Ceyx indicò con un dito alcuni territori, mostrando vari possibili itinerari per congiungere l'Unione e l'Awt con una via di comunicazione diretta. -Questi sono i nostri possibili piani per l'anno prossimo, stando a quanto mi ha riferito Savvas. Una volta che avrete deciso quale di queste opzioni è la migliore, ci regoleremo di conseguenza.-
-Quanto al commercio, quest'anno siamo riusciti a rinegoziare il limite sulle rotte con i Ribelli. Thronos avrà sempre la maggior parte delle nostre rotte, ma almeno abbiamo una libertà maggiore di commercio. Specie perché non ci sono altri lealisti con cui commerciare, vista l'infelice fine del Riyasaat. Soprattutto, il commercio con gli altri stati è estremamente fruttuoso: il Cuore non commercia con loro, ovviamente, e determinate merci che provenivano da lì ora devono passare da noi, ai nostri prezzi. Per alcune cose, ci siamo attrezzati in loco, come la Seta Aracne e stiamo ricavando dei buoni profitti: un materiale sottile e resistente, ottimo per armature leggere e alcuni finimenti.-
Riguardo la questione della Tela, l'halfling sorrise: -Oh, ma noi abbiamo cercato la Tela per primi. Se vi hanno raccontato altro, non vi hanno narrato l'intera storia. Cercherò di non perdere troppo tempo, ma è una questione lunga.-
-Un anno dopo la ribellione, quando c'era ancora Feana, una mercante della Tela è venuta da noi per prendere contatto. Qualunque altro imperiale l'avrebbe presa a frecciate, specie dopo lo spettacolo che hanno fatto quella volta. Ma noi nell'Unione crediamo che tutti meritino una possibilità, indipendente dalla loro reputazione. Il Rappresentante degli Zannilis, Daedalos, che ironicamente è anche l'unico umano con un posto nell'Unione, fece da ambasciatore per quell'incontro. Si lasciarono con la promessa di creare rotte non appena i territori tra i nostri stati fossero stati messi in sicurezza, di comprare la libertà delle loro sorelle in schiavitù e servitù e un avviso di contattarci reciprocamente qualora loro avessero incontrato dei lealisti e noi delle Aracne.-
-Un anno dopo fu Daedalos ad andare da loro con la promessa di stringere due rotte l'anno successivo, visto che stavamo ancora sistemando il tutto per riprendere il commercio. Avevamo anche fatto una valutazione delle spese necessarie per portare da loro le Aracne nei nostri territori e la libertà e avevamo aggiunto un costo aggiuntivo perché siamo dei mercanti e cerchiamo sempre di guadagnarci qualcosa. Il trasporto di quel numero seppur esiguo di persone avrebbe richiesto comunque degli sforzi organizzativi che non venivano ammortizzati bene: se quelle Aracne fossero state mille invece di cento, il prezzo non sarebbe cambiato, ma all'epoca avevamo poche centinaia di individui. L'offerta era alta, ma negoziabile e, soprattutto, la Tela sembrava essere fortemente interessata a riportare le orfane da loro, avendo contattato anche Titania per lo stesso motivo. Le loro tattiche di negoziazione si sono sposate male con le nostre: eravamo partiti da un prezzo alto sperando che facessero una controfferta più bassa, invece hanno provato ad offrire altro, come risorse, che non erano di nostro interesse. Per cui il discorso su quelle Aracne si arenò, per quell'anno.-
-Verso la fine dell'anno, ci giunse notizia di un attacco compiuto dalla Tela ad una regione vicino ai nostri confini. Il comportamento ci aveva sorpreso: non giravano voci di una delegazioni diplomatica e, seppure fosse nella loro sfera di influenza, abbiamo chiesto spiegazioni perché temevamo fossero cittadini imperiali.-
-Per cui abbiamo offerto loro una proposta di spiegarsi, inviando una lettera. I toni della lettera non ci sono piaciuti: hanno confermato che erano lealisti, ma dal loro punto di vista non avevano violato l'accordo verbale con noi dato che il loro attacco era una ritorsione perché un loro agente era stato ferito mentre esplorava la regione. Di conseguenza, la Tela ha evidentemente mandato un agente senza bandiera e senza scorta in una regione sconosciuta e gli abitanti, vista la reputazione che si erano create le Aracne, hanno visto una minaccia e si sono difesi. Noi non condanniamo l'attacco, ma la Tela aveva il tempo per contattarci ed evitare un simile incidente diplomatico. Quasi sicuramente avremmo mediato per trovare una soluzione pacifica e avremmo offerto il pieno supporto se fossimo venuti a conoscenza del problema. Invece hanno tenuto la bocca chiusa, hanno spostato l'esercito e attaccato.-
-E' chiaro che la fiducia fragile è venuta meno: un attacco a cittadini imperiali, così vicini all'Imperatore, ci ha messo in difficoltà e commerciare con la Tela ci avrebbe messo in una posizione scomoda. Senza contare che l'abbiamo visto come un colpo di testa improvviso e il loro tentativo di giustificarsi, in tutta onestà, non c'è piaciuto: voi come vi sentireste se qualcuno cavilasse e venisse meno ad un accordo verbale, dicendo di averlo comunque rispettato? Vorreste fare affari con loro, sapendo che un altro colpo di testa del genere sarebbe possibile?-
-Pertanto la nostra risposta diplomatica è stata quella di congelare tutti i rapporti diplomatici per l'anno della crisi, scrivendo nella nostra lettera che, se avessero voluto riparare i rapporti, sarebbero state libere di tornare l'anno successivo. Abbiamo dato le rotte che avevamo promesso loro a Titania e Kharabas, se ricordo bene.-
-In quello stesso anno, abbiamo avuto modo di avere rapporti diplomatici con il Kharabas e la loro posizione sulla questione è stata che avremmo dovuto siglare un accordo su carta. Tuttavia, per quanto la cosa sia giusta nella teoria, non lo è nella pratica: da quando siamo diventati un'entità autonoma, abbiamo stretto accordi verbali con Titania e Kharabas, per esempio sulle zone di influenza. Eppure credo che nessuno vorrebbe impegnare le proprie limitate risorse per vincolare ogni singola affermazione tra stati. Per esempio, il vostro apparato burocratico sarebbe disposto ad investire le proprie energie per mettere su carta la promessa che ho fatto prima, di incontrarci e iniziare a commerciare? Certe affermazioni si basano sulla fiducia e noi con la Tela stavamo provando a costruire tale fiducia che loro hanno rotto.-
-Quindi no, non credo che l'Unione tenterà di fare il primo passo per la riappacificazione. Le prime a rompere la fiducia sono state loro e di occasioni ne abbiamo date già due: la prima volta di aprire i negoziati nonostante quello che avessero fatto e la seconda volta quando gli abbiamo dato l'occasione di spiegarsi. Darne loro una terza sarebbe un prendersi in giro, dato che secondo il Kharabas qualunque accordo dovrebbe essere scritto su carta e preferiamo impegnarci con stati che rispettano la parola. Rende tutto più semplice e veloce.-
Ceyx meditò su: -Ah, giusto. Il delegato del Kharabas, mi pare fosse un Anapse ma non ricordo il nome, chiese a Daedalos cosa l'Unione avrebbe accettato per riparare il danno diplomatico. Sul momento Daedalos propose delle scuse formali per aver violato la parola data, cosa che ai nostri occhi è necessari: le scuse sono il minimo sia per gli errori che per le colpe. Inoltre, visto che ad Azaleaf c'erano dei cittadini imperiali assoggettati con la forza, eravamo interessati a farli ritornare nell'Unione e lasciare il territorio alla Tela. Una posizione che la Tela dovrebbe capire, visto quanto si è prodigata nel riportare le proprie orfane nella Tela, con reazioni ... forti, ma Titania vi saprà dire di più al riguardo. Questo secondo punto era negoziabile, invece: avremmo volentieri pagato per riportare quegli abitanti in territorio imperiale. Lo avevamo messo in chiaro con il Kharabas, ma è evidente che il loro tentativo di mediazione è venuto meno dato che né la Tela né loro hanno risollevato l'argomento.-
Ceyx si versò un altro bicchiede di vino dopo il lungo discorso: -Questa è la nostra versione, chiaramente di parte. La Tela avrà la sua, il Kharabas la propria. E' vostro pieno diritto parlarne anche con loro e poi decidere per conto vostro chi ha ragione e chi ha torto.-
Sull'ultima proposta, il mercante ci pensò su: -Sì, abbiamo alcuni problemi che potrebbero essere risolti e alcune risorse che ci farebbero comodi. Ma è un discorso più impegnato e credo sarebbe meglio affrontarlo con calma e con un contabile per decidere i costi. La vostra offerta è gradita e siamo in grado di ricambiare sia nel campo del sapere sia in modo monetario. Il giusto prezzo per la giusta offerta.-