Molti sono atterriti e terrorizzati. Lo percepisco e mi duole.
La paura paralizza il corpo e la mente.
Cadere prede del terrore e dell'isterizia non serve a nulla.
Keep calm and think.
Si pensa, si sceglie e se ne affrontano le conseguenze raccogliendone i frutti.
E' l'abc della vita, non la si impara all'università so get a life.
E' inutile sclerare e dar di matto non vi rende maggiormente giusti.
Lol, sembra il nome di una malattia.Mersault 1917 ha scritto:cadere prede dell'isterizia in effetti non lo auguro a nessuno proprio.
Non si è mai tenuti a scrivere un libro.
Maurice Merleau-Ponty
io l'ho citata perché mi piace molto il significato, ma anche per un amaro e sadomasochistico piacere autoironico, perché il "libro" che io sarei tenuto a scrivere è proprio la tesi su merleau-ponty, quindi mi faceva ridere il fatto che lui stesso, indirettamente, mi assolvesse nel momento in cui stavo annaspando, ancora una volta come in un incubo ricorrente di annegamento, proprio per dare vita al "libro" che sarebbe la tesi.
Concordo sull'analisi iniziale, mentre sull'osservazione finale invito @Mersault 1992 a illuminarci in merito... presa così, decontestualizzata, mi sono permesso di dissentire umilmenteAnch'io sono d'accordo che l'urgenza di scrivere è una cosa assai presente, ma non solo nella letteratura. Imho l'urgenza è uno dei motori dell'arte in generale, quando si sente qualcosa da dire/dare è inevitabile partorire qualcosa di artistico.
Pero' ho come la sensazione che il discorso di Merleau-Ponty sia inserito in un altro contesto.