Silen
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Le Guerre Nordiche
Il nuovo anno vede infuriare una serie di conflitti fra le nazioni dei viventi e le due alleanze di Caduti note come il Consiglio del Giudizio ed il Covenant. Sebbene in realtà esse siano dei conflitti separati, entrambe hanno la loro origine nel tentativo da parte dell'Unione di Carandor e del Dominio dei Frostlings di spingere indietro le frontiere dei territori in mano ai non morti approfittando del recente conflitto che ha visto i Caduti del nord scagliarsi l'uno contro l'altro.
Il conflitto si apre sul confine dell'Unione. Reduci dalla grande battaglia di Evernight le forze di Shohn Maht e Ceyandev per quest'anno non si fanno vedere, con grande sollievo del Direttorio che si trova ad avere un pò più di tempo per preparare le proprie difese. Carandor infatti fa appello a tutti i propri alleati richeidendo riforzi; appello raccolto dalla rgina delle driadi Demetra Vassilis che invia il proprio esercito nella regione di Vhosk per aiutare la difesa della regione. Anche Minnonar interviene in aiuto dell'alleato sebbene in modo molto più limitato inviando il proprio Celestiale. Ritenendo che la miglior difesa sia l'attacco, i maghi di Carandor non rimangono inoperosi ed un incantesimo particolare viene lanciato contro Ishan'Gul. Il Caduto, che appena stà riprendendo le forze dopo la grande guerra, vede le sue nuove "reclute" cadere vittima di una magia di decomposizione che fa letteralmente cadere a pezzi. Le perdite in sè non sarebbero decisive ma vista la mala parata il Caduto preferisce rinchiudersi nella sua città di Adunakhur e desistere, per il momento, da azioni offensive. E' sul confine ovest che Carandro subisce l'attacco più massiccio: il Caduto Amon Koth infatti invade la regione di Tarkarloth con oltre trentamila guerrieri non morti ai quali Carandor riesce ad opporre poco meno di ventimila guerrieri. Lo scontro è molto accanito: i guerrieri di Carandor bombardano i non morti di frecce che però fanno un danno molto limitato...nella maggior parte dei casi ic adaveri viventi nemmeno si accorgono delle frecce, a meno di alcuni colpi fortunati che spezzano un osso menomando un soldato. La battaglia degenera rapidamente in uno scontro di fanterie data la componente montagnosa della regione che sfavorisce nettamente sia la cavalleria di Carandor sia i death knight di Amon Koth; inizialmente però la superiorità numerica del Caduto sembra avere la meglio sul coraggio dei guerrieri di Carandor che vengono respinti indietro con gravi perdite, specialmente fr ai lancieri dell'ala sinsitra che vengono completamente annientati. Peraltro l'accanita resistenza della fanteria pesante da tempo ad un contingente distaccato dalla forza principale di attaccare sul fianco i non morti: viene anche rilasciato per la prima volta in battaglia il kernek, la nuova bestia da guerra dell'esercito dell'Unione, una sorta di drago minore come quelli dei lucertoloidi ma potenziato dall'uso intenso di magia e cristalli di mana che ne hanno alterato la struttura. La belva causa lo scompiglio nel fianco dell'esercito dei non morti che abbatte letteralmente a centinaia mentre l'attacco a sorpresa costinge Amon Koth a girare parte delle sue truppe verso la nuova minaccia. La battaglia rimane incerta perchè il fianco sinsitro delle forze dell'Unione è stato a sua volta distrutto e solo il calare della notte dona una tregua ai combattenti.
Il giorno successivo Carandor può tirare un sospiro di sollievo: durante la notte Amon Koth ha preferito ritirarsi per colmare le perdite e adeguare le sue tattiche alla rpesenza del kernek per cui anche se la battaglia a tutti gli effetti è stata un pareggio, l'Unione ha comunque fermato l'invasione nemica sia pure a caro prezzo.
Ben 3800 guerrieri sono infatti rimasti sul terreno contro circa 5500 cadaveri ambulanti abbattuti; ma al nemico rimangono grandi forze mentre l'esercito di Carandor è dissanguato.
Il teatro degli scontri si sposta a questo punto sul fronte del Dominio dei Frostlings. Sebbene terribilmente provati dallo scontro anche i Caduti del Covenant fanno un tentativo di ricacciare indietro i Frostlings anche se con forze comparabilmente minori. L'attacco viene portato in questoc aso da Selvana con circa ventimila cadaveri rianimati ai quali il popolo delle nevi oppone circa 15,000 combattenti. Resi consapevoli dall'arrivo del nemico da sentinelle appostate all'uopo i maghi Frostlings si affrettano ad suare la amgia per rendere gelato e impraticabile ilt errenod avanti all'armata dei non morti costringendoli così ad arrancare su un terreno ostile contro forze pronte ad attenderli; eppure anche in questo caso lo scontro è durissimo. Le magie della driade Caduta infatti infliggono gravi perdite ai frostlings e ne squassano il morale portandoli molto vicino al crollo: il fianco destro dell'armata dopo accaniti combattimenti viene battuto e messo in rotta; sfortunatamente per il Covenant lo stesso accade al fianco destro di Selvana, interamente sterminato dopo uno scontro senza quartiere. Risolve la situazione una ultima carica dei Cavalcalupi reali che, accettando le inevitabili perdite dovute al fianco scoperto, tentano di infrangere il centro nemico arrivando tanto vicino alla comandante nemica da costringerla ad indietreggiare precipitosamente riportando così una netta sconfitta.
Spaventose le perdite...oltre 6000 Frostlings rimangono sul campo oltre a quasi diecimila non morti. Almeno per ora, il Dominio è salvo.
Il nuovo anno vede infuriare una serie di conflitti fra le nazioni dei viventi e le due alleanze di Caduti note come il Consiglio del Giudizio ed il Covenant. Sebbene in realtà esse siano dei conflitti separati, entrambe hanno la loro origine nel tentativo da parte dell'Unione di Carandor e del Dominio dei Frostlings di spingere indietro le frontiere dei territori in mano ai non morti approfittando del recente conflitto che ha visto i Caduti del nord scagliarsi l'uno contro l'altro.
Il conflitto si apre sul confine dell'Unione. Reduci dalla grande battaglia di Evernight le forze di Shohn Maht e Ceyandev per quest'anno non si fanno vedere, con grande sollievo del Direttorio che si trova ad avere un pò più di tempo per preparare le proprie difese. Carandor infatti fa appello a tutti i propri alleati richeidendo riforzi; appello raccolto dalla rgina delle driadi Demetra Vassilis che invia il proprio esercito nella regione di Vhosk per aiutare la difesa della regione. Anche Minnonar interviene in aiuto dell'alleato sebbene in modo molto più limitato inviando il proprio Celestiale. Ritenendo che la miglior difesa sia l'attacco, i maghi di Carandor non rimangono inoperosi ed un incantesimo particolare viene lanciato contro Ishan'Gul. Il Caduto, che appena stà riprendendo le forze dopo la grande guerra, vede le sue nuove "reclute" cadere vittima di una magia di decomposizione che fa letteralmente cadere a pezzi. Le perdite in sè non sarebbero decisive ma vista la mala parata il Caduto preferisce rinchiudersi nella sua città di Adunakhur e desistere, per il momento, da azioni offensive. E' sul confine ovest che Carandro subisce l'attacco più massiccio: il Caduto Amon Koth infatti invade la regione di Tarkarloth con oltre trentamila guerrieri non morti ai quali Carandor riesce ad opporre poco meno di ventimila guerrieri. Lo scontro è molto accanito: i guerrieri di Carandor bombardano i non morti di frecce che però fanno un danno molto limitato...nella maggior parte dei casi ic adaveri viventi nemmeno si accorgono delle frecce, a meno di alcuni colpi fortunati che spezzano un osso menomando un soldato. La battaglia degenera rapidamente in uno scontro di fanterie data la componente montagnosa della regione che sfavorisce nettamente sia la cavalleria di Carandor sia i death knight di Amon Koth; inizialmente però la superiorità numerica del Caduto sembra avere la meglio sul coraggio dei guerrieri di Carandor che vengono respinti indietro con gravi perdite, specialmente fr ai lancieri dell'ala sinsitra che vengono completamente annientati. Peraltro l'accanita resistenza della fanteria pesante da tempo ad un contingente distaccato dalla forza principale di attaccare sul fianco i non morti: viene anche rilasciato per la prima volta in battaglia il kernek, la nuova bestia da guerra dell'esercito dell'Unione, una sorta di drago minore come quelli dei lucertoloidi ma potenziato dall'uso intenso di magia e cristalli di mana che ne hanno alterato la struttura. La belva causa lo scompiglio nel fianco dell'esercito dei non morti che abbatte letteralmente a centinaia mentre l'attacco a sorpresa costinge Amon Koth a girare parte delle sue truppe verso la nuova minaccia. La battaglia rimane incerta perchè il fianco sinsitro delle forze dell'Unione è stato a sua volta distrutto e solo il calare della notte dona una tregua ai combattenti.
Il giorno successivo Carandor può tirare un sospiro di sollievo: durante la notte Amon Koth ha preferito ritirarsi per colmare le perdite e adeguare le sue tattiche alla rpesenza del kernek per cui anche se la battaglia a tutti gli effetti è stata un pareggio, l'Unione ha comunque fermato l'invasione nemica sia pure a caro prezzo.
Ben 3800 guerrieri sono infatti rimasti sul terreno contro circa 5500 cadaveri ambulanti abbattuti; ma al nemico rimangono grandi forze mentre l'esercito di Carandor è dissanguato.
Il teatro degli scontri si sposta a questo punto sul fronte del Dominio dei Frostlings. Sebbene terribilmente provati dallo scontro anche i Caduti del Covenant fanno un tentativo di ricacciare indietro i Frostlings anche se con forze comparabilmente minori. L'attacco viene portato in questoc aso da Selvana con circa ventimila cadaveri rianimati ai quali il popolo delle nevi oppone circa 15,000 combattenti. Resi consapevoli dall'arrivo del nemico da sentinelle appostate all'uopo i maghi Frostlings si affrettano ad suare la amgia per rendere gelato e impraticabile ilt errenod avanti all'armata dei non morti costringendoli così ad arrancare su un terreno ostile contro forze pronte ad attenderli; eppure anche in questo caso lo scontro è durissimo. Le magie della driade Caduta infatti infliggono gravi perdite ai frostlings e ne squassano il morale portandoli molto vicino al crollo: il fianco destro dell'armata dopo accaniti combattimenti viene battuto e messo in rotta; sfortunatamente per il Covenant lo stesso accade al fianco destro di Selvana, interamente sterminato dopo uno scontro senza quartiere. Risolve la situazione una ultima carica dei Cavalcalupi reali che, accettando le inevitabili perdite dovute al fianco scoperto, tentano di infrangere il centro nemico arrivando tanto vicino alla comandante nemica da costringerla ad indietreggiare precipitosamente riportando così una netta sconfitta.
Spaventose le perdite...oltre 6000 Frostlings rimangono sul campo oltre a quasi diecimila non morti. Almeno per ora, il Dominio è salvo.