I contenuti resterebbero disponibili in vario modo, no? Gran parte delle "informazioni sensibili" sarebbe già stata raccolta, catalogata ed utilizzata, no? Quindi si parla di quello che potrei pubblicare da ora in poi. Basta e avanza, quindi, stare attenti a quello che si pubblica.
Ma per dire, andava fatto anche prima eh. Se uno pubblica o lascia pubblicare roba potenzialmente "pericolosa" per se stesso sono cazzi suoi. Lo sono sempre stati, lo sarebbero anche senza questi nuovi strumenti di "sorveglianza".
Che poi, questi dati chi e come potrebbe usarli contro di me?
Una società? Proponendomi pubblicità? Sticazzi.
Un ricattatore? Ricattandomi con cosa?
Siamo sempre lì: a livello personale l'impatto è infimo, a livello globale l'automutilazione è inutile.
Tu generi dati qualsiasi cosa tu faccia dal momento che ti connetti ad internet. Anche i siti che risolvi con un DNS sono una fonte di informazione per dire. Non a caso molti providers non ti danno più di un indirizzo IP statico e bloccano il traffico UDP sulla porta 53.
L'unico modo di agire, a livello singolo e globale, è boicottare i servizi non fidati. Porre in generale meno fiducia a quello che si usa.
Come potrebbero usare i dati contro di te è relativo. Se pensi al tuo piccolo orticello è chiaro che nulla ti tocca, ma su scala globale contribuisci ad un sistema di controllo e monitoraggio degli individui. L'automutilazione dovrebbe essere una nuova filosofia. Si sapeva già che internet non era più un pascolo felice, il Datagate IMHO ha solo accelerato i tempi.
Ricordati anche che la NSA non è il tuo principale nemico, ma ci sono fior fior di nuovi hackers e scriptkiddies in grado di bucare la tua sicurezza nel giro di niente. La maggiore vulnerabilità oggi come oggi a mio parere sono appunto le informazioni personali. È molto più facile risalire alla password di qualcuno sapendo tutto di lui, che con un bruteforce. Ripeto, il mio sito è costantemente attaccato. Scansionare un range di IP di un intero stato non è una cosa che richiede molto tempo poi, quindi non hai nemmeno bisogno di avere un dominio visibile per essere vulnerabile, ti basta accendere il router.
I rischi oggi sono ancora limitati, per questo nessuno investe tanto. Spammare pubblicità su forum e blogs è ancora più remunerativo, ma continuando di questo passo è un attimo rimanere fottuti. Più utilizziamo servizi online, più siamo vulnerabili, questo è il senso. La pratica da adottare è fidarsi il meno possibile e farsi una lunga serie di domande prima di aprire un account da qualche parte, così come faresti nella vita reale con tutti quelli che per un qualche motivo ti chiedono nome, cognome, numero di telefono, codice fiscale, indirizzo di casa tua, indirizzo di casa dei tuoi amici, codice della carta di identità ed IBAN. Non sono informazioni che lasci liberamente mentre giri per strada, ma per assurdo sono informazioni che direttamente o meno lasciamo su internet. Siamo convinti che nulla lì ci possa toccare, ma più passano gli anni e meno questo è vero.
Qui su SoHead potremmo ad esempio risalire al quartiere dove abitano certi utenti e pestarli di botte come una vera e propria squadriglia fascista. ^^
Su 4chan ad esempio è la prassi quella di postare foto rubate dai pc di ragazze. Probabilmente la vostra webcam registra tutto ciò che fate mentre uno scriptkiddie guarda. Recentemente era uscito un bell'articolo su ArsTechnica. Mostravano quanto fosse facile prendere il possesso di pc di persone e monitorarle in tutto. Webcam, audio, attività, passwords, ecc.
C'è tutto un gruppo di ragazzini che utilizza questi tools preconfezionati, che sfruttano vulnerabilità conosciute su sistemi non aggiornati o compromessi e monitorano queste ragazze come fossero pesci in un acquario.
http://arstechnica.com/tech-policy/...e-men-who-spy-on-women-through-their-webcams/
Questo è l'articolo.