[Scienza] Perchè gli Obesi sono Inferiori.

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Salve, mi sono iscritto perché volevo dire che il metodo usato può sembrare scientifico ma per me non lo è e la conclusione a cui si arriva usando il metodo che dici di aver usato è quella che possono arrivare tutti facendo delle semplici osservazione che però possono anche far sbagliare. Devo ammettere che quando ho letto questo articolo mi sono ritrovato per un periodo di tempo in conflitto e per cui ho fatto un'intensa riflessione interiore. Ho pensato che la scienza avesse trovato qualcosa che indicasse il perché gli obesi sarebbero da considerare inferiori e quando lessi alcuni siti mi ero in parte convinto che fosse così. Mi sbagliavo e me ne sono accorto. Non sono molto bravo a scrivere per cui ti farò un discorso sul perché non puoi dire chi è inferiore o intelligente e chi no.




Iniziamo col precisare che cos'è il metodo scientifico. Esso è il metodo usato dalla scienza per tentare di capire le varie cose ma in cosa consiste? Consiste nel formulare teorie e verificarle tramite delle prove considerate concrete e sufficienti. Quando tipo uno scienziato esamina mille bambini e questi danno un certo risultato è evidente secondo la scienza che quel risultato è uguale per tutti e certifica che le teorie fatte sono vere. Più sono le persone esaminate più è attendibile il risultato. Quindi avvolte c'è prima un fatto strano che fa scaturire la teoria dello scienziato che fa si che esso cerchi delle prove che se ci sono fan si che la teoria diventi oggetto di studio e così via. Ho letto ciò che hai scritto e secondo me il tuo metodo non è un vero e prorpio metodo scientifico. Tu ti basi sul fatto che hai osservato le persone e hai giudicato che ciò che fanno quelle grasse è stupido e hai preso gli studi fatti dagli scienziati dichiarando così che il tuo metodo è scientifico e che gli obesi sono inferiori. Più che metodo scientifico io direi che il tuo è un metodo deduttivo che non è sempre la stessa cosa. Il deduttivo osserva i fatti e sa alcune cose per cui ad esempio dice "Il sole sorge ogni giorno e dato che molti sostengono che è così lo fa anche altrove" mentre quello scientifico dice "Il sole sorge ogni giorno poiché la terra gira in quanto ho osservato o è stato osservato portando prove sufficienti che la terra gira ma se andiamo al polo nord o in Alaska effettivamente il sole non sorge ogni giorno perché l'asse della terra non è dritto per cui il sole sorge ogni giorno solo in alcune parti del mondo". La differenza sta che nel primo non ci sono delle vere prove di ciò che afferma alla fine della frase mentre il secondo le ha cercate e ha capito la verità. La tua è osservazione che si basa sul fatto che le persone grasse non compaiono in tv o non sono prese per esempio o non piace far con loro certe cose o non ci sono molti scienziati grassi e le ricerche fatte sembrerebbero dire che le persone grasse non sviluppano l'intelligenza. Ora tu mi puoi dire che se gli scienziato hanno detto che le persone grasse non ci guadagnano in intelligenza dev'essere così perché quando studi una cosa scientifica a scuola non puoi metterti a rifare tutti gli esperimenti o i test che sono stati fatti per arrivare a quella conclusione e questo è vero ma io ho ragione di credere che gli studi che la scienza ha fatto sulle persone grasse non sono corretti per me o quantomeno che sono stati interpretati dalle altre persone non in maniera corretta ma andiamo con ordine.




Inanzitutto devo dirti che ne la scienza ne il metodo scientifico sono del tutto attendibili. Tutti pensano che essendo basate su prove concrete sono prive di errori e quindi quando dicono che una cosa è così è così. In passato si pensava che il metodo scientifico fosse l'unico in grado di spiegare la realtà. Gli scienziati pensavano che studiando ben mille persone o comunque un numero sufficiente di elementi se essi davano determinate testimonianze o prove la teoria formulata valeva per tutti ed era così e basta. Fu un filosofo, Karl Popper, a scrivere un libro che avrebbe cambiato in parte queste credenze: Congetture e Confutazioni. Devo dire che ho letto poco, i primi capitoli circa, di questo libro quindi se lo hai letto puoi criticarmi su questa parte ma penso di poter dire che so di che cosa parla anche perché una persona che lo ha letto me ne ha parlato. Karl Popper diceva che uno vede il sole sorgere e ci sono le prove che il sole sorge ogni giorno, tutti lo vedono e quindi si può pensare che dato che il sole sorge anche in Francia e in Svizzera ecc... il sole sorge dappertutto e le persone in generale credono quindi di aver capito meglio la realtà perché hanno le prove che il sole sorge dappertutto ogni giorno ma così non è. Il punto è che ci sono parti del mondo che smentiscono questa scoperta per cui Popper fu uno dei primi a capire come i sensi e l'osservazione o la presa di mille prove possa spesso non essere sufficiente per indicare che la teoria fatta sia corretta, in parole povere finché c'è anche solo un essere umano cosa o fatto che smentisce la teoria allora tale teoria non è del tutto corretta, per questo la scienza oggi tiene conto che può fare errori anche se prende parecchie persone. Un'altro esempio è quello dell'uomo che sa stare in luoghi freddissimi a petto nudo senza soffrire il freddo. Non siamo in grado di dire al nostro corpo umano di abbassare o alzare la temperatura del corpo, lo fa da solo a seconda della situazione. Una volta vidi in tv in un documentario sulle persone dalle abilità che la scienza sta studiando che c'è un uomo che riesce a stare per quanto vuole in luoghi ghiacciati. E' un'eccezione ma le eccezione non sono altro che quella parte della realtà che la scienza non è ancora riuscita a spiegare e permettono ad essa di perfezionare le varie teorie poiché avvolte dalle eccezioni si può capire meglio il funzionamento del cervello e capire magari che ciò che si pensava prima era sbagliato.



Oltre a quanto ti ho detto, devi contare che la scienza non è del tutto una scienza esatta perché anche lei usa delle cose che non sono certe o sbagliate poiché è conveniente continuare a usarle o a credere che siano così. L'atomo, ad esempio, a quanto ne so non è mai stato visto ma solo pensato. Uno scienziato fece delle prove che portarono a determinati risultati che indicavano come si comportavano determinate particelle dell'atomo decretando quindi la sua esistenza ma non ha mai visto l'atomo, è così piccolo che è impossibile vederlo, quindi in futuro potrebbero esserci altre scoperte che potrebbero cambiare le basi della chimica. Inoltre sapevi che non ricordo in quale ambito ma mi sembra astronomico uno degli scienziati una volta fece una teoria per calcolare qualcosa riguardante le comete ma nonostante sia sbagliata viene ancora usata in quanto è più semplice dei calcoli che tecnicamente bisognerebbe fare nella teoria corretta? Sai che non si è ancora visto effettivamente se i neuroni esistano davvero? Si ipotizzano. Insomma ciò che ti voglio dire è che anche la scienza si basa su cose non certe perché conviene.




Ti starai sicuramente chiedendo dove voglio andare a parare. Il punto è questo: le mie esperienze mi dicono che le persone obese non sono inferiori, la ragione pure, ho conosciuto una persona che è un portento anche quando pesava di più, i sensi possono essere ingannati da varie cose e la scienza ha dimostrato come spesso la ragione possa essere in qualche modo influenzata dai sentimenti. Inoltre mia madre mi ha detto che ha conosciuto persone grasse che si sono laureate e si sono impegnate più dei magri e questi sono fatti non falsità dovuta alla morale.



Ora però andiamo a capire perché secondo me il metodo che hai usato non è giusto per l'argomento in questione. Secondo me decretare cosa sia l'intelligenza o chi sia inferiore non possa essere ancora fatto dalla scienza poiché è più che altro un fattore morale dire che uno è inferiore o poco intelligente in generale. Ti spiego perché.



Negli anni la scienza ha tentato di definire cosa sia l'intelligenza. Ha iniziato con test matematici in cui vi era alla fine un risultato che si considerava attendibile poiché la matematica veniva considerata una buona materia per valutare l'intelligenza. Successivamente si accorsero che l'intelligenza era più articolata è complicata di quanto ci si aspetti. Cosa si può dire sia intelligente? Rispetto a che cosa? Quali sono i criteri? Nel tempo molte persone tentarono di capire meglio la mente e si arrivò a definire alcuni fattori che si pensa possano influenzare l'intelligenza. Nonostante tutto non si è ancora riusciti ad ottenere una chiara definizione scientifica di intelligenza poiché per me essa è più un concetto puramente morale poiché dipende molto da cosa si considera intelligente e dalla situazione. L'ultimo studio condotto dagli scienziati ha mostrato che le persone grasse non si applicano molto in matematica e che dimagrendo non si migliora in tale materia. Nonostante gli scienziati hanno affermato che non si sa quale sia il rapporto tra il grasso e i neuroni (che non si hanno prove certe della loro esistenza) e che tali risultati sollevano più domande che risposte tutti hanno subito detto che gli obesi sono poco intelligenti. I test dell'intelligenza variano nel tempo, ciò che prima veniva considerato stupido oggi non lo è. Inoltre il test ha messo in evidenza come essi non siano bravi in matematica non come essi non siano intelligenti. L'intelligenza infatti si manifesta anche nella creatività che io personalmente vedo spesso nelle persone obese. Inoltre non mi sembra che gli scienziati abbiano detto che le persone prese in esame avevano voglia dopo essere dimagrite di imparare la matematica. E' una questione di tendenze: uno dimagrisce perché vuole stare bene non per essere più matematico, anche questa è una forma d'intelligenza. Inoltre nessuno sa per certo che cosa ha portato la persona grassa ad essere grassa e non ci sono prove scientifiche che se un magro o Einstein fosse stato suo poste non sarebbe diventato grasso poiché dipende da cosa accade e da come viene interpretata la situazione.


Una volta sentii che Darwin disse mi sembra che non era più intelligente degli altri ma nonostante tutto era riuscito a scoprire il procedimento evolutivo che compivano gli esseri viventi. Einstein devi sapere che quando era piccolo era dislessico, non sapeva le tabelline (e a quanto ho letto non le ha mai sapute), i genitori temettero a quanto ho sentito e letto che aveva qualche problema poiché ha iniziato a parlare più tardi della norma e dopo averlo fatto non fu subito un genio ma nonostante tutto divenne un grande scienziato e il suo cervello è ancora a quanto ne so studiato (l'avevano conservato e poi ripreso e vedendolo avevano detto che non c'era niente di speciale rispetto agli altri). Insomma quel che ti voglio dire è che ci sono svariati casi di persone che non venivano considerati intelligenti ma poi si sono rivelati intelligenti.



Ora forse ti starai chiedendo che comunque sia non ci sono degli esempi concreti di persone grasse che hanno fatto qualcosa d'importante. Tanto per cominciare qual'è la cosa più importante? Ogni persona ha le sue idee su questo anche la scienza ma queste idee sono comunque dettate dalla morale. Quando la scienza dice che il suo obbiettivo è quello di migliorare la vita dell'uomo anche questo è un obiettivo che viene dalla morale. Non c'è una prova certa che la scienza debba per forza occuparsi della vita dell'uomo ma è utile e nasce per questo, le persone la considerano più utile così. Perciò come si può stabilire con concretezza se una persona ha fatto davvero qualcosa d'importante, se il lavoro fatto da uno scienziato è più importante di quello di un impiegato? Senza gli impiegati gli uomini sarebbero costretti a trovare nuove forme per poter gestire le città che potrebbero andare in crisi e la crisi può colpire vari settori ecc... mentre se uno scienziato fa una grande scoperta essa cambia varie cose poiché la gente capisce meglio alcune cose ecc... Insomma non esiste un parametro concreto per stabilire l'importanza di un lavoro se non quello dettato dal senso e dalle esperienze.


Continuando a parlare di morale, prima ho detto che la scienza ha dimostrato che la morale può ingannare la ragione poiché essa la influenza in un modo o nell'altro. In effetti io stesso quando lessi quello che è stato scritto pensai subito che avevi ragione, poi ho capito che è per lo più la mia rabbia e la mia voglia di considerare qualcuno inferiore come modo di sfogarla che mi ha portato subito ad accettare quello che dicevi senza provare a metterlo in discussione. Abbiamo visto prima come l'intelligenza non possa essere ancora definita se non in ambito morale.



Ora c'è bisogno di dire una cosa: secondo voi la tv o la radio o altre forme di comunicazione accetterebbero di far vedere delle persone grasse? Mi viene in mente un episodio di cui ho sentito parlare. Una volta una donna senza un braccio era stata prese per condurre un programma per bambini. In redazione piovvero proteste da parte delle madri e quelli che l'avevano scelta dissero che era perché se un bambino è abituato a vedere una persona che magari non è al top o ha qualcosa in meno essi sono più propensi ad accettare in futuro tali persone in difficoltà, a non impressionarsi ecc... Penso che avessero ragione ma fatto sta che le madri non la volevano nella trasmissione. Il punto è questo: è ovvio che persone che non conviene fare vedere in tv non vengono fatte vedere eccetto se si parla di argomenti specifici.



A questo punto vorrei fare una precisione su quello che si è detto in questa discussione. Prima hai detto che i down sono i deboli per antonomasia. Una persona mi spiegò che la sindrome di down non rende il down diverso dagli altri o inferiore poiché le potenzialità c'è li ha però ciò che lo influenza è l'educazione. A quanto ne so non si è riuscito a capire quale sia il metodo educativo adeguato perciò i deboli non sono i down ma al massimo i genitori o gli scienziati stessi. Chiunque se non ha un'adeguata educazione che avvolte può essere anche di strada può rivelarsi un down tantè che ci si può diventare percui a mio avviso non sono deboli i down ma coloro che nonostante siano intelligenti non lo sono abbastanza da creare una vera educazione. Io ho sentito persone che mi hanno detto di down che si sono diplomati e forse anche laureati e che erano più intelligenti degli altri. Intelligenza però non sempre vuol dire famosità poiché quella dipende dalle scelte che si fa.



Ora devo aprire un discorsetto su ciò che hai detto. Alla luce del fatto che la ragione può essere influenzata dalla morale secondo me nel tuo discorso hai usato più morale di quanto non credi. Ad esempio, dire senza che una persona sia inferiore quando non si conoscono neanche le basi dell'intelligenza (e come abbiamo visto la scienza non li conosce ancora abbastanza bene) può denotare una certa morale. Dire che le persone obese sono come le bestie in un certo senso è morale perché fà capire che hai dei criteri per per considerare una persona non bestia. Innanzitutto vorrei dire che per me gli obesi non sono bestie per questo semplice motivo: non devono affrontare la nostra stessa vita sia a livello fisico che interiore, quando soffrono avvolte non toccano cibo come se si lasciassero morire, quando non soffrono se il loro padrone mette troppo cibo possono ugualmente diventare grassi e non so se dopo faranno capire al loro padrone che vogliono dimagrire. E' il loro stile di vita, ognuno ha il proprio per cui non ci'è da rimproverare le bestie. Il punto in parole povere è che le bestie hanno altri problemi e un altro stile di vita dell'essere umano. Nel mondo selvaggio se mangiano troppo verranno mangiati quindi non sono magri per intelligenza ma per necessità, è diverso.

Oltre a quanto detto volevo dire una cosa: l'idea che la gente ha di bestia è quella dell'animale incontrollato dai suoi istinti e basta. Non ragiona, sono gli istinti a ragionare per lui. Un obeso invece ha sempre un mondo interiore ed esperienze alle spalle. Soffre per vari motivi e tenta di sopprimere la sofferenza con il cibo. Da un lato questo può essere considerato un modo animalesco di risolvere le cose ma dall'altro può essere un tentativo tutto umano di cercare di tenersi in vita nonostante le cose tristi che hanno alle spalle. Potrebbero suicidarsi o dare del male e invece tentano di risolvere il problema in maniera sbagliata ma pur sempre tentano di risolverlo. Io penso sia un metodo del tutto umano.

Detto questo c'è da dire una cosa. Tu sostieni che il tuo sia un discorso puramente scientifico ma io ho notato note di giudizio personali. Quando ad esempio hai detto che gli obesi sono come le bestie. Definirli come le bestie è un giudizio morale. Non posso giustificare molto il fatto che mangiano tantissimo ma gli obesi non sono bestie per questi motivi: l'idea che abbiamo noi quando pensiamo alle bestie è che siano dominati dagli istinti e si comportino quasi come in natura. Gli obesi mangiano tanto perché c'è qualcosa nel loro passato che li porta a fare questo, un evento che li ha umiliati o un fatto tragico o semplicemente uno sbaglio. In parole povere, stanno rispondendo ad una cosa brutta che gli è accaduta. Nessuno sa con esattezza se veramente al suo posto e con le sue condizioni sarebbe stato migliore di lui a condurre la sua vita per cui anche questo è un modo per dire che non esistono gli inferiori ma solo coloro che conducono uno stile di vita più sano o in un certo modo e coloro che non lo conducono. Sbagliare non significa essere inferiori perché anche i più intelligenti sono arrivati ad essere intelligenti tramite degli sbagli, ma tornando a prima le bestie per come li vediamo noi ogni volta che facciamo paragoni del genere sono dominati dagli istinti e non sanno controllarsi. Le bestie per come vediamo noi però non ragionano, non hanno sentimenti e non riescono a sollevarsi dalla loro situazione. Inoltre non è utile chiamarli così per molteplici motivi:
1. Sono persone spesso lasciate sole. In una società dove la scienza impone l'idea di essere magri e super intelligenti ovvero che ognuno di noi dovrebbe essere autonomo nonostante ci sia la psicologia che mette in evidenza come gli esseri umani siano tutti "collegati" da fattori sociali, culturali e ambientali gli obesi sono quelle persone che vorrebbero forse più o meno ascoltato e aiuto, cosa che invece non succede. Un ragazzo che mostra un pò di obesità può essere criticato o lasciato fuori dal gruppo e dai giochi e a quel punto è ovvio che ingrassa di più, nessuna persona anche intelligente riesce sempre e in ogni caso a farcela da sola in ogni situazione per cui se li chiami bestie in un certo senso lo sono anche tutti quelli che li criticano perché non contribuiscono a migliorare il loro umore. Essere chiamati bestie può essere un modo per spronarli a cambiare ma se usato solo per offenderli allora è controproducente e mi sembra anche contrario ai principi della scienza che dice che essa serve per migliorare e non per peggiorare la vita dell'uomo.
2. Io sono convinto che uomo e animale siano uguali ma che comunichino e si comportano in maniera diversa. Inoltre gli obesi non possono essere chiamati bestie perché le bestie per come lo si intende significa qualcuno dominato dagli istinti e che avvolte non sente rimpianti o sentimenti contrari. Gli obesi invece sentono che non gli piace la loro situazione ma non riescono a cambiarla. E' diverso.
3. Come detto mi sembra precedentemente, gli scienziati non sanno nè quale sia il rapporto tra il grasso e l'intelligenza nè come funziona ogni parte del cervello. Il cervello è ancora una parte di noi ancora inesplorato eppure hanno detto subito che gli obesi sono inferiori. Un domani qualcun'altro potrebbe dire diversamente. Tra l'altro gli scienziati dicono che i neuroni (che sono solo ipotizzati) vengono rallentati dal grasso quindi non è che non ci sono neuroni o sono meno intelligenti ma sarebbero più lenti. So che loro studiano parecchio prima di fare teorie ma avvolte anche dopo mille studi si può sbagliare, ci sono casi nella scienza in cui i vari scienziati hanno fatto svariate teorie con studi dietro rivelatesi totalmente sbagliate. A me di per se non interessa se la teoria è corretta o falsa ma da quella non si può determinare l'inferiorità di nessuno. Inoltre non hanno visto veramente se i neuroni sono lenti.

A questo punto c'è da annotare qualcosa che non so se ho già detto prima: quando un obeso vuole dimagrire vuole prendere più intelligenza? Gli studi condotti sugli obesi hanno detto che essi non prendono più intelligenza quando dimagriscono. Un obeso dimagrisce per stare bene perché l'intelligenza è una cosa che poi se vuole può allenare e che unito a quello che ho detto prima sul fatto che essa non può essere determinata non si può dire che è inferiore. E' una sua scelta proprio come è una tua scelta decidere di studiare storia piuttosto che geografia o decidere di andare in palestra piuttosto che rimanere a casa a fare altro. Forse quelle persone si sono trovate soddisfatte così com'erano ma in ogni caso non possono essere definite inferiori nè di intelligenza nè di vita o altro perché quello lo decidono loro cosa fare nella vita e cosa non fare.

Insomma per queste e per varie altre ragioni io dico che è vero che bisogna lottare contro l'obesità, se un obeso non si sente bene in quella situazione và aiutato, ma esso non è nè inferiore nè poco intelligente. La scienza non ha per me ancora gli strumenti e le prove adatte per affermare che gli obesi sono inferiori e inoltre la superiorità e l'inferiorità sono due concetti morali che dipendono dalle caratteristiche che tu vuoi mettere in evidenza e che pertanto sono sempre considerazioni morali o personali.

ok.
 

Hannibal

il terrorista del tuo cuore ;)
Fantacalciaro
intendo le 20 e 30

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Ostrègone

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Fantacalciaro
Salve, mi sono iscritto perché volevo dire che il metodo usato può sembrare scientifico ma per me non lo è e la conclusione a cui si arriva usando il metodo che dici di aver usato è quella che possono arrivare tutti facendo delle semplici osservazione che però possono anche far sbagliare. Devo ammettere che quando ho letto questo articolo mi sono ritrovato per un periodo di tempo in conflitto e per cui ho fatto un'intensa riflessione interiore. Ho pensato che la scienza avesse trovato qualcosa che indicasse il perché gli obesi sarebbero da considerare inferiori e quando lessi alcuni siti mi ero in parte convinto che fosse così. Mi sbagliavo e me ne sono accorto. Non sono molto bravo a scrivere per cui ti farò un discorso sul perché non puoi dire chi è inferiore o intelligente e chi no.




Iniziamo col precisare che cos'è il metodo scientifico. Esso è il metodo usato dalla scienza per tentare di capire le varie cose ma in cosa consiste? Consiste nel formulare teorie e verificarle tramite delle prove considerate concrete e sufficienti. Quando tipo uno scienziato esamina mille bambini e questi danno un certo risultato è evidente secondo la scienza che quel risultato è uguale per tutti e certifica che le teorie fatte sono vere. Più sono le persone esaminate più è attendibile il risultato. Quindi avvolte c'è prima un fatto strano che fa scaturire la teoria dello scienziato che fa si che esso cerchi delle prove che se ci sono fan si che la teoria diventi oggetto di studio e così via. Ho letto ciò che hai scritto e secondo me il tuo metodo non è un vero e prorpio metodo scientifico. Tu ti basi sul fatto che hai osservato le persone e hai giudicato che ciò che fanno quelle grasse è stupido e hai preso gli studi fatti dagli scienziati dichiarando così che il tuo metodo è scientifico e che gli obesi sono inferiori. Più che metodo scientifico io direi che il tuo è un metodo deduttivo che non è sempre la stessa cosa. Il deduttivo osserva i fatti e sa alcune cose per cui ad esempio dice "Il sole sorge ogni giorno e dato che molti sostengono che è così lo fa anche altrove" mentre quello scientifico dice "Il sole sorge ogni giorno poiché la terra gira in quanto ho osservato o è stato osservato portando prove sufficienti che la terra gira ma se andiamo al polo nord o in Alaska effettivamente il sole non sorge ogni giorno perché l'asse della terra non è dritto per cui il sole sorge ogni giorno solo in alcune parti del mondo". La differenza sta che nel primo non ci sono delle vere prove di ciò che afferma alla fine della frase mentre il secondo le ha cercate e ha capito la verità. La tua è osservazione che si basa sul fatto che le persone grasse non compaiono in tv o non sono prese per esempio o non piace far con loro certe cose o non ci sono molti scienziati grassi e le ricerche fatte sembrerebbero dire che le persone grasse non sviluppano l'intelligenza. Ora tu mi puoi dire che se gli scienziato hanno detto che le persone grasse non ci guadagnano in intelligenza dev'essere così perché quando studi una cosa scientifica a scuola non puoi metterti a rifare tutti gli esperimenti o i test che sono stati fatti per arrivare a quella conclusione e questo è vero ma io ho ragione di credere che gli studi che la scienza ha fatto sulle persone grasse non sono corretti per me o quantomeno che sono stati interpretati dalle altre persone non in maniera corretta ma andiamo con ordine.




Inanzitutto devo dirti che ne la scienza ne il metodo scientifico sono del tutto attendibili. Tutti pensano che essendo basate su prove concrete sono prive di errori e quindi quando dicono che una cosa è così è così. In passato si pensava che il metodo scientifico fosse l'unico in grado di spiegare la realtà. Gli scienziati pensavano che studiando ben mille persone o comunque un numero sufficiente di elementi se essi davano determinate testimonianze o prove la teoria formulata valeva per tutti ed era così e basta. Fu un filosofo, Karl Popper, a scrivere un libro che avrebbe cambiato in parte queste credenze: Congetture e Confutazioni. Devo dire che ho letto poco, i primi capitoli circa, di questo libro quindi se lo hai letto puoi criticarmi su questa parte ma penso di poter dire che so di che cosa parla anche perché una persona che lo ha letto me ne ha parlato. Karl Popper diceva che uno vede il sole sorgere e ci sono le prove che il sole sorge ogni giorno, tutti lo vedono e quindi si può pensare che dato che il sole sorge anche in Francia e in Svizzera ecc... il sole sorge dappertutto e le persone in generale credono quindi di aver capito meglio la realtà perché hanno le prove che il sole sorge dappertutto ogni giorno ma così non è. Il punto è che ci sono parti del mondo che smentiscono questa scoperta per cui Popper fu uno dei primi a capire come i sensi e l'osservazione o la presa di mille prove possa spesso non essere sufficiente per indicare che la teoria fatta sia corretta, in parole povere finché c'è anche solo un essere umano cosa o fatto che smentisce la teoria allora tale teoria non è del tutto corretta, per questo la scienza oggi tiene conto che può fare errori anche se prende parecchie persone. Un'altro esempio è quello dell'uomo che sa stare in luoghi freddissimi a petto nudo senza soffrire il freddo. Non siamo in grado di dire al nostro corpo umano di abbassare o alzare la temperatura del corpo, lo fa da solo a seconda della situazione. Una volta vidi in tv in un documentario sulle persone dalle abilità che la scienza sta studiando che c'è un uomo che riesce a stare per quanto vuole in luoghi ghiacciati. E' un'eccezione ma le eccezione non sono altro che quella parte della realtà che la scienza non è ancora riuscita a spiegare e permettono ad essa di perfezionare le varie teorie poiché avvolte dalle eccezioni si può capire meglio il funzionamento del cervello e capire magari che ciò che si pensava prima era sbagliato.



Oltre a quanto ti ho detto, devi contare che la scienza non è del tutto una scienza esatta perché anche lei usa delle cose che non sono certe o sbagliate poiché è conveniente continuare a usarle o a credere che siano così. L'atomo, ad esempio, a quanto ne so non è mai stato visto ma solo pensato. Uno scienziato fece delle prove che portarono a determinati risultati che indicavano come si comportavano determinate particelle dell'atomo decretando quindi la sua esistenza ma non ha mai visto l'atomo, è così piccolo che è impossibile vederlo, quindi in futuro potrebbero esserci altre scoperte che potrebbero cambiare le basi della chimica. Inoltre sapevi che non ricordo in quale ambito ma mi sembra astronomico uno degli scienziati una volta fece una teoria per calcolare qualcosa riguardante le comete ma nonostante sia sbagliata viene ancora usata in quanto è più semplice dei calcoli che tecnicamente bisognerebbe fare nella teoria corretta? Sai che non si è ancora visto effettivamente se i neuroni esistano davvero? Si ipotizzano. Insomma ciò che ti voglio dire è che anche la scienza si basa su cose non certe perché conviene.




Ti starai sicuramente chiedendo dove voglio andare a parare. Il punto è questo: le mie esperienze mi dicono che le persone obese non sono inferiori, la ragione pure, ho conosciuto una persona che è un portento anche quando pesava di più, i sensi possono essere ingannati da varie cose e la scienza ha dimostrato come spesso la ragione possa essere in qualche modo influenzata dai sentimenti. Inoltre mia madre mi ha detto che ha conosciuto persone grasse che si sono laureate e si sono impegnate più dei magri e questi sono fatti non falsità dovuta alla morale.



Ora però andiamo a capire perché secondo me il metodo che hai usato non è giusto per l'argomento in questione. Secondo me decretare cosa sia l'intelligenza o chi sia inferiore non possa essere ancora fatto dalla scienza poiché è più che altro un fattore morale dire che uno è inferiore o poco intelligente in generale. Ti spiego perché.



Negli anni la scienza ha tentato di definire cosa sia l'intelligenza. Ha iniziato con test matematici in cui vi era alla fine un risultato che si considerava attendibile poiché la matematica veniva considerata una buona materia per valutare l'intelligenza. Successivamente si accorsero che l'intelligenza era più articolata è complicata di quanto ci si aspetti. Cosa si può dire sia intelligente? Rispetto a che cosa? Quali sono i criteri? Nel tempo molte persone tentarono di capire meglio la mente e si arrivò a definire alcuni fattori che si pensa possano influenzare l'intelligenza. Nonostante tutto non si è ancora riusciti ad ottenere una chiara definizione scientifica di intelligenza poiché per me essa è più un concetto puramente morale poiché dipende molto da cosa si considera intelligente e dalla situazione. L'ultimo studio condotto dagli scienziati ha mostrato che le persone grasse non si applicano molto in matematica e che dimagrendo non si migliora in tale materia. Nonostante gli scienziati hanno affermato che non si sa quale sia il rapporto tra il grasso e i neuroni (che non si hanno prove certe della loro esistenza) e che tali risultati sollevano più domande che risposte tutti hanno subito detto che gli obesi sono poco intelligenti. I test dell'intelligenza variano nel tempo, ciò che prima veniva considerato stupido oggi non lo è. Inoltre il test ha messo in evidenza come essi non siano bravi in matematica non come essi non siano intelligenti. L'intelligenza infatti si manifesta anche nella creatività che io personalmente vedo spesso nelle persone obese. Inoltre non mi sembra che gli scienziati abbiano detto che le persone prese in esame avevano voglia dopo essere dimagrite di imparare la matematica. E' una questione di tendenze: uno dimagrisce perché vuole stare bene non per essere più matematico, anche questa è una forma d'intelligenza. Inoltre nessuno sa per certo che cosa ha portato la persona grassa ad essere grassa e non ci sono prove scientifiche che se un magro o Einstein fosse stato suo poste non sarebbe diventato grasso poiché dipende da cosa accade e da come viene interpretata la situazione.


Una volta sentii che Darwin disse mi sembra che non era più intelligente degli altri ma nonostante tutto era riuscito a scoprire il procedimento evolutivo che compivano gli esseri viventi. Einstein devi sapere che quando era piccolo era dislessico, non sapeva le tabelline (e a quanto ho letto non le ha mai sapute), i genitori temettero a quanto ho sentito e letto che aveva qualche problema poiché ha iniziato a parlare più tardi della norma e dopo averlo fatto non fu subito un genio ma nonostante tutto divenne un grande scienziato e il suo cervello è ancora a quanto ne so studiato (l'avevano conservato e poi ripreso e vedendolo avevano detto che non c'era niente di speciale rispetto agli altri). Insomma quel che ti voglio dire è che ci sono svariati casi di persone che non venivano considerati intelligenti ma poi si sono rivelati intelligenti.



Ora forse ti starai chiedendo che comunque sia non ci sono degli esempi concreti di persone grasse che hanno fatto qualcosa d'importante. Tanto per cominciare qual'è la cosa più importante? Ogni persona ha le sue idee su questo anche la scienza ma queste idee sono comunque dettate dalla morale. Quando la scienza dice che il suo obbiettivo è quello di migliorare la vita dell'uomo anche questo è un obiettivo che viene dalla morale. Non c'è una prova certa che la scienza debba per forza occuparsi della vita dell'uomo ma è utile e nasce per questo, le persone la considerano più utile così. Perciò come si può stabilire con concretezza se una persona ha fatto davvero qualcosa d'importante, se il lavoro fatto da uno scienziato è più importante di quello di un impiegato? Senza gli impiegati gli uomini sarebbero costretti a trovare nuove forme per poter gestire le città che potrebbero andare in crisi e la crisi può colpire vari settori ecc... mentre se uno scienziato fa una grande scoperta essa cambia varie cose poiché la gente capisce meglio alcune cose ecc... Insomma non esiste un parametro concreto per stabilire l'importanza di un lavoro se non quello dettato dal senso e dalle esperienze.


Continuando a parlare di morale, prima ho detto che la scienza ha dimostrato che la morale può ingannare la ragione poiché essa la influenza in un modo o nell'altro. In effetti io stesso quando lessi quello che è stato scritto pensai subito che avevi ragione, poi ho capito che è per lo più la mia rabbia e la mia voglia di considerare qualcuno inferiore come modo di sfogarla che mi ha portato subito ad accettare quello che dicevi senza provare a metterlo in discussione. Abbiamo visto prima come l'intelligenza non possa essere ancora definita se non in ambito morale.



Ora c'è bisogno di dire una cosa: secondo voi la tv o la radio o altre forme di comunicazione accetterebbero di far vedere delle persone grasse? Mi viene in mente un episodio di cui ho sentito parlare. Una volta una donna senza un braccio era stata prese per condurre un programma per bambini. In redazione piovvero proteste da parte delle madri e quelli che l'avevano scelta dissero che era perché se un bambino è abituato a vedere una persona che magari non è al top o ha qualcosa in meno essi sono più propensi ad accettare in futuro tali persone in difficoltà, a non impressionarsi ecc... Penso che avessero ragione ma fatto sta che le madri non la volevano nella trasmissione. Il punto è questo: è ovvio che persone che non conviene fare vedere in tv non vengono fatte vedere eccetto se si parla di argomenti specifici.



A questo punto vorrei fare una precisione su quello che si è detto in questa discussione. Prima hai detto che i down sono i deboli per antonomasia. Una persona mi spiegò che la sindrome di down non rende il down diverso dagli altri o inferiore poiché le potenzialità c'è li ha però ciò che lo influenza è l'educazione. A quanto ne so non si è riuscito a capire quale sia il metodo educativo adeguato perciò i deboli non sono i down ma al massimo i genitori o gli scienziati stessi. Chiunque se non ha un'adeguata educazione che avvolte può essere anche di strada può rivelarsi un down tantè che ci si può diventare percui a mio avviso non sono deboli i down ma coloro che nonostante siano intelligenti non lo sono abbastanza da creare una vera educazione. Io ho sentito persone che mi hanno detto di down che si sono diplomati e forse anche laureati e che erano più intelligenti degli altri. Intelligenza però non sempre vuol dire famosità poiché quella dipende dalle scelte che si fa.



Ora devo aprire un discorsetto su ciò che hai detto. Alla luce del fatto che la ragione può essere influenzata dalla morale secondo me nel tuo discorso hai usato più morale di quanto non credi. Ad esempio, dire senza che una persona sia inferiore quando non si conoscono neanche le basi dell'intelligenza (e come abbiamo visto la scienza non li conosce ancora abbastanza bene) può denotare una certa morale. Dire che le persone obese sono come le bestie in un certo senso è morale perché fà capire che hai dei criteri per per considerare una persona non bestia. Innanzitutto vorrei dire che per me gli obesi non sono bestie per questo semplice motivo: non devono affrontare la nostra stessa vita sia a livello fisico che interiore, quando soffrono avvolte non toccano cibo come se si lasciassero morire, quando non soffrono se il loro padrone mette troppo cibo possono ugualmente diventare grassi e non so se dopo faranno capire al loro padrone che vogliono dimagrire. E' il loro stile di vita, ognuno ha il proprio per cui non ci'è da rimproverare le bestie. Il punto in parole povere è che le bestie hanno altri problemi e un altro stile di vita dell'essere umano. Nel mondo selvaggio se mangiano troppo verranno mangiati quindi non sono magri per intelligenza ma per necessità, è diverso.

Oltre a quanto detto volevo dire una cosa: l'idea che la gente ha di bestia è quella dell'animale incontrollato dai suoi istinti e basta. Non ragiona, sono gli istinti a ragionare per lui. Un obeso invece ha sempre un mondo interiore ed esperienze alle spalle. Soffre per vari motivi e tenta di sopprimere la sofferenza con il cibo. Da un lato questo può essere considerato un modo animalesco di risolvere le cose ma dall'altro può essere un tentativo tutto umano di cercare di tenersi in vita nonostante le cose tristi che hanno alle spalle. Potrebbero suicidarsi o dare del male e invece tentano di risolvere il problema in maniera sbagliata ma pur sempre tentano di risolverlo. Io penso sia un metodo del tutto umano.

Detto questo c'è da dire una cosa. Tu sostieni che il tuo sia un discorso puramente scientifico ma io ho notato note di giudizio personali. Quando ad esempio hai detto che gli obesi sono come le bestie. Definirli come le bestie è un giudizio morale. Non posso giustificare molto il fatto che mangiano tantissimo ma gli obesi non sono bestie per questi motivi: l'idea che abbiamo noi quando pensiamo alle bestie è che siano dominati dagli istinti e si comportino quasi come in natura. Gli obesi mangiano tanto perché c'è qualcosa nel loro passato che li porta a fare questo, un evento che li ha umiliati o un fatto tragico o semplicemente uno sbaglio. In parole povere, stanno rispondendo ad una cosa brutta che gli è accaduta. Nessuno sa con esattezza se veramente al suo posto e con le sue condizioni sarebbe stato migliore di lui a condurre la sua vita per cui anche questo è un modo per dire che non esistono gli inferiori ma solo coloro che conducono uno stile di vita più sano o in un certo modo e coloro che non lo conducono. Sbagliare non significa essere inferiori perché anche i più intelligenti sono arrivati ad essere intelligenti tramite degli sbagli, ma tornando a prima le bestie per come li vediamo noi ogni volta che facciamo paragoni del genere sono dominati dagli istinti e non sanno controllarsi. Le bestie per come vediamo noi però non ragionano, non hanno sentimenti e non riescono a sollevarsi dalla loro situazione. Inoltre non è utile chiamarli così per molteplici motivi:
1. Sono persone spesso lasciate sole. In una società dove la scienza impone l'idea di essere magri e super intelligenti ovvero che ognuno di noi dovrebbe essere autonomo nonostante ci sia la psicologia che mette in evidenza come gli esseri umani siano tutti "collegati" da fattori sociali, culturali e ambientali gli obesi sono quelle persone che vorrebbero forse più o meno ascoltato e aiuto, cosa che invece non succede. Un ragazzo che mostra un pò di obesità può essere criticato o lasciato fuori dal gruppo e dai giochi e a quel punto è ovvio che ingrassa di più, nessuna persona anche intelligente riesce sempre e in ogni caso a farcela da sola in ogni situazione per cui se li chiami bestie in un certo senso lo sono anche tutti quelli che li criticano perché non contribuiscono a migliorare il loro umore. Essere chiamati bestie può essere un modo per spronarli a cambiare ma se usato solo per offenderli allora è controproducente e mi sembra anche contrario ai principi della scienza che dice che essa serve per migliorare e non per peggiorare la vita dell'uomo.
2. Io sono convinto che uomo e animale siano uguali ma che comunichino e si comportano in maniera diversa. Inoltre gli obesi non possono essere chiamati bestie perché le bestie per come lo si intende significa qualcuno dominato dagli istinti e che avvolte non sente rimpianti o sentimenti contrari. Gli obesi invece sentono che non gli piace la loro situazione ma non riescono a cambiarla. E' diverso.
3. Come detto mi sembra precedentemente, gli scienziati non sanno nè quale sia il rapporto tra il grasso e l'intelligenza nè come funziona ogni parte del cervello. Il cervello è ancora una parte di noi ancora inesplorato eppure hanno detto subito che gli obesi sono inferiori. Un domani qualcun'altro potrebbe dire diversamente. Tra l'altro gli scienziati dicono che i neuroni (che sono solo ipotizzati) vengono rallentati dal grasso quindi non è che non ci sono neuroni o sono meno intelligenti ma sarebbero più lenti. So che loro studiano parecchio prima di fare teorie ma avvolte anche dopo mille studi si può sbagliare, ci sono casi nella scienza in cui i vari scienziati hanno fatto svariate teorie con studi dietro rivelatesi totalmente sbagliate. A me di per se non interessa se la teoria è corretta o falsa ma da quella non si può determinare l'inferiorità di nessuno. Inoltre non hanno visto veramente se i neuroni sono lenti.

A questo punto c'è da annotare qualcosa che non so se ho già detto prima: quando un obeso vuole dimagrire vuole prendere più intelligenza? Gli studi condotti sugli obesi hanno detto che essi non prendono più intelligenza quando dimagriscono. Un obeso dimagrisce per stare bene perché l'intelligenza è una cosa che poi se vuole può allenare e che unito a quello che ho detto prima sul fatto che essa non può essere determinata non si può dire che è inferiore. E' una sua scelta proprio come è una tua scelta decidere di studiare storia piuttosto che geografia o decidere di andare in palestra piuttosto che rimanere a casa a fare altro. Forse quelle persone si sono trovate soddisfatte così com'erano ma in ogni caso non possono essere definite inferiori nè di intelligenza nè di vita o altro perché quello lo decidono loro cosa fare nella vita e cosa non fare.

Insomma per queste e per varie altre ragioni io dico che è vero che bisogna lottare contro l'obesità, se un obeso non si sente bene in quella situazione và aiutato, ma esso non è nè inferiore nè poco intelligente. La scienza non ha per me ancora gli strumenti e le prove adatte per affermare che gli obesi sono inferiori e inoltre la superiorità e l'inferiorità sono due concetti morali che dipendono dalle caratteristiche che tu vuoi mettere in evidenza e che pertanto sono sempre considerazioni morali o personali.

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Shaka

Get a life
Fantacalciaro
Vorrei sfatare il falso mito che vuole Einstein ignorante in matematica.
Einstein, ovviamente, la matematica la sapeva, e anche alla grande.
all'età di soli 12 anni, visti gli ottimi risultati al ginnario, Einstein inizio i suoi studi di Calcoli Matematici alla scuola Luitpold, mentre i suoi compagni di studi erano più che 15enni. Come conseguenza a questo ed alle sue passioni per le scienze e la matematica, si dedicò poco alle materie umanistiche, praticamente trascurandole, mentre colse ottimi successi anche nel campo musicale, diventando un abile suonatore di violino. Nel 1895, all’età di 16 anni, fece domanda per entrare al Politecnico di Zurigo, con 2 anni di anticipo rispetto agli studenti comuni, ma non fu accettato proprio per le lacune umanistiche (ottenne tuttavia un ottimo punteggio nei test di matematica). Decise pertanto di ritentare l’accesso alla scuola svizzera l’anno successivo: Einstein trascorse un ulteriore anno a studiare le materie umanistiche come richiesto da tale scuola ed a scrivere un saggio di Fisica che riprese poi qualche anno più tardi.

È a questo punto della storia che nasce l’equivoco, la leggenda: i metodi di conteggio dell’allora sistema scolastico tedesco si modificarono proprio nel 1896. Quello che, nel 1895, era il voto più alto, cioè il 6, divenne il voto più basso, mentre il voto più basso, l’1, divenne nel 1896 il voto più alto. Pertanto, spulciando nei documenti dell’epoca di Einstein, sarà possibile notare che ebbe un giudizio finale di “1”, perciò tutti coloro che, anni dopo, lo videro, pensarono ad una bocciatura, mentre si trattava in realtà del voto migliore possibile.
 

Hannibal

il terrorista del tuo cuore ;)
Fantacalciaro
Vorrei sfatare il falso mito che vuole Einstein ignorante in matematica.
Einstein, ovviamente, la matematica la sapeva, e anche alla grande.
all'età di soli 12 anni, visti gli ottimi risultati al ginnario, Einstein inizio i suoi studi di Calcoli Matematici alla scuola Luitpold, mentre i suoi compagni di studi erano più che 15enni. Come conseguenza a questo ed alle sue passioni per le scienze e la matematica, si dedicò poco alle materie umanistiche, praticamente trascurandole, mentre colse ottimi successi anche nel campo musicale, diventando un abile suonatore di violino. Nel 1895, all’età di 16 anni, fece domanda per entrare al Politecnico di Zurigo, con 2 anni di anticipo rispetto agli studenti comuni, ma non fu accettato proprio per le lacune umanistiche (ottenne tuttavia un ottimo punteggio nei test di matematica). Decise pertanto di ritentare l’accesso alla scuola svizzera l’anno successivo: Einstein trascorse un ulteriore anno a studiare le materie umanistiche come richiesto da tale scuola ed a scrivere un saggio di Fisica che riprese poi qualche anno più tardi.

È a questo punto della storia che nasce l’equivoco, la leggenda: i metodi di conteggio dell’allora sistema scolastico tedesco si modificarono proprio nel 1896. Quello che, nel 1895, era il voto più alto, cioè il 6, divenne il voto più basso, mentre il voto più basso, l’1, divenne nel 1896 il voto più alto. Pertanto, spulciando nei documenti dell’epoca di Einstein, sarà possibile notare che ebbe un giudizio finale di “1”, perciò tutti coloro che, anni dopo, lo videro, pensarono ad una bocciatura, mentre si trattava in realtà del voto migliore possibile.

Questo vuol dire che hai letto il post di gioi?
Cosa ti ha spinto a farlo?
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Vorrei sfatare il falso mito che vuole Einstein ignorante in matematica.
Einstein, ovviamente, la matematica la sapeva, e anche alla grande.
all'età di soli 12 anni, visti gli ottimi risultati al ginnario, Einstein inizio i suoi studi di Calcoli Matematici alla scuola Luitpold, mentre i suoi compagni di studi erano più che 15enni. Come conseguenza a questo ed alle sue passioni per le scienze e la matematica, si dedicò poco alle materie umanistiche, praticamente trascurandole, mentre colse ottimi successi anche nel campo musicale, diventando un abile suonatore di violino. Nel 1895, all’età di 16 anni, fece domanda per entrare al Politecnico di Zurigo, con 2 anni di anticipo rispetto agli studenti comuni, ma non fu accettato proprio per le lacune umanistiche (ottenne tuttavia un ottimo punteggio nei test di matematica). Decise pertanto di ritentare l’accesso alla scuola svizzera l’anno successivo: Einstein trascorse un ulteriore anno a studiare le materie umanistiche come richiesto da tale scuola ed a scrivere un saggio di Fisica che riprese poi qualche anno più tardi.

È a questo punto della storia che nasce l’equivoco, la leggenda: i metodi di conteggio dell’allora sistema scolastico tedesco si modificarono proprio nel 1896. Quello che, nel 1895, era il voto più alto, cioè il 6, divenne il voto più basso, mentre il voto più basso, l’1, divenne nel 1896 il voto più alto. Pertanto, spulciando nei documenti dell’epoca di Einstein, sarà possibile notare che ebbe un giudizio finale di “1”, perciò tutti coloro che, anni dopo, lo videro, pensarono ad una bocciatura, mentre si trattava in realtà del voto migliore possibile.

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