Adamantio
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Urlava dal dolore quando tornò alla realtà.
Ci vollero 4 uomini per tirarlo e quando il suo occhio buono si fisso sulle fattezze di un adulto Aulo, pianse di gioia.. Alzo la mano destra quasi a non credere che era lui e quando la sua mano tocco quel volto oramai conosciuto ed adulto seppe di essere tornato alla realtà. Cosa aveva visto?.. Si era mai allontanato da quel luogo?.. Era rimasto attaccato alla corda eppure la sua mente aveva viaggiato.. Aveva visto il passato, ne era consapevole.. Perse nuovamente i sensi dopo aver sussurrato ad Aulo quelle parole e quando li riapri, sentì l'odore acre di bruciato.. Non aspro, un odore acre, dolciastro.
Era l'odore della carne bruciata mescolato alla legna.. ed i suoi occhi.. entrambi i suoi occhi videro Delo bruciare.
Stava succedendo ora che era sul continente alla conquista di una regione sconosciuta su di una mappa?.. O forse era il futuro?.. Prima aveva visto il passato e ne era sicuro.. ma adesso stava vedendo il futuro.. oppure il presente?.. Non si oppose. Assimilò quella visione, quell'odore e quei sapori.
Viaggiò in una dimensione parallela che stava per arrivare.
La sua mente non poteva competere o dare una spiegazione, pena la follia.. e fece ciò che ritenne giusto.. Non si oppose alla visione, l'accolse come un bimbo fa con il mondo.
Anni prima aveva perso un occhio per vedere il passato. Forse per vedere quell'ulteriore visione del futuro doveva perdere anche l'altro?.. Ebbe un sussulto di paura... Era un eroe, ma era anche umano. La cecità.. Era questo il prezzo per vedere entrambe le direzioni del flusso temporale?.. Accetto e nel mentre si trovo a pensare che stava ragionando come un pazzo. Forse era morto e non lo sapeva..
Aveva dei figli.. il cuore esultò e li aveva messi in salvo.
La sua genealogia, la sua razza non sarebbe stata spezzata e se gli dei gli sorridevano, perfino Delo poteva essere ricostruita più forte e bella.
Speranze..
Ora vi era la guerra...
Qui..
Adesso.
Si gettò nella mischia. Urlava ordini perentori ai propri uomini e fendeva con la lama i nemici che gli si paravano davanti.. Non poteva far nulla per i cadaveri, il suo cuore piangeva ma il suo volto sfigurato dalla cicatrice rossa che pulsava era una maschera di determinazione.
Si rifugiò nella casa e provò odio per quella gente. Respirò, profondamente ed il suo occhio buono osservo che era una buona posizione per un imboscata. Sali al secondo piano per osservare meglio.
Quella casa era fra il porto, dove la sua gente, i civili, tentavano disperatamente di imbarcarsi per scappare e la città, oramai in preda alle fiamme ed alla distruzione.. Perduta, spezzata come la flotta.
Si preparò a morire li, si preparò ad essere l'ultimo argine fra le feroci scorribande di quella popolazione senza nome ed i suoi fratelli.
Era un buon posto per morire li.
La sua vita avrebbe avuto un senso.
Accorse dunque la morte, con volontà e non con costernazione.. Con la calma di chi sà che deve morire per un azione eroica.. un azione che verrà ricordata.
Quel flusso di pensieri venne interrotto dal ringhio.
Lo riconobbe.
Si voltò, questa volta era un adulto.. forse più vecchio ma comunque nel pieno delle proprie forze. La bestia, invece era sempre quella.
Sorrise, digrignando i denti e quella cicatrice strizzata in quel sorriso divenne vagamente bianca per l'afflusso interrotto per un attimo del sangue.
"Ti aspettavo." borbottò e mulino la propria spada cosparsa del sangue dei nemici. Tentò di schivare l'assalto della bestia e tenerla a bada con il proprio scudo e si studiarono compiendo fra loro un semicerchio.. La bestia, spalle alla finestra e lui davanti.. proprio mentre la carovana di razziatori schiavisti era in arrivo. Due elefanti in una cristalleria.
Non attese oltre, concretizzò quel pensiero con l'azione.
"AAAAAAAAAAAAAAHHHHH PER I SOMMI OLIMPIIIII" e fece la cosa più stupida e forse inaspettata fra tutte..si gettò con furia verso la bestia invece di scappare, senza indugiare, con foga ceca e tutto il suo peso, spada ed armatura.. Ebbe solo un pensiero per sua madre mentre entrambi volavano giù dalla finestra ed il terreno si avvicinava, tentando di atterrare fra i razziatori...
La bestia avrebbe avuto l'imbarazzo della scelta su chi mangiare per primo.. Carne e sangue fresca in abbondanza..
Altioco, invece non aveva alcun imbarazzo dato dalla scelta. Voleva la morte di quella singola creatura a costo della propria vita. Era questo il suo obiettivo. Schiumava di rabbia.. Sangue metallico nella bocca, la visione periferica degli occhi praticamente andata. L'occhio buono si fissò nello sguardo del segugio uscito dall'ade.. Sarebbe stata la sua ultima visione di questa terra..
Una buona visione.
Affondò, affondò il braccio armato di spada, percosse con lo scudo e con i denti.
..Era lui la bestia...
Urlo.. Forse per l'ultima volta e i suoi polmoni gli fecero male per via dello sforzo, del fumo acre oramai onnipresente.
La città bruciava.
.. Sarebbe durato solo un attimo.
Sapeva che nell'ade i polmoni non servono.
Ci vollero 4 uomini per tirarlo e quando il suo occhio buono si fisso sulle fattezze di un adulto Aulo, pianse di gioia.. Alzo la mano destra quasi a non credere che era lui e quando la sua mano tocco quel volto oramai conosciuto ed adulto seppe di essere tornato alla realtà. Cosa aveva visto?.. Si era mai allontanato da quel luogo?.. Era rimasto attaccato alla corda eppure la sua mente aveva viaggiato.. Aveva visto il passato, ne era consapevole.. Perse nuovamente i sensi dopo aver sussurrato ad Aulo quelle parole e quando li riapri, sentì l'odore acre di bruciato.. Non aspro, un odore acre, dolciastro.
Era l'odore della carne bruciata mescolato alla legna.. ed i suoi occhi.. entrambi i suoi occhi videro Delo bruciare.
Stava succedendo ora che era sul continente alla conquista di una regione sconosciuta su di una mappa?.. O forse era il futuro?.. Prima aveva visto il passato e ne era sicuro.. ma adesso stava vedendo il futuro.. oppure il presente?.. Non si oppose. Assimilò quella visione, quell'odore e quei sapori.
Viaggiò in una dimensione parallela che stava per arrivare.
La sua mente non poteva competere o dare una spiegazione, pena la follia.. e fece ciò che ritenne giusto.. Non si oppose alla visione, l'accolse come un bimbo fa con il mondo.
Anni prima aveva perso un occhio per vedere il passato. Forse per vedere quell'ulteriore visione del futuro doveva perdere anche l'altro?.. Ebbe un sussulto di paura... Era un eroe, ma era anche umano. La cecità.. Era questo il prezzo per vedere entrambe le direzioni del flusso temporale?.. Accetto e nel mentre si trovo a pensare che stava ragionando come un pazzo. Forse era morto e non lo sapeva..
Aveva dei figli.. il cuore esultò e li aveva messi in salvo.
La sua genealogia, la sua razza non sarebbe stata spezzata e se gli dei gli sorridevano, perfino Delo poteva essere ricostruita più forte e bella.
Speranze..
Ora vi era la guerra...
Qui..
Adesso.
Si gettò nella mischia. Urlava ordini perentori ai propri uomini e fendeva con la lama i nemici che gli si paravano davanti.. Non poteva far nulla per i cadaveri, il suo cuore piangeva ma il suo volto sfigurato dalla cicatrice rossa che pulsava era una maschera di determinazione.
Si rifugiò nella casa e provò odio per quella gente. Respirò, profondamente ed il suo occhio buono osservo che era una buona posizione per un imboscata. Sali al secondo piano per osservare meglio.
Quella casa era fra il porto, dove la sua gente, i civili, tentavano disperatamente di imbarcarsi per scappare e la città, oramai in preda alle fiamme ed alla distruzione.. Perduta, spezzata come la flotta.
Si preparò a morire li, si preparò ad essere l'ultimo argine fra le feroci scorribande di quella popolazione senza nome ed i suoi fratelli.
Era un buon posto per morire li.
La sua vita avrebbe avuto un senso.
Accorse dunque la morte, con volontà e non con costernazione.. Con la calma di chi sà che deve morire per un azione eroica.. un azione che verrà ricordata.
Quel flusso di pensieri venne interrotto dal ringhio.
Lo riconobbe.
Si voltò, questa volta era un adulto.. forse più vecchio ma comunque nel pieno delle proprie forze. La bestia, invece era sempre quella.
Sorrise, digrignando i denti e quella cicatrice strizzata in quel sorriso divenne vagamente bianca per l'afflusso interrotto per un attimo del sangue.
"Ti aspettavo." borbottò e mulino la propria spada cosparsa del sangue dei nemici. Tentò di schivare l'assalto della bestia e tenerla a bada con il proprio scudo e si studiarono compiendo fra loro un semicerchio.. La bestia, spalle alla finestra e lui davanti.. proprio mentre la carovana di razziatori schiavisti era in arrivo. Due elefanti in una cristalleria.
Non attese oltre, concretizzò quel pensiero con l'azione.
"AAAAAAAAAAAAAAHHHHH PER I SOMMI OLIMPIIIII" e fece la cosa più stupida e forse inaspettata fra tutte..si gettò con furia verso la bestia invece di scappare, senza indugiare, con foga ceca e tutto il suo peso, spada ed armatura.. Ebbe solo un pensiero per sua madre mentre entrambi volavano giù dalla finestra ed il terreno si avvicinava, tentando di atterrare fra i razziatori...
La bestia avrebbe avuto l'imbarazzo della scelta su chi mangiare per primo.. Carne e sangue fresca in abbondanza..
Altioco, invece non aveva alcun imbarazzo dato dalla scelta. Voleva la morte di quella singola creatura a costo della propria vita. Era questo il suo obiettivo. Schiumava di rabbia.. Sangue metallico nella bocca, la visione periferica degli occhi praticamente andata. L'occhio buono si fissò nello sguardo del segugio uscito dall'ade.. Sarebbe stata la sua ultima visione di questa terra..
Una buona visione.
Affondò, affondò il braccio armato di spada, percosse con lo scudo e con i denti.
..Era lui la bestia...
Urlo.. Forse per l'ultima volta e i suoi polmoni gli fecero male per via dello sforzo, del fumo acre oramai onnipresente.
La città bruciava.
.. Sarebbe durato solo un attimo.
Sapeva che nell'ade i polmoni non servono.
Me so fomentato..
Scusate.
Scusate.
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