Erdogan, dopo aver purgato tutti quelli che avevano a che fare con la rete di "influenza" di Gulen, e in attesa di farlo estradare dagli USA, sta tirando ancora un po' la corda della politica estera.
Ormai in rotta con l'Occidente, reo di non averlo difeso dal golpe e di non essersi subito congratulato con lui per averla scampata, viene punito con la sostanziale fine del (sempre stato fittizio IMHO) processo di avvicinamento/adesione all'UE. Reintroduzione della pena di morte o meno, la Turchia ora più che mai è certa di non entrare più in Europa, e tanto meglio per tutti. L'accordo sui migranti scricchiola, con Erdogan sempre più deciso ad usarli come arma di ricatto. Reazioni dell'Europa? Nessuna, abbiamo le mani legate.
Quanto agli USA, Erdogan sta facendo il grande passo: il riavvicinamento alla Russia. Putin da parte sua non ha perso tempo ed ha porto immediatamente il braccio al padrone del Bosforo e dei Dardanelli, fantasticando sui possibili futuri sviluppi della situazione. Io francamente penso sia tutta scena per forzare la mano a Washington, perché se Erdogan inizia a passare ai fatti con i Russi il prossimo golpe lo finanziano direttamente gli USA e allora tutta la corda che sta tirando, il buon Erdogan se la ritroverà intorno al collo. CREDO che quando gli USA smolleranno Gulen l'amicizia con la Russia verrà tacitamente lasciata a raffreddarsi.