[Pugno di Ferro - Ea] Il Vulcano e i suoi frutti

Volatile

Spam Master
Messaggeri arrivano a tutte le corti di Ea, invitando gli stati a mandare emissari per poter ammirare il grande complesso minerario che il Pugno di Ferro ha realizzato per debellare il pericoloso vulcano.

Si annuncia inoltre che, alla fine della visita, ci sarà un incontro con mercanti e emissari degli stati per mettere in vendita i redditizi prodotti che vengono estratti dalla lava del vulcano.

Per i seguenti stati, l'invito sarà privilegiato:
Regno di Minnoar
La Contea
 

Arminio

Ninja Skilled!
Un rappresentante formian sarà presente, sicuramente saremo deliziati dalle vostre gallerie.
 

Ostrègone

GIF MASTER
Fantacalciaro
Con grande entusiasmo giunge dalla Contea l'emissario Gorio Scannaporci, curioso di poter vedere come la situazione è stata ribaltata a favore dei nani alleati.
 

dixie

Ninja Skilled!
Il Messaggero dei Nani viene accolto da un Goblin ai confini delle Terre della Waaagh!

"zenti Barbozo, ci pozzo cuocere i Cicciottelli? che non zono i Pikkoletti ma le zalzicce di Cavallo che abbiamo rubato agli Orki perchè loro no capize che fare i Cicciottelli è più bello che prendere zchiaffi come ze non ci fozze un domani...
zenti poi Barbozo...ma a te chi cazzo ti ha invitato a entrare in terre di Waaagh!"
 

Nerdzul

Just a newbie
Un Emissario di Carandor parteciperà alla cerimonia, saremo inoltre felici di discutere potenziali commerci fra le nostre nazioni, per quanto buona parte dei traffici di natura mercantile sono stati già demandati ai nostri alleati.
 

Balto

Ninja Skilled!
Presenzierà per Sylvania, il Marchese Mannfred von Carstein, fratello del Duca.
 

Volatile

Spam Master
Gli inviati di tutti i Paesi, nell'attesa che tutti giungessero all'incontro, vennero alloggiati in lussuose stanze all'interno del settore reale di Kai Karzok, la città sotto la montagna. Tutte le sere, grandi banchetti venivano organizzati all'interno della montagna, e i delegati erano ovviamente invitati nel padiglione reale. Tutti gli inviati vennero invitati ad ammirare la città, con le enormi sale sotterranee, le sconfinate librerie e i numerosi cimeli di gloriosi anni passati.

Una volta che (quasi) tutti furono presenti, vennero guidati a nord, scortati dall'attendente reale, Foibur, e una scorta di 8 arcieri a cavallo, componenti della nuova guardia reale formata dai liberti provenienti dalle steppe orientali, all'interno della regione di Karack Lotir, tra valli e picchi aguzzi, dove i fianchi dei monti erano ancora striati di grigio, ricoperti dalle ceneri vulcaniche. La poca vegetazione locale non esisteva praticamente più, rimasta senza luce per mesi a causa dei fumi vulcanici. La regione era pressoché devastata, e non un essere vivente venne incrociato lungo il viaggio. Alla fine del percorso, giunsero ad un piccolo insediamento, abitato ormai soltanto da pochi sparuti minatori. Li, i delegati poterono riposare in piccoli, ma comodi e accoglienti alloggi, e ripulirsi alle terme del luogo.
Il giorno dopo l'arrivo alla cittadina, vennero di nuovo guidati verso nord, ma stavolta, il viaggio sarebbe stato decisamente più breve.

Dopo meno di una giornata di viaggio, arrivarono in vista del vulcano. Alto e aguzzo, il Krahataa, non aveva tuttavia le sembianze di un vulcano, dato che dal camino non usciva fumo. L'unica cosa che lo distingueva dalle altre montagne era una torretta di osservazione sulla sua cima e una fervente attività alle sue pendici. Foibur condusse il seguito fino a una cresta, che aveva un ottima visione sul Krahataa e l'impianto che si estendeva nella vallata sottostante allo stesso. Proprio in quel momento, la terra sotto i loro piedi tremò, spaventando le loro cavalcature, e un luminescente fiume rosso fuoriuscì dal fianco del vulcano, raccogliendosi sul fondo di una conca artificiale profonda quasi duecento piedi. Dopo pochi secondi, quando il flusso si era arrestato e la conca riempita per i due terzi, un lampo violaceo scaturì dal bordo orientale della conca: subito dal lago formato da magma incandescente scaturì un enorme colonna di fumo. Il procedimento continuò per alcuni secondi, fino a quando il lampo si esaurì. Una volta diradatosi, il fumo rivelò una distesa di roccia vulcanica nera come la pece, dove una volta si trovava la lava. Poi, in men che non si dica, squadre di minatori calarono delle scalette all'intero della conca, cominciando a rimuovere il materiale creato e issandolo fuori con delle gru.

- Il procedimento si svolge in gran parte grazie alla magia - spiegò Foibur - grazie ad essa, abbiamo creato un campo di forza, all'interno del camino, che impedisce alla lava di fuoriuscire dall'alto. Per compensare la pressione interna causata dalla lava, abbiamo scavato tre canali di sfogo, a ovest, nord ed est della montagna, che vengono aperti periodicamente, facendo fuoriuscire la lava in eccesso e diminuendo la pressione all'interno. Con questo procedimento otteniamo due importanti risultati: in primis, impediamo al vulcano di esplodere, con tutti i danni del caso, e in secondo luogo, riusciamo a raccogliere la lava in un lugo sicuro dove può essere lavorata, sempre con la magia. Infatti, una volta raccoltasi in una delle conche che abbiamo scavato di fronte ad ognuno dei canali di sfogo, acceleriamo l'orogenesi dei materiali con un procedimento magico, quel lampo violaceo che avete visto, accelerando un processo che in caso contrario durerebbe intere ere. Dopo di che, i nostri minatori si occupano di scavare i materiali, che portiamo fuori con delle gru. Seguitemi - fa cenno l'attendente.

Il gruppo venne condotto fino ad un complesso di costruzioni a sud del Krahataa: circondato da alcune baracche, alloggi dei minatori e degli altri operai, sorgeva un edificio in pietra quadrato, di trecento piedi per lato. All'interno, una fervente attività: con il pavimento scavato per una decina di piedi nella nuda roccia delle montagne, dava vita ad un enorme sala, occupata da enormi macchinari. I pezzi di roccia contenenti i preziosi materiali venivano scaricati in grandi carrelli che facevano parte di un sistema di trasporto composto da funi e carrucole, che trasportava i carrelli lasciandoli sospesi in aria. Arrivati in punti prestabiliti, i carrelli scaricavano i materiali grezzi in enormi fornaci che raggiungevano altissime temperature, separando i materiali ferrosi dalla semplice roccia. Poi, il materiale fuso, veniva versato in degli stampi, per produrre centinaia e centinaia di lingotti di ferro, argento, oro, stagno e rame. In un altro settore, separato dalle fornaci, lavoravano orafi e pietrai, che valutavano il peso delle numerosissime gemme estratte: diamanti, rubini, topazi e molte altre splendide pietre.

- Ma il materiale di punta di tutta la produzione - disse Foibur, prendendo in mano quello che apparentemente sembrava un lingotto di argento - è questo. Il mitrhil, più resistente del miglior acciaio nanico, che fino a poco fa consideravamo come il miglior materiale sulla piazza per fabbricare armi e armature, ma evidentemente ci sbagliavamo. Vi daremo una dimostrazione della resistenza di questo materiale -

Il gruppo venne condotto all'esterno del complesso, in uno spiazzo ricoperto di neve mista a ceneri vulcaniche. Due sorprese attendevano i delegati in quel luogo. In primis, una creatura alta dieci piedi si ergeva da una parte, formata interamente di metallo, e che sembrava avere la capacità di muoversi e recepire gli ordini che una squadra di nani gli stava impartendo.

- Quello, per chi non lo sapesse, è un Centurione nanico, parte integrante delle legioni di sua maestà Hofur il Pio. Brutta cosa incontrarlo in battaglia - fece Foibur, con un ampio ghigno soddisfato sul viso, mentre osservava i volti dei delegati, con delle espressioni miste di stupore e di paura. - È innocuo, non preoccupatevi - assicurò l'attendente, anche se le l'aspetto del Centurione non confermava appieno l'affermazione.

- Il mio nome è Bombur - esclamò un nano grasso e tarchiato, con una fluente barba bionda - Scienziato di Corte al servizio di Hofur il Pio. Oggi vi darò una dimostrazione delle qualità del mitrhil, un materiale di cui io posso vantarne la scoperta - fece, indicando con il braccio due manichini da addestramento.

Uno indossava una grigia e pesante cotta di maglia di acciaio nanico, mentre l'altro indossava quella che Bombur definì una cotta di maglia in mithril, ma che piuttoso sembrava una camicia da notte, date le fattezze: bianca e decisamente meno ingombrante di quella di acciaio, Bombur affermò che avesse un peso di un decimo di quello di una normale cotta di maglia.

- Ma passiamo ai fatti - disse Bombur, facendo un segno al Centurione, che, con passi ampi e pesanti, con una falcata ampia quattro braccia, si portò ad una trentina di piedi dai due manichini.

Con un movimento rigido, il golem alzò quello che doveva essere il braccio destro, rivelando una specie di balestra montata all'altezza dell'avambraccio: con un movimento secco, incoccò un dardo lungo quasi un metro. Puntò verso il manichino con la cotta in acciaio, e tirò. Il dardo si conficcò nel palo centrale del manichino, che con un "crack" secco, si spezzò, volando via e atterrando a quasi dieci piedi dal punto originario. Il Centurione poi rincoccò, e, mirando velocemente al secondo manichino, tirò. Anche qui, il dardi impattò violentemente e vi fu un altro "crack" secco. Tuttavia, stavolta a spezzarsi fu il dardo, mentre il manichino, sebbene pesantemente ammaccato, rimase al suo posto. Due squadre di nani scattarono velocemente verso i manichini, portando davanti al gruppo dei delegati i due manichini. Dal primo, fu impossibile rimuovere la cotta di maglia, perché il pesante dardo aveva trapassato cotta di maglia e manichino, passando da parte a parte e inchiodando la cotta sul posto. Dall'altro, invece, poterono rimuovere facilmente la cotta: il manichino era abbozzato profondamente nel punto in cui il dardo aveva impattato, ma la cotta era integra.

- Straordinariamente leggero e resistente. Credo non ci sia altro da aggiungere - concluse Bombur.

- Bene bene - proseguì Foibur, agitando le braccia per attirare l'attenzione dei delegati, che ancora fissavano attoniti la cotta di maglia in mithril senza un graffio - seguitemi, amici - disse, per l'ennesima volta.

In un fabbricato in legno, i delegati vennero fatti accomodare su delle sedie, intorno ad un lungo tavolo rettangolare.

- Molto bene, signori. Quello che avete visto è il mithril. Sorprendente, vero? Anche io avevo la vostra stessa espressione quando ho visto per la prima volta le sue capacità - rise Foibur - il materiale più resistente al mondo, a meno che non ci mettessimo a fabbricare armature in granito, e anche in quel caso, non credo che ne eguaglierebbe i risultati - rise ancora, poi si schiarì la gola - Molto bene. Passiamo ai numeri. Di quella roba, ne produciamo fino a quattro tonnellate l'anno, e questo, più le sue straordinarie capacità, fanno del mithril un materiale preziosissimo, quasi più dell'oro. Tuttavia non siamo intenzionati a tenerlo per noi, bensì abbiamo intenzione di condividerlo con tutti i popoli che voi rappresentate, dietro un modico compenso, s'intende. Quindi, a titolo dell'aiuto ricevuto da Minnoar e dalla Contea, entrambi i paesi potranno usufruire di una fornitura gratuita per tre anni di una tonnellata l'anno di mitrhil, mentre un'altra tonnellata verrà spedita quest'anno al Ducato di Sylvania, come pagamento per una partita di... beh, non sono affari vostri - ghignò Foibur - quindi, per quest'anno abbiamo disponibile una tonnellata di mithril, mentre dall'anno prossimo prossimo due. Le tariffe sono di 10 monete per tonnellata. Se avete un offerta da proporre, questo è il momento - fece, allargando le braccia in maniera teatrale per concludere il discorso.

[OFF: scusate il gdr eccessivamente lungo, ci ho messo un'ora per scriverlo tutto... quindi, in parole povere, il mitrhil da un bonus alla difesa del 25% dell'unità equipaggiata. Un mithril ---> un unità equipaggiata. Ovviamente parliamo di una qualsiasi unità (fanteria, cavalleria, arcieri ecc). Poi se avete altre idee potete usarlo per quel che vi pare, anche farci dei soldatini di metallo per farci giocare il vostro reale rampollo, basta che non lo duplicate con la magia et simili, ci ho messo sul il copyright ^_^].
 

Nohant

Chosen one
Tutto il mithril Possibile verrà acquistato dal Corvo.
Con pagamento immediato, ovviamente.
 

dixie

Ninja Skilled!
Il Goblin fa spallucce.

"nah...lo facciamo già, cozta meno, non mi frega..."

Però...

"zenti Barbozo, però voi ha città che noi può unire con Khas Kommerkal per fare zoldini?"

@Volatile (Rotta pura Khas-Kommercal e città di "catena iperborea" di cui non riesco a leggere il nome, distanza 4 se ci arrivi)
 

Volatile

Spam Master
Foibur squadra il goblin, impiegando qualche secondo per metabolizzare una risposta.

"Mastro Goblin, attualmente le nostre carovane sono impossibilitate a raggiungere così lontano. Ma dal prossimo anno, avremo a disposizione i mercanti di Sylvania, che ci permetteranno di arrivare fino a voi. E ciò vorrà dire ancor più... "zoldini"...-
 

dixie

Ninja Skilled!
Il Goblin non pare aver compreso.

"cioè tu dice che fate guerra a Zilvano e quindi dopo riesce ad arrivare?"

non gli è chiaro il ragionamento

"cioè Guerra figa eh...piace a tutti zi zi, ma no capito perchè poi voi arriva, mentre prima non arriva..."

evidentemente il Goblin non conosce la "Gilda Mercantile" di Sylvania, o anche solo la stessa in generale.
 
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