Diplomazia [Centaurestria-Impero dell'Arpia] Incontro diplomatico

The Pony Killer

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All'interno della corte di Centaurestria correva voce che al regno servissero dei volontari esperti per una missione diplomatica con le arpie. Gli unici che si presentarono furono due Discendenti provenienti dalla scuola di corte, dove coloro con i tratti di tutte le sottospecie di centauri possono imparare l'arte di essere re, vivendo in corte ogni giorno; questi due Discendenti avevano ventitré e ventisette anni e avevano deciso di andare in missione diplomatica per fare esperienza e magari un giorno venire eletti come re. Il loro arrivo fu annunciato alle arpie con un paio di giorni d'anticipo, quindi appena arrivarono ai confini della città furono accolti da degli umani che dissero loro di seguirli per parlare con un rappresentante dell'Impero.
 

Silen

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Prevedibilmente i due centauri vennero scortati alla città più vicina ovvero Ardinul-ghazir. Qui, dopo un breve riposo, i due vennero condotti a una torre, palesemente di recente costruzione, che svettava alta sopra la maggior parte degli edifici della città. Qui gli umani di scorta si fermarono, indirizzando delle occhiate perplesse ai due centauri.
"Questa è la residenza di Biara, la rappresentante delle arpie ad Ardinul-ghazir. Il problema è...pensate di riuscire a salire le scale? Temo che non siano state progettate per creature col vostro, uh, fisico."
 

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Durante il viaggio i due chiesero se il rappresentante che stavano per incontrare aveva un appellativo con cui preferiva farsi chiamare. Arrivati davanti alla torre i due centauri fecero una faccia piuttosto imbarazzata, quindi quello dall'aspetto meno maturo dei due, con il corpo equino di un colore grigio chiaro, si fece avanti e provò a salire le scale. Dopo i primi due gradini si rese conto che salire quelle scale sarebbe stato troppo rischioso e quindi, con la massima prudenza, scese di nuovo quegli scalini. Si rivolse quindi agli umani "Beh, molto scomoda come situazione... non ci sono altri modi per salire sulla torre? Sapete, non vorremo disturbare Biad... Biara!" Si corresse subito il centauro visibilmente imbarazzato.
 

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"Manderemo qualcuno ad avvisarla" disse quello che sembrava il comandante della scorta "ma per carità, cercate di non fare errori sul suo nome in sua presenza. Le arpie sono molto suscettibili sull'argomento" l'uomo sospirò con l'aria di qualcuno che abbia ricordi spiacevoli in proposito "nel frattempo cercheremo di trovare una sistemazione più comoda".
Mentre un soldato si accingeva a salire la torre i centauri vennero scortati verso quello che sembrava essere una specie di municipio e disponendo di alcune ampie sale situate al livello del terreno era certamente più adatto ad accogliere i due inviati di Centaurestria.
Dopo qualche minuto vennero raggiunti da Biara.
"Le prede umane mi hanno detto che c'è stato qualche piccolo...ah...problema correlato al vostro fisico. Confido che siate stati trattati in maniera confacente." l'arpia per parte sua sembrava più che altro divertita.
 

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Appena arrivati al cospetto dell'arpia i due Discendenti misero la zampa anteriore destra in avanti, quindi piegarono la zampa anteriore sinistra verso l'indietro e fecero con le mani il gesto di un inchino (
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), quindi si rialzarono e ascoltarono l'arpia parlare. All'esclamazione dell'arpia rispose quello dall'aspetto più maturo, con il corpo equino di un nero intenso, che disse sorridendo "I vostri umani ci hanno trattato in maniera eccellente, di questo non si deve preoccupare; la conformazione delle scale non è adatta a noi centauri che piuttosto preferiamo usare delle rampe o scalini molto lunghi e bassi". Fece quindi una breve pausa per aspettare che la situazione si facesse più seria, quindi riprese "Come ben sapete noi siamo inviati di Centaurestria, popolazione di centauri da poco giunta in questa zona. Ci piacerebbe avere rapporti amichevoli e magari poter intrattenere relazioni, commerciali e non, con i popoli vicini. Il motivo principale per cui siamo stati mandati qui è farvi domande circa la vostra società, rispondere a vostre eventuali domande, e chiedervi se siete disposti ad avere rapporti commerciali. Io penso che sia meglio se prima iniziamo a parlare dei nostri popoli, volete iniziare voi?" Disse quindi il centauro rivolgendosi all'arpia.
 

Silen

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Biara scrollò le spalle "Cosa c'è da dire in proposito? Noi siamo cacciatrici, voi siete prede; il resto è solo contorno." l'arpia fece uno strano gesto con la mano destra, come per afferrare qualcosa e poi gettarlo via "Non devi fraintendermi. So che detto in questi termini, potrei sembrare particolarmente ostile nei vostri confronti. Non lo sono. Ma non ho nemmeno intenzione di discutere della mia razza con una preda e le usanze di una specifica razza di prede, beh..." di nuovo l'arpia si strinse nelle spalle "...non mi interessano." concluse con notevole mancanza di tatto.
Biara inclinò la testa da un lato fissando sui due centauri lo sguardo di due occhi di un verde tanto profondo da sembrare irreale "Se volete potete viaggiare fino alla capitale. C'è una maga umana, Sabrina Glessivig...lei ama molto parlare di queste cose. Vi annoierà a morte a forza di descrivere cosa ha imparato osservando le Sorelle e sono certa che ascolterà volentieri qualunque notizia vorrete darle sulla vostra specie. Passando ai fatti concreti: i nostri schiavarazza sono usi commerciare con le altre prede ma nel vostro caso vedo alcuni problemi...prima di tutto credo che ci siano regioni indipendenti che separano i nostri territori e che eventuali rotte commerciali dovrebbero attraversare. Per noi la cosa non costituisce un vero problema, ma così non vale per le razze condannate a strisciare sulla terra."
 

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"Beh, per quanto riguarda la questione del commercio noi siamo venuti qui solo per parlare e chiarire se siete disposte ad avere rapporti commerciali, infatti alcune squadre stanno andando in missione diplomatica in quei territori per vedere se sono disposti almeno a concederci il diritto di transito." Fece una breve pausa, quindi riprese "Invece sarei interessato a parlare con la maga... Sabrina Glessivig l'avete chiamata, giusto? Vorrei incontrarla per saperne di più sul vostro conto, potreste darmi indicazioni sul come raggiungerla?"


[GDR off: Aaaarghh, sapevo che mi ero dimenticato una cosa :forgot:]
 

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Biara si limitò a guardare in maniera significativa il capitano delle guardie il quale si affrettò a rassicurare il centauro "La strada per la capitale segue la costa, vi faremo avere delle precise indicazioni sul percorso da seguire. Una volta arrivati nella capitale non avrete difficoltà a trovare la maga, è una persona piuttosto nota nell'impero"
 

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I due centauri ringraziarono per l'informazione, quindi si inchinarono nuovamente all'arpia, le chiesero scusa per il disturbo e se aveva altre domande da fargli, quindi se ne andarono e, seguendo le indicazioni ricevute, arrivarono alla capitale. Una volta giunti li si soffermarono per un po' ad ammirare la città, quando sentirono però di averne abbastanza delle esplorazioni decisero di iniziare a chiedere in giro dove poter trovare la maga Sabrina Glessivig.
 

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La grande città delle arpie dapprima indusse un certo sconforto dei due centauri: una città molto grnde ma fatta per lo più di grandi torri pressochè impossibili da visitare per i due viandanti i quali finirono per trovarsi più a loro agio nei distretti dove sorgevano anche abitazioni costruite secondo lo stile degli umani e quindi un poco più accessibili. Dopo varie ore passate a girovagare per la città, finalmente i due arrivarono alla casa di Sabrina Glessivig, una vera e propria villa costruita nella parte centrale della città. Non appena i due centauri fecero il loro ingresso nel cortile della magione vennero accolti dalla padrona di casa in persona, evidentemente avvisata in anticipo del loro arrivo.
La maga era una donna alta e di bell'aspetto, dall'età apaprente di una trentina d'anni più o mneo. Indossava abiti eleganti e di foggia molto ricercata, persino il suo maquillage appariva molto raffinato ed elaborato.

"Vi dò il benvenuto nella mia dimora, viandanti del popolo dei centauri" disse la maga in tono cordiale e un sorriso " ho sentito parlare di voi e sarei curiosa di udire notizie di prima mano sulla vostra razza. Sarete spaesati dopo un viaggio così lungo nelle terre delle arpie. Ho fatto preparare un padiglione nei giardini dove potrete sedere e ristorarvi. Ma venire, vi faccio strada."
 

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Il più giovane dei due centauri pareva incantato da quella donna, mentre quello più maturo aveva un'aria più risoluta. Seguirono la maga fino ai splendidi giardini dove si sedettero [
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] piegando la gambe anteriori in modo da avere il busto perpendicolare al terreno. Il più maturo iniziò il discorso "Una gran parte dei centauri di Centaurestria provengono da molto a Sud, dove i popoli civilizzati sono molti di meno e la guerra fra le varie razze continua ad affliggere i territori. Abbiamo deciso di emigrare perché il terreno stava iniziando a diventare sterile e quindi non potevamo più coltivare, inoltre molti popoli volevano attaccarci e, data la loro superiorità numerica, abbiamo deciso di scappare. Durante il viaggio molti si sono separati, avendo trovato piccole comunità in cui stare o piccoli terreni in cui provare a farsi una nuova vita, e così una buona fetta della popolazione si separò dal gruppo principale. Noi eravamo diretti verso i territori in cui oggi si erge il nostro stato, infatti correva voce che grandi stanziamenti di centauri vivessero li. Quando arrivammo trovammo però qualcosa di terribile, le popolazioni di centauri erano separate, alcune di loro si odiavano, ma in quel momento erano uniti da un nemico comune: i popoli vicini. Queste popolazioni di varie razze attaccavano i centauri cercando di sterminarli, e molto probabilmente ci sarebbero riusciti se il mio popolo non fosse giunto li: appena arrivati cercammo di capire perché questo astio l'un l'altro, le risposte dei capi erano davvero stupide a mio avviso, infatti le loro argomentazioni erano: <I nostri antenati si odiavano, così faremo anche noi> oppure <Siamo troppo diversi, non ci uniremo mai>. Beh, probabilmente dobbiamo ringraziare le mire espansionistiche delle popolazioni vicine che fecero sì che le varie tribù di centauri si alleassero per la prima volta . Il nostro vecchio re, quello che venne prima del re attuale, venne convinto dal popolo a partecipare alla guerra, infatti dopo tutto quel cammino i centauri decisero di lottare per le terre che avevano a lungo cercato. Il re si riunì con i capi delle tribù per discutere con loro sulla guerra, tutti erano felici di ricevere aiuti. Lo scontro avvenne tre giorni dopo l'incontro. La guerra fu abbastanza breve, le vittime tra i centauri furono relativamente poche, mentre quelle tra le fila nemiche furono innumerevoli, sopratutto grazie ai Dracocentauri, creature imponenti che riuscimmo a portare con noi durante il grande viaggio. I popoli nemici furono costretti alla ritirata e persero anche alcune terre. La notte della guerra tutti i centauri festeggiarono insieme, non importava a quale etnia o tribù appartenessero, erano solo felici di essere riusciti a vincere. Nei giorni successivi si discusse il da farsi, molti volevano unire tutti i centauri sotto un'unica bandiera, i leader delle tribù decisero quindi, loro malgrado, di unire tutti i centauri sotto un'unica corona. Si doveva però decidere a chi affidare le redini del nuovo regno. La maggioranza votò per il capo dei nuovi centauri che aiutarono non poco la popolazione, ma c'era un gruppo ribelle che voleva per forza mettere il proprio capo al comando; questo gruppo era composto da Goblintauri. Per non lasciare nessun centauro da solo si decise di avere una diarchia, dando quindi un posto di comando anche al loro rappresentante. Questa unione fu così forte da riuscire a vincere altre battaglie contro i popoli vicini e conquistare altre terre, dove i nuovi arrivati si stanziarono. Per quanto riguarda la cultura e i metodi di elezione i re decisero di adottare quelli della comunità appena arrivata, in quanto meno razzista e più interessante. Questo è in breve come si è formato il nostro stato quattro anni fa, anche se abbiamo iniziato ad avere rapporti con gli stati vicini l'anno scorso." Concluse quindi il centauro, ma il discorso venne subito ripreso da quello giovane "Se siete interessata a saperne di più potete venire nel castello della nostra capitale, Centaurlot, infatti ci sono molti libri che parlano della nostra storia e le vetrate della sala reale sono decorate in modo da rappresentare le scene appena narrate" Disse quindi guardando beatamente la donna. Quello dal manto nero riprese a parlare "Per quanto riguarda l'attualità i due re stanno cercando di avere una politica piuttosto pacifica nei confronti degli altri popoli. La nostra cultura adesso si basa sul rispetto reciproco. Come ultima cosa vorrei parlarvi della nostra religione, argomento abbastanza delicato poiché spesso veniamo fraintesi. Noi crediamo di essere stati generati da poteri magici caotici giunti sul mondo e provenienti da Tiamat. Questi poteri avrebbero corrotto i popoli che vivevano sulle terre da essi toccati, facendo si che ogni cosa si mischiasse con quello che le si trovava più vicino, vegetale o animale che sia. E fu così che nacquero i centauri, i naga, i minotauri e persino le arpie. Ma mentre le altre razze hanno avuto una divinità che ne ha guidato le trasformazioni sfruttando i poteri caotici di Tiamat, noi non abbiamo avuto nessun dio che ci ha aiutato a sviluppare, quindi ci limitiamo a ringraziare la dea per aver donato i poteri necessari alla nostra creazione. Adesso vorrei chiedervi qualcosa sulle arpie, perché per molti anni sono state solo parte delle nostre leggende e ora che possiamo veramente incontrarle dal vivo sarebbe magnifico saperne il più possibile. Comunque prima di parlare delle arpie, sentitevi libera di esprimere dubbi e farci qualche altra domanda li dove siete rimasta perplessa " Disse concludendo il centauro, ma subito parlò di nuovo il giovane dicendo "Anche a questo proposito se ti va puoi venire a trovarci, le nostre biblioteche contengono molti libri anche su questo argomento, inoltre alcuni nostri giardini presentano specie vegetali e animali uniche nel loro genere, probabilmente nate anch'esse dalle esplosioni di mana caotico" Detto questo il giovane si stette zitto, mentre il più maturo lo fissava con aria scocciata.
 

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La maga ascoltò con attenzione il breve resoconto dei centauri sulla propria storia e religione.
"Quindi voi adorate ancora il principio creatore di Tiamat? Interessante." Sabrina sorrise mestamente "Temo però che Tiamat sia molto cambiata dal tempo in cui il suo potere serviva a qualcosa di diverso dal distorcere e distruggere. Con quello che stà succedendo a nord, non dovrete stupirvi se molte delle razze di Ea troveranno la vostra posizione difficile da accettare. Per quanto riguarda le arpie...sono una rgomento affascinante. Come avrete notato, non amano parlare di sè stesse. Ho seguito Silene nella sua avventura per molti anni e in tutto questo periodo di tempo ho sempre cercato di scoprire qualcosa di più su di loro, ma le mie domande dirette sono sempre state accolte dapprima con sospetto e ostilità, poi con una certa divertita tolelranza; nondimento le risposte che ho ottenuto erano e sono rimaste molto scarse. Si potrebbe dire che quello che sà delle arpie si può paragonare alle tessere sparse di un puzzle: ogni tanto ne ho trovate di sparse quà e là;ogni tanto sono riuscita ad incastrarne alcune ed ottenere un quadro aprziale, ma il disegno nella sua totalità è ben lontano dall'essere completo.
Purtroppo ho dovuto lavorare con frammenti di informazione raccolti in modo molto dispersivo...frasi o accenni colti in maniera causale, misti all'osservazione del comportamento delle arpie nel loro nuovo impero e ad intuizioni che potrebbero essere errate.Sarà comunque mio piacere parlarvi di quello che sò."

(GDR off: considera che Sabrina ti abbia detto più o meno tutto quello che c'è in questo thread http://forum.sohead.org/index.php?threads/limpero-dellarpia.32024/ )
 

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I due centauri rimasero ad ascoltare in silenzio le spiegazioni di Sabrina rimanendone realmente affascinati. Il più giovane prese parola "La storia delle arpie è così affascinante, ma anche così piena di misteri, mi farebbe piacere se ci aggiornassi qualora dovessi scoprire qualcos'altro."
"Per poter vivere bene ed in pace con un popolo bisogna capire la sua cultura, quindi data la scarsità di informazioni che abbiamo sulle arpie direi che è meglio essere cauti." Disse quindi rivolgendosi all'altro centauro, il quale annuì e si rivolse a Sabrina "Il mio amico ha ragione, dobbiamo essere cauti, sapreste consigliarci quali atteggiamenti mantenere nei confronti delle arpie? Poi vorrei precisare che, secondo noi, Tiamat è si cambiata, però in meglio. Noi crediamo che dall'apocalisse la Madre sia cambiata, accorgendosi che dopo aver perso il marito stava per perdere anche i figli a causa del suo comportamento vendicativo."
"Ovviamente se vuoi dire la tua opinione fa pure, sembri una ragazza che ha studiato molto e che ne sa su molti argomenti, tra cui la religione... magari potreste aiutarci a capire anche il punto di vista degli altri popoli, se ti va" aggiunse quindi il più giovane.
 

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"E' una splendida speranza la vostra, speriamo che un giorno si possa realizzare." disse la maga in tono gentile per poi cambiare discorso "Per quanto riguarda le arpie non posso che consigliarvi di agire con molta prudenza quando avete a che fare con loro. Evitate atteggiamenti o parole che potrebbero essere interpretati come una sfida o una minaccia. Le arpie reagiscono molto male ad atteggiamenti aggressivi, e questo nonostante i loro modi siano spesso piuttosto sprezzanti, per via della loro radicata convinzione di superiorità. Per il resto affidatevi al vostro buon senso di diplomatici."
 

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"La ringrazio molto per il suo tempo e i suoi utili consigli, Sabrina Glessivig, ma temo sia giunta ora per noi di andare, ha qualcos'altro da riferirci prima della nostra partenza?" Disse lo stallone del manto nero.
 

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I centauri salutarono quindi l'umana rispondendo al sorriso e si avviarono per tornare a casa.
A metà strada vennero raggiunti da un messaggero centauro che li cercava "Vi ho cercati a lungo, per fortuna però sono riuscito a trovarvi. E' appena giunta voce che il popolo di umani che vive a Nordovest di Centaurestria ha deciso di accordarci il permesso di transito quindi potremo commerciare senza problemi con la città di Ardinul-Ghazir. Come sono andate le trattative? Sono disponibili al commercio?" Chiese quindi il messaggero.
"A quanto pare si, sono disponibili al commercio, quindi penso possiamo tornare anche adesso per chiarire, sperando che Biara non si scocci di doverci accogliere di nuovo..." Disse il centauro più giovane
"Forse non dobbiamo contrattare per forza con l'arpia, Biara aveva detto che gli schiavi-razza sono soliti commerciare con le altre specie, e comunque Sabrina aveva accennato ad una loro certa "indipendenza", quindi forse è il caso di chiedere agli abitanti della città con chi possiamo parlare per discutere di rapporti commerciali" Disse il più maturo dei due
"Schiavi-razza?" Chiese il messaggero
"Si, sono coloro che vivono nell'Impero dell'Arpia ma non sono arpie. Ti spiegherò tutto più tardi, ora torna a casa e fa preparare due postazioni per la scrittura, quando torneremo dovremo scrivere molto..." Rispose il più giovane al messaggero, il quale subito si mise in viaggio verso Centaurestria.


I due centauri tornarono nella città di Ardinul-Ghazir e chiesero ad un cittadino, vestito in modo leggermente più pregiato degli altri, con chi potessero parlare per stipulare trattati di vario genere.
 

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L'uomo fece tanto d'occhi trovando piuttosto bizzarro che degli stranieri facessero domande di questo tipo letteralmente al primo che capitasse a tiro al posto di rivolgersi alla guardia cittadina e indirizzò i due centauri verso il più vicino posto di guardia. La guardia dis ervizio a sua volta interpellò i suoi superiori e così i due centauri vennero sballottati di quà e di là...per poi ritrovarsi nuovamente nel vecchio palazzo del municipio, nuovamente alla presenza di Biara.
"Così siete ritornati." commentò l'arpia in tono leggermente annoiato.
 

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"Ci dispiace avervi fatto scomodare nuovamente, ma ci è giunta voce che uno dei territori indipendenti che dividono i nostri due stati ci ha appena accordato il diritto di transito, quindi volevamo discutere riguardo i rapporti commerciali con voi" disse lo stallone dal manto nero.

[GDR off: mi sono immaginato tutta la scena dei miei centauri mandati da una parte all'altra con "Benny Hill" di sottofondo :asd:]
 

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"Suppongo che qualcosa sia fattibile. " l'arpia fece un paio di nomi e ordinò ad una delle guardie di andarli a cercare "Ho fatto chiamare un paio di mercanti. Nel frattempo, quale è la vostra proposta?"
 
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