Tramite interviste, pervengono alcune dichiarazioni importanti fatte da uomini vicini al Maratta, molti dei quali provenienti dal clan Sarhenna.
Tutta la nazione plaude all'allacciarsi dei buoni rapporti con il popolo dei Dragonling. Al di là delle ovvie affinità che uniscono due razze dalle indubbie origini sovrannaturali, l'ingresso in campo del Raj in questioni internazionali è da vedersi in un'ottica di equilibrio delle parti. Siamo convinti che l'isolamento dei Dragonling non possa far altro che causare danni imprevedibili a tutti. Sederci ad un tavolo con un potere contrattuale maggiore potrà sicuramente portare le fazioni a riconsiderare la ormai abbandonata strada diplomatica.
Ben più dure risultano le dichiarazioni trapelate dall'ambiente militare sulla questione Njemegen. Queste sono le dichiarazioni rilasciate da Roguri, uno dei vertici dell'esercito del Raj.
Qui c'è poco da scherzare. Teniamo sotto controllo i confini, ma questa evidente incapacità di gestione della rivoluzione da parte della Repubblica sta cominciando a creare problemi anche ai nostri territori. Nell'ultima stagione è stato versato sangue Raknesha. Noi abbiamo dei diritti, dei doveri, nei confronti del popolo e delle terre che ci spettano. Più di un generale si sta chiedendo se dovremmo sobbarcarci noi l'onere di risolvere una volta per tutte la questione. Mi auguro che Njemegen abbia delle risposte convincenti, e soprattutto delle proposte succose.