Impero dell'Arpia
Ancora una volta a Kyrne Lamiya si festeggia il trionfo di Silene e della sua politica. Una grande vittoria contro gli stati elfici e non del nord di Ea è la risposta delle arpie alla sfida che Minnonar aveva portato, volontariamente o no, a quella che si considera la razza superiore di Ea e nuovi acquisti in denaro e terre, per quanto poco difendibili, si aggiungono al già vasto patrimonio del Territorio di Caccia. Col loro tipico opportunismo le arpie approfittano del caos che avvolge lo stato delle driadi per trattenere anche la regione di Elennen. La fine della guerra non vede comunque cessare i reclutamenti di nuove truppe che sebbene rallentati continuano anche nel 3937, come anche ilr eclutamento di alcune nuove squadre navali.
Il grosso delle spese dell'anno, aumentate dalla quota spettante alle arpie dell'indennità pagata dalle nazioni sconfitte, è comunque spesa in un ampio programma di costruzioni. Sorgono, o vengono ampliati, porti e granai nelle città più importanti del regno, le città di Eskilos ed Ardinul-ghazir vengono ampliate ed abbellite ed una nuova città, battezzata con il nome di Spira, sorge nella regione dei Colli Neri, in una posizione invidiabilmente bella e forte da difendere, stabilita fra il fiume ele colline. Una città di grandi torri, costruita secondo lo stile imperiale di Kyrne Lamiya, e che presto diventa la residenza di buona parte delle arpie delle regioni circostanti: un programma ed una dichiarazione di intenti piuttosto chiara.
La vittoria comunque non porta ad un allentamento del clima di diffidenza e di sospetto delle arpie verso le altre razze che il tentativo di assassinio di Silene ha creato: il cordone di guardie e maghi che circondano la Prima sembrano a molti osservatori soltanto la punta dell'iceberg e si sussurra che le spese che l'Impero dedica alla sicurezza interna siano una voce tutt'altro che irrilevante del bilancio totale. Insoddisfatte, o diffidenti, dell'opera dei lucertoloidi dell'Unione, le arpie revocano di punto in bianco la concessione in feudo delle tre regioni ex-justane che rientrano sotto il diretto controllo della corona mentre il progetto di legislazione elaborato dall'ambasciatore Tleitzin in collaborazione con alcune ein'kethi viene definitivamente lasciato cadere. Sempre parlando dir elazioni internazionali viene rinnovato ilt rattato di non aggressione con la Repubblica di Ambir e sottoscritto un contratto per l'acquisto di una considerevole quantità di pietra parte della quale viene poi rivenduta alla Confederazione Naga. Dopo lunghe trattative viene inoltre sottoscritto un trattato di alleanza difensiva col Ducato di Sylvania.
Il mago consegnato dal Regno di Minnonar come colepvole dell'attentato verso Silene viene pubblicamente processato e condannato nel tempor ecord di quattordici minuti e la sua testa infilata su una picca a eterno monito e umiliazione per tutti i nemici delle arpie e del loro impero.