EuanIronfist
Spam Master
"Davvero?!?! Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie!!!!" L'offerta così sincera di un passaggio oltre l'oceano fu caldamente accolta dalla giovane nana che prese per le mani Jadwiga ed iniziò a saltellarle intorno facendola girare come una trottola, andando anche ad urtare diversi altri avventori che non furono molto felici di vedere la loro birra rovesciata sulle barbe o peggio ancora per terra.
"La politica asciuga la bocca, meglio rimediare" Disse in seguito alla risposta sulla grandezza dei regni, notando il boccale vuoto della nana e ordinandole un'altro. Il suo non era stato invece praticamente toccato.
«Ma dimmi, tu chi sei? Non mi hai risposto prima o sbaglio?» la guardò con l'unico occhio buono. «Abiti in città?»
"Chi sono, una giusta domanda, mi chiamo Heba" Disse sorridendo amichevolmente "E si può dire che abito in città, se per città intendi la Karak e non il borgo esterno..." La frase interrotta a metà da un lieve trambusto, una pattuglia di nani guerrieri stava in maniera poco gentile controllando nella folla in cerca di qualcosa, o qualcuno.
"Rimarrai qui sino alla fine del festival? Dai rimani fino alla fine, vedrai che ti divertirai un mondo! Io ora devo scappare, ma ci vediamo di nuovo, ti cerco io. Dai che mi devi portare dal tuo sovrano umano! Intendo dire il sovrano persona, la brava persona." Disse Heba molto velocemente mentre girando sempre attorno a Jadwiga, senza aspettare risposta si volatilizzò nella folla.
[Da qualche parte in un vicolo nel borgo di superficie...]
"Non è saggio far aspettare un Gormtrommi, soprattutto se è un Forgia Rune. E far aspettare Feofil è da pazzi. Tienilo ben a mente, perché la Loggia Nera non tollera errori." A parlare era stato un nano, vestiva un mantello con cappuccio che copriva gran parte del viso ed un corpetto di cuoio che lasciavano le braccia scoperte; braccia su cui era possibile vedere un'intricato disegno tatuato con un inchiostro violaceo. Questi dava le spalle ad un'altra figura, inginocchiata e col capo chino in segno di sottomissione. Una giovane nana con una spessa treccia castana.
"Si Maestro" Rispose la nana.
"Confido nella riuscita della tua missione. Va ora."
La nana si alzò e agilmente, molto più di quanto ci si aspetterebbe da un membro del così detto popolo tozzo, si arrampicò sulla vicina costruzione per utilizzare i tetti per evitare la folla che popolava le vie principali.
In cuor suo Heba sperava di rincontrare la fulva nana e di partire con lei per la volta del nuovo mondo.
"La politica asciuga la bocca, meglio rimediare" Disse in seguito alla risposta sulla grandezza dei regni, notando il boccale vuoto della nana e ordinandole un'altro. Il suo non era stato invece praticamente toccato.
«Ma dimmi, tu chi sei? Non mi hai risposto prima o sbaglio?» la guardò con l'unico occhio buono. «Abiti in città?»
"Chi sono, una giusta domanda, mi chiamo Heba" Disse sorridendo amichevolmente "E si può dire che abito in città, se per città intendi la Karak e non il borgo esterno..." La frase interrotta a metà da un lieve trambusto, una pattuglia di nani guerrieri stava in maniera poco gentile controllando nella folla in cerca di qualcosa, o qualcuno.
"Rimarrai qui sino alla fine del festival? Dai rimani fino alla fine, vedrai che ti divertirai un mondo! Io ora devo scappare, ma ci vediamo di nuovo, ti cerco io. Dai che mi devi portare dal tuo sovrano umano! Intendo dire il sovrano persona, la brava persona." Disse Heba molto velocemente mentre girando sempre attorno a Jadwiga, senza aspettare risposta si volatilizzò nella folla.
[Da qualche parte in un vicolo nel borgo di superficie...]
"Non è saggio far aspettare un Gormtrommi, soprattutto se è un Forgia Rune. E far aspettare Feofil è da pazzi. Tienilo ben a mente, perché la Loggia Nera non tollera errori." A parlare era stato un nano, vestiva un mantello con cappuccio che copriva gran parte del viso ed un corpetto di cuoio che lasciavano le braccia scoperte; braccia su cui era possibile vedere un'intricato disegno tatuato con un inchiostro violaceo. Questi dava le spalle ad un'altra figura, inginocchiata e col capo chino in segno di sottomissione. Una giovane nana con una spessa treccia castana.
"Si Maestro" Rispose la nana.
"Confido nella riuscita della tua missione. Va ora."
La nana si alzò e agilmente, molto più di quanto ci si aspetterebbe da un membro del così detto popolo tozzo, si arrampicò sulla vicina costruzione per utilizzare i tetti per evitare la folla che popolava le vie principali.
In cuor suo Heba sperava di rincontrare la fulva nana e di partire con lei per la volta del nuovo mondo.
@Last Century se non hai nulla da aggiungere prima che Heba scompaia nella moltitudine di persone presenti, da parte mia direi che ho finito! ^^