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Noi, Philippe de Trèville, Re di Francia, riconosciamo il diritto dinastico del Regno di Scandinavia sul Ducato di Pomerania.
In virtù del Patto di Ferro tra i nostri Regni se la Scandinavia dovesse essere attaccata, in Pomerania o altrove, scenderemo in guerra al suo fianco.
Il regno di Francia si è proclamato neutrale d'innanzi a questioni religiose che non fossero all'interno del suo territorio. Affiancandosi alla causa dimostra oggettività decisionale che non lo accomuna agli Imperi continentali centrali, giudicando la questione ancor prima problema politico piuttosto che di carattere religioso. La Repubblica d'Inghilterra onora una tale Nazione, invitando i granitici ed obsoleti regnanti che si oppongono alla giustizia, di meditare su questo e prendere esempio.
Il Regno di Scandinavia si dice pronto a metter da parte le animosità delle precedenti missive tra Stoccolma e Vienna e chiede a quest'ultima un'analisi oggettiva dei fatti:
Il Ducato di Pomerania è retto dalla dinastia von Wolgatz. Vi è una unica esponente vivente della dinastia von Wolgatz, dinastia che è ormai unita a quella Jägerhorn visto il matrimonio reale di cinque anni fa. La Pomerania è quindi dinasticamente legata e di diritto parte del Regno di Scandinavia.
Stoccolma ha concesso una amnistia ai nobili ribelli, cosa che permetterà di evitare ulteriori spargimenti di sangue.
La vicenda può chiudersi qui ora.
Chiediamo che Vienna riconosca il diritto dinastico scandinavo sulla Pomerania e quindi la sua annessione pacifica al Regno. In caso contrario saremo tenuti, e con noi i nostri alleati francesi e della Lega Protestante che ringraziamo per l'onore dimostrato nel tener fede ai patti, a difendere sul campo di battaglia questo diritto.
Confidando in una decisione saggia e ponderata da parte austriaca Stoccolma ritiene ancora possibile la pace.
Il Regno di Sassonia; il Granducato di Baviera; il Granducato di Boemia; il Ducato di Torino; il Ducato di Pomerania; il Vescovado di Aquileia; il Vescovado di Trento; il Ducato d'Alsazia; il Ducato di Mulhouse; il Ducato di Flensburg ed il Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, Heinrich Reuss von Plauen si dicono favorevoli alla proposta austriaca. Il Ducato di Leeuwarden; il Ducato di Stuttgart; il Ducato d'Amburgo ed il Ducato di Milano sostengono Stoccolma. La Libera Città di Aachen; la Repubblica Elvetica; il Regno di Polonia; il Ducato di Brescia ed il Ducato del Lussemburgo, mantengono una linea neutrale
Il Regno di Scandinavia non è e non sarà uno stato imperiale, ma esclusivamente un Reichsfreiherr. Motivo per cui non si pone il problema delle leggi imperiali.
i consiglieri diplomatici scandinavi informano il loro re che, de jure, le leggi imperiali dovranno essere rispettate nella provincia di Danzica. [aka ti pigli bonus e malus imperiali in quella provincia]
Il Regno di Scandinavia rende noto che farà rispettare le leggi imperiali, ma qualora queste siano in contrasto con le leggi reali, onde evitare anomalie giuridiche, darà la priorità alle leggi del Regno.