante per il giocatore avere fazioni deus ex machina con armate "inifinite" e "inarrestabili" che limitano così tanto il giocatore.
Secondo me le fazioni non dovrebbero essere entità potentissime con una quantità indefinita di risorse, ma entità forti ma affrontabili piano piano, che armano i propri confini(i pg) per difendersi. Forze che hanno si, un buon numero di truppe e risorse in surplus ma che non sono altro che quelle messe "in palio" ai giocatori.

Lo stesso concetto di guerre di confine ignorate lo trovo "bruttino", e in modo medesimo l'intervento per fermare le guerre, che andrà SICURAMENTE a ledere in moltissimi giocatori il concetto che dovrebbe rimanere intoccabile dell'imparzialità del master.
Senza contare che poi è molto brutto per un giocatore sapere di stare giocando per "niente" che in realtà difficilmente vincerà o perderà mai.




Ma semplicemente perchè non permettere uno spostamento del fronte?
Cioè se io sono figo ed owno il mio nemico questo sposterà il fronte più internamente, verranno messe nuove regioni da un lato e spariranno o rimarranno in altro "status" quelle dell'altro lato, lasciando sempre equilibrati o giocabili i numeri ma dando un vero impatto sul gioco le azioni del giocatore.


Invece sono d'accordo maggiormente per un intervento dall'alto nelle guerre troppo lunghe o che divengono stantie, una guerra che dura e si conclude entro 3/4 turni è figa, una che ne dura di più e diventa stantia è noiosa alla lunga.


my two cent

Probabilmente è colpa mia che mi sono spiegato male, perché quello che dici tu è perfettamente fattibile e contemplato nella "regola". :sisi:

Sarà POSSIBILE conquistare completamente una Regione, MA solo dopo più guerre. In piccoli bocconi, affermando la propria superiorità con costanza. In quel caso la Madrepatria sotto attacco non avrà "scuse" per dichairare una Guerra Totale, perché la vostra vittoria arriverà gradualmente, evitando rapide escalation.

Certo, è probabile che ad un certo punto essa interverrà comunque, ma questo è nell'ordine delle cose.

Comunque sia, se riuscirete ad occupare completamente una Regione, il confine si sposterà eccome! A quel punto creerò nuove Province che andranno a costituire una nuova Regione di Frontiera, che il vostro avversario sconfitto governerà, e pianificherà la sua vendetta.


Sul discorso "madrepatrie iper-potenti" non sono del tutto daccordo. Non sono così schiacciantemente forti da risultare imbattibili, ma saranno comunque MOLTO più forti di un qualsiasi giocatore. Questo è sensato: le Madrepatrie sono le regioni più ricche, popolose e grandi. E' logico che possano mettere in campo eserciti molto più grandi di quelli che può mettere insieme un governatore di una Regione periferica. Il potenziale di mobilitazione delle Madrepatrie è molto maggiore del vostro, ed è logico che sia così.

Non sono però inesauribili, questo no. E ricordate che a quel punto anche la vostra Madrepatria scenderà in guerra, quindi magari potreste trovare che il vostro esercito viene affiancato dalle truppe della vostra Madrepatria, e idem il vostro avversario. La guerra potrebbe quindi "semplicemente" aumentare di "scala". Il giocatore non verrebbe marginalizzato, ma anzi potrebbe trovarsi ad avere la REALE possibilità di cambiare drasticamente l'equilibrio delle forze in gioco.

Quando dico che potreste venire schiacciati, è per farvi capire che in una Guerra Totale rischiate MOLTO di più. Se la Madrepatria nemica si mobilita prima della vostra (cosa probabile visto che se state vincendo vuol dire che probabilmente vi state avvicinando alla sua Madrepatria e allontanandovi dalla vostra), potreste trovarvi ad affrontare un'Armata troppo più grande della vostra prima che vi arrivino i rinforzi dalla vostra Madrepatria.


Il tutto è un invito alla cautela: una Guerra Totale non è una cosa che vorrei veder scoppiare ogni 2 turni, ma questo non vuol dire che il gioco sia, come hai detto tu, statico. I confini possono venire alterati e anche di molto, ma solo gradualmente. Un tentativo di "blitzkrieg" porterebbe ad una Guerra Totale, che farebbe "saltare il tavolo" ed avrebbe conseguenze MOLTO più grandi di quelle che magari avevate in mente quando avete attaccato.
 
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