Qualche giorno dopo la foresta subì una profonda trasformazione: la fosforescenza che in precedenza era stata vivida, luminosa e multicolore degradò in una tonalità cupa e smorta. La vegetazione sembrò cambiare a sua volta, spine crebbero la dove prima vi erano fiori e foglie, i rami si fecero conrorti e la atmosfera divenne sinistra.
Quando Amhar e i suoi incontrarono di nuovo le driadi queste apparivano completamente diverse dai giorni precedenti, quasi un'altra razza. I loro abiti erano irti di rovi e spine, la tonalità di pelle grigia, i lineamenti duri. Protuberanze cornee fuoriuscivano da gomiti e spalle e le mani aevano l'aspetto di artigli.
Una delle driadi del crepuscolo, impossibile capire se fosse la medesima che aveva fatto da portavoce le volte precedenti, squadrò gli esploratori e disse in tono piatto "Se una non sapesse che non esistono altri popoli, una potrebbe pensare di avere visto degli stranieri entrare nella sua casa. Una potrebbe domandarsi con quale diritto questi esseri irrompono nella sua dimora senza annunciarsi nè chiedere permesso. Ma del resto una potrebbe concludere che essendo in ogni caso gli stranieri del tutto illusori, una potrebbe tranquillamente tirargli una freccia."