Dyolance
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Pazienza e cautela erano virtù dei forti, o quanto meno di coloro che desideravano esserlo e rimanerlo sia nel breve che nel lungo periodo; e indubbiamente pazienza e cautela non erano mancate all'Uno del Coro Astrale durante il 4315, bloccato tra l'incudine delle Aracne in Sulonis bisognose d'aiuto e il martello degli Uccisori in Elennen, affamati di morte quanto un bambino poteva esserlo di caramelle. Non si poteva dire che fosse stato totalmente negativo, poiché nel frattempo il dominio si era rinforzato internamente ed esternamente aveva approfondito i propri rapporti con l'unico stato al momento conosciuto, ma non si poteva neanche dire che tutto il disegno fosse stato completato, che tutto fosse andato secondo i piani prestabiliti. Rallentamento, ma per quanto a una minore velocità comunque la propulsione era in avanti.
E avanti camminavano Grigorija delle Bianche Betulle e Klasserene, verso Nord-Est e cioè verso la le colline di Ramshar.
Mentre un fratello era occupato a saggiare lo stato delle cose con le aracne in Sulonis e una sorella avev apreso la via del Sud verso la capitale del Dovjunaar alle due sorelle d'altro sangue era toccato il necessario compito d'esplorare ulteriormente i pressi del Coro in cerca di nuova vita. Arida era stata la ricerca l'anno precedente per le due, imbattutesi nei mostruosi Uccisori d'Elennen e costrette alla strategica ritirata, dovuta per quanto sofferta dall'una perché generalessa e dall'altra perché arpia orgogliosa. Non si poteva fare altro che sperare d'essere più fortunate, più precisamente che la iella che aveva perseguitato Yavanna ora non si fosse attaccata a loro.
Per quanto riguarda la regione in sé, poco c'era da dire dei colli di Ramshar: terra brulla di civiltà, mai solcata dall'aratro per segnare i limes cittadini o quelli d'una strada; fu ai tempi del Ducato di Sylvania territorio di fronteria, secondario, quasi dimenticato. Oggi l'attenzione del Coro era intermanente per quella regione.
Le due si mossero tra le colline nella loro classica formazione, con Grigorija che guidava la delegazione di venti astanti e Klasserene che svolazzando nel cielo controllava che nessuno si muovesse con cattivi intenti contro le sorelle, fossero essi civili o corrotti.
A livello di direzione, considerando l'assenza di punti d'interesse o corsi d'acqua, l'Uno aveva comandato un attraversamento generale della terra per poi passare in un secondo momento a una ricerca più minuziosa.
E avanti camminavano Grigorija delle Bianche Betulle e Klasserene, verso Nord-Est e cioè verso la le colline di Ramshar.
Mentre un fratello era occupato a saggiare lo stato delle cose con le aracne in Sulonis e una sorella avev apreso la via del Sud verso la capitale del Dovjunaar alle due sorelle d'altro sangue era toccato il necessario compito d'esplorare ulteriormente i pressi del Coro in cerca di nuova vita. Arida era stata la ricerca l'anno precedente per le due, imbattutesi nei mostruosi Uccisori d'Elennen e costrette alla strategica ritirata, dovuta per quanto sofferta dall'una perché generalessa e dall'altra perché arpia orgogliosa. Non si poteva fare altro che sperare d'essere più fortunate, più precisamente che la iella che aveva perseguitato Yavanna ora non si fosse attaccata a loro.
Per quanto riguarda la regione in sé, poco c'era da dire dei colli di Ramshar: terra brulla di civiltà, mai solcata dall'aratro per segnare i limes cittadini o quelli d'una strada; fu ai tempi del Ducato di Sylvania territorio di fronteria, secondario, quasi dimenticato. Oggi l'attenzione del Coro era intermanente per quella regione.
Le due si mossero tra le colline nella loro classica formazione, con Grigorija che guidava la delegazione di venti astanti e Klasserene che svolazzando nel cielo controllava che nessuno si muovesse con cattivi intenti contro le sorelle, fossero essi civili o corrotti.
A livello di direzione, considerando l'assenza di punti d'interesse o corsi d'acqua, l'Uno aveva comandato un attraversamento generale della terra per poi passare in un secondo momento a una ricerca più minuziosa.