Leopoldo, granduca di Toscana scrive di suo pugno all'Arciduca:
Siamo ben lieti che il nostro accordo per il Nord Italia possa causare interesse nella vostra persona, così come siamo grati ogni giorno che l'Arciducato sia retto da un uomo tanto nobile a cui siamo legati con il sacro legame della parentela.
Permettetemi, però, proprio in virtù di questa confidenza di essere franco: il granducato di Toscana ha a cuore l'indipendenza e la gloria dei popoli Italici, come testimoniato dal qui presente patto di San Casciano e dall'istituzione della Lega Toscana con i comuni di Modena e Parma. Pretendiamo dunque una comunione di intenti per i firmatari dei patti sopracitati e dunque chiediamo alla signoria vostra di concedere più ampie libertà ai cittadini Milanesi. Un tale gesto identificherebbe l'Arciduca come amico del Patto e implicherebbe senza dubbio un suo ingresso in tale trattato.
Con rispetto ed affezione,
Leopoldo, granduca di Toscana.