Silen
Get a life
La Strana Guerra
Il nuovo anno vede una grande agitazione diffondersi nei territori dell'Aman settentrionale: ambasciatori vanno avanti e indietro fra Figli del Drago, Principato di Arakon, Regno delle Felidi e Clan Manto di Tempesta e aria, appunto, di tempesta sembra soffiare fra queste quattro nazioni del nord. Si parla di intenzioni aggressive di questo o quello stato e quando la primavera succede all'inverno gli eserciti nazionali si mobilitano e le cose sembrano mettersi molto male per Arakon, accusato apertamente di stare tramando ai danni dei suoi vicini. In rapida successione vengono resi pubblici trattati di non aggressione fra i nani del clan Manto di Tempesta e i regni delle Felidi e dei Figli del Drago e il destino di Arakon sembra segnato: fortunatamente per il Principato però la diffidenza reciproca fra le nazioni che, almeno secondo le voci che girano, vorrebbero spartirsi i suoi territori è più alta della brama di impadronirsi di nuove regioni e arrivati al dunque gli eserciti delle Felidi e dei Dragonidi si concentrano sui rispettivi confini ma si guardano bene dal varcarli, in attesa di un segnale che non arriverà mai (GdR off, in perfetto stile il Deserto dei Tartari debbo dire).
Gli unici a muoversi concretamente contro Arakon alla fine sono i nani del Manto di Tempesta che invadono il principato con un contingente limitato di circa 6000 soldati forse perchè convinti di essere aiutati da contingenti delle altre nazioni...i nani invece si ritrovano da soli ad affrontare l'intero esercito del Principato ritrovandosi così a combattere una battaglia in condizioni di drammatica inferiorità numerica nella misura all'incirca dit re contro uno. I combattenti del clan sono nani veterani coperti di ferro dalla testa ai piedi e combattenti decisi ma non posseggono nè arcieri nè truppe di appoggio e le forze di Arakon hanno buon gioco nel martellarle con gli arcieri per poi affrontarle con lancieri e fanteria: i nani vendono cara la pelle ma il generale Hoag deve infine rassegnarsi a ritornare in patria con una secca sconfitta lasciando sul terreno circa 1100 dei suoi guerrieri. A testamento della abilità dei nani i fatto che le perdite di Arakon siano di poco inferiori attestandosi sulle 850 unità.
Il nuovo anno vede una grande agitazione diffondersi nei territori dell'Aman settentrionale: ambasciatori vanno avanti e indietro fra Figli del Drago, Principato di Arakon, Regno delle Felidi e Clan Manto di Tempesta e aria, appunto, di tempesta sembra soffiare fra queste quattro nazioni del nord. Si parla di intenzioni aggressive di questo o quello stato e quando la primavera succede all'inverno gli eserciti nazionali si mobilitano e le cose sembrano mettersi molto male per Arakon, accusato apertamente di stare tramando ai danni dei suoi vicini. In rapida successione vengono resi pubblici trattati di non aggressione fra i nani del clan Manto di Tempesta e i regni delle Felidi e dei Figli del Drago e il destino di Arakon sembra segnato: fortunatamente per il Principato però la diffidenza reciproca fra le nazioni che, almeno secondo le voci che girano, vorrebbero spartirsi i suoi territori è più alta della brama di impadronirsi di nuove regioni e arrivati al dunque gli eserciti delle Felidi e dei Dragonidi si concentrano sui rispettivi confini ma si guardano bene dal varcarli, in attesa di un segnale che non arriverà mai (GdR off, in perfetto stile il Deserto dei Tartari debbo dire).
Gli unici a muoversi concretamente contro Arakon alla fine sono i nani del Manto di Tempesta che invadono il principato con un contingente limitato di circa 6000 soldati forse perchè convinti di essere aiutati da contingenti delle altre nazioni...i nani invece si ritrovano da soli ad affrontare l'intero esercito del Principato ritrovandosi così a combattere una battaglia in condizioni di drammatica inferiorità numerica nella misura all'incirca dit re contro uno. I combattenti del clan sono nani veterani coperti di ferro dalla testa ai piedi e combattenti decisi ma non posseggono nè arcieri nè truppe di appoggio e le forze di Arakon hanno buon gioco nel martellarle con gli arcieri per poi affrontarle con lancieri e fanteria: i nani vendono cara la pelle ma il generale Hoag deve infine rassegnarsi a ritornare in patria con una secca sconfitta lasciando sul terreno circa 1100 dei suoi guerrieri. A testamento della abilità dei nani i fatto che le perdite di Arakon siano di poco inferiori attestandosi sulle 850 unità.